Live from

Live from è una sezione dedicata agli eventi del vino che seguiremo con sezioni dedicate con approfondimenti, interviste e racconti in diretta della manifestazione.

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2 Gennaio, 2024

Top Italian Food 2024 Gambero Rosso

Top Italian Food 2024 Gambero Rosso ovvero le eccellenze gastronomiche italiane. Una sede di rilievo come Palazzo Brancaccio a Roma per premiare, lo scorso 18 dicembre, le migliori aziende che, con sapienza artigianale e tanta passione, producono veri gioielli alimentari. Da custodire e preservare perché i sempre più attenti consumatori non dimentichino mai da dove veniamo. Non sono riuscito ad assaggiare tutto ma quello che i meravigliosi produttori hanno offerto è qualcosa che deve, sottolineo il deve, essere provato. Scoprire o riscoprire i gusti veri della tradizione italiana è un dovere per tutti noi. Un patrimonio culturale che occorre tramandare in quanto opere d’arte.  Mi sono imbattuto nella mortadella Favola del Salumificio Mec Palmieri che al solo sguardo si scioglie in bocca restituendo un gusto che meriterebbe solo una rosetta o, perché no, la splendida piadina di Fresco Piada fatta, non potrebbe essere diversamente, a Riccione con il lievito madre naturale e senza uso di conservanti. Ma! Officina gastronomica di Morbegno (SO mi ha offerto la Brisaola di codone, ottenuta da coda di manze stagionate naturalmente per almeno tre mesi. Un gusto forte, forse non per tutti, ma strepitoso.  Il Pecorino Romano DOP di Cibaria con sede in quel di Castel Gandolfo (Roma) ottenuto riequilibrando la salinità, valeva da solo la visita alla premiazione.  La mozzarella del caseificio Costanzo di Lusciano (CE), beh è “La” mozzarella di bufala. Il resto lo lasciamo agli altri. Nozione di merito alle creazioni Limori di Roma. Non semplici bibite ma una riscoperta di gusti con i quali i miei nonni mi viziavano: Spuma, Cedrata, Chinotto, Gassosa, Tonica, Ginger beer, Lemon, Soda e Limonando (poi magari questo nome ve lo racconto in un altro articolo). Il pecorino, quello sardo di Sepi di Marrubiu (OR), è qualcosa che non dovrebbe mai lasciare la Sardegna e mangiarlo solo li per quanto è buono. Così da preservarlo! Non amo particolarmente il prosciutto cotto, benché meno il Praga. Ecco, assaggiando quello di Olvino Morgante di Trieste, cotto a bassa temperatura e lievemente profumato con legno di faggio, mi sono convertito. Poi assaggiando anche il San Giovanni di Cotto Capitelli (Borgogno Val Tidone, Piacenza), prodotto di altri tempi insaporito con un infuso di erbe e spezie, ho pensato a cosa mi ero perso per anni! Sushi al Top Italian Food? Si ma di mortadella, guanciale e prosciutto cotto Gran Selezione. Una squisitezza di Fiorucci (Pomezia, Roma) che dovrebbe essere portata sulle tavole dei ragazzi che tanto amano il sushi (anche se poi mangiano solo quello fatto dai cinesi con l’all you can eat che di certo non è il vero sushi!). Mi sono lasciato tentare dalla colomba al pistacchio della pasticceria Angelo Inglima di Canicattì (AG) accompagnata con adeguata crema, sempre al pistacchio. Se avessi avuto più tempo avrei finito colomba e crema annessa. Miglior panettone, un milanese? Proprio no. La pasticceria De Vivo di Pompei (Na) dimostra che il panettone lo si può fare meglio che a Milano. Basta (si fa per dire) avere una esperienza lunga sessanta anni. Sempre in tema di panettoni, occorre rimanere al sud e in particolare a Perdifumo (Sa), nel Cilento per assaggiare un altro grande, grandissimo panettone. Quello della pasticceria La Ruota che di anni di esperienza ne ha “soli” 48. Bontà pura. Il cioccolato è cosa seria e reinterpretarlo è complicato. Ci è riuscito Giacomo Bellantoni che da Santa Rufina di Cittaducale (Ri) riesce a portarti in giro per il mondo con una esplosione di sapori e odori. Applausi. Il tortellino di Gratifico da Minerbio (Bo) è poesia e sogno. Ma soprattutto amore con la sua sfoglia ruvida, il ripieno di mortadella e parmigiano invecchiato 30 mesi (tanta roba). Non potevano mancare dei vini, quelli della Azienda Agricola Virgona di Salina (Tp). Le espressioni della Malvasia, che qui ha trovato il suo habitat ideale, sono davvero notevoli. Da approfondire! Insomma un pomeriggio che mi ha fatto scoprire prodotti eccellenti, mi ha fatto ricredere su qualcosa, mi ha suscitato ricordi, mi ha fatto incontrare nuovi amici. Grazie Gambero Rosso!   Ivan Vellucci ivan.vellucci@winetalesmagazine.com Mi trovi su Instagram come @ivan_1969  
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27 Dicembre, 2023

