30 Dic 2021
Provato per Voi

Noïr: Sinfonia a quattro mani per il Palato

Una Sinfonia a quattro mani è da qui che partiamo in questo racconto, una sinfonia a quattro mani che ci ha emozionato.

Nel linguaggio dei fiori l’achillea è il simbolo delle persone solari, essenziali, belle dentro e fuori.

Un grande tavolo rotondo, un vaso e un fiore di achillea gialla come centro tavola su una tovaglia bianca che insieme alla sua ombra, ai quadri (opere d’arte) nelle pareti e alle luci perfettamente posizionate regalano un caldo benvenuto in un ristorante elegante, con un design contemporaneo: Noïr.

Siamo a Ponzano Veneto, Treviso, nel ristorante di Rocco (Santon) e Nicola (Cavallin) da cui il nome stesso Noïr, nato nel 2019, che con la passione e ricerca per il particolare vogliono creare emozioni da vivere tramite i loro piatti abbinandoli ai vini scelti dalla loro Sommelier Gaia Serafini per un perfetto “food pairing”.

Intervistiamo gli chef tra una portata e l’altra perché la curiosità è veramente tanta, i loro piatti esprimono il lato giocoso, spumeggiante e irruente di Nicola, ma anche la tranquilla persistenza e copiosa creatività di Rocco, la cui forza si racchiude in sensazioni che rimangono impresse durante tutta la sequenza di portate, persistenza che si ricorda anche nei giorni successivi.

Sette portate, dall’antipasto al dolce passando per il pre-dessert, il pane caldo e i grissini appena sfornati accompagnati da olio d’annata, burro montato ed una tisana tiepida che rinfresca le papille gustative per poi procedere alle portate successive, nulla è lasciato al caso (non descriverò alcun piatto perché è un’esperienza da vivere). I colori, i sapori, le stagioni e la sensorialità del gusto sono state rispettate tutte, esaltando in ogni piatto l’eleganza nella presentazione dei prodotti, la territorialità e la tradizione donando “sapore alla cucina”, come ci raccontano gli chef.

Attitudine, determinazione, coraggio e innovazione sono le quattro componenti di Noïr che con eleganza e design vuole dare un gusto diverso tra una portata ed un’altra, in un territorio che è più abituato a mangiare e meno a vivere emozioni e nuove esperienze…per questo la scelta di Noïr è molto coraggiosa!

Mi soffermerò in conclusione sulla sfida che ha anticipato la nostra visita, che trovate nel video in basso, in questo “teatro” d’eccezione Rocco Santon ha sfidato Giuseppe Maria Ercolino, vignaiolo giovane e talentuoso proprietario di Corvèe , una sfida alla ricerca dell’abbinamento perfetto.

Rocco e Giuseppe sono i due protagonisti della seconda puntata del nostro format: “The Perfect Pairing”.

Scoprirete nel corso della puntata come Rocco ha scelto di abbinare la punta di diamante della cantina vitivinicola Trentina: Viàch.

Questo vino è un Müller Thurgau che matura col sole del pieno mezzogiorno in una vigna che è un inno all’ingegno e alla tenacia contadina, i quattordici ettari vitati di Corvèe sono in piena Val di Cembra per un territorio fatto di terrazze di muri a secco di porfido realizzate nei secoli dai vassalli.

E’ proprio da questo piano di recupero, fatto di duro lavoro manuale che la montagna si fa vigneto: i filari di viti, fitti, seghettati, mai lineari, tramano su di essa un vestito cucito su misura.

Se vi ho incuriosito non resta che vedere come sarà andata a finire la sfida!

The Ghost Writer