BlendNews

BlendNews è un contenitore di informazioni dedicato al vino. Racconteremo gli eventi, le novità e le curiosità di questo mondo.

 

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12 Marzo, 2024

Rome Wine Expo: che evento!

Gli eventi del vino a Roma sono sempre una grandissima opportunità di incontro. Il mercato della Capitale offre certamente degli stimoli importanti che non possono che transitare attraverso momenti di aggregazione e presentazione dei prodotti. Rome Wine Expo, giunta ormai alla terza edizione, è stata proprio una fantastica occasione in tal senso. Gli oltre 1.000 visitatori hanno avuto la possibilità di incontrare le 65 cantine presenti provenienti dalle regioni italiane e da Georgia e Catalogna. Proprio questa ultima regione è stata attivamente presente sia con la Delegazione del Governo della Catalogna in Italia sia con la INCAVI, l’Istituto Catalano della Vite e del Vino. Le Masterclass hanno avuto il merito di attirare l’attenzione dei partecipanti (tutte sold out!) su alcuni territori importanti ma visti in maniera diversa dal solito. La Masterclass della Valpolicella ha messo a confronto, alla cieca, otto cantine della Valpolicella “allargata”: Valpolicella Superiore, Valpolicella Ripasso, Amarone. Una sfida, un confronto, una scoperta. Comprendere i territori e le loro sfumature ha offerto grandi spunti di discussione. La Francia ed in particolare Champagne e Borgogna hanno evidenziato, qualora ce ne fosse ancora bisogno, le potenzialità dei territori e del marketing di questi. Ancora poco sviluppata in Italia. Il Trebbiano Spoletino non è un vino banale. Purtroppo, alle volte serve “dimostrarlo” e la Masterclass che ha messo a confronto, alla cieca, vecchie annate di questo elegante vitigno, è servita allo scopo. Il bistrattato territorio del Lazio merita una vera riscoperta poiché giovani e meno giovani imprenditori stanno cercando, faticosamente, di cambiare il percepito dei consumatori. Emiliano Fini con i suoi Lavente da Malvasia e Cleto da Grechetto ha dimostrato nella Masterclass dedicata come questi due vitigni possano offrire evoluzioni interessantissime (dal 2017 al 2022). Come annunciato nel precedente articolo Rome Wine Expo è stata occasione anche per premiare alcuni vini. LE ECCELLENZE PREMIATE Migliori Vini Spumanti: GOLD MEDAL – Metodo Classico Extra Brut Rosé Cesare 2017 di Piana dei Castelli – LAZIO
SILVER MEDAL – Franciacorta Brut di Coronea – LOMBARDIA
BRONZE MEDAL – Prosecco di Valdobbiadene Extra Dry di Castellalta – VENETO
MENZIONI SPECIALI (parimerito) – Spumante Brut Chardonnay 616 di Truant, Friuli Venezia Giulia e Spumante Brut 5.0 di Vigneti Fontana, Lazio Migliori Vini Bianchi: GOLD MEDAL – Frascati Superiore Riserva Docg 2021 di Casata Mergè – LAZIO
SILVER MEDAL – Quattroventi 2022 di Ramaddini – SICILIA
BRONZE MEDAL – Zio Carlo 2021 di Tre Cancelli – LAZIO
MENZIONI SPECIALI (parimerito) – Pinot Grigio “Grigio” 2019 di Piana Dei Castelli, LAZIO e Fiano “Notamento” 2022 di Tenuta Planisium, PUGLIA. Migliori Vini Rossi: GOLD MEDAL – Brunello di Montalcino 2019 di Poggio Lucina – TOSCANA
SILVER MEDAL – Amarone della Valpolicella 2020 di Terre di Rizzato – VENETO
BRONZE MEDAL – Nocchino 2018 di Podere Ema – TOSCANA
MENZIONI SPECIALI (parimerito) – Montepulciano d’Abruzzo DOC Biologico “AUÀ” 2018 di Fattoria Gaglierano, ABRUZZO; Primitivo Montorso 2022 di Tenuta Planisium, PUGLIA; Saperavi 2018 di Two Sommeliers, GEORGIA. Migliori Vini Speciali (Dolci o Fortificati): GOLD MEDAL – Elixir Bianco al Miele 2023 di Apicoltura Pacienza – CALABRIA
SILVER MEDAL – Moscato di Noto Passito Al Hamen 2022 di Ramaddini – SICILIA
BRONZE MEDAL – Passito Pater 2023 di Tre Cancelli – LAZIO
MENZIONI SPECIALI (parimerito) – Elixir Rosso al Miele 2022 di Apicoltura Pacienza, CALABRIA e Vino Ambrato Fortificato “Khardanakhi” 2018 di Khardanakhi 1888, GEORGIA. WINE CHALLENGE Miglior Vino Spumante – Franciacorta Brut di Coronea – LOMBARDIA.
Menzioni Speciali – Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Extra Dry “Col Canut” di Castellalta, VENETO e Metodo Classico Extra Brut Rosé Cesare 2017 di Piana dei Castelli – LAZIO
Miglior Vino Bianco – Orzalume di Castello di Corbara – UMBRIA
Menzioni Speciali – Soave Classico 2022 di Terre di Rizzato, VENETO; Trebbiano Spoletino 2022 di Le Cimate, UMBRIA; Gajardo 2022 Monte Crocetta, VENETO. 
Miglior Vino Rosato (parimerito) – Cerasuolo D’Abruzzo Biologico 2021 AUA’, Fattoria Gaglierano, ABRUZZO; Merlot Rosato 2022 di Terre di Rizzato, VENETO.
Menzioni Speciali – Julius Rosato 2022 di Tenuta Lungarella, LAZIO; Emira 2022 di Tre Cancelli, LAZIO. 
Miglior Vino Rosso – Lago di Corbara Doc “Calistri” 2019 di Castello di Corbara, UMBRIA.
Menzioni Speciali – Brunello di Montalcino 2019 di Canalicchio di Sotto, TOSCANA; Amarone della Valpolicella 2020 di Terre di Rizzato, VENETO.
Miglior Vino Speciale (Macerato/Ambrato, Dolce, Fortificato) – “Scarpe Toste Unplugged” 2022 di Cantina Le Macchie – LAZIO.
Menzioni Speciali – Vino Ambrato Fortificato “Khardanakhi” 2018 di Khardanakhi 1888, GEORGIA; DO Tarragona “Macabèlius” Passito di Celler Pallarades, CATALOGNA. Insomma, non possiamo che darci appuntamento alla prossima edizione o comunque ad un nuovo evento di Riserva Grande.   Ivan Vellucci ivan.vellucci@winetalesmagazine.com Mi trovi su Instagram come @ivan_1969  
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4 Marzo, 2024

Una passione, una famiglia, un successo: Il metodo Marcalberto.

