20 Giu 2022
Le storie di Wine in Venice

Wine Sicily emozioni dall’isola

Wine Sicily emozioni dall’isola

Avete dei posti del cuore? Quei luoghi dove ogni tanto sentite il bisogno di dover tornare? Quei paesaggi che vi sono rimasti impressi nello sguardo, dove se chiudete gli occhi quasi si percepiscono i profumi della terra, del mare, sentite le risate delle persone, bramate i tramonti sul mare, quando il sole scompare nella profonda acqua e lascia il posto al riflesso della luna, che lascia l’argento sulle onde: io sì.

Quando Ugo Cosentino, @grandcrew mi ha invitata a Palermo per il festival Wine Sicily, non ho esitato un attimo ad accettare il suo invito. Amo tantissimo la Sicilia e non perdo mai occasione per tornarci, sono sempre stata affascinata da questa meravigliosa terra, dai suoi colori, profumi, ma soprattutto dal calore delle persone. Una terra davvero magica, è come se il tempo si dilatasse, non so se complice il caldo o gli stessi siciliani, ma appena metto piede in Sicilia diventa tutto più slow, rallento i ritmi, abbandono i pensieri e mi immergo nel calore di tutto.

Terra di cultura e di storia, non solo artistica ma anche culinaria e vitivinicola, i sapori e i profumi, sono più intensi, i colori più caldi e i sapori più decisi e marcati. Ho molti amici in questa regione, molti sono dei produttori, che mi ammaliano con i loro nettari unici, tanti sono i vitigni autoctoni di questa terra, anche se la produzione di quelli internazionali ha comunque una vasta densità.

Sono molti noti i vitigni a bacca bianca come lo Zibibbo (Moscato D’Alessandria), Carricante, Catarratto, Grecanico, Grillo, l’Inzolia (Insolia o Ansonica), la Malvasia di Lipari e il Moscato Bianco. Frappato, il Nerello Cappuccio e Mascalese, il Perricone o Pignatello sono invece le uve autoctone a bacca nera, impossibile conoscere tutte le cantine, ogni occasione di approfondimento per me è un’occasione da non perdere, imparo sempre qualcosa di nuovo e torno a casa con la valigia piena di sapere.

Neanche una settimana fa stavo degustando a Palermo 50 vini alla cieca, prevalentemente siciliani, ma non solo, messi in degustazione per essere votati con altri 11 miei colleghi, provenienti da tutta Italia, ci è stato chiesto di fare da giuria e votare per assegnare il Premio Wine Sicily e il Premio Wine Sicily Vino dell’Estate, rispettivamente vinti dall’azienda Agricola Hibiscus con il suo igt Terre Siciliane Passito Zhabib 2021 e dall’azienda Salvatore Tamburello con il vino dell’estate 797N Catarratto non filtrato 2020 Doc Sicilia.

Oggi dalla mia scrivania a Milano, mentre scrivo, guardo fuori la finestra, ma non vedo il mare, ricordo con lo stesso caldo addosso quell’esperienza meravigliosa di condivisione e studio, quei profumi inconfondibili, l’aria calda e rarefatta, in un tempo sospeso nella mia mente.

“Sono stati tre giorni da record per la terza edizione di Wine Sicily, il festival dedicato al mondo del vino che si è svolto a Palazzo Riso dal 4 al 6 Giugno. Grande partecipazione è stata registrata nelle tre giornate che ha visto partecipare oltre 2500 persone che hanno potuto degustare circa 450 etichette proposte dalle 50 cantine presenti alla manifestazione.

Sono state molto partecipate le quattro masterclass organizzate da Vinhood – in partnership con Biga Genio e Farina e Spumante 365 – che hanno allestito all’interno del Museo Riso lo spazio dell’ecosistema del gusto Vinhood, tra degustazione di vini e birre di 25 produttori partner.

Wine Sicily è diventato ormai un punto di riferimento per le aziende siciliane stiamo lavorando ad un progetto che mira ad espandersi per il futuro con l’obiettivo di poter fare sempre meglio. Palermo ha bisogno di questi momenti, di questi eventi che puntano a fare rete tra le realtà commerciali presenti nel nostro territorio, dicono gli organizzatori.”

A cura di Clara Maria Iachini