Different Wine!

Differente. Diverso. Ma diverso da chi o da cosa poi non si sa mai. Però nel mondo del vino si può certamente differenziare e molte aziende/cantine lo stanno facendo da tempo e con discreto successo. Perché in un business complicato essere diversi può e deve essere un pregio. Soprattutto se differenziarsi vuol dire scoprire o riscoprire vitigni autoctoni da valorizzare. Piuttosto che tecniche enologiche diverse. In questo il progetto di Different Wine vuole valorizzare proprio queste diversità. Dal 15 al 17 novembre scorso, in un luogo “diverso” come quello della Sala Esposizioni del nascente Mediterraneum Acquario di Roma preso la passeggiata del Giappone all’Eur. Tante le cantine presenti. Ognuna con la propria unicità. Ho incontrato la Cantina del Ciabot con la sua idea di Superpidimont ovvero blend di uve tipicamente piemontesi. Mi sono soffermato a parlare con Piero e Giuliana della cantina Murales e le loro fantastiche espressioni di Vermentino e Cannonau. Con Paola di Enoforia abbiamo discusso delle loro creazioni con il Pungnitello. Dalle Cantine Gulino ho avuto il piacere di assaggiare i loro Moscato (divini nelle versioni passito) e Albanello. Paolo Cottini mi ha portato nella sua Valpolicella e le sue “Sensazioni“. Andrea di Luteraia mi ha portato per mano nel mondo dei vini della Filosofia Indaco. Che dire, davvero una esperienza differente. Ma differente in meglio! Un grazie e un plauso agli organizzatori. Ivan Vellucci ivan.vellucci@winetalesmagazine.com Mi trovi su Instagram come @ivan_1969
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20 Dicembre, 2023

Life of Wine. Viaggio nell'età del vino

Il vino è materia viva. Si evolve senza sosta. Prima nelle botti e nei tini, poi nella bottiglia arrivando ad esprimere, quando glielo si consente, le sue caratteristiche sensoriali e strutturali, il clima dell’annata di raccolta, l’ambiente che lo circonda e, perché no, l’anima del suo creatore. Ogni vino non è dunque solo diverso da un altro ma è diverso da esso stesso prodotto in annate diverse. La scoperta di questo non solo rende il vino un prodotto unico nel suo genere ma aiuta a comprendere quanto sia importante il rispetto della natura. Affascinante tutto ciò ma complicato da comprendere se non dinanzi ad una verticale ovvero ad una degustazione di uno stesso vino di annate diverse. Semplice a dirsi, difficile a farsi: non è che tutti i giorni abbiamo la fortuna di avere una dotazione di bottiglie di annate diverse! Ci ha pensato però la bellissima idea di degustazione Life of Wine Viaggio nell’età del vino, tenutasi all’hotel Villa Panphili di Roma lo scorso 3 dicembre. Una manifestazione unica nel suo genere che non mancherà di far parlare di se anche nel futuro per un format davvero fuori dagli schemi. Tanti produttori provenienti dalle diverse regioni di Italia, con lo scopo di far apprezzare certamente i loro prodotti ma con un occhio attento verso la verticale di almeno un vino. Life of Wine. Viaggio nell’età del vino è risultata una manifestazione unica nel suo genere e davvero ben ad riuscita. I miei complimenti agli organizzatori per aver osato. Il flusso di pubblico e i commenti entusiastici credo siano stati il migliore dei risultati. Aspetto con ansia la prossima edizione e nel frattempo, nelle mie storie, troverete i vini che ho avuto il piacere e l’onore di degustare. Una esperienza da ripetere!   Ivan Vellucci Mi trovi su Instagram come @ivan_1969
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18 Dicembre, 2023