Una passione, una famiglia, un successo: Il metodo Marcalberto.
Il Piemonte è una regione infinitamente sorprendente, non le manca nulla: cibi ottimi, paesaggi mozzafiato, antiche tradizioni e, ovviamente, vini incredibili. Niente Barolo, Barbaresco o Gattinara per questa volta, bensì un altro dei caposaldi della produzione vinicola regionale: il metodo classico di Langa. Quale fra le infinite realtà ho selezionato per voi? La cantina della quale sto per narrarvi oggi, si trova proprio tra questi dolci colli delle Langhe, a Santo Stefano Belbo, ed è una piccola realtà a conduzione famigliare che produce esclusivamente spumanti Metodo Classico: L’Azienda Agricola Marcalberto. Tutto ebbe inizio nel 1993 quando Piero Cane, affermato enologo, decide di dar vita ad un primo embrione di produzione vinicola che, già da lì a pochi anni, si evolverà in una piccola serie dalla distinta identità; per diversi anni è rimasta una modesta produzione di nicchia, finché, nel 2008, i due figli Marco e Alberto hanno dato il via ad un piccola rivoluzione. Con gli occhi pieni di entusiasmo e di amore per la loro realtà, i figli sono riusciti a rendere quell’ investimento paterno una vera e propria azienda a conduzione familiare, dove qualità e genuinità sono le colonne portanti. Quali sono le unicità di questa azienda? In questa realtà giovane e dinamica, c’è un evidente sguardo alla metodica francese che mi si palesa immediatamente con la pressa Coquard, una meravigliosa macchina in legno che ho avuto modo di vedere solo nelle piccole cantine dello Champagne, capace di regalare una spremitura delle uve dolce e soffice, ottima per ottenere un mosto chiaro e limpido.
Già il mio sguardo si colma di gioia nel vedere una tale attenzione e ricercatezza. Partenza al top!  Oltre ad una strumentazione di tutto rispetto, c’è un altro lato dell’azienda che rimane certamente degno di nota: la cantina ottocentesca sita proprio sotto l’abitazione di famiglia dove ‘le ragazze’ passano il periodo di maturazione sui lieviti. Davvero interessante, perché oltre ad essere un ambiente molto suggestivo, fra pupitre e scaffali, le bottiglie affrontano qui il loro invecchiamento senza timore di sbalzi termici, data l’impercettibile differenza di temperatura fra estate ed inverno. Quali sono i vitigni impiegati? Pinot Nero e Chardonnay sono i re della produzione, con diverse etichette e diverse sfumature che si esprimono al meglio in gioco di dosaggi e affinamenti. Particolarmente da me apprezzato il Sansannée, un vino che si preannuncia come un “base” ma che forse, fra tutti – proprio per le “minori” aspettative che nutrivo – mi ha lasciata più di stucco.
È un blend Pinot nero e Chardonnay, senza annata come suggerisce il nome, ma che risulta davvero freschissimo, sapido e con una acidità incredibilmente bilanciata. Altro gioiellino interessante l’Alta Langa 2019, una pungenza verticale, una sapidità che chiama un altro sorso, una acidità dolce che pulisce il palato ma, soprattutto, un naso bello evoluto, con note travolgenti di crosta di pane leggermente abbrustolita. Una nota la devo fare anche per il Blancdeblacs di Chardonnay, non proprio il mio genere di bollicina, ma che al naso si è presentato subito diretto e protagonista, mentre in bocca ha preferito un passo delicato, fresco, decisamente minerale e con un finale di vaniglia così gentile che chiamava il sorso successivo solo per poterla risentire. Mi é rimasto un grande punto interrogativo sul Brut Nature di Pinot Nero, che sulla carta ha tutte le prerogative per divenire il mio preferito, ma che, ahimè, era terminato. Eh niente, tocca tornare per assaggiare anche l’ultimo cucciolo di casa. UNA PASSIONE, UNA FAMIGLIA, UN SUCCESSO. Per chiunque cerchi vini raffinati, bilanciati, sinceri e seri, consiglio una capatina da Marcalberto; ottima qualità a prezzi giusti!   A cura di Ambra Sargentoni. Se vuoi sapere di più su di me scopri il mio sito      
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24 Febbraio, 2024

Amarone Opera Prima 20^ edizione: un successo strabiliante!

