29 Apr 2024
BlendNews

Adele Gorni Silvestrini. Il mio Vinitaly 2024

Un Vinitaly… oleocentrico

Vite e olivo, due piante emblematiche per i popoli del Mediterraneo.

Da una visita a Vinitaly, e dalla rubrica per cui scrivo in WineTales Magazine, ci si aspetterebbe forse un focus sulla vite.

Invece il mio Vinitaly, al netto dei saluti a clienti e colleghi sommelier, si è imperniato sull’olivo e ancor di più sull’olio, patrimonio culturale e gastronomico della dieta mediterranea, oltre che simbolo della tradizione e della maestria artigianale italiana.

Il 15 aprile Gambero Rosso e Banca Monte dei Paschi di Siena hanno presentato la 14esima edizione della Guida Oli d’Italia dedicata agli extravergine italiani, giunta alla sua 14esima edizione e alla quinta in doppia lingua italiano-inglese.

La Guida celebra la ricchezza e la diversità delle varietà di olive e di oli presenti nel nostro Paese, evidenziando le peculiarità delle diverse Regioni e valorizzando le storie dei produttori che portano avanti con passione e dedizione la tradizione millenaria della produzione olearia: dalla delicata Casaliva gardesana, alla robusta Leccino, passando per la Frantoio e la vigorosa Carboncella fino alla Ogliarola, tipica della zona barese, garganica e salentina.

Il mondo dell’olio extravergine di oliva è complesso e affascinante allo stesso tempo: ciascun prodotto presenta caratteristiche uniche e la nostra Guida vuole orientare professionisti e consumatori nella scelta del miglior prodotto capace di soddisfare gusti e abbinamenti diversi

Ha commentato Stefano Polacchi, curatore della Guida.

Sono 389 le aziende produttrici, per 679 etichette di extravergine valutate e inserite nella Guida, di cui 191 le Tre Foglie e 34 le Stelle, che hanno ottenuto il massimo punteggio per dieci anni.

La Stella è sempre il risultato di un lungo percorso di ricerca, selezione e valutazione per arrivare alle qualità organolettiche più sublimi ma anche di un impegno concreto verso la sostenibilità, in un’economia globale dove la concorrenza si gioca sui prezzi più bassi.

Cinque le fasce di prezzo considerate, dagli oli con prezzo inferiore ai 10 euro fino a prodotti di nicchia che superano i 30 euro al litro. I singoli extraverginebsono stati valutati inoltre per il loro profilo aromatico, sulla base dell’intensità di fruttato, amaro e piccante, utile a determinare eventuali abbinamenti con cibi e ingredienti.

La Guida riporta infine produttori di olive da mensa ed aziende che offrono ospitalità e ristorazione in campagna, per un’informazione non solo più esaustiva, ma anche utile a promuovere il turismo enogastronomico del nostro Paese.

Ecco alcuni premi che ricordo:

Azienda dell’anno: Miceli & Sensat di Monreale (PA), realtà all’avanguardia di 115 ettari, 100 dei quali ospitano anche coltivazioni di grani antichi.

Olivicoltore dell’anno: Alfredo Cetrone di Sonnino (LT), che coltiva 100 ettari di terreno roccioso a 500 metri di altitudine, con 20mila piante di varietà itrana.

Olio & Vino: Dop Chianti Classico di Fonterutoli a Castellina in Chianti (SI), splendida struttura dei marchesi Mazzei dove, oltre al noto vino, si produce uno strepitoso extravergine Dop, con sentori di carciofo, mandorla, cipresso, rucola e note balsamiche.

Come cita l’ultimo premio elencato, vite e olivo sono dunque davvero connessi! Esattamente alla maniera del vino, anche l’”oro verde” italiano, nelle sue molteplici sfumature, ci dispone a viaggi sensoriali memorabili e ci stimola a conoscere meglio i territori del nostro Paese.

Adele Gorni Silvestrini, aprile 2024