Gli eventi del vino 2024. La guida definitiva

Districarsi nel mondo del vino con la moltitudine di cantine, produttori, vitigni, etichette, tipologie ecc è impresa ardua. Ma lo è anche capire quali sono le occasioni di contatto e incontro tra produttori e clienti (oltre che gli addetti ai lavori). Ecco dunque “Gli eventi del vino 2024. La guida definitiva“, la lista di eventi ad oggi confermata con i link ai siti degli organizzatori. Cercheremo di aggiornarla ogni volta che sarà visibile un nuovo evento. Buon eventi!   13 – 14 gennaio Nebbiolo nel Cuore. Roma
Riserva Grande 15 gennaio Vini Veri, Assisi 15 gennaio Tutti i colori del bianco, Genova 21 gennaio Vino Indipendente, Calvisano (BS) 21 gennaio SlowWine, Treviso 21- 22 gennaio VinNatur, Genova dal 20 al 23 gennaio Wine in Venice, Scuola Grande della Misericordia, Venezia 25 gennaio Autoctoni si nasce, Milano dal 26 al 28 gennaio Forlì wine festival, Forlì 27 – 28 gennaio Vignaioli Naturali, Roma 28 – 29 gennaio Vini Migranti, Firenze 28 – 29 gennaio Evoluzione Vini Naturali, Grottaglie (TA) 29 – 30 gennaio Grandi Langhe, OGR, Torino dal 27 al 29 gennaio 9°^ edizione di Wine&Siena – Capolavori del gusto. Santa Mari della Scala, Siena dal 2 al 4 febbraio DiVino, Roma 3 – 4 febbraio DiVino, Ferrara 3 – 4 febbraio Amarone Opera Prima 2024. Palazzo della Gran Guardia, Verona dal 12 al 14 febbraio Wine Paris & Vinexpo Paris – Parigi (Francia) dal 12 al 14 febbraio Cesena in bolla, Cesena 14 febbraio PrimAnteprima – Giornata di apertura delle Anteprime di Toscana 2024, Firenze 15 -16 febbraio – Chianti Classico Collection, Firenze
17 febbraio – Anteprima Vino Nobile di Montepulciano,Montepulciano
18 febbraio – Chianti Lovers & Rosso Morellino, Firenze
19 febbraio – Anteprima L’Altra Toscana, Firenze 17 – 18 febbraio DiVino, Bergamo 18 – 19 febbraio Viva la vite, Pescara dal 24 al 26 febbraio Gusto DiVino, Cremona 25 – 26 febbraio Vini da Terre Estreme. Pilota Green. Hotel Palatino, Roma 25 – 26 febbraio WH Award Selection – Taste of Italy Houston (USA dal 25 al 27 febbraio Slow Wine Fair, Bologna Fiere, Bologna 2- 3 marzo DiVino, Vicenza dal 2 al 4 marzo Rome Wine Expo, Roma 3 – 4 marzo I Vini del Cuore la Guida, Genova 9 marzo FarmFood Festival, Merano 9 – 10 marzo Wine&Spirits, Milano 10 – 11 marzo ViniSelvaggi, Roma 10-12 marzo Prowein, Düsseldorf (Germania) dal 15 al 17 marzo Enotica, Roma 16 -17 marzo Trevino preview, Treviglio (BG) 17 – 18 marzo Anteprima Vini della Costa Toscana, Lucca 23 – 24 marzo Bollicine in Villa, Santa Maria di Sala (Ve) dal 23 al 25 marzo Paestum Wine Fest,  Paestum (SA) 24 – 25 marzo Viva la Vite, Napoli 24 – 25 marzo Terre di Toscana, Lido di Camaiore (LU) 6 -7 aprile Garda Wine Experience, Montichiari (BS) 13 – 14 aprile Summa, Magrè (Bz) 13 aprile Opera Wine, Verona 13 -1 4 aprile VanItaly, San Bonifacio (VR) 13 – 14 aprile VinNature, Gambellara (VI) dal 14 al 17 aprile Vinitaly, Verona 20 – 21 aprile Morbegno DiVino, il mercato del vino in Valtellina, Morbegno (SO) Dal 25 al 28 aprile Orcia Wine Festival, San Quirico d’ Orcia (Si) Dal 25 al 27 aprile Calici tra le mura, Pizzighettone (CR) Dal 25 al 28 aprile Vinum, Alba dal 27 al 29 aprile 2024 Only Wine Festival, Città di Castello (PG) 4 – 5 maggio Valdichiana Wine Festival, Castiglion Fiorentino (Ar) Dal 9 al 12 maggio Porto Cervo Wine Festival, Porto Cervo (SS) 11 – 12 maggio Vignaioli contrari, Spilamberto (MO 11 – 12 maggio Royal Tasting by Merano WineFestival, Monza Dall’11 al 13 maggio Le Contrade dell’Etna, Castiglione di Sicilia Dal 18 al 20 maggio Best Wine Stars, Milano Dal 18 al 20 maggio Castello Casale Monferrato. Anteprima Grignolino & Co Dal 19 al 20 maggio Teruar, Scicli (RG) Dal 19 al 20 maggio Gragnano (NA). Gragnano da Bere dal 20 al 22 maggio London Wine Fairs, Londra (Inghilterra) 22 – 23 maggio Karakterre. Elsenstadt. Austria 23 – 24 maggio Anteprima della Vernaccia di San Gimignano, San Gimignano (Si) dal 23 al 25 maggio Merano InterWine Festival Expocenter, Guangzhou 24 – 25 maggio Prima mostra mercato PIWI – Irresistibile. Verona 25 – 26 maggio Radda nel Bicchiere, Radda in Chianti (Si) 26 – 27 maggio Vinaltum, Appiano (BZ) 2 – 3 giugno Merano WineFestival Georgia, Tbilisi dal 5 al 10 giugno Radici del Sud – Bari 12 – 13 giugno Anteprima Montefalco,  Montefalco (Pg) 14 – 16 giugno Hortus vini, Roma dal 15 al 17 giugno Ciliegiolo di Maremma e d’Italia, Grosseto Dal 17 al 23 giugno Vinoforum, Roma Dal 2 al 4 agosto Wine Art Festival, Levigliani (LU) Dal 18 al 23 agosto Terre Sicane Wine Fest, Santa Margherita di Belice (RG) 29 settembre Anteprima Merano WineFestival Gran Premio, Merano 28 – 29 settembre Vendemmiata Romana, Roma Dal 5 al 13 ottobre Milano wine week, Milano 25 ottobre Anteprima Merano WineFestival, Lagundo 2 – 3 novembre TreVino, Trevigno (BG) 9 – 10 novembre Van Vignaioli Naturali, Roma 16 -17 novembre Trevino, Treviglio (BG) 25- 26 novembre WH Award Selection – Giornata Vino Italiano, Stoccolma 7 – 8 dicembre Calici al museo, Busto Arsizio (VA) 9 – 10 dicembre Merano WineFestival, Osaka     Claudia Riva di Sanseverino & Ivan Vellucci Mi trovi su Instagram come @ivan_1969 e @crivads
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12 Dicembre, 2023