1.500 Visitatori da oltre 25 Paesi condividono la passione per il vino Nel cuore di Verona, un evento straordinario ha catturato l’attenzione di appassionati del vino provenienti da tutto il mondo. Amarone Opera Prima, tenutosi il 3-4 febbraio 2024, ha accolto con entusiasmo 1.500 visitatori e 200 giornalisti provenienti da oltre 25 Paesi diversi. La manifestazione ha attirato una varietà di partecipanti, con una presenza significativa di donne e giovani wine-lovers, questi ultimi con ben 600 partecipanti al party finale organizzato da Winenot Blind Tasting in collaborazione con il Gruppo Giovani del Consorzio Tutela Vini Valpolicella. L’evento si è svolto presso il maestoso Palazzo della Gran Guardia di Verona, dove gli appassionati del vino hanno avuto l’opportunità di assaporare in anteprima l’Amarone 2019: 70 le cantine della Valpolicella. Oltre alla novità del 2019, i partecipanti hanno potuto immergersi nelle annate precedenti fino al 2009, creando un viaggio gustativo attraverso il tempo e le diverse interpretazioni di questo vino iconico. 3 febbraio Convegno “Clima, produzione e mercati: la Valpolicella alla prova del cambiamento”. La giornata di apertura, il 3 febbraio, ha preso il via alla Gran Guardia con un convegno intitolato “Clima, produzione e mercati: la Valpolicella alla prova del cambiamento”. Moderato dal direttore di Telenuovo, Andrea Andreoli, il talk ha visto la partecipazione di figure chiave del settore, tra cui il presidente Christian Marchesini, il vicepresidente del Consorzio e Master of Wine Andrea Lonardi, Carlo Flamini responsabile dell’Osservatorio del Vino di Unione Italiana Vini e il professore di Enologia dell’Università di Verona, Maurizio Ugliano.   Talk “Amarone Opera Prima: Sipario con Vittorio Grigolo” Il prestigioso talk ha offerto un’esperienza unica con l’enfant prodige della lirica mondiale, protagonista del Festival lirico veronese dal 2013. L’apertura dei banchi di assaggio, riservata prima alla stampa e poi agli appassionati, è stata il cuore pulsante della giornata di domenica 4 febbraio. Vendemmia 2019: un racconto di sfide tra freddo, pioggia e caldo Il racconto della vendemmia del 2019, etichettata come annata a cinque stelle,  si apre con un’analisi approfondita delle condizioni climatiche che hanno plasmato le uve di quella stagione. Maurizio Ugliano, docente al dipartimento di Biotecnologie dell’Università di Verona, offre uno sguardo dettagliato su un anno caratterizzato dalla primavera più fredda e piovosa degli ultimi 30 anni. Estate Calda e ondate di calore L’estate, invece, è stata caratterizzata da temperature più elevate che hanno contribuito a recuperare il tempo perduto. Tuttavia, ondate di calore hanno imposto ai viticoltori di adottare misure speciali per proteggere le uve, in particolare Corvina e Corvinone, dai danni causati dall’irraggiamento solare intenso. Oltre i Limiti del Disciplinare L’evento ha anche messo in luce l’approccio dei produttori che, con affinamenti più lunghi rispetto a quanto richiesto dai disciplinari di produzione, hanno dimostrato la volontà di andare oltre i limiti stabiliti, cercando la perfezione e la massima espressione del proprio Amarone. Vi racconterò non solo gli assaggi della nuova annata ma anche le impressioni sui vini che mi hanno colpito di più! Nel narrare questa esperienza di assaggio, preferisco seguire il flusso dell’emozione piuttosto che l’ordine alfabetico. Spero che questo racconto vi coinvolga tanto quanto è stato coinvolgente per me esplorare questa nuova dimensione di confronto.   Accordini Stefano – Amarone della Valpolicella Docg 2019: due versioni, stessa annata Il confronto tra le due versioni dell’Amarone della Valpolicella DOCG 2019 di Accordini Stefano si rivela un gioco stimolante e divertente. Da un lato, Acinatico, proveniente da vigneti tra i più alti della zona classica di Cavalo e Monte in Valle a Fumane, matura per due anni in botti grandi e tonneau di rovere. Dall’altro, la loro versione Bio offre sfumature più nitide di frutto e fiore, conquistandomi con un invidiabile equilibrio nonostante la giovinezza. Il sorso si presenta fresco, elegante, lungo, con un tannino ben scolpito, rendendo questo confronto un’esperienza gustativa ricca di sfumature e piacevoli sorprese. Il Monte Caro– Strade Vecchie Amarone della Valpolicella Docg 2019 Emanuela mi spiega il progetto dei “Vignaioli della Valle di Mezzane” e ritrovo un approccio biodinamico che caratterizza alcune aziende in questa zona. Assaggio Strade Vecchie Amarone della Valpolicella 2019 che uscirà in Primavera e una “Riserva” 2015 dal lungo affinamento che passa attraverso contenitori d’acciaio (3 anni) e di legno (1 anno in tonneaux e 5 anni in botti grandi). Fresca sul mercato, questa Riserva si distingue per l’uso di lieviti indigeni, la non filtrazione e la sua natura biologica. Prospettive affascinanti si delineano per entrambe le versioni, ognuna con la sua storia e personalità uniche, promettendo un viaggio sensoriale coinvolgente e ricco di sfumature. Camerani – Adalia Amarone della Valpolicella Classico Docg 2019 E ci troviamo ancora in Val di Mezzane: qui ho avuto l’opportunità di assaggiare l’Adalia Amarone della Valpolicella Classico DOCG 2019, appena giunto sul mercato. Tuttavia, è stata l’annata 2016 a catturare la mia attenzione con la sua pulizia e un finale sorprendentemente sapido. Mentre degustavo, mi sono lasciata trasportare in una conversazione appassionante con l’esperto della cantina, cercando di cogliere appieno le sfumature dei loro vini biodinamici, orgogliosamente certificati Demeter. È evidente che il loro impegno nell’utilizzare tecniche di vinificazione che includono l’uso di cemento e tini troncopiramidali ha contribuito in modo significativo al raggiungimento di questi risultati interessanti. Contrada Palui– anteprima Amarone della Valpolicella Docg 2019 Quest’assaggio ha catturato la mia attenzione per la semplicità e la passione evidente che permea l’azienda. I vigneti, situati in terreni ricchi di selci, basalti e calcare, promettono di conferire al vino un’eleganza distintiva nel corso del tempo. Durante la degustazione dell’anteprima del 2019, destinata a essere sul mercato alla fine dell’anno, ho avuto impressioni che suonano come scommesse intriganti, soprattutto per il mix unico utilizzato nell’affinamento, combinando anfora trentina Tava e legno. L’azienda, giovane e dinamica, sembra avere idee chiare su come evolvere nella direzione giusta, sottolineando un impegno verso l’innovazione e la qualità. Falezze – Amarone della Valpolicella Riserva Docg 2019 Le etichette dell’azienda colpiscono immediatamente la mia attenzione, tanto quanto il racconto appassionato di Luca Anselmi, che parla di arte non solo nelle bottiglie, ma anche nel calice. L’azienda adotta un approccio distintivo, numerando le bottiglie e limitando le produzioni anno per anno. La filosofia aziendale tra l’altro guarda con interesse alla Biodinamica, sottolineando un impegno verso la sostenibilità e la produzione di vini che siano in armonia con la natura. L’arte e la dedizione si fondono in ogni aspetto, creando un connubio che si traduce in vini unici e autentici. L’assaggio che mi trasporta in un sogno è l’anteprima della Riserva 2019, un’esperienza destinata a sbocciare completamente tra ben 10 anni. Solo 1800 bottiglie numerate a mano, frutto delle migliori uve provenienti da vigneti con oltre 80 anni di età. La magia di questa anticipazione si svela non solo nel sapore eccezionale, ma anche nella promessa di un invecchiamento che darà vita a un capolavoro enologico. Graziano Pra – Morandina, Amarone della Valpolicella Docg 2019 La prova di botte dell’Amarone 2019 offre uno sguardo affascinante