10 Feb 2024
Le scoperte enoiche di Benny

Esperienza unica tra vigneti e cantina: San Luciano Vini dal 1972 – Parte I

Le Radici Laziali della Famiglia Ziantoni e la Migrazione in Toscana
Nel cuore della suggestiva Toscana, nel territorio di Monte San Savino ad Arezzo, sorge un’azienda vinicola che rappresenta una vera e propria oasi di tradizione e autenticità: San Luciano Vini. Nel 1972 a causa dell’espansione urbana che minava la vitalità dei vigneti familiari a Marino, una pittoresca cittadina laziale famosa per far sgorgare vino dalle sue fontane durante la festa paesana, la famiglia Ziantoni prese una decisione coraggiosa: trasferirsi in Toscana, nel territorio di Monte San Savino, Alta Val di Chiana ad Arezzo.

 

Ovidio e Gina e la piccola Pieve
Ovidio, il capofamiglia, incantato da un terreno particolarmente vocato alla vite acquistò la proprietà di San Luciano. Il luogo catturò anche il cuore di sua moglie Gina, soprattutto la piccola pieve di campagna che presto diventò parte integrante della loro nuova casa nonché il simbolo dell’azienda. Nel corso degli anni, mentre le vendemmie si susseguivano, i figli Marco e Stefano crebbero e assunsero ruoli cruciali nell’evoluzione dell’azienda.

 

Rispetto Ambientale: L’Approccio di San Luciano

Oggi questa cantina, che si estende su una vasta proprietà di 100 ettari divisi su tre imponenti colline, è un luogo ancora più magico dove la passione per la viticoltura si fonde con il rispetto per la natura e la valorizzazione delle tradizioni. Accompagnati da Stefano, figlio d’Ovidio e anima polivalente di San Luciano, abbiamo avuto l’opportunità di immergerci nella bellezza dei vigneti che abbracciano la tenuta. La disposizione dei terreni, prevalentemente orientata a sud-est, offre una varietà di esposizioni, con un unico vigneto rivolto a sud-ovest, godendo di un’insolazione più intensa. Nota distintiva è l’assenza di vigneti a nord, una scelta dettata dalla volontà di preservare la qualità e l’autenticità del prodotto.

Approccio olistico alla gestione del territorio

Oltre alla coltivazione delle viti, San Luciano abbraccia un approccio olistico alla gestione del territorio. L’azienda dedica parte delle sue terre alla coltivazione di seminativi biologici, quali lenticchie, ceci, grano verna e senator Cappelli. Questa pratica riflette la filosofia dell’azienda, un’autentica bolla spazio-temporale in cui convergono competenze diverse, dalla cura dei vigneti all’agriturismo, dai seminativi alla produzione vinicola. Contrariamente alla tendenza comune di affidarsi a esperti specifici per ogni settore, San Luciano abbraccia l’uso esclusivo di prodotti naturali e metodi tradizionali. La produzione, che oscilla tra 250.000 e 300.000 bottiglie a seconda dell’annata, riflette l’impegno per la genuinità, esaltando la varietà dei vitigni, tra cui vermentino, chardonnay, trebbiano e malvasia per i bianchi, e sangiovese, montepulciano, cabernet sauvignon e merlot per i rossi.

i Vigneti e la biodiversità

I vigneti, alcuni con più di mezzo secolo di storia, sono gioielli da custodire. Le fallanze vengono sostituite, innestate o allungati i cordoni per garantire continuità. Reimpiantare richiede almeno 5 anni di pazienza, poiché il terreno, grosso e sassoso, deve tornare vergine. Due laghetti arricchiscono la tenuta, fornendo acqua agli animali che scendono liberamente dai boschi antichi circostanti.

