03 Ago 2024
BlendNews

Calici di Stelle a Roma: che fascino

Di manifestazioni con il vino protagonista ne ho fatte tante. Alcune più, altre meno interessanti da un punto di vista enologico. Poche, pochissime quelle meritevoli anche da un punto di vista della location. Combinare le due cose, è impresa praticamente impossibile.

Quando però ci si trova a Roma, al tramonto, guardando il lento scorrere del Tevere dalle arcate di un affascinante come ponte il ponte Armando Trovajoli alias Ponte della Musica, con una piacevolissima musica di sottofondo e tra le mani un calice di interessantissimo vino, beh, come non rimanerne affascinati? Dimenticavo, un elemento importante: le persone. Già, perché cosa sarebbe un così incantevole combinazione senza la presenza di fantastiche persone? Produttori con i quali dialogare di vino; turisti stranieri con i quali scambiarsi opinioni in inglese sui vitigni autoctoni; amici che si incontrano casualmente. Ecco, questo il mix perfetto. Questo è stato Calici di Stelle a Roma.

Oltre 1500 visitatori, 50 cantine presenti, una associazione, Rosae Maris che raccoglie da sola 23 produttori maremmani e oltre 30 vini rosati. Una chicca!

Anche sul ponte si è poi scoperto come si possano tenere delle masterclass. Grazie dunque ad Angelo Petracci, referente Guida Vitae AIS del Lazio e all’enologo Pierpaolo Pirone, per aver sottolineato (anche con degustazione alla cieca) i vitigni autoctoni d’Italia.

Insomma, peccato dover attendere un anno per ripetere una simile esperienza.

Grazie a Decanter Wine Academy!

A proposito, grazie anche al maestro Federico Brucato per le note della sua musica: soave, interessante, coinvolgente, mai invasiva.

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Ivan Vellucci

ivan.vellucci@winetalesmagazine.com

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