nel percorso di affinamento di questo campione. Il processo prevede fermentazione in acciaio, seguita da due anni e mezzo di maturazione in botti da 20 hl, e ulteriori dodici mesi di affinamento in bottiglia. Posizionati a 500 metri sul livello del mare, i vigneti offrono uve che danno vita a vini di straordinaria complessità. La presenza di una piccola percentuale di Oseleta arricchisce il bouquet olfattivo e conferisce un carattere distintivo al palato. Questo Amarone si presenta come un viaggio sensoriale in continua evoluzione, e sarà indubbiamente un piacere riassaggiarlo in futuro per apprezzarne appieno il percorso di evoluzione e la maturità. Le Guaite di Noemi – Amarone della Valpolicella Classico Docg 2019 È la giovane e grintosa Noemi che con entusiasmo mi racconta della filosofia appassionante dietro l’azienda e del suo personale percorso. La stessa determinazione che traspare dalla sua voce emerge chiaramente nell’assaggio del suo vino, una prova di botte 2019 che si prospetta davvero molto promettente. I terreni di calcare e basalto, uniti al mix di uve autoctone e alle piccole percentuali di Oseleta e Croatina, conferiscono a questo Amarone un carattere distintivo. Attualmente in commercio si trova l’annata 2012, offrendo un’opportunità di scoprire la crescita e la maturità di questo vino nel corso degli anni.. Secondo Marco – Amarone della Valpolicella Classico Docg 2014 assaggio emozionante Oltre all’entusiasmante assaggio dell’anteprima del 2019, che si appresta a entrare sul mercato, l’annata 2014 si presenta come una sorprendente rivelazione. Nonostante sia stata una vendemmia difficile, nel calice si rivela uno degli assaggi più eccezionali, evidenziandosi per la sua originalità ed eleganza. Questa dimostrazione di maestria enologica sottolinea come, anche nelle sfide, possano emergere vini straordinari che conquistano per la loro autenticità e raffinatezza. Tenuta villa Bellini – Amarone della Valpolicella Classico Docg L’immenso potenziale di quest’azienda non si esaurisce nel calice, ma si estende a ogni sfaccettatura del suo approccio vinicolo e della Tenuta stessa. La degustazione della 2016 si è rivelata straordinariamente equilibrata, un assaggio notevole considerando i 100 giorni di appassimento subiti dal vino. Essendo un’azienda Bio dal 2007, è evidente il loro impegno per pratiche sostenibili, con uno sguardo attento anche alle metodologie biodinamiche. Questo connubio di passione, innovazione e rispetto per la natura promette vini che non solo deliziano il palato ma raccontano una storia di autenticità e impegno verso la qualità. Roccolo Grassi  – Amarone della Valpolicella Docg 2019 L’azienda, situata nella pittoresca Val di Mezzane e fondata negli anni settanta dal padre Bruno, è oggi una realtà familiare guidata con orgoglio dalla seconda generazione, i figli Francesca e Marco. La filosofia della famiglia è chiara: ottenere grandi uve e produrre un numero limitato di bottiglie, tutte caratterizzate da un altissimo livello qualitativo. I 17 ettari di vigneto di proprietà sono distribuiti in tre diverse zone, ognuna con caratteristiche distintive, da terreni calcarei a basaltici, fino a quelli di origine alluvionale. Un microcosmo ecologico completo, con 2 ettari di bosco, 1.5 ettari di oliveto e varie piante da frutto. Gli assaggi, grazie ai lunghi affinamenti che includono almeno 3 anni in bottiglia, riescono a esprimere una complessità olfattiva e gustativa che colpisce. La dedizione alla qualità e all’autenticità emerge in modo evidente in ciascun sorso, rendendo l’esperienza un viaggio sensoriale ricco e appagante. Piccoli– La Parte Amarone della Valpolicella Docg 2019 – prova di botte In questo coinvolgente crescendo di assaggi, fa la sua entrata Alice, che mi avvolge con il racconto della sua azienda. Una storia familiare al femminile che ha avuto inizio con la nonna MariaRosa. Nel calice, riesco a catturare l’essenza di questa famiglia, che si traduce in un’estrema cura per i dettagli, dalla vigna all’etichetta. Ogni elemento racconta una storia, piccola ma significativa, contribuendo a creare un’esperienza che va oltre il semplice assaggio di vino. La storia di Alice e della sua famiglia si riflette con delicatezza in ogni sorso, trasformando la degustazione in un viaggio nel tempo e nella passione che si tramanda di generazione in generazione. Piccoli: Incredibile il potenziale della Riserva 2013 La Parte L’esperienza di degustazione si eleva a nuove vette con la Riserva 2013 La Parte. In questo assaggio, emergono note vibranti che esaltano la complessità e il potenziale straordinario di questo vino. Sono impaziente di visitare l’azienda per scoprire ulteriori gemme enologiche e conoscere il resto della famiglia Piccoli, immaginando che ogni incontro sarà un nuovo capitolo in questa affascinante storia di passione e dedizione volti alla produzione di vini straordinari. Terre di Leone – Amarone della Valpolicella Docg 2019 Nel volto pulito di Massimo Pellizzari, un giovane appassionato e competente, si riflette l’anima di questa realtà vinicola che si estende su soli 7 ettari. Con entusiasmo, mi guida attraverso la scoperta del suo Amarone, e nel corso dell’assaggio, riesco a cogliere le grandi potenzialità che caratterizzano questa promettente cantina. La passione e la competenza di Massimo si traducono in un’esperienza degustativa che lascia intravedere un futuro luminoso per questa piccola ma dinamica realtà. Zymé – Amarone della Valpolicella Classico Docg 2019 – prova di botte Dopo un appassionato scambio di opinioni sull’andamento delle ultime annate in vigna, con Elena ho avuto il privilegio di assaporare l’anteprima 2019 dell’Amarone della Valpolicella Classico DOCG. L’esperienza ha rivelato un grande potenziale, sebbene il vino sia ancora in una fase di affinamento. L’annata sarà disponibile sul mercato dal 2025, e non vedo l’ora di seguire da vicino la sua evoluzione nel tempo. Amarone della Valpolicella Classico Docg 2017– un’emozione in più! La prova della 2017 ha confermato la qualità eccezionale di questa cantina, consolidando la reputazione di Zymé nel creare Amaroni straordinari. Caratterizzata dall’integrazione del 10% di Oseleta e del 5% di Croatina, questa annata si è rivelata un autentico capolavoro. Le vinificazioni spontanee in acciaio e cemento, svolte in modo selezionato per ogni vigneto, e l’affinamento di 60 mesi in botti di rovere di Slavonia hanno plasmato un vino dal rubino impenetrabile e dal naso introspettivo. Oltre alla frutta appassita, emergono note di liquirizia e spezie. Il sorso, seppur potente, ricco e complesso, sfida la scorrevolezza tipica di altri vini, ma ne guadagna in profondità e struttura. In conclusione In conclusione, l’Amarone, da sempre considerato il padre nobile dell’enologia italiana, ha riaffermato la sua grandezza durante l’evento “Amarone Opera Prima“. La presenza di vini ancora in fase di affinamento, accanto alle delizie di annate precedenti pronte al consumo, ha testimoniato l’autentica qualità di questo vino iconico, che continua a essere un ambasciatore della ricchezza enoica del Belpaese, anche oltre i confini nazionali. Sebbene ci siano stati altri assaggi interessanti, la limitata estensione di questo articolo mi impedisce di approfondire ulteriormente. Vi invito a rimanere sintonizzati per i prossimi articoli, nei quali esplorerò più a fondo questa regione vitivinicola sempre più rilevante. Mentre rifletto su quale azienda visitare per prima, vi invito a continuare a seguirmi e a leggere Winetales Magazine.   Benedetta Costanzo
benedetta.costanzo@winetalesmagazine.com
Mi trovi su Instagram come @benedetta.costanzo
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20 Febbraio, 2024

