Provato per Voi

La nostra redazione, come dei veri 007, andranno alla scoperta di locali, cantine ed esperienze culinarie e non solo…senza nessun fine commerciale ci racconteranno pregi e difetti della loro esperienza.
Come ogni agente segreto che si rispetti, la firma sarà anonima…

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17 Luglio, 2021

Rivergaro, a place to be

Avete mai sentito parlare di Rivergaro? Probabilmente no, ma si sa che la nostra penisola è ricca di storie e di gioielli nascosti, di luoghi strategici un tempo che, oggi, tornano ad essere punti di partenza per la scoperta di interi territori. Siamo arrivati a Rivergaro per puro piacere, per fare visita ad amici e abbiamo così scoperto una zona assolutamente piacevole e tutta da assaporare. Siamo in terra piacentina, lungo le sponde del fiume Trebbia, importante feudo reale ed imperiale monastico in epoca longobarda, zona di battaglie tra guelfi e ghibellini, scandite dalla costruzione di castelli e fortificazioni. Potete pedalare lungo il Parco Fluviale della Trebbia che collega Rivergaro con Piacenza con un percorso di circa 50 km ad anello. Si può scegliere di passeggiare per le colline che circondano Rivergaro lungo il sentiero che parte dal paese e attraversa il Bagnolo, giungendo nel suo tratto più digradante a Ponte dell’Olio in Val Nure. E’ lungo circa 20 km. Si possono scoprire i castelli, le rocche, le fortezze, le regge e i manieri di diverse epoche storiche, che fanno parte del circuito dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza. La nostra passione è però il vino. Qui si snoda la Strada dei Vini e dei Sapori Piacentini, e tra tutte vi segnaliamo tre realtà ognuna a suo modo originale.  Il Poggiarello , proprio a due passi da Rivergaro, è un mix di tradizione, amore per la storia, passione per il territorio, sintetizzate in un video e in due bellissime etichette che potete scoprire da soli a questo link   Dell’Azienda Pusterla in Valdarda, vicino al Borgo Medievale di Castell’Arquato, segnaliamo la possibilità che offre di comprare vino sfuso in damigiana da poter imbottigliare a casa, una consuetudine oggi ritenuta poco trendy. Ma il vino è di tutti, per tutti, spirito libero. E se a casa ci si può autoprodurre la birra, si possono comprare buste con cocktail già miscelati…perché fare gli schizzinosi sul vino in damigiana? Avete mai imbottigliato con il ladro? ESPERIENZA DA FARE, bevendo responsabilmente. Last but not least, l’azienda Torre Fornello in Val Tidone per gli amanti dei vini bio ma non solo. Il progetto Vigna delle Arti vede l’azienda impegnata in collaborazioni con l’Accademia delle Arti di Brera, in progetti legati al mondo del gioiello e dell’arte orafa, al connubio scultura natura, ecc. dimostrando un’incredibile sensibilità verso il bello in generale. Per godere di tutte queste possibilità bbiamo riservato una stanza doppia presso il B&B il Salotto, a Rivergaro appunto. Il paese è piccolo, si concentra tutto attorno alla sua storica piazza su cui si affaccia la nostra stanza. Le camere sono 4, tutte doppie. Perfettamente pulite, come se l’alloggio fosse stato appena inaugurato. Letto comodo e confortevole, luci ben posizionate e che consentono di scegliere anche un’illuminazione minima e d’atmosfera, perfetta per certi momenti della giornata. Bagno piccolo ma con doccia grande, comoda e con getto d’acqua avvolgente. Tutto il necessaire a portata di mano, anche il phon a disposizione dell’ospite. PLUS: aria condizionata, riscaldamento a pavimento, living in condivisione, terrazzino con tavolino e comode poltroncine, l’angolo attrezzato con macchina per caffè, bollitore e frigorifero. A disposizione per tutti infatti, e senza alcun extra, caffè in cialde, tisane, acqua. Dopo una bella cena una tisana sul terrazzo è ben gradita. Una formula che ne fa la meta ideale per 4 coppie di amici, che avranno così quasi un appartamento a disposizione. MINUS: ci troviamo sopra un ristorante, possono arrivare odori di cucina non sempre graditi; ci troviamo sopra una delle piazze più frequentate della zona nelle ore serali, ma niente paura: le finestre chiuse evitano ogni fastidio. La colazione da consumarsi al vicino bar in piazza, necessita di una formula che lasci più libertà di scelta all’ospite: cappuccio e brioche non è per forza l’accoppiata preferita di tutti. Prezzo giusto: 80€ la doppia con colazione. Giudizio: INTERMEDIO The Ghost Writer 
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28 Giugno, 2021

