Champagne: uno stile, un’icona, un gioiello.
Prosegue con successo la 18esima Edizione del Vinoforum – lo spazio del gusto, il più grande evento enogastronomico della Capitale ambientato nel Parco “Tor di Quinto” circondato da un laghetto suggestivo.
Come ogni anno, l’organizzazione dedica un’area esclusiva, la Vip Lounge, per accogliere ospiti del Gruppo Moet Hennessy Italia, stampa, TV e non solo, e degustare le più prestigiose Maison francesi come Moët & Chandon, Veuve Clicquot, Krug, Dom Pérignon e Ruinart.
L’area si rinnova in questa edizione e mostra un design raffinato ed elegante ma informale allo stesso tempo; uno spazio dove poter bere il calice giusto con persone giuste di fronte ad un lago completamente illuminato dai vari colori.
Sono presenti accessori complementari che fanno da cornice a questo meraviglioso scenario grazie alla partecipazione del partner tecnico “Brevetti Waf Srl”, oggetti con un design esclusivo e personalizzato.
L’architettura degli interni da un lato e lo stile inconfondibile di questo vino dall’altro a Vinoforum si alleano.
Moet Hennessy è leader mondiale nel settore dei vini e alcolici di lusso e può vantare un portafoglio di marchi con eccellenze come questi Champagne:
Dom Pérignon 2010, un millesimato fonte di emozioni continue, un tripudio di eleganza, armonia e complessità; un Vintage “Salvato dalle acque”. Curiosi? Due giorni prima della vendemmia, la pioggia ha creato qualche problema, generando soprattutto sul Pinot nero, la botrite. Le uve non erano ancora completamente mature. Dom Pérignon ha impiegato tutte le sue risorse per tracciare una mappa precisa che verificasse la maturità e lo stato di salute in ogni singolo appezzamento. Questo ha permesso alla Maison di salvare ottime parcelle e vincere questa sfida!!
Krug, la storia di un visionario, Joseph Krug, che voleva offrire ai suoi clienti la massima espressione dello Champagne ed il piacere ricco e sudante delle sue bollicine. L’ultima, la 169esima Edition Brut creata da 198 vini base provenienti da annate diverse tra il 2012 e il 1996.
Veuve Clicquot brut cuvée “San Pétersbourg” , uno Yellow Label dall’inconfondibile etichetta gialla, dedicata a Barbe Nicole Ponsardin, la celeberrima Madame Clicquot, che nel 1814 riuscì a superare il blocco continentale che immobilizzata l’Europa negli scambi commerciali facendo approdare il suo Champagne a San Pietroburgo. Che storie dietro le etichette!!!!
Fascino e finezza sono i protagonisti di questa bottiglia, creata dall’assemblaggio di 60 diversi Cru dei quali il 40% proveniente da preziosi vini di riserva.
Moët & Chandon millesimato 2012 “Impérial” , la Maison che ha introdotto lo Champagne nel mondo. Il 74esimo millesimato della sua storia che si distingue per la sua maturità, complessità ma anche per il suo carisma.
Ruinart Rosé , la più antica Maison di Champagne fondata nel 1729, vanta un sito spettacolare patrimonio dell’Unesco chiamato Les Crayères. Sono antiche cave di gesso di epoca gallo-romana, sotto la città di Reims fino a 38 metri di profondità, su tre livelli e otto chilometri di gallerie, dove vengono conservate le bottiglie. Un vino luminoso con una freschezza aromatica impressionante.
Mi sono dilungata un po’….vero!! Ma, non so voi, io adoro sapere la storia che c’è dietro ogni etichetta 😊
Chiudo con questa citazione, che mi accompagna in tutte queste serate fino a domani…. perché sì sono la sommelier “fortunata” di queste Maison.
“Lo Champagne aiuta la meraviglia” di George Sand
A cura di Cristina Santini