Rome Wine Expo 2024

Roma e la cultura del vino. Un binomio che spesso si fa fatica a comprendere per una serie di motivazioni storiche. Eppure, Roma è il mercato italiano più ambito dai tutti i produttori. Non fosse altro per i numeri che la contraddistinguono: 2.8 milioni di abitanti e 35 milioni di visitatori. Portare la cultura del vino a Roma vuole dire soprattutto far conoscere vitigni, vini e produttori di grande rilievo nazionale ed internazionale. Per questa comunione di obiettivi WineTales Magazine ha accolto con grande piacere la media partnership con Riserva Grande per la promozione della seconda edizione di Rome Wine Expo che si terrà dal 2 al 4 marzo presso il Grand Hotel Palatino di Via Cavour a Roma. Una manifestazione che vuole diventare sempre di più internazionale sia per gli appassionati sia per tutti gli operatori del settore vede WineTales Magazine come media partner. Marco Cum, titolare di Riserva Grande: Come d’abitudine l’evento vedrà la partecipazione di produttori di vino da tutta Italia, ma il nostro intento è anche quello di portare produttori dall’estero. Per la prima volta a Roma verranno presentati, in collaborazione con la Delegazione del Governo della Catalogna in Italia, i più grandi vini di questo territorio, enclave iberica che si distingue per vini di eccezionale storicità e di rara finezza espressiva. Non mancherà una selezione di grandi vini della Georgia e della Francia. Ai sempre graditi banchi di assaggio si affiancheranno una serie di affascinanti Masterclass che offriranno delle vere e proprie emozioni sensoriali. Le Masterclass, come sempre, costituiranno un punto di forza dell’evento, con due seminari dedicati alla Francia: Champagne e Borgogna. Inoltre, avremo una eccezionale Masterclass dedicata ai più grandi vini della Catalogna e, in collaborazione con il Consorzio di Spoleto Montefalco, una Masterclass dedicata all’evoluzione del Trebbiano Spoletino. Ancora, in chiave tutta italiana: un approfondimento delle sottozone dei territori della Valpolicella, con un focus sull’Amarone e una doppia verticale e comparativa dei vini di Emiliano Fini. Non mancherà lo spazio dedicato ai premi con due importanti riconoscimenti. Il premio Eccellenze di Rome Wine Expo 2024, rivolto alle etichette di maggior pregio delle aziende espositrici, verrà assegnato da una giuria di esperti. A selezionare invece il vincitore del Wine Challange saranno gli stessi visitatori che potranno esprimere il proprio voto con l’apposita scheda. L’indicazione del proprio indirizzo e-mail consentirà di partecipare all’estrazione di una bottiglia per ogni categoria premiata. Entrambe i premi investiranno dieci etichette nelle seguenti categorie: vino spumante, vino bianco, vino rosato, vino rosso, vino speciale e distillato. I primi tre classificati per categoria si potranno fregiare del titolo Menzione Oro (Eccellenza Oro; Top Wine Challange Oro)   Il programma SABATO 2 MARZO 2024 ore 12:00 Masterclass. “Sfida all’Amarone. Degustazione comparata, alla cieca, di grandi Amarone, Ripasso e Superiore di diverse sottozone della Valpolicella“ ore 14:00 Apertura banchi di assaggio ore 15:00 Masterclass. “La Francia e l’invenzione del terroir. Il mito leggendario della Borgogna: la Côte-d’Or e la Côte-de Nuits“ ore 17:30 Masterclass. “L’Evoluzione del Trebbiano Spoletino. Comparazione tra nuove e vecchie annate in blind tasting“ ore 21:00 Chiusura banchi di assaggio   DOMENICA 4 MARZO 2024  ore 12:00 Apertura banchi di assaggio ore 13:30 Masterclass. “Lo Champagne. Il vino più celebrato del mondo attraverso l’interpretazione di piccoli vignerons“ ore 17:00 Masterclass. “Finca Qualificada. Il riflesso del terroir nei grandi vini della Catalogna“. Evento riservato su invito ore 20:00 Chiusura banchi di assaggio   LUNEDÌ 5 MARZO 2024  ore 11:00 Apertura banchi di assaggio ore 11:00/17:00 Incontro con gli operatori ore 14:00 Premiazioni dei concorsi: “Eccellenze di RWE 2024” e “Wine Challenge” ore 17:00 Chiusura banchi di assaggio   MODALITA’ D’INGRESSO​ Biglietto di ingresso costo 25€. Acquista QUI ​Biglietto di ingresso valido per 2 giorni costo 40€. Acquista QUI  È possibile acquistare il biglietto giornaliero a 22€ con il codice richiedibile all’indirizzo e-mail ivan.vellucci@winetalesmagazine.com Con lo stesso codice si potrà accedere a 5€ di sconto sulle Masterclass    CONVENZIONI Sommelier: 20€ (Previa dimostrazione con tesserino valido anno corrente – acquisto presso il desk accoglienza dell’evento) Soci SES (Scuola europea Sommelier): 15€ (Previa dimostrazione con tesserino valido anno corrente – acquisto presso il desk accoglienza dell’evento)   ​​INFO E MODALITA’ ACQUISTO MASTERCLASS Prenotazione obbligatoria (al tel. 339.6231232 o per mail: accrediti@riservagrande.com) INFO acquisto online QUI In caso di eventuali posti disponibili, pagamento anche in loco.   SABATO 2 MARZO 2024 Ore 12:00 – 14:00 – Masterclass: “Sfida all’Amarone”. Degustazione comparata, alla cieca, di grandi Amarone, Ripasso e Superiore di diverse sottozone della Valpolicella. A cura di Saula Giusto e dei produttori presenti all’evento. Vini in degustazione in via di definizione Costo 55€ L’acquisto comprende l’ingresso alla manifestazione a banchi di assaggio Acquista il biglietto​   Ore 15:00 – 16:30 – Masterclass: “La Francia e l’invenzione del terroir”. Il mito leggendario della Borgogna: la Côte-d’Or e la Côte-de Nuits. A cura di Marco Cum Vini in degustazione: Marsigny, Crémant De Bourgogne brut Blanc De Noirs Le Petit Bois, Moulin à Vent. Domaine Bertrand Chablis 2021. Domaine Jean Dauvissat Les Narvaux 2021 Mersault, Piguet-Chouet & Fils Morey Saint-Denis 1er Cru Les Blanchards, Remy Jeanniard Bourgogne Pinot Noir 2020. Philippe Gavignet Chambertin Grand Cru 2021. Rossignol Trapet Costo 70€ L’acquisto comprende l’ingresso alla manifestazione a banchi di assaggio Acquista il biglietto​   Ore 17:30 – 19:00 – Masterclass: “L’Evoluzione del Trebbiano Spoletino”. Comparazione tra nuove e vecchie annate in blind tasting. A cura di Saula Giusto e dei produttori presenti all’evento. Vini in degustazione in via di Definizione Costo 45€ L’acquisto comprende l’ingresso alla manifestazione a banchi di assaggio Acquista il biglietto   DOMENICA 3 MARZO 2024  Ore 12.00 – 14​.00. Masterclass: “I grandi bianchi di Emiliano Fini, nati tra il Tirreno e il grande vulcano laziale”. Sei annate di Malvasia Puntinata Lavente e 6 annate di Grechetto Cleto in doppia verticale e in comparata, dalla 2017 alla 2022. Costo 35€ L’acquisto comprende l’ingresso alla manifestazione a banchi di assaggio Acquista il biglietto Ore 15:00 – 17:00. Masterclass: “Lo Champagne. Il vino più celebrato del mondo attraverso l’interpretazione di piccoli vignerons”. A cura di Marco Cum Vini in degustazione: Beatrix De Gimbers, Harmony brut nature, Pinot Noir 50% – Chardonnay 50% Satis Extra brut, Terre De Meunieur, Pinot Meunieur 100% Joly brut rosé, 85% Pinot Meunier – 15% pinot Noir Barbier Louvet Couveé D’Ensemble, Pinot Noir 60% – Chardonnay 40% Emile Blanc De Noirs brut Premier Cru, Pinot Noir 100% Gerard Dubois brut 2015 Grand Cru Millesimé, Chardonnay 100% Costo 65€ L’acquisto comprende l’ingresso alla manifestazione a banchi di assaggio Acquista il biglietto L’ACQUISTO DELLE MASTERCLASS COMPRENDE L’INGRESSO AI BANCHI DI ASSAGGIO e per accedere sarà necessario acquistare unicamente il calice e portacalice al costo di 5€)   LA LISTA ESPOSITORI RWE 2024 (ancora in parte in via di definizione): ANTONELLI SAN MARCO, Montefalco. Umbria APICOLTURA PACIENZA, Altomonte. Calabria
AURELIO SETTIMO, Langhe Barolo. Piemonte
BERTRAND, Charentay. Francia
CANTINA NINNI, Spoleto. Umbria
CASATA MERGE’, Roma. Lazio
CASTELLALTA, San Pietro Di Feletto. Veneto
COLLE UNCINANO, Spoleto. Umbria
CORTE MERCI, Negrar Fumane. Veneto
DE QUARTO, Leporano. Puglia
DOMUS HORTAE, Orta Nova. Puglia
EMILIANO FINI, Aprilia. Lazio
FATTORIA GAGLIERANO, Sant’Angelo. Abruzzo
GUENAL JAMBON, Villé Morgon. Francia
I CIACCA, Picinisco. Lazio
LAMBARDI, Montalcino. Toscana
LA MONTANINA, Gaiole In Chianti. Toscana
LE CIMATE, Montefalco. Umbria
LE MACCHIE, Rieti. Lazio
MONTECROCETTA, Gambellara. Veneto
MONTI CECUBI, Itri. Lazio
NINA TRINCA, Zagarolo. Lazio
PALATINO, Orta Nova. Puglia
PIANA DEI CASTELLI, Velletri. Lazio
PODERE EMA, Bagno a Ripoli. Toscana
POGGIO LUCINA, Montalcino. Toscana
PRINCIPE DEL FARNETO, Altomonte. Calabria
TENIMENTI LEONE, Lanuvio. Roma
TENUTA LUNGARELLA, Poli. Lazio
TENUTA PLANISIUM, Volturino. Puglia
TERRE DI RIZZATO, Valpolicella. Veneto
TRUANT, San Daniele del Friuli. Friuli Venezia Giulia
TOMMASO BOSCO, Castagnole Monferrato. Piemonte
VALDANGIUS, Montefalco. Umbria
VIGNA DEL GAL, Farra Di Soligo. Veneto
WEGERHOF, Cornaiano. Alto Adige BANCHI CONDIVISI.
BANCO ISTITUZIONALE CONSORZIO SPOLETO-MONTEFALCO, Umbria
BANCO ISTITUZIONALE PRODUTTORI DELLA CATALOGNA, Catalogna, Penisola Iberica
L’ANFORA DISTRIBUZIONE VINI GEORGIANI, Roma. Lazio
BIRRIFICIO SAN GERMANO, Ancona. Marche
DISTRIBUZIONE VINI&TERROIRS, Roma. Lazio Ivan Vellucci ivan.vellucci@winetalesmagazine.com Mi trovi su Instagram come @ivan_1969
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6 Febbraio, 2024

