Solis Terrae: Massimo, un sogno oltre i numeri

l commercialista è un pò come il dentista: ci vai quando ne hai bisogno ma, certamente, non ci vai con piacere. Numeri, calcoli, tasse. Poco altro. Ricordo solo un film nel quale si parla di commercialisti, “Anche i commercialisti hanno un’anima”. Renato Pozzetto, Enrico Montesano Sabrina Ferilli, Maurizio Di Battista per citare qualche attore. Peccato che di commercialisti, anche nel film, nemmeno l’ombra. Come se fosse una professione di poco appeal. Anche per il cinema.
Eppure il titolo era azzeccato poiché, alzi la mano chi pensa che i commercialisti, l’anima l’abbiano davvero. Dinanzi a numeri e tasse (da far pagare) non ci può essere alcuna anima. Ne tantomeno empatia o animo gentile.

Puoi però trovarti di fronte una persona come Massimo Caucci, commercialista di professione, con l’aplomb del commercialista, con il linguaggio del commercialista, con lo studio da commercialista. Ma con un amore viscerale per la terra e la vigna.