Boutique del Mar, Cannigione, Sardegna

Metti una spiaggia sarda, di quelle da cartolina: lunga, con la sabbia sottile ma non troppo, di quel colore ocra caldo e avvolgente, che se la guardi dall’alto ha la classica forma di mezza luna…sono decenni che ci vengo ma il nome ufficiale ancora non l’ho scoperto: Spiaggia Mannena, Spiaggia di Barca Bruciata (l’origine di questo nome cela dietro di sé una leggenda, ma questa è un’altra storia e ve la racconterò la prossima volta….). Metti che da sempre su questa spiaggia vi sono state baracche, più che chioschi, dove poter mangiare qualcosina in caso di vuoto di stomaco (vi è stata un’epoca meravigliosa della mia vita in cui, per due, tre stagioni, qui ho lavorato pure io…orario dei lavoro: dal tramonto all’alba…(ma anche questa è un’altra storia e me la tengo per me…). Oggi la baracca è stata trasformata in un bellissimo chiosco la cui vista abbraccia la spiaggia, il mare, il cielo, l’infinito e oltre. Si pranza e si cena. Vi è anche un’area relax con ombrelloni, poltrone, divenenti per chi vuole sdraiarsi e perdersi in questo mare durante il giorno. Ma l’atmosfera della sera, sotto le stelle o con la luce eterea della luna che nell’acqua si rispecchia…è una magica sensazione. Lo sguardo si perde, lo sciabordio delle onde culla, il profumo della Sardegna inebria. Poi vuoi mettere la libertà di passare dall’ultimo bagno alla tavola senza passare dal via??? Non ha prezzo! Posto meraviglioso, conciliante, senza dubbio. E poi…e poi…e poi si mangia bene. E il servizio è pure attento e accurato. Dettagli? Non da poco, anzi. Si sa che il dettaglio può fare la differenza. Accoglienza educata e cordiale, musica d’atmosfera al giusto volume in sottofondo, tavoli distanziati in modo da assicurare la privacy dei commensali, personale (Dino su tutti) presente con discrezione, che sa seguire i tavoli scegliendo i tempi giusti. Piatti coloratissimi e buoni, ottimi direi, visti i limiti strutturali e le difficoltà logistiche del chiosco. Carta dei vini corta ma non troppo, poco originale ma ci pare giusto così, ci mancherebbe. Attenzione ai prodotti del territorio. Pescato fresco del giorno proposto quando disponibile (in foto orata e branzino del luogo). Sushi per tutti i gusti. Antipasti semplici con tocco di creatività. Abbiamo provato il Tonno scottato, avocado, arancia e pistacchio – vd.foto). Primi piatti gustosi e ricchi. Abbiamo provato Spaghettone Verrigni alle vongole e bottarga di Cabras (vd.foto) Linguine Verrigni ai crostacei, paure al pistacchio e basilico, così buone che me le ricorderò…(vd.foto) Fregola, crudo di gambero, aneto e limone, piatto fresco e la fregola come deve essere. (vd.foto) Malloreddus con ragù di agnello, pecorino e menta, hanno reso felice mio figlio. Frittura di calamari e gamberi con aioli all’erba cipollina: l’aioli ha acceso un piccolo dibattito a tavola sulla correttezza dell’accostamento, ma non è comunque avanzato. Ottimo segno. Nella glacette un correttissimo Vermentino di Gallura DOC: Branu delle vicinissime Cantine Surrau. Sapido, fresco, sardo al punto giusto. COSA MANCA:  Tovaglie o anche meglio tovagliette sopra i bei tavoli in legno. Siamo SUL MARE. Non è pensabile non sapere dove appoggiare posate, pane, ecc. Un po’ di illuminazione in più al tavolo quando tramonta il sole e cala la sera. The Ghost Writer 
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