Vini da Terre Estreme a Roma il 25 e 26 febbraio

Coltivare la terra è faticoso. Non ci sono feste né sabati né domeniche. Il ciclo della natura non ammette pause. Poi ci sono le piogge, la grandine, il caldo, il freddo con le gelate, la siccità quando non piove per mesi. Gli insetti, i parassiti, i cinghiali, le volpi, i roditori. Dimentico qualcosa? Magari si. Si deve stare attenti o tenere in conto di così tante cose che verrebbe da gettare la spugna. Pensate se a tutto questo si aggiunge la difficoltà intrinseca del terreno. Coltivare ad esempio qualcosa come la vite in montagna o comunque su un pendio scosceso è qualcosa di eroico. Viticoltura eroica. È cosi che si definisce la viticoltura di coraggiosi contadini che, certo non per scelta quanto per necessità, si trovano a fare i conti con terreni in pendenza superiore al 30%, lembi di terra strappati al mare, gradoni e terrazze. Su e giù per le vigne senza la possibilità benché minima di farsi supportare da qualche mezzo meccanico. La vendemmia si fa rigorosamente a mano così come tutti i trattamenti e per portare giù le cassette con l’uva, ben che ti vada, c’è qualche asino. Altrimenti, cassetta sulle spalle e via. Questa è la viticoltura eroica che si tramanda di padre in figlio e spesso si interrompe perché ai figli non va di fare il lavoro dei padri. Quando però ci si riesce, si assiste a qualcosa di meraviglioso, poetico e di indubbio valore. Il 25 e 26 febbraio Roma celebra questi eroi grazie a Vini da Terre Estreme, la manifestazione giunta alla sua tredicesima edizione. Vini da Terre Estreme è realizzato da Pilota Green con la collaborazione di Andrea Petrini, wine blogger di Percorsi di Vino e responsabile degli eventi di Slow Food Roma. Presso il Grand Hotel Palatino di via Cavour a Roma si avrà l’opportunità di assaggiare i vini di tanti produttori eroici. Parlare con questi ultimi sarà sicuramente la parte più emozionante. Il programma prevede l’apertura dei banchi di assaggio domenica 25 e lunedì 26 febbraio alle ore 11 e fino alle 19.30. Due le Masterclass in programma. Domenica alle ore 11.30 “Il coraggio di essere unici: paesaggio Chilometrico Consapevole”. Degustazione di dieci etichette eroiche delle “Cantine del Recupero”, una rete di vignaioli custodi della terra e protagonisti in vigna. Recuperano la tradizione in campo, riutilizzano i terreni e i vitigni abbandonati preservando e salvaguardando i territori e la loro biodiversità. Una rete aperta ed inclusiva per chi vuole avere un approccio consapevole e sostenibile che oggi vede giovani appassionati come Andrea Peradotto e il gruppo di Braccia Rese così come affermati e riconosciuti viticoltori come Mauro Giardini, Francesco Bordini, Elisabetta Foradori e Mateja Gravner. Guiderà la degustazione Carlo Catani, autore e presidente dell’Associazione Tempi di Recupero che, a seguire, presenterà il suo libro “Il chilometro consapevole”. Numero chiuso su prenotazione – max 30 posti. Per informazioni info@pilotagreen.it Domenica alle ore 16.00 “Il coraggio di essere unici: le bolle estreme d’annata”.  Andrea Petrini guiderà la degustazione di dieci etichette di spumanti, metodi classici di vecchie annate, provenienti da dieci aree impervie della penisola. Numero chiuso su prenotazione – max 30 posti. Per informazioni info@pilotagreen.it Biglietti I biglietti di ingresso alla manifestazione hanno un costo di 25€. I lettori di Winetalesmagazine potranno però avere uno sconto di 5€, valido direttamente alla cassa dell’evento, per ottenere il quale basta scrivere una email a ivan.vellucci@winetalesmagazine.com Buona degustazione!   Ivan Vellucci ivan.vellucci@winetalesmagazine.com Mi trovi su Instagram come @ivan_1969
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5 Febbraio, 2024

