11 Giu 2021
Le storie di Wine in Venice

Vieni via con me

🎧 Creep #radiohead
🍷Vieni via con me #vinotoscani
🍇 Cabernet Franc

“What the hell am I doin’ here?
I don’t belong here
I don’t care if it hurts
I wanna have control
I want a perfect body
I want a perfect soul
I want you to notice
When I’m not around
So fuckin’ special
I wish I was special”
.
Vieni via con me dovrebbe essere un Manifesto all’amore e al vino che definisce gli obiettivi di un movimento e di coloro che decidono di farne parte.
Cabernet Franc in purezza, ipnotico, elegante, sensuale come pochi che ho incontrato nella mia strada sensoriale, un colore che vibra, ti stordisce prima ancora di riuscire a portarlo al naso, lo vorresti toccare con mano per capire davvero il suo colore e la sua densitĂ .
All’esperienza sensoriale del vino manca il tatto, allora mi piace immaginarlo, come qualcosa che prende forma, come se dovessi toccare con mano qualcosa di sensuale e il mio cassetto dei ricordi mi porta immediatamente a Bernini, al Ratto di Proserpina (Galleria Borghese, Roma), alla bellezza del marmo che sembra burro nell’irruenza di un violento “abbraccio” quando la carne si fonde con carne, mi piace immaginare il tatto con questo vino cosĂŹ: irruento e sensuale.

Gli antichi narrano che Proserpina, figlia della Dea Cecere era intenta nei prati in fiore a giocare con altre ninfee, quando Plutone, Dio degli inferi e dei morti, che regnava sotto terra al freddo e al buio, senza nessuna donna che volesse diventare sua moglie, squarcia la terra e con un carro d’oro trainato da quattro cavalli neri sale sulla terra e s’innamora perdutamente di lei. Con violenza ed irruenza la afferra tra le sue urla strazianti e la porta via con se. La Dea Cecere non riuscendo in tempo a salvare la figlia e negato l’aiuto di Giove scaglia una fortissima siccità sulla terra, mettendo in ginocchio e portando alla fame tutti gli umani. Giove decide dunque di intercedere e riportare Proserpina sulla terra e restituirla alla madre, Plutone prima di lasciarla andare le offre dei chicchi di melograno, Proserpina non sa che mangiandoli si legherà per sempre a lui e agli inferi.
Il mito di Proserpina vuole quindi che l’arrivo della primavera sia sancito dall’arrivo di Proserpina sulla Terra, a cui è concesso di restare solo alcuni mesi, e che il suo ritorno nell’Ade, otto mesi dopo, coincida con l’arrivo dell’autunno le mie stagioni preferite in vigna, dove tutto ha inizio e poi fine.
Alla fine Plutone voleva davvero che Proserpina venisse via con lei.

Vieni via con me al naso è inconfondibile, allevato in una delle zone piÚ vocate per questo vitigno che è la piÚ antica tra le varietà bordolesi, mix perfetto tra i profumi mediterranei e le nobili tradizioni di Bordeaux, elegante ma dispettoso, nonostante in bocca abbia un equilibrio perfetto dal sorso strutturato e avvolgente, lascia una carezza delicata come la seta, eterea come un dipinto di Chagall.
Mi piace pensare che questo vino mi porti via in posti lontani, sconosciuti ed insicuri, questo è un vino che ti rapisce, ti afferra con violenza, ti fa sentire viva e scossa, ti ammalia e ti stordisce con piacevolezza, l’importante poi è ritrovare la strada di casa, sempre.

Clara.