06 Apr 2024
Le scoperte enoiche di Benny

Aprile, aprile, ogni goccia fa barile!

Questa volta, sono entusiasta di condividere con voi un articolo un po’ diverso dal solito. Piuttosto che raccontare di una visita in cantina o di un evento enoico specifico, ho il piacere di introdurvi a una selezione di etichette che ho personalmente gustato e apprezzato enormemente. È un’esperienza che spero diventi un appuntamento ricorrente, permettendoci di esplorare insieme il vasto panorama delle eccellenze enogastronomiche che il nostro paese – e non solo – ha da offrire. Attraverso la degustazione di questi vini, vi condurrò in un viaggio attraverso i territori più affascinanti, suscitando curiosità e interesse per le diverse tradizioni vinicole. Pronti a sollevare i calici e iniziare questo viaggio?

Ho scelto di presentarvi sei tipologie diverse di vino, ognuna portatrice di caratteristiche uniche e affascinanti, in modo da offrirvi un viaggio attraverso gusti e profumi che si adattano a una vasta gamma di piatti. La mia priorità è stata sempre privilegiare abbinamenti che valorizzino il territorio di provenienza del vino. Quindi, preparatevi a scoprire insieme le stelle del mese che hanno saputo conquistarmi con la loro straordinaria unicità e raffinatezza.

 

  1. Bollicina Metodo Classico: Frecciarossa Extra Brut Millesimato 2020

Nel magico mondo delle bollicine, il Frecciarossa Extra Brut Millesimato 2020 della rinomata Azienda Frecciarossa si distingue per la sua eleganza e raffinatezza. Fondata nel lontano 1919 da Mario Odero, un visionario innamorato delle colline dell’Oltrepò Pavese, l’azienda ha saputo tramandare nel tempo la sua passione per il territorio e la produzione di spumanti di alta qualità. Il nome suggestivo dell’azienda, nato da un errore di trascrizione del toponimo “Fraccia Rossa”, racchiude in sé l’essenza di una storia intrisa di tradizione e innovazione.

Azienda: Frecciarossa è da sempre una pioniera nello sviluppo dello spumante di qualità, sia sul territorio italiano che oltre confine.

Attualmente alla guida c’è quarta generazione, Valeria che insieme alla madre Margherita Odero, nipote di Mario portano avanti l’azienda con una gestione al femminile e dalla forte impronta biologica. Con 21 ettari di vigneto su una tenuta complessiva di 31 ettari, la biodiversità è una realtà tangibile, grazie alle innumerevoli tecniche ed attenzioni.

Vitigno: Questa eccellente bollicina è ottenuta esclusivamente da uve di Pinot Nero, espressione autentica del territorio dell’Oltrepò Pavese.

Territorio: Le colline dell’Oltrepò Pavese, anticamente sommerse dal mare, custodiscono terreni ricchi di storia e mineralità. La varietà geologica dei suoli, che comprende argille rosse, marne e vene di gesso, conferisce al vino una complessità e un carattere unici, che si riflettono pienamente nel bicchiere.

Scheda Tecnica: La vendemmia manuale e la pressatura soffice delle uve intere permettono di ottenere un mosto fiore di alta qualità. La fermentazione alcolica avviene a temperature controllate, seguita da una decantazione spontanea e una stabilizzazione a freddo durante l’inverno. Il tiraggio avviene nella primavera successiva alla vendemmia, seguito da una presa di spuma a 16 °C e un affinamento sui lieviti di 22 mesi, con successiva sboccatura avvenuta nel febbraio 2023.

Degustazione

Il Frecciarossa Extra Brut Millesimato 2020 si presenta nel bicchiere con un invitante colore giallo paglierino, arricchito da riflessi dorati e un perlage visibile e persistente. Al naso, si apre con fragranti note di fiori bianchi, arricchite da suggestivi sentori balsamici e minerali. In bocca, regala un’esperienza di grande armonia e piacevolezza, con una buona vena acida che pulisce il palato, lasciando un retrogusto caratterizzato da note minerali distintive. Un autentico Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese in purezza, che incanta con la sua complessità e eleganza.

Abbinamento

Questa bollicina di classe si presta magnificamente a essere gustata come aperitivo di benvenuto o in accompagnamento a piatti raffinati a base di pesce, come un carpaccio di tonno o un crudo di gamberi. La sua freschezza e complessità lo rendono inoltre ideale da abbinare a formaggi cremosi e delicati, come il brie o il camembert, e la sua struttura permette di abbinarlo anche a un primo piatto con funghi e tartufo,  esaltando al meglio il carattere unico di questo vino.

 

2. Vino Bianco: MEZZO BRACCIO TOSCANA IGT 2019 RIESLING

In un viaggio attraverso la Toscana, nel cuore della Tenuta Monteloro dei Marchesi Antinori, scopriamo un tesoro enologico, un Riesling Renano che incanta con la sua unicità e raffinatezza.

Azienda: Immersa tra le suggestive colline dell’Appennino alle spalle di Fiesole, la Tenuta Monteloro dei Marchesi Antinori è un vero gioiello.