I Migliori Vini Italiani 2024

Torna a Roma l’atteso evento dedicato al mondo del vino d’eccellenza giunto alla XXIII edizione. Dal 16 al 18 febbraio, il Salone delle Fontane dell’Eur si animerà di workshop, incontri, presentazioni e degustazioni e corsi in pillole curati da Luca Maroni con l’obiettivo di esplorare, un calice alla volta e attraverso laboratori di assaggio, i valori “alla base del piacere”. L’essenzialità dei sapori primari, la straordinaria ricchezza dei doni della natura, il recupero di ritmi più lenti, il piacere della tavola e la piacevolezza di un calice di vino: da queste istanze, sempre più urgenti, nasce la volontà di vivere esperienze profonde e durevoli in grado di farci riconquistare la gioia che la vita quotidiana spesso allontana dal nostro sentire. Tale bisogno viscerale, dunque, ha guidato Luca Maroni, autore e ideatore de I Migliori Vini Italiani 2024, insieme a Francesca Romana Maroni, CEO di Sens Eventi, al tema fondante di questa XXIII edizione della kermesse capitolina più attesa dell’inverno. “Alla base del piacere”, infatti, sarà il pay off de I Migliori Vini Italiani 2024 che, dal 16 al 18 febbraio, animerà il Salone delle Fontane dell’Eur attraverso un ricco calendario di appuntamenti tra workshop, presentazioni, degustazioni, libere e guidate, con l’obiettivo di esplorare gli aspetti più autentici e naturali che si trovano alla radice del sapore e della percezione di piacevolezza, dalle materie prime frutto della terra al piatto e, soprattutto, al calice. Fulcro dell’evento saranno i tasting curati personalmente da Luca Maroni: entusiasmanti degustazioni guidate con i produttori che, tra racconti di vigna e aneddoti, riveleranno le caratteristiche organolettiche dei vini in assaggio e il territorio che ne culla l’attività. E più ancora – novità assoluta di quest’anno – gli incontri “Degustare non è assaggiare” in cui lo stesso Luca Maroni racconterà il metodo di degustazione che ha ideato: prenderà per mano i presenti che con lui vivranno un viaggio sensoriale attraverso il vino senza eguali. La medesima attenzione alla essenzialità dei gusti sarà adottata durante i laboratori: dal dolce al piccante, dall’acido all’umami, saranno tanti i sapori protagonisti degli incontri a tema. Non mancheranno infatti workshop golosi sul cioccolato con Nicola Salvi di Grezzo Raw Chocolate, la prima pasticceria crudista al mondo, ma anche sul latte di bufala e sul suo più celebre derivato, la mozzarella, con Mimmo La Vecchia, mastro casaro del Caseificio Il Casolare. Spazio anche alle olive, e al loro nettare prezioso, l’olio, con il laboratorio di Luciano Stocchi, Presidente della Cooperativa Olivicola di Canino, ma anche ai peperoncini di Paola Peluso dell’Azienda ligure ViviPiccante. La partecipazione a tutti questi preziosi appuntamenti (degustazioni guidate, metodo di degustazione, workshop) è gratuita ma in numero limitato. Tutti coloro che hanno acquistato il biglietto potranno prendervi parte fino a esaurimento dei posti disponibili. Il metodo di degustazione di Luca Maroni La qualità del vino è la piacevolezza del suo sapore, effetto della sua composizione analitica assolutamente virtuosa. Tre i parametri che determinano detta qualità: la consistenza, l’equilibrio, l’integrità del gusto. La consistenza è il volume espressivo del vino, determinato dalla sua ricchezza in estratto secco; l’aspetto quantitativo della qualità, la persistenza e la longevità potenziale del vino. L’equilibrio è l’armonia fra i componenti, l’opportuno dosaggio fra le sostanze compositive tale che il gusto del vino risulti all’assaggio tanto morbido quanto acido+amaro. L’integrità è l’assenza nel gusto-aroma del vino di difetti di trasformazione enologica (sulfureo, acetoso, lattoso, svanito, legnoso) e di ossidazione. La qualità, la purezza, la fragranza dei componenti del vino esprimono la caratura tecnica e la longevità potenziale del vino. Tanto più consistente, equilibrato e integro il gusto del vino in esame, tanta più piacevole il suo gusto-aroma, tanto più alta la sua qualità organolettica e compositiva. La valutazione dell’Indice di Piacevolezza (IP) di qualsiasi vino si ottiene allora assegnando un punteggio da 1 a 33 ad ognuno dei 3 parametri determinanti la qualità: consistenza, equilibrio, integrità: per questo il massimo è 99. Applicando tale metodo, facile da apprendere, diretto ed immediato eppure di rigorosa impostazione scientifica, ogni individuo è in grado di decodificare le sensazioni olfattive e gustative suscitate da un vino valutando la qualità della sua analitica essenza. Info utili I Migliori Vini Italiani 2024 16, 17 febbraio dalle 16:00 alle 24:00 (ultimo ingresso 23:00) 18 febbraio dalle 16:00 alle 21:00 (ultimo ingresso ore 20:00) Salone delle Fontane – Eur, Roma Via Ciro il Grande 10/12 – 00144 Ingresso 35 euro a persona https://roma.imiglioriviniitaliani.com/     Ivan Vellucci ivan.vellucci@winetalesmagazine.com Mi trovi su Instagram come @ivan_1969  
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29 Gennaio, 2024