Sparkle 2024: un mondo di bolle

Ricordo di aver letto un articolo scientifico tempo fa che indicava in 1 milione il numero di bolle contenuto in un bicchiere e 49, sempre milioni, in una bottiglia. Dubbi a parte circa la tipologia di bolle derivante dal metodo di spumantizzazione e del rapporto 49:1, sono comunque un numero considerevole. Se dunque ci si trovasse in una sala con oltre 200 etichette di meravigliose bollicine italiane, il numero di bolle presenti sarebbe spaventoso! Fantasia? No, realtà. È quanto accaduto il 2 dicembre scorso nelle sale dell’hotel Parco dei Principi di Roma dove la rivista Cucina&Vini ha presentato la guida Sparkle 2024: l’eccellenza delle bollicine italiane. Ho trovato espressioni indubbiamente interessanti a conferma di quanto le bollicine si stiano affermando ma anche crescendo in quantità e qualità. Accanto ai nomi di produttori blasonati e vitigni affermati si fanno strada realtà tutte da valorizzare e scoprire. La guida Sparkle 2024 ne è l’essenza fornendo un utile orientamento per scoprire il meglio della nostra produzione su tutto il territorio nazionale. Nel mio blog Instagram e storie delle cantine e delle etichette degustate. L’invito che faccio è quello di bere responsabilmente, con gusto, scegliendo anche fuori dagli schemi e non fermarsi a contare le bollicine!   Ivan Vellucci Mi trovi su Instagram : @ivan_1969
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5 Dicembre, 2023