I paesaggi mozzafiato, che si dice abbiano ispirato il viaggio dantesco della Divina Commedia, raccontano storie antiche di nobili famiglie fiorentine, tra cui quella di Dante Alighieri e Beatrice Portinari. La tenuta, situata a un’altitudine media di 500 metri s.l.m. su 600 ettari totali, si contraddistingue per un clima fresco e terreni ricchi di minerali, ideali per la coltivazione di varietà aromatiche a bacca bianca.

Vitigno e  Annata 2019

Il Riesling Renano trova in questa terra toscana un’espressione unica, grazie ai suoli argillosi e calcarei che conferiscono al vino una straordinaria complessità. Il Mezzo Braccio, prodotto a partire dall’annata 2007, prende il nome da un’antica unità di misura fiorentina, testimone di un passato ricco di storia e tradizione.

L’annata 2019 ha visto un inverno rigido seguito da una primavera caratterizzata da piogge benefiche per lo sviluppo vegetativo. L’estate calda è stata mitigata da alcune precipitazioni che hanno favorito un’ottima maturazione delle uve, mantenendo un equilibrio perfetto tra acidità e maturità aromatica.
Vinificazione: Le uve, raccolte manualmente tra settembre e ottobre, sono state diraspate e delicatamente pressate per estrarre il succo con la massima delicatezza. La fermentazione alcolica avviene in tini di acciaio inox a temperatura controllata, seguita da un affinamento sui lieviti e un successivo affinamento in bottiglia per 18 mesi.

Degustazione e Abbinamento

Il Mezzo Braccio si presenta nel bicchiere con un affascinante colore giallo paglierino. Al naso si aprono fragranti aromi floreali di sambuco e fiori bianchi, accarezzati da leggere note verdi di bosso e sensazioni iodate. In bocca, il vino colpisce per la sua freschezza arricchita da una sapidità che sostiene un’elegante mineralità che conferisce profondità e struttura.
Questo Riesling Renano toscano è l’ideale compagno di piatti di pesce, come un plateau di ostriche o un piatto di linguine con cernia e asparagi. La sua freschezza e complessità lo rendono perfetto anche in abbinamento a piatti a base di verdure, come una terrina di verdure croccanti o un risotto primaverile.

3. Rosato: Vesuvio Lacryma Christi DOC Rosato Black Label della Cantina Del Vesuvio

Nel cuore delle terre fertili ai piedi del Vesuvio, la Cantina Del Vesuvio ci regala un’esperienza enologica unica con il suo prestigioso Vesuvio Lacryma Christi DOC Rosato Black Label. Fondata nel 1930 da Giovanni Russo e oggi gestita con passione e dedizione dall’intera famiglia, l’azienda si distingue per la produzione di vini biologici e sostenibili, mantenendo vive le tradizioni vinicole campane e offrendo esperienze autentiche ai visitatori.

Filosofia aziendale

La Cantina Del Vesuvio ha fatto una scelta coraggiosa nel 1996: quella di produrre esclusivamente vino biologico, mantenendo un approccio sostenibile in tutte le fasi della produzione. Questa decisione, sebbene non facile, si è rivelata fondamentale per preservare l’autenticità e la qualità dei loro vini. La conduzione familiare dell’azienda, con Maurizio Russo e la sua famiglia al timone, testimonia l’impegno e la passione che animano ogni processo, dalla vigna alla bottiglia.

Un vitigno autoctono campano

Il Vesuvio Lacryma Christi DOC Rosato Black Label è ottenuto da sole uve di Piedirosso, detto pier’e palummo, un antico vitigno autoctono un po’ capriccioso ma dalle caratteristiche uniche. Le vecchie vigne, coltivate con cura e rispetto per il territorio, contribuiscono a conferire al vino una straordinaria complessità e profondità.

Vinificazione e Caratteristiche

Questo rosato campano si distingue per il suo colore rosa e il suo bouquet floreale e fruttato, arricchito da note di frutti di bosco e fiori primaverili. Al palato, si presenta fresco e vivace, con una piacevole morbidezza e una sottile mineralità che lo rende particolarmente intrigante. Affinato per 6 mesi in acciaio, questo vino esprime al meglio il carattere unico del terroir vesuviano.

 

Abbinamento Il Vesuvio Lacryma Christi DOC Rosato Black Label è un vino versatile, adatto ad accompagnare una vasta gamma di piatti. Perfetto in abbinamento a formaggi freschi, piatti a base di pesce, risotti e carne bianca. ottimo con un primo condito con pomodorini del piennolo, tipici di questa terra! Si consiglia di servirlo a una temperatura di 8-10°C per apprezzarne al meglio tutte le sfumature aromatiche e gustative.

 

  1. Vino Rosso: Montetarbato IGT Ravenna Centesimino 2018 di Cantina San Biagio Vecchio

Immersi tra le colline romagnole di Oriolo dei Fichi, Andrea e Lucia sono i custodi dell’anima della Cantina San Biagio Vecchio, un’autentica oasi vitivinicola a due passi da Faenza. Con passione e dedizione, coltivano sei ettari di terra dove prendono vita vitigni autoctoni come l’Albana, il Sangiovese e il Centesimino, un tesoro enologico dalla storia avvincente.

