02 Dic 2021
Salotto diVino

Francesco Celante, l’imprenditore con le “farfalle nello stomaco”

Folgorati, innamorati, estasiati…è cosi che ci siamo sentiti quando abbiamo aperto il nostro Salotto di Vino a Francesco Celante.

Sono bastate solo un paio d’ore in un mite pomeriggio di inizio Novembre, insieme al presidente di Rotas, passate a passeggio per il suo parco naturale (nel centro di Treviso), per capire che di fronte a noi non c’era solo un lungimirante imprenditore, che ha avuto la capacità di scrivere la storia delle etichette di Vino in Italia, ma che eravamo in compagnia di un grande personaggio in grado di trasmettere con la sua dialettica l’amore e la passione per il suo lavoro.

Un viaggio che abbiamo il piacere di condividere con i nostri lettori nella video intervista che trovate al termine di questo articolo e se pensate che 17 minuti e 24 secondi siano tanti per un’intervista…beh non avete mai avuto il privilegio di parlare con Francesco.

“In futuro avremmo solo o dovremmo avere solo, persone che fanno quello che fanno per amore”

Francesco Celante e le “farfalle nello stomaco” che gli hanno permesso di innamorarsi e di far innamorare tanti del suo lavoro…le farfalle dicevamo, ma non solo nello stomaco, perché lui le ha volute anche nel suo “parco cittadino” di Treviso e le alleva con cura in ventidue diverse specie.

Francesco è trevigiano di Chiarano ed è titolare della Rotas, azienda leader di stampa di etichette per vino e non solo, guida la sua azienda da 54 anni ed 8 mesi dal maggio del 1967…una vita piena di cambiamenti ed entusiasmo ed oggi con i volumi di vendita impressionanti (400 milioni di pezzi di ottomila varietà ogni anno) è il simbolo dell’Italia che innova e che con passione supera ogni difficoltà.

Ci ha colpito molto il racconto della sua storia, di quando da giovane ha deciso che voleva prima realizzare una miniera e tirare fuori “le cose dalla terra”  e poi ha pensato che la scelta migliore fosse quella di creare un allevamento di pesci, per questo grazie all’aiuto del padre ha seminato 200.000 avannotti comprando una deriva di un fiume ma purtroppo i pesci sono morti tutti in poche settimane e quindi ha capito che doveva trovare la sua strada, perché:  “ …non tutti possono fare tutto!”

Da qui in poi il successo nel 1966 costruisce (esempio unico al mondo in questo settore dopo Gutenberg) la prima macchina per stampare in bobina e nel 1967 fonda Rotas.

Un cammino continuo di innovazione e ricerca per stupire e per fare la differenza con un’attenzione maniacale all’ecosostenibilità con un impegno concreto fin dal 1967.

Una voglia di innovare la sua continua come dimostra il deposito del brevetto nel 1980 per immagini e disegni 3D con questo brevetto è andato all’MIT (Massachusetts Institute of Technology) per parlare di tridimensionalità, quando contemporaneamente la musica di sentiva nelle cassette e la televisione e le radio erano gli unici mezzi di comunicazione insieme alla stampa.

Insomma non resta che ascoltare la forza di questo impressionante personaggio che come ci racconta:

“Io non sono mai soddisfatto di niente il mio obiettivo è sempre domani”

A cura della Redazione