 

Un ecosistema sano frutto dell’abbandono di chimica e diserbanti

Questo ecosistema sano è frutto dell’abbandono di chimica e diserbanti, sostenuto da un lavoro manuale e appassionato, scalzi tra i filari e la terra. Il sistema di allevamento a spalliera, con potatura a cordone speronato, è la scelta di Marco e Stefano per garantire l’equilibrio delle piante in armonia con l’ambiente e il clima. Nonostante la presenza dei due laghi, l’irrigazione è un gesto consapevolmente evitato a San Luciano. Il terreno di medio impasto tendente all’argilloso è già ricco d’acqua, con il caratteristico sasso “occhio di pernice” che dona mineralità in particolare ai vini bianchi. Lo stress idrico, secondo Stefano, è un ingrediente cruciale per creare vini di qualità, innescando una selezione naturale nelle piante. La qualità della produzione è strettamente legata al tipo di pianta e al porta innesto, con una cura particolare per le potature verde e secca, che richiedono l’esperienza di veri esperti.

 

Agriturismo accogliente nella campagna toscana

Dai rigogliosi vigneti di San Luciano, ci dirigiamo verso l’accogliente atmosfera dell’agriturismo, pronti a scoprire un altro capitolo dell’esperienza offerta da questa straordinaria tenuta. L’agriturismo di San Luciano è un ritiro in cui la tradizione si fonde con il comfort, creando uno spazio accogliente dove gli ospiti possono immergersi nella bellezza della campagna toscana. Una rapida visita ci fa cogliere l’armonia tra la natura circostante e le strutture accoglienti. La famiglia Ziantoni accoglie gli ospiti in un ambiente che riflette l’autenticità e l’amore per la propria terra.

Vinificazione tra Tradizione e Innovazione: Dalle Vasche in Cemento alle Barrique di Rovere Francese

Si unisce a noi Eleonora, moglie di Stefano, e ci spostiamo in cantina, tappa fondamentale e cuore pulsante dove il mosto si trasforma in vino. Nella parte dedicata alla vinificazione, ci accolgono i classici tini di acciaio, in cui è possibile eseguire le fermentazioni a temperatura controllata; una parte è dedicata alle vasche in cemento e poi le barrique di rovere francese che accompagnano molti vini nella loro maturazione.

 

Preziosi assaggi di Botte!

E poi passiamo all’assaggio di un vermentino speciale che matura in una piccola botte di acacia.
Questa anticipazione di degustazione ci svela una piccola magia che vivremo fra poco nel calice
e ci fa intuire l’impegno che questa realtà investe nella creazione di ogni bottiglia.

 

 

 

Etichette magnifiche per vini da scoprire

Tutti insieme ci trasferiamo in un’accogliente sala preparata con cura: una tavola imbandita con prodotti locali a km zero ci attende, insieme a bottiglie dalle etichette magnificamente curate. La famiglia Ziantoni ha personalmente dedicato tempo e attenzione a creare nuove etichette, risultato di un brainstorming che ha portato a proposte uniche, capaci di catturare l’attenzione in modo sorprendente. l culmine di questo emozionante viaggio enologico si raggiunge con la degustazione di tre vini bianchi e quattro vini rossi, un’esperienza coinvolgente che si snoda tra racconti autentici e aneddoti avvincenti. Ogni sorso di questi tesori enologici è intriso di storia e passione, creando un’atmosfera unica.

 

Viaggio sensoriale fra profumi, sapori e tradizioni

Questi vini meritano una descrizione accurata e dettagliata che sarà approfondita nel prossimo articolo. Sarà un viaggio sensoriale attraverso profumi, sapori e tradizioni che definiscono l’identità unica di San Luciano.  Il nostro profondo ringraziamento va intanto a Stefano ed Eleonora, custodi di questa straordinaria eredità enologica, che con passione hanno condiviso con noi  un viaggio indimenticabile tra i vigneti e le cantine della loro azienda. Restate dunque sintonizzati per il prossimo capitolo di questo appassionante racconto enologico!

 

Benedetta Costanzo 
benedetta.costanzo@winetalesmagazine.com
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