Riflessioni Enologiche di un Viaggiatore diVino

Marco Sargentini ci porta dentro un mondo fatto di storie di incontri e di vino. Momenti di convivio nei luoghi dove il tempo “si ferma” e l’orologio non ticchetta più: le Enoteche.

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23 Aprile, 2024

La cura giusta

Le immagini del mondo investono e attraversano il soggetto da parte a parte. Ne oltrepassano lo sguardo, lo trascinano emotivamente. Lo coinvolgono, virtualmente in modo sempre più realistico. Se è così, come è possibile allontanarsi dal mondo quando il mondo ci trafigge? Come è possibile criticarlo, esserne indifferente? Queste domande guidano un viaggio attraverso le pieghe alla ricerca di quell’altrove, di quella fortezza in cui si rifugia l’indifferenza che volge le spalle al mondo. Ma da quello stesso altrove, prodotto dell’arte della distanza, la critica può osservare il mondo degli uomini, per giudicarlo, conoscerlo, svelarne l’essenza. L’indifferenza è un male contro cui abbiamo lottato e che si ripresenta – nemico sottile e acuto – ogni giorno e ogni volta in cui ci giriamo dall’altra parte e chiudiamo occhi, orecchie e bocca per non vedere e non sentire. Un’indifferenza protettiva che, forse, non è nemmeno più indifferenza, in quanto lo porta comunque a fare una scelta: l’uomo sceglie sé stesso piuttosto che gli altri e l’indifferenza diventa la negazione di ogni empatia. Quasi fosse la Cura Giusta, a tutto. L’antitesi di questo è la felicità. È un abbraccio, è un sorriso, è mangiare insieme mentre facciamo gli stupidi, è tenersi la mano sotto il tavolo quando si è con altra gente. Felicità è attraversare quel confine immaginario che porta in Toscana, dove esperienze di viaggio e esperienze di vita di incrociano. L’idea che viaggiare non significhi solo andare da un posto all’altro, fuori e nel mondo, ma anche, e soprattutto, lasciare che l’andare ci cambi, dentro e nell’animo. Viaggiare è scoprire luoghi. È poter osservare una meravigliosa piazza di un piccolo borgo toscano, Cetona (SI), dove 2 persone anziane ballano a ritmo di musica jazz. Pensa come sarebbe stato. Alle volte che lo abbiamo raccontato. Vecchi a ballare in una festa di un piccolo paese, dove tutti ti avrebbero guardato. Questo, insieme ad altri sentimenti che solo chi scrive può riconoscere d’aver provato, hanno creato un magma sonoro e poetico di straordinaria intensità, dove la sperimentazione assume un significato coerente, come un infinito andirivieni ciclico di creazione, plasmazione e distruzione di pathos pulsante ed elettrico. Su questa piazza si affaccia l’Enoteca del Merlo. Qui l’eco si fonda con il pulsare della vita moderna, ogni parola diventa una porta verso l’infinito, un abbraccio che unisce passato e presente in un’estasi di sapori. Daniele, è il filosofo che si introduce nella caverna per spezzare le catene, è oste e cantastorie dell’enoteca, luogo visceralmente legato all’omonima Osteria www.osteriadelmerlo.it. Poter scegliere all’interno della loro selezione di vini, equivale a compiere un viaggio sublime che parte tra i filari folti dei vigneti toscani, percorre una lunga strada direzione nord, salta verso sud per andare a cogliere il gusto forte delle uve isolane e dei vini mediterranei, per volare infine in Francia e, più in là, in California. Il Cecco  ci propone Giacomo Baraldo Il Pozzone 2019 (Uve 100% Sangiovese). Un Sangiovese con corpo e carattere, dal sapore avvolgente, con tannini eleganti dalla spiccata sapidità che ne fanno un vino complesso e strutturato. Giacomo Baraldo www.giacomobaraldo.it è un viticoltore di San Casciano dei Bagno (SI) che fa della Tradizione, Innovazione ed Esclusività il suo decalogo produttivo. Un’idea e un vino che sono la Cura Giusta, a tutto. Dal rumore del silenzio assordante non si può sfuggire. Già, perché il silenzio fa rumore e anche quando siamo completamente da soli e contempliamo l’assenza di suoni abbiamo la sensazione di sentire qualcosa: il rumore del silenzio. LA PROPOSTA DELL’ENOTECA: Rotazione settimanale di circa 15 Vini in mescita: 5 Bollicine (italiane e Francesi), 5 Vini Bianchi, 5 Vini Rossi. Menù di 5 portate, freddi e caldi, con rotazione ogni 3 settimane.       Marco Sargentini Mi trovi su Instagram e Facebook Riflessioni Enologiche di un viaggiatore diVino    
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2 Aprile, 2024

