Una perla rossa nel cuore del Lago
Novembre, autunno inoltrato, castagne e… Bardolino.
Il Bardolino, vino omonimo del paese che si affaccia sul lago di Garda e con questa confinante, è spesso considerato un vino da pasto, prodotto da cantine che fanno della quantità il loro punto caratterizzante.
Esiste poi una perla, nella frazione di Calmasino, sulla collina di Bardolino, dove questo vino è invece trattato da re: Villa Calicantus.
Chiara e Daniele Delaini lavorano 8 ettari di vigne posizionate su tre delle migliori colline della zona Classica del Bardolino, producendo tra le 30.000 e le 40.000 bottiglie annue, in base all’andamento climatico dell’annata.
Villa Calicantus opera in biologico dall’inizio, 2011, e in biodinamica dal 2014.
Si punta su una viticultura d’alta qualità, nella quale il centro di tutto è il benessere ed equilibrio della vite: solo così si può ottenere un’uva in grado di produrre vini longevi e complessi.
L’obietivo dei Delaini è quello di riportare il Bardolino sulla mappa dei grandi vini italiani, attraverso una riscoperta della vera identità di un vino dalle enormi potenzialità.
Per farlo ci sono 3 punti fissi nel loro operare:
equilibrio: far sì che ogni vite sia in equilibrio con il terreno in cui affonda le radici, con le altre viti che la circondano e con l’uva che produce, lavorando il terreno tra i filari, lasciando crescere le erbe fino a fioritura e riducendo la quantità di uva su ogni vite in base all’andamento climantico, all’età delle viti e al vino che vogliamo produrre da esse
amore per la terra: Chi coltiva la terra deve preservarne la salubrità e la fertilità per le generazioni future. Per questo fin dal primo anno di produzione (2011), i vigneti sono stati lavorati in biologico e dal 2014 abbiamo in biodinamica, in seguito ad un’acquisita consapevolezza della necessità di completare il percorso naturale intrapreso.
rispetto del terroir: Il terreno morenico del Bardolino Classico ha delle caratteristiche peculiari da comprendere e valorizzare: questo terreno non permette di produrre vini molto strutturati ed ad alta gradazione alcolica, caratteristiche che troppo spesso sono state confuse con la complessità di un vino. Per questo, il rigore in vigna è volto ad ottenere vini in cui eleganza, finezza e complessità dialoghino tra loro per raggiungere un’espressione unica ed autentica del Bardolino e del lago di Garda.
Ulteriore peculiarità di Villa Calicantus, l’operare in selezione parcellare in modo da dedicare una specifica vigna ad un vino, così facendo, si possono andare a comprendere ancor di più le differenze da un’annata all’altra per meravigliarsi e lasciarsi sorprendere da come la Natura ha influenzato il nostro lavoro.
I Delaini vogliono produrre vini che raccontino una storia antica, quando il Bardolino era considerato tra i migliori vini d’Europa, un vino che coniugava freschezza, bevibilità e complessità in un vino indimenticabile per la sua finezza ed eleganza.
Dal canto mio, i vini che in particolare per gusto e significato mi sento di raccomandare sono:
Il Soracuna: il vino rosso quotidiano. Le uve provengono da tre parcelle di vigna in pergola veronese che si trovano sulle colline appena sopra il paese di Bardolino. Corvina, Rondinella, Molinara e un pizzico di Merlot, fermentate ed affinate in botti di cemento. Il nome SORACUNA deriva da due parole del dialetto locale “SORA” e “CUNA” che significano “SOPRA” e “CULLA”: “andar de SORA CUNA”, a Bardolino, significa andar a far festa a casa di un nuovo nato e racconta la nascita nel 2017 di Anna, figlia dei produttori.
La Superiora: da un vigneto che si trova sulla sommità di una collina di 200 metri d’altitudine, sul confine tra il paese di Bardolino e quello di Pastrengo, un vino che vuole riportare indietro nel tempo la storia del Bardolino, prima dell’avvento del turismo di massa e di un’enologia invasiva che ha stravolto la vera essenza del vino Bardolino Superiore: finezza, eleganza e giocosa complessità!
L’Arvesir: rappresenta la sfida di Villa Calicantus, dimostrare che il Bardolino può essere un vino da invecchiamento. La vigna dedicata ad Avresir è su una delle più alte colline della denominazione, nel paese di Calmasino. Un lavoro intransigente in vigna, due anni di botte, uno di bottiglia per produrre la nostra Riserva, l’unico Bardolino invecchiato due anni in legno.
Per apprezzare tutto questo è chiave venire a Bardolino e fare una delle degustazioni più eccezionali che si possa pensare sia in primavera, sia in estate, sia in autunno.
A cura di Cristina Mascanzoni Kaiser