17 Feb 2024
Le scoperte enoiche di Benny

Marco Tonini e l’impronta del vino Trentino

Alla ricerca della Vallagarina che conta

In giugno dello scorso ho avuto l’opportunità di immergermi nell’affascinante mondo dei vini di Marco Tonini, recandomi nella tranquilla frazione di Folaso, nel comune di Isera, incastonata nella suggestiva cornice della Vallagarina. La sua cantina, contraddistinta dalla semplice ma significativa scritta “TRENTO Doc” sulla porta, si rivela un luogo dove la passione e la tradizione si fondono armoniosamente.

 

 

Lavoro e passione e il sorriso di un uomo schietto

Marco ci accoglie ancora avvolto dagli abiti da lavoro, fresco di ritorno dalla vigna dove si appresta a iniziare la sfogliatura. L’abbondanza di piogge che ha contraddistinto l’annata 2023 ha reso il lavoro nei vigneti particolarmente impegnativo, richiedendo interventi mirati per contenere sia l’erba che il fogliame. Di lui mi colpisce immediatamente il sorriso schietto, manifesto di un uomo diretto, il cui amore per il lavoro e la famiglia traspare chiaramente. Basta poco per intuire che è una persona che dice sempre ciò che pensa, soprattutto quando si trova in compagnia di coloro che possono comprendere la sua passione.

 

 

Tra i vigneti biologici e le bollicine di montagna

Il nostro giro inizia tra i vigneti certificati biologici dal 2013: è una vera e propria immersione nella bellezza della natura e nella cura meticolosa dei dettagli. Estendendosi su diverse quote, fino a raggiungere gli 800 metri sul livello del mare, questi terreni esposti ad est e caratterizzati da suoli calcarei contribuiscono alla creazione di bollicine di montagna uniche nel loro genere. Sono 6 ettari che formano un anfiteatro bellissimo in cui le viti vengono dolcemente carezzate dal sole giungendo lentamente a maturazione. Le escursioni termiche aiutano a fissare aromi che ritroveremo nel calice e i terreni calcarei donano tanta finezza e mineralità ai vini.

 

 

La coraggiosa scelta di Marco Tonini

Marco condivide con noi la sua storia, narrando di come abbia avviato l’azienda nel 2011, un passo coraggioso compiuto a meno di 50 anni, dopo la scomparsa del padre. In pochi anni, si è trasformato in un vignaiolo capace e ispirato. La sua famiglia da generazioni coltiva la terra, e l’orgoglio di questa tradizione si riflette nella sua scelta di mettere il cuore e l’identità non solo nel nome dell’etichetta, ma aggiungendo la sua impronta digitale, rendendo ogni bottiglia un’autentica rappresentazione di sé.

 

 

 

Il nuovo progetto “OLTRE” e il passaggio all’azienda familiare

Il 23 maggio 2023, Marco ha presentato il nuovo progetto “OLTRE“, che sancisce il passaggio dalla ditta individuale alla nuova azienda familiare, cambiando il suo nome in “Tonini Viticoltori in Isera”. Nelle etichette adesso c’è una nuova impronta in cui è racchiusa la T di famiglia a significare che entra in campo la seconda generazione: il figlio Filippo dopo aver completato i suoi studi all‘Istituto Agrario di San Michele all’Adige e acquisito preziose esperienze sia in Italia che all’estero, è pronto a entrare in gioco apportando competenze tecniche e nuova linfa al progetto familiare.

 

Panorami mozzafiato e la fioritura di montagna

Il nostro tour tra i vigneti ci regala panorami mozzafiato, culminando con l’esperienza della mia prima fioritura nel vigneto più alto, dove poche viti di Cabernet Franc e Chardonnay diffondono profumi avvolgenti e indimenticabili.

 

 

 

 

L’ospitalità in cantina: Tre vini, Tre Storie

Rientrati in cantina, siamo accolti da Paola, moglie di Marco, altra colonna fondamentale che con calore e dedizione ha preparato una degustazione accogliente, arricchita da pane fatto in casa con farina di propria produzione e prelibatezze locali selezionate con cura. Iniziamo con le bollicine che narrano la storia e l’evoluzione di Marco. Fin da subito, ha scelto un percorso unico, con decisioni non sempre comprese e sostenute dagli altri, come l’utilizzo della bottiglia trasparente e la produzione esclusiva di spumanti MC millesimati e non dosati.