Senza far rumore

La consapevolezza si manifesta quasi sempre all’improvviso, in uno di quei giorni di Marzo in cui il sole splende e il vento soffia freddo: quando è estate nella luce e inverno nell’ombra. Può arrivare la notte, Senza far Rumore, alle 1.05 a.m. e fa male. Barcolli, vacilli, ti si apre una voragine sotto i piedi. Ti costringe ad una prospettiva diversa. Ti arriva addosso ed è una mazzata. Lo senti mentre sei ancora li. Il freddo. Una sensazione pungente sulla pelle scoperta, forte e decisa come se non ci fosse niente altro, come se niente altro ci fosse mai stato. Lo percepisci con tutte e cinque i sensi, lo vedi nel vapore che ti esce dalla bocca, lo avverti dal rantolo affannato dalla mano che stringe la gola, lo inali come una frustata dalle narici. Lo tocchi sul tuo corpo, inerme, Ruvido. Ti alzi di scatto, ti guardi attorno, disorientato. Man mano che arretri una voce lontana cerca di venire a galla. È l’avanguardismo della mente. Consapevolezza e avanguardia. I capisaldi con i quali, Alessandro, Yari e Luca hanno aperto, nel 2023, in una traversa di Via Gallia, importante direttrice nella zona dell’Appio Latino (Roma), l’Enoteca Ruvido. Qui l’assenza di orpelli e suppellettili rappresenta decisione e immediatezza. La Carta dei vini, concettuale e ricercata, è composta da più di trecento etichette esposte in una parete realizzata conblocchi di cemento. Essenza del design e dell’architettura dell’enoteca, i blocchi permettono un’occupazione dello spazio minimale e concettuale degna di un Emilio Prini prime edizioni; dove il retaggio della pop art e degli anni ‘80 è dinamico ed evidente. Lo sviluppo logico espresso da Ruvido è riconoscibile in ogni vino dell’enoteca e trova la sua summa in quello che Alessandro ha scelto di degustare insieme: Okùs(Gusto in Sloveno) Bianco Venezia Giulia 2022. Vino friulano Uve 100% Tocai, macerate in tino per 8 giorni con fermentazione spontanea da lieviti indigeni, affinate in acciaio inox. 1850 bottiglie per la vendemmia 2022, di vino succoso e vibrante, con una nota acida ammaliante che rappresenta perfettamente l’intraprendenza di un giovane produttore come Luca Dellisanti www.okus.it Da Ruvido si raccontano persone e pensieri. Al centro del tavolo conviviale, una scacchiera in legno. Metafora del mondo e della vita. La partita ed il suo evolversi come lo scorrere del tempo della singola esistenza, dettata da eventi (mosse) conseguenti. Quando la partita inizia è come nascere è come un libro ancora da scrivere. La partita ha inizio, le pagine della vita cominciano ad essere riempite, ad ogni mossa di uno c’è la mossa dell’altro, come ad ogni evento ne consegue un altro, e se a quel punto la mossa è diversa (l’evento è diverso), cambia la mossa successiva (e quindi l’evento che ne deriva). Dall’esterno non arriva nulla. È così quando fa freddo. Dimenticati di respirare. Senza far Rumore, dentro di me si fece largo l’idea dell’apnea come un luogo, un corridoio vero e proprio, un passaggio per accedere a un altrove. Il respiro, se sarà, lo racconterò dopo……su una terrazza aperta e un bicchiere di vino. LA PROPOSTA DELL’ENOTECA: Rotazione di circa 15 Vini in mescita: Bollicine (italiane e Francesi), Vini Fermi (Bianchi, Orange, Rossi e Rosati). Ad accompagnare i vini una serie di piatti di qualità, le materie prima sono frutto di grande cura, e ricercatezza come: Tramezzino semintegrale (PANIFICIO MARÈ), Pancia di Nero Casertano, Rosolaccio, Uovo sott’aceto (UOVO DI SILVIA O) e Maionese. Marco Sargentini Mi trovi su Instagram e Facebook Riflessioni Enologiche di un viaggiatore diVino  
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11 Marzo, 2024