Berebene 2024: i migliori vini italiani sotto i 20€

Districarsi nel mondo del vino è davvero difficile. Nel 2022 l’ISTAT stimava in circa 255 mila le aziende vitivinicole attive in Italia. Avete idea di quante etichette di vino ci potrebbero essere? Solo di vitigni ne contiamo 545. Non voglio fare un calcolo combinatorio ma sono davvero tante. Forse troppe. Una vera giungla nella quale trovare un vino che incontri gusti ed esigenze dei consumatori è arduo. Tanto arduo. Per questo le strade sono molteplici.  Si va in enoteca dove si può scegliere autonomamente o supportati dal proprietario. Oggi ci sono anche i supermercati con cantine di tutto rispetto (Esselunga, Conad e Carrefour sopra tutti) spesso anche con sommelier dedicato.  Ci sono poi le fiere del vino. Qualche produttore li definisce dei “bevifici” ma per un consumatore è una occasione meravigliosa per avvicinarsi al mondo del vino e testare anche etichette prestigiose.  Sui social impazzano gli influencer che si proclamano esperti di vino. Io sono uno tra quelli e mi rendo conto che la credibilità spesso viene messa in discussione da logiche commerciali (che non mi appartengono). Infine le guide. Tante e delle più disparate. Essere presenti all’interno di una guida per un produttore è importante sia per riconoscimento al proprio lavoro sia per riconoscibilità verso i consumatori. Quando però la guida è Berebene del Gamberorosso, dove i vini devono rigorosamente costare meno di 20€ allora il connubio tra qualità e convenienza rappresenta il vero punto di incontro tra produttore e consumatore.  Non tutti possono permettersi vini costosi. Non sempre un vino costoso è sinonimo di qualità. Non si deve sempre bere vini importanti.  La guida Berebene 2024 contiene un nutrito numero di vini italiani (921) sotto i 20€ reperibili in enoteca ma anche nei supermercati. La presentazione è avvenuta nella meravigliosa cornice di Palazzo Brancaccio a Roma domenica 26 novembre dove l’incontro con i produttori ha consentito di testare i vini confermando a pieno la bontà delle scelte. Dunque, se è facile stupire con una bottiglia importante e costosa, più difficile è meravigliare con vini particolari e di assoluto valore. La guida aiuta in questo. Se vorrete poi fidarvi di un onesto blogger, seguitemi su Instagram @ivan_1969 dove trovate tutte le storie dei vini che ho testato. Vi aspetto   Ivan Vellucci Mi trovi su instagram : @ivan_1969  
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25 Ottobre, 2023

Gambero Rosso "Tre bicchieri" 2024

Gambero Rosso “Tre bicchieri” 2024 Uno, nessuno, centomila. Oppure 498, come il numero dei vini premiati con l’ambito riconoscimento “Tre bicchieri” del Gambero Rosso. Possono sembrare tanti, ma se sono il frutto di oltre 50 mila etichette degustate, appare immediatamente evidente come rappresentino una percentuale bassissima (circa l1%).
Occorre anche sfatare il luogo comune che solo vini di prestigio possono ambire al riconoscimento poiché, tra i 498 premiati ve ne sono 56 (l’11%) sotto i 15€. Significativo invece come il 35% sia rappresentato da aziende biologiche e biodinamiche. Ogni vino è una opera d’arte poiché frutto di una attenta elaborazione della materia prima. Mani esperte che colgono i grappoli. Mani esperte che li lavorano. Mani esperte che trattano ogni fase del processo. Dietro ogni bottiglia c’è l’attento lavoro di persone che usano prima il cuore poi la mente per elaborare qualcosa che non può essere banalizzato come semplice “liquido”. Profumi, sapori, sensazioni. Ciò che troviamo nel vino è essenza, storia, passione, fatica. Una vera opera d’arte. Così, presentare i vini del Gambero Rosso in un luogo pazzesco come il Palazzo Esposizioni Roma di Roma, non può che essere la cosa più naturale del mondo: opere d’arte tra le opere d’arte. Ecco che i colori del vino e la creatività delle etichette si fondono perfettamente con l’ambiente circostante. Un museo che prende vita non solo dalle pareti ma anche dai banchi di assaggio. Qui si incontrano i creatori dei vini. Qui si parla di vino. Qui si discute di sentori. Qui si discute della storia. Ho avuto il piacere e l’onore di conoscere tante persone. Dialogare con loro. Parlare la stessa lingua. Quella della passione. Ho avuto il piacere e l’onore di testare le loro opere e discutere di queste. Sul mio canale Instagram ho cercato di raccontare con delle storie le etichette. Magari un giorno avrò modo di raccontare anche le storie di alcuni creatori. Uscendo dal museo risulta difficile capire quale sia l’opera che ha attirato maggiormente l’attenzione. Allo stesso modo mi è impossibile dire quale vino, tra i tanti degustati, abbia fatto breccia in me. Perché ognuno mi ha fornito sensazioni diverse e importanti. Ognuno ha trovato uno spazio nella mia mente e nel mio cuore. In fondo così sono le opere d’arte: ci aprono la mente verso nuovi modi di esplorare il mondo. Grazie a tutti i produttori che ho incontrato e grazie al Gambero Rosso che mi ha consentito tutto ciò. Al prossimo anno! Ivan Vellucci Mi trovi su Instagram : @ivan_1969
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5 Luglio, 2023

