20 Lug 2021
Itinerari diVini

Ca’ del Baio – 100 anni di Barbaresco

Era il 1870 quando Giuseppe Grasso, il bisnonno di Giulio Grasso, attuale titolare, si trasferisce con i suoi quattro figli da Calosso (AT) a Treiso di Barbaresco, dove acquista casa e terreni della Cascina Vallegranda. Trascorrono circa 50 anni e nel 1921, Luigi Grasso, conosciuto come “Vigin”, – il maggiore dei figli di Giuseppe – d’accordo con la moglie Maria Teresa, mette a dimora nei suoi poderi di Treiso le prime barbatelle di vite. Tre anni dopo, avrebbe raccolto i primi grappoli, li avrebbe vinificati e ne avrebbe fatto un po’ di vino per la sua famiglia e per la vendita in loco.

100 anni dopo Ca’ del Baio resta un affare di famiglia, come è tradizione nelle Langhe. Di generazione in generazione i Grasso hanno custodito i loro vigneti, quasi un corpo unico che circonda la cascina, integrati nel tempo con matrimoni e acquisizioni.

Semplicità, senso del sacrificio e attaccamento alla propria terra costituiscono per la famiglia Grasso i presupposti indispensabili di garanzia qualitativa nei vini.

Oggi sono Giulio e Luciana, insieme alle figlie Paola, Valentina e Federica, a gestire con passione e competenza i diversi settori aziendali, dalla cura agronomica alla vinificazione delle uve, dall’accoglienza in cantina alla commercializzazione dei vini.

Ca’ del Baio dispone di 28 ettari di proprietà vitata, divisi tra Barbaresco e Treiso, paesi compresi entrambi nella zona di produzione del Barbaresco.

Per creare i suoi vini, tutti ottenuti da uve proprie, dispone di vitigni di grande valore, alcuni tipici di territorio, altri di origine internazionale: tra i bianchi Moscato, Chardonnay e Riesling, tra i neri Nebbiolo, Barbera e Dolcetto. Quasi tutti i vini provengono da monovitigno.

I filari più prestigiosi in produzione, quelli dei Nebbioli da Barbaresco, hanno età d’impianto variabile tra i 25 e i 40 anni e costituiscono i cru aziendali di Asili, Pora (comune di Barbaresco), Vallegrande e Marcarini (comune di Treiso).

La Filosofia produttiva di Ca’ del Baio si è sviluppata nella ricerca di produrre nel modo più attento a salvaguardare un territorio, le Langhe, con attenzione alla salute dei consumatori, ed anche a quella di tutti coloro che operano in campagna e in cantina.

Anzitutto la prossimità dei vigneti alla cantina consente di velocizzare i lavori nei filari, risparmiare acqua e inquinare meno. Sono stati aboliti i concimi chimici e i diserbanti di sintesi, applicando regolarmente il sovescio tra i filari, secondo l’antica tradizione locale.

In cantina si utilizzano lieviti autoctoni nelle fermentazioni, per favorire l’espressione autentica di ogni vino e l’impiego di anidride solforosa è limitato al minimo indispensabile per garantire alle nostre bottiglie il corretto percorso di longevità.

Questo ha portato Ca’ del Baio ad aderire al disciplinare The Green Experience per praticare una viticultura green, ripensata e sostenibile.

The Green Experience nasce sulle colline patrimonio dell’Unesco per conservare le risorse naturali del suolo e la biodiversità, per valorizzare la distintività dei metodi di produzione piemontesi, e per prendersi cura del paesaggio di Langhe, Roero e Monferrato.

L’ospitalità a Ca’ del Baio è anch’essa estremamente curata e le degustazioni, da prenotare rigorosamente scrivendo a cadelbaio@cadelbaio.com, sono realizzate al fine di esaltare il protagonista indiscusso, il vino, di cui il Barbaresco ne è il re.

A cura di Cristina Mascanzoni Kaiser