È così facile

Le storie delle persone che ho incontrato hanno cambiato la mia vita, mi hanno aiutato a comprendere qualcosa in più di me, del mondo, degli altri. Non esiste la Verità, ma le storie che incontriamo, leggiamo, che ascoltiamo attraverso i linguaggi dell’arte, della poesia e della creatività ci aiutano a dis-velarla, a scoprire sempre qualcosa di inatteso, inaspettato, che va oltre la nostra esperienza. Spesso crediamo sia, facile, così facile, vivere alcune emozioni, determinati eventi che hanno l’impatto di far sembrare il niente reale. Di rendere l’attesa inutile ancor prima di iniziare ad essere. È così facile! È Cencio che dice a Straccio che Ora non è Ora, che non è più e che forse, se, sarà! Già forse! Il viaggio è un soccorso, un assetto mentale, l’arte che si apprende direttamente sulla strada, a contatto con le persone e le più distinte culture. Saper viaggiare significa prima di tutto fermarsi e osservare. Quale luogo migliore a Roma per un viaggio, se non il Rione Monti. Elegante ed austero ha custodito per secoli i segreti di una Roma silenziosa che con il tempo, ha condiviso la Suburra con il Vintage, la Fontana dei Catecumeni con Totti. È nel Rione più esteso della città che troviamo dal 2007, con l’Enoteca Fàfiuchè, il Piemonte a Roma. Locale dai “Grandi Vini e dalla Piccola Cucina” con una proposta enologica unica e di altissimo livello. Qui Gianmarco, insieme alla sua famiglia, descrive esperienze e sensazioni, generando un sentimento di curiosità attraverso il racconto delle emozioni provate da chi ha frequentando un luogo, da chi ha visto e sentito. In concerto la scelta è: Bricco Appiani 2009 dell’Azienda Vinicola Flavio Roddolo. Uve 100% Cabernet Sauvignon, annata dalla quale sono state ricavate solo 2700 bottiglie. Un vino che è cultura, storia, civiltà, lavoro, sacralità, convivialità, progresso e tradizione, territorio e conoscenza. In una parola, è identità. Ognuno basa il pensiero sul proprio vissuto, sull’esperienza di una vita o di poche ore. Funziona così: si genera la consapevolezza di un “luogo”, ognuno di noi è pronto a descriverlo e raccontarlo avendolo sperimentato anche solo per pochissimo tempo. Possiamo intervenire per facilitare il racconto di queste esperienze, non inventando ciò che non siamo ma valorizzando ciò che abbiamo: storia, spazi, pensieri, vino e cibo, attraverso la creazione di qualcosa che sia possibilità di incontro, di condivisione, di accoglienza delle persone. LA PROPOSTA DELL’ENOTECA: Rotazione di 20 Vini in mescita, divisi in bollicine (italiane e Francesi), Vini fermi (Bianchi e Rossi) e Dopo Cena, accompagnati da piatti della tradizione Piemontese e non solo (riso patate e cozze).   Marco Sargentini Mi trovi su Instagram e Facebook Riflessioni Enologiche di un viaggiatore diVino    
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13 Febbraio, 2024

Narciso e Boccadoro

La famosa frase di Bertolt Brecht “Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati”, è sempre stata la bandiera di un certo modo di intendere la vita. Quell’urgenza di ridare valore alle parole. La stessa, che mi spinge a narrare di incontri intensi, stralci di situazioni, emozioni in diversi stili e toni, ordinati secondo il ritmo, i volti e i luoghi. Uno di questi luoghi è a Roma. In quella Roma Nord dove Alessandra e Luca hanno deciso di intraprendere il loro viaggio, con l’Enoteca Messervino. (Instagram, Facebook). Qui Uomo e Luogo hanno la stessa matrice e l’architrave concettuale è il Vino: Rotari Flavio Riserva Trento Doc Nature 2013 (100% Chardonnay) www.rotari.it. Rappresentato per la città di Roma dall’agenzia @ravirappresentanze. Profilo suadente dal fine perlage. Questa Cuvée esprime armonia di sapori. Le note di frutta gialla matura con richiami di nocciola e cioccolato, sono ben supportate da una profonda acidità. Finale vivace e dalla spiccata sapidità. È IL TRENTO DOC NELLA SUA MASSIMA ESPRESSIONE. Ogni sorso è portatore di una storia, ogni profumo conduce in un viaggio sensoriale. Un’unica atmosfera e un luogo senza tempo, regole, inibizioni, status e giudizi, per rinforzare il legame indissolubile tra l’essere umano e la terra, tra vino, eros e libertà. È il tentativo di un’improbabile Sherazade enogastronomica, il rapporto con le generazioni precedenti, i ricordi, i fallimenti, i dolori e le speranze. È la vista annebbiata, il cuore che si ferma, il fragore di migliaia di bottiglie stappate, risate, emozioni di un attimo che si rinnovano. Un vino che appare come un inno alla gioia di vivere. Il Viaggio è come una raccolta di racconti, diversi per generi e ambientazioni, accomunati dall’essere legati a tanti piccoli mondi che ognuno di noi ha creato con il tocco che gli è proprio. Nel corso si mettono a nudo le emozioni, travolti dal potere di melodie pacificatrici, suoni diabolici e rapsodie incantate. Perché le parole sono potere, scritte o raccontate che siano, possono portarci indietro, ai tempi delle ballate dei cavalieri, ai giorni spensierati dell’adolescenza, al momento della nostra nascita. Possono viaggiare tra i mondi ed evocare spiriti inquieti, corrompere la nostra anima, rinfrancarci dalle fatiche quotidiane. Possono dare un senso all’esistenza, completandoci come uomini ricordandoci, di non essere soli. LA PROPOSTA DELL’ENOTECA: Rotazione di 10 Vini in mescita, tra bollicine (italiane e Francesi) e Vini fermi (Bianchi e Rossi), accompagnati da taglieri e cicchetti veneziani. Formula Ape: 1 calice a scelta tra quelli in mescita con 3 cicchetti veneziani € 10 a pax. Per tutti i lettori di WineTalesMagazine l’enoteca riserva uno sconto del 10% sull’acquisto di bottiglie di vino, cene e aperitivo. Basta presentarsi come lettori! Marco Sargentini Mi trovi su Instagram e Facebook Riflessioni Enologiche di un viaggiatore diVino  
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15 Gennaio, 2024