diVino Roma 3-4 febbraio

Torna diVino Roma il 3 e 4 febbraio, nello scenario della meravigliosa Villa Piccolomini, l’atteso evento che lo scorso anno ha accolto oltre 1000 persone. Decanter Wine Academy ha selezionato oltre 90 cantine da tutta Italia per un totale di oltre 230 etichette da degustare sia negli appositi spazi di Villa Piccolomini sia nel suggestivo giardino che si affaccia sul Cupolone di San Pietro. Un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati del settore, un tour emozionale tra le cantine d’Italia, la nazione con più vitigni autoctoni al mondo. Il biglietto (costo 30€) darà diritto anche ai finger food. Per il parcheggio, nessun problema: la villa tra l’altro è dotata di un ampio parcheggio interno, gratuito per gli ospiti della manifestazione. Programma Sabato 3 Febbraio Ore 16.00 apertura banchi d’assaggio
Ore 17.30 Masterclass “Viaggio alla scoperta dei territori del Cesanese” con Pierpaolo Pirone e Roberto Mazzer enologi AtWine consulenze
Ore 22.00 chiusura banchi d’assaggio Domenica 4 febbraio Ore 16.00 apertura banchi d’assaggio
Ore 17.30 Masterclass da definire con Angelo Petracci, Guida Vitae Ais Lazio
Ore 20.00 chiusura banchi d’assaggio Di seguito le informazioni di dettaglio per prenotazioni ed agevolazioni. Buona partecipazione!   Ivan Vellucci ivan.vellucci@winetalesmagazine.com Mi trovi su Instagram come @ivan_1969     Info Sommelier Ais, Ars, Assoenologi, Assosommelier, Degustibuss, Fis, Fisar, Onav, Ses riduzione del biglietto al costo di 20€ presentando all’ingresso la tessera dell’associazione. Stampa e operatori del settore possono mandare una mail a accrediti@decanterwineacademy.org entro
sabato 27 gennaio, specificando testata, numero di tessera e il link di un articolo firmato
sull’enogastronomia per i giornalisti, tipo di attività e partita iva per gli operatori del settore. Per i blogger
inviare mail che verrà valutata dallo staff. Info: 347-6649100 06-86132308
info@decanterwineacademy.org
pagina diVino per info e acquisto del biglietto online
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22 Gennaio, 2024

Il Signor Rosso di Montalcino di Canalicchio di Sopra

Per inaugurare al meglio questo 2024, è necessario cominciare con una grande bottiglia (possibilmente piena di vino)! Tra i tanti, infiniti, meravigliosi vini del nostro Paese, iniziamo questo anno bisesto -sperando non sia funesto – con un Rosso di Montalcino.
Il ragazzo in questione è il Rosso di Montalcino 2021 di Canalicchio di Sopra, ottima azienda nel versante nord della collina di Montalcino. Canalicchio di Sopra Si tratta di una delle poche cantine rimaste nella zona a produrre Rosso di Montalcino e Brunello, senza rosati, senza Super Tuscan e senza vitigni internazionali.  In produzione hanno solo Sangiovese grosso, declinato in Rosso, Brunello, riserva e single vineyard. Di questa azienda ho assaggiato tutta la linea e c’è stata un’altra bottiglia che mi ha fatto sgranare gli occhi oltre al giovane Rosso del quale sto per raccontarvi, ovvero il Brunello dalla vigna “la Casaccia”, anno 2018. Una vera opera d’arte, dalla vista al naso, fino all’assaggio. Per questa rubrica però, ho scelto il fratellino piccino, il Rosso di Montalcino, sia per il costo estremamente più contenuto, sia per la mia personale predilezione ai Rossi. Negli ultimi anni, secondo quanto ho potuto constatare, il Rosso di Montalcino ha compiuto un salto enorme, passando da essere il fratello sfigato del Brunello (quello cioè con un costo decisamente più abbordabile – a volte anche indice di una qualità meno eccelsa – e quindi più consumato anche dai meno abbienti), ad un vino di tutto rispetto, con un suo carattere ed una sua impronta, completamente emancipato dalla nomea del suo fratellone. Il Rosso di Canalicchio di Sopra ha un naso eccezionale – per usare espressioni da Sommelier: si sentono i frutti, i fiori, le erbe, e, dal fondo, spuntano delicate note terziarie. Tutte perfettamente bilanciate ed armoniose. Veduta di Montalcino dall’azienda Canalicchio di Sopra All’assaggio conferma la prima sensazione: un vino veramente armonico, profondo, rotondo e definito, con un’enorme dignità. Rimane umile, capace di abbinarsi sia ad un primo più o meno elaborato, sia ad una carne bianca o rossa che sia. Davvero difficile non finirlo una volta stappato. Buono. Si può dire semplicemente buono? Beh, è la parola che ho pensato al primo assaggio e che ho continuato a ripetermi fino alla fine delle due bottiglie che mi sono portata a casa. Uno dei migliori Rosso di Montalcino che abbia assaggiato finora…e vivendo io a 40 minuti, “avoglia” quanti ne ho bevuti! Il prezzo è fattibile. 20 euro in cantina, Non economicissimo, ma sicuramente li vale tutti, dal primo all’ultimo centesimo! Buon inizio 2024… Che sia un anno di ottimi vini per tutti! A cura di Ambra Sargentoni. Se vuoi sapere di più su di me scopri il mio sito      
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16 Gennaio, 2024

Vignaioli Naturali Roma - 27 28 gennaio

Torna a Roma il 27 e 28 gennaio, e siamo alla quindicesima edizione, Vignaioli Naturali Roma, la manifestazione che ospita i vignaioli che fanno del vino prodotto secondo natura, la loro ragione di vita. Due giornate dedicate al vino naturale durante le quali, oltre ad assaggiare espressioni di vini e vitigni provenienti da ogni parte di Italia, sarà occasione per parlare direttamente con i produttori, ascoltare le loro storie, condividere le sensazioni. Un grazie a Tiziana Gallo che, grazie alla sua curiosità, ricerca ed esperienze personali, contribuisce a divulgare a Roma la cultura del vino naturale. Non sapete cosa sia un vino naturale? Certo, è qualcosa di controverso nel mondo del vino. Premesso che non esiste, ancora, un disciplinare, troverete pareri contrastanti e diametralmente opposti. Partendo dal presupposto che un vino naturale è un vino ottenuto senza utilizzo di sostanze chimiche (ma la solforosa, ahimè, serve sempre) il modo migliore per schierarsi, è provarli. Quale migliore occasione di questa allora? All’interno della manifestazione trova poi spazio il progetto Accademia della Vigna , la prima academy ad impatto sociale sulla viticoltura. Ideata e sperimentata nei vigneti piemontesi di Langhe e Roero da Weco Impresa Sociale insieme ad un ecosistema di partner territoriali, nasce come soluzione dedicata alle imprese vitivinicole interessate ad assumere e formare nuovo personale da impiegare nella conduzione del vigneto, attraverso un sistema che integra in modo innovativo formazione, lavoro etico, inclusione e pratiche di responsabilità sociale d’impresa al fine di generare un impatto positivo per l’azienda, per i lavoratori e per la comunità. Ci vediamo tutti all’Hotel Excelsior di Via Veneto 125, Roma il 27 e 28 gennaio prossimo   Ivan Vellucci ivan.vellucci@winetalesmagazine.com Mi trovi su Instagram come @ivan_1969  
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