Vini per l'Estate

Vini per l’Estate 2023 è stata la manifestazione organizzata da DoctorWine di Daniele Cernilli e tenutasi nella splendida cornice della terrazza dell’hotel Mama Shelter a Roma. Ambizione quella di proporre vini tipicamente estivi: grande freschezza e bevibilità senza rinunciare però alla complessità e finezza. Tutto all’insegna della semplicità e della grande capacità organizzativa, la giornata di fine maggio (domenica 28 per la precisione) meravigliosamente assolata e calda a discapito del clima tropicale della Capitale, è stata ideale per testare i vini proposti. Devo dire che le proposte sono state tutte azzeccate. Anche nei, giustamente pochi, vini rossi si è apprezzata la qualità estiva. Proposta anche la guida Vini per l’Estate presentata in anteprima a Milano il 20 maggio. NB I miei vini sono nelle stories “DoctorWine” del mio account Instagram (link sotto) Ivan Vellucci Mi trovi su instagram : @ivan_1969
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22 Giugno, 2023

Roma Hortus Vini 2023

È proprio vero che Roma nasconde angoli di paradiso. Passeggiando per la città è possibile voltare l’angolo e rimanere estasiati da ciò che si incontra. Opere d’arte, scorci, monumenti, chiese. In ogni quartiere c’è la storia e la meraviglia che può emergere. Così, all’improvviso. Trastevere è il quartiere della movida romana affollato soprattutto da stranieri che arrivano da ogni dove per un drink o un piatto di pasta. Eppure, gli scorci che offre possono essere unici. indimenticabili Difficilmente dal quadrilatero della movida ci si sposta però verso il carcere di Regina Coeli lungo via della Lungara. Come se Porta di Settimiana fosse una sorta di colonna di Ercole a delimitare il perimetro della vita notturna. Si, occorre un buon motivo per percorrere quella via e imboccare via Corsini per arrivare a Largo Cristina di Svezia. Magari per visitare l’Orto Botanico di Roma. Ma chi va all’Orto Botanico ai giorni d’oggi? Forse scolaresche costrette ad imparare le piante. Appassionati. Sbadati. Appassionati di vino. Come appassionati di vino? Questo è il bello di Roma. Una location per degustare vini si può anche trovare lungo i suggestivi viali dell’Orto Botanico di Roma. Questo grazie a Luca Maroni che con il suo staff ha organizzato la quarta edizione del Roma Hortus Vini, il festival dei vitigni autoctoni del vigneto Italia tenutosi dal 16 al 18 giugno scorso. Così, passeggiando per i viottoli dell’Orto Botanico, tra piante e fontane, allietati da una musica soave, si incontrano i tanti produttori con i loro interessantissimi vini i cui sentori si mischiano piacevolmente con ciò che la natura offre. Banchi di assaggio intervallati da food truck gestiti dallo chef Fabio Campoli e il suo staff di Azioni Gastronomiche per accompagnare degnamente i sorsi. Palcoscenici naturali che danno vita ad interpretazioni teatrali con il vino non sempre protagonista. La mia personale passeggiata mi ha consentito non solo di scoprire ottimi vini e parlare con meravigliose persone, ma anche di spingermi verso un meraviglioso angolo dell’orto con le vigne in crescita: qui si coltivano, in maniera biodinamica ben 155 varietà di uve. Un vero patrimonio da preservare e tutelare. Suggestivo, istruttivo, coinvolgente. Un vero plauso all’organizzazione Nelle mie stories di Instagram (Roma Hortus) tutti i vini Ivan Vellucci Mi trovi su instagram : @ivan_1969
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