Ora e per sempre

Quante volte ci sarà capitato di sospirare sognando di poter fermare il tempo, magari per godere di un momento particolare. Purtroppo, no, nessuno è mai riuscito nell’intento di bloccare le lancette. Eppure, esiste un modo o, meglio, un luogo, dove il tempo “si interrompe” e l’orologio smette di ticchettare: l’Enoteca Vanni di Lucca www.enotecavanni.it. Cantine risalenti al III secolo D.C. che si sviluppano per circa 300 mq sotto Piazza Michele, nel pieno centro della città del Comics. Una selezione infinita di oltre 50.000 etichette, provenienti da tutta Italia, Francia e Germania. Una stella polare per gli amanti del buon bere. Qui le storie parlano di personaggi capaci di diventare familiari quasi fossero persone vere. Una sequenza più o meno lunga di quella che è l’unità minima, e originale, di ogni racconto. Più di ogni altra cosa è questo che individua l’unicità di uno luogo, la sua voce inimitabile. Tutto parte dal momento, il frattale che, replicato innumerevoli volte, sempre diverso eppure inesplicabilmente uguale, dà vita al tempo. La struttura, il ritmo, con le pause e gli accenti, la riscoperta dei contenuti sentimentali, emozionali e intellettuali del vivere e del bere, passano per la bottiglia che insieme a Paolo, fine cernitore e stiloso padrone di casa, abbiamo degustato. Camille de Labrie Rouge 2020 Château Croix de Labrie @croixdelabrie, importato in Italia in esclusiva da Mjselection. Bordeaux Rosso biodinamico della zona di Sant-Emilion (75% Merlot 25% Cabernet Sauvignon). Grande finezza composta di frutta, spezie e tabacco dal carattere aromatico e complesso. Questo è un vino che smantella uno ad uno i manierismi del sommelier new wave, spogliandolo del suo costume da giullare di corte, riportandolo così ad una dimensione di normalità. Il vino è vino, il tempo è tempo. Immaginiamo due orologi fluttuare nello spazio interstellare: questi ticchettano alla stessa velocità, o in termini più tecnici sono sincronizzati. Se uno dei due orologi dovesse avvicinarsi ad un oggetto massivo, inizierà a battere il tempo in modo diverso, rallentando a mano a mano che si avvicina. A quel punto i due orologi si de-sincronizzerebbero. Se l’orologio allontanatosi tornasse a fluttuare nella stessa posizione di prima, le sue lancette sarebbero in ritardo rispetto a quelle rimaste nello spazio interstellare. LA PROPOSTA DELL’ENOTECA: Mescita giornaliera di circa 15 Rossi e 15 bianchi, in base a disponibilità e scelta dei proprietari. Sistematica e continua rotazione dei vini proposti, abbinati a taglieri di salumi e formaggi.   Marco Sargentini Mi trovi su Instagram e Facebook Riflessioni Enologiche di un viaggiatore diVino  
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