 

Storia e Filosofia

La Cantina San Biagio Vecchio è il risultato di un amore condiviso per la terra e la viticoltura. Andrea, subentrato nella conduzione del podere a Don Antonio Baldassari, parroco di San Biagio e appassionato vignaiolo, e Lucia, proveniente dal mondo della ristorazione, uniscono le loro passioni e competenze per dare vita a vini unici e autentici. Con una profonda connessione con il territorio e una filosofia improntata alla sostenibilità, la coppia dà vita a vini che raccontano la storia e le tradizioni della Romagna.

Ottenuto al 100% da una selezione di vecchi cloni di Centesimino, vitigno semi-aromatico autoctono della Romagna, questo vino rappresenta un’autentica espressione del territorio di San Biagio Vecchio. Se come me vi recherete a trovarli in azienda, sarà la stessa a Lucia a raccontarvi la storia proprio calpestando i vigneti in cui nasce la storia di questo vitigno.

Vinificazione e Caratteristiche: Il Montetarbato si distingue per il suo colore rosso rubino intenso e la sua prorompente aromaticità, che avvolge il palato con note speziate, rosa canina e alloro. In bocca, riprende fedelmente il quadro olfattivo, sviluppando una piacevole persistenza sostenuta dalla sottilissima trama dei tannini e grande freschezza. La fermentazione spontanea con i propri lieviti indigeni e la maturazione in acciaio conferiscono al vino un carattere unico e autentico.
Abbinamento Gastronomico: Il Montetarbato si presta magnificamente all’abbinamento con piatti di carne, come le succulente costolette di agnello con erbe aromatiche. La sua complessità aromatica e la freschezza in bocca si sposano alla perfezione con i sapori intensi come una tartare di manzo al tartufo con germogli verdi.

 

  1. Vino Dolce: ROMAGNA DOCG ALBANA PASSITO di Cantina Bissoni 2018

Immersa tra le affascinanti colline romagnole di Bertinoro, la Cantina Bissoni rappresenta un autentico scrigno di tradizione e qualità, dove Raffaella Bissoni, donna straordinaria e custode appassionata della terra, crea vini che raccontano la storia e la bellezza di bertinoro e dello Spungone.

 

 

Storia e Filosofia

Fondata nel 1988 da Raffaella Bissoni, la Cantina Bissoni si estende su un terreno di 12 ettari, di cui 6 vitati, e rappresenta un’eccellenza nella produzione di vini di alta qualità. Da quasi trent’anni, Raffaella si dedica con passione alla coltivazione di uve autoctone come il Sangiovese e l’Albana, seguendo una filosofia improntata al rispetto per l’ambiente e alla valorizzazione delle tradizioni locali. Nel 2016, la Cantina ha ottenuto la certificazione biologica, confermando l’impegno di Raffaella per la sostenibilità e il benessere del territorio.

Tra le eccellenze della Cantina Bissoni spicca il ROMAGNA DOCG ALBANA PASSITO, un nettare dorato ottenuto con il metodo di appassimento su pianta. L’Albana, regina indiscussa della Romagna, si trasforma in un vino straordinario, ricco di aromi e note gustative che conquistano i sensi.

Vinificazione e Caratteristiche

Il processo di vinificazione di appassimento delle uve in pianta, nelle annate favorevoli è impreziosita dall’azione della Botrytis Cinerea. Dopo una vendemmia effettuata in più passaggi per la raccolta delle uve appassite, segue una fermentazione alcolica con lieviti indigeni e un affinamento di circa due anni, parte in acciaio e parte in barriques di rovere francese, seguito da almeno 18 mesi in bottiglia. Il risultato è un vino di una straordinaria complessità, dal colore giallo oro intenso tendente all’ambrato con l’invecchiamento. Al naso si aprono profumi di confettura di albicocca, dattero, fichi secchi, miele e vaniglia, con note speziate e, con l’invecchiamento, sentori tipici di zafferano. In bocca si rivela grasso, suadente a volte con una leggera sensazione tannica, con una persistenza indelebile.

Abbinamenti: questo passito è un vino ricco e strutturato, adatto a grandi invecchiamenti. Si sposa magnificamente con formaggi stagionati e erborinati, foie gras, ma anche con torte al cioccolato e pasticceria secca. Da degustare almeno 3 anni dopo la vendemmia, questo vino è in grado di regalare emozioni uniche e indimenticabili, rappresentando il meglio della tradizione vinicola della Romagna.

Concludo questo viaggio attraverso i sapori del mese di aprile invitandovi a non dormire ma a scoprire ulteriori delizie enogastronomiche su Winetales Magazine e a vivere ogni sorso in modo consapevole e appassionato. Che ogni bottiglia sia un racconto da gustare con curiosità e che ogni sorso sia un viaggio nei paesaggi e nelle tradizioni che rendono unici i vini che amiamo. Cin cin e buona degustazione!

Benedetta Costanzo
benedetta.costanzo@winetalesmagazine.com
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