Il Trento DOC Nature 2020: Un Biglietto da Visita Territoriale Eccellente

Iniziamo la degustazione col Trento DOC Nature 2020. Questo vino, affinato per almeno 30 mesi sui lieviti, si presenta come un biglietto da visita territoriale eccellente. Il suo carattere distintivo deriva dal blend di uve scelte, in particolare dal 30% di Pinot Bianco che arricchisce lo Chardonnay di altitudine. L’effetto è sorprendente: al naso, emergono chiari sentori di agrumi e fiori bianchi, mentre in bocca si rivela un’esperienza di bollicine eleganti, scorrevoli e appaganti. Il timbro vibrante al palato e la persistenza rendono questo vino un’opzione versatile negli abbinamenti, adattandosi a piatti di media struttura o semplicemente da gustare in buona compagnia.

 

 

La Riserva Le Grile Nature Millesimato 2017

La nostra esplorazione enologica si approfondisce con la Riserva Le Grile Nature Millesimato 2017, un vino 100% Chardonnay, straordinario Trento DOC di montagna che si distingue fin da subito per il suo colore brillante, un giallo paglierino intenso adornato da riflessi dorati. Le leggere note ossidative che si avvertono al naso aggiungono ulteriore ricchezza al bouquet, anticipando l’esperienza sensoriale di una cremosità e complessità che si fondono in un equilibrio armonioso in bocca.

 

 

 

La passione per i Vini Francesi

Affinato esclusivamente in acciaio e cemento per un periodo di 60 mesi sui lieviti, rappresenta la quintessenza della visione di Marco, che cerca un timbro ben preciso e interpreta con maestria uno stile che evoca le grandi tradizioni vinicole francesi. La persistenza straordinaria di questo vino lo eleva a un livello di raffinatezza che evidenzia una volta di più l’abilità e l’arte del vignaiolo nel creare vini di alta qualità. La Riserva Le Grile Nature Millesimato 2017 si presenta come un’opzione pregiata, un’autentica espressione dell’eccellenza vinicola che sottolinea il talento e la dedizione di Marco Tonini alla sua arte.

 

 

Il Marzemino Superiore d’Isera: Radici e Identità nella Tradizione Locale

Chiudiamo il nostro viaggio enologico con il Marzemino Superiore d’Isera 2021, un autentico custode della tradizione locale. Il vitigno Marzemino rappresenta una delle varietà più affascinanti della vitivinicoltura trentina, con una storia che risale ai tempi in cui Venezia dominava i commerci lungo l’Adriatico. Questo nobile vitigno ha trovato nella Vallagarina, grazie a un ambiente ideale e a un clima subcontinentale, il contesto perfetto per sviluppare le sue caratteristiche distintive, diventando il grande vino che conosciamo oggi.

 

Il terzo posto al concorso ” La Vigna Eccellente”

La continua dedizione di Tonini a preservare la qualità e la passione per il lavoro nei vigneti, in particolare “Penìm”, “Brom” e “Braile”, sono state recentemente riconosciute con il terzo posto al concorso La Vigna Eccellente. Questo prestigioso riconoscimento, istituito nel 2001 e assegnato biennalmente, si distingue in Italia ed Europa per valorizzare non solo il miglior vino, ma anche il lavoro instancabile, la fatica e la passione di coloro che si prendono cura dei vigneti. Questo impegno assicura non solo una vendemmia eccellente, ma anche la massima tutela del territorio e della cultura vinicola. Quest’anno in giuria personaggi eccellenti come il Prof. Attilio Scienza.

 

Il vino piu territoriale della Vallagarina

Il Marzemino di Marco, coltivato nei ricchi terreni basaltici di Isera, è un autentico omaggio alla terra e alla storia della famiglia Tonini. L’utilizzo sapiente di acciaio e cemento sottolinea la territorialità del vino, donandogli un carattere distintivo di fragranza, grande beva e un equilibrio unico. Questo vino si presta magnificamente agli abbinamenti con piatti di carne, e in particolare, si sposa in modo delizioso con un invitante involtino di tacchino al forno.

 

 

 

L’ospitalità e Il Futuro

L’atmosfera intima e familiare con cui siamo stati accolti dalla famiglia Tonini ha reso quest’esperienza un vero e proprio momento di condivisione e calore umano. Porto con me la bontà dei loro vini, il sorriso schietto di Marco, l’ospitalità di Paola e la voglia di tornare presto in questo luogo dove passato e presente si fondono in un bicchiere di vino, celebrando la continua evoluzione di questa straordinaria eredità enologica. Cin!

Benedetta Costanzo
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