25 Apr 2022
BlendNews

Folklore Contemporaneo

Nella piccola cittadina britannica è Folklore Contemporaneo, si svolge il Sicily Fest.

Epifania di colori, suoni, usanze e luoghi comuni, visti in chiave moderna. Si, perché non esiste un’evoluzione di settore a sé stante, ma collettiva e culturale e, anche il luogo comune sul bistrattato siciliano, ha la sua ragione evolutiva.

In questo caos di festeggiamenti ci si ritrova a celebrare ed esaltare, eventualmente, la cultura, la tradizione e l’evoluzione di un popolo; di una regione, che fonda le sue radici in un terreno importante e multistrato.

Il mondo è cambiato. E noi con lui. Così mi faccio un giro. Mi fermo agli stands. Parlo con le persone. Trovo amici e persino fornitori.

E poi vedo anche il famoso pistacchio di Bronte.

La fiera è un agglomerato di persone e cose, che gravitano gli uni attorno agli altri. Un po’ in disparte, ma non troppo da essere considerato “esclusivo”, trovo la ragione principale per cui ho deciso di affrontare la Northern line direzione Angel.

La Wine Experience è lì, dove non te l’aspetti. In mezzo a quel caos atomico, pur mantenendo il suo angolino di quasi quiete. Fisso con sguardo dubbioso e poi mi presento, tanto per sciogliere il ghiaccio.

Mi ricordo d’essere italiano, e con me la brava e un po’ spaesata Federica, AIS educator qui a Londra, e facciamo dello spirito di adattamento il nostro mantra per tutto il resto della durata della “Experience”.

Per “accedere” hai bisogno di un braccialetto di colore rosso, che ti dà diritto di prelevare un calice e reclamare la tua mescita.

In abbinamento troviamo i piatti cucinati da Enzo e il suo team, presidente della federazione Italiana cuochi UK: capponata tradizionale accompagnata da due tortillas (confezionate) e un raviolo fritto di ricotta e funghi con del miele leggermente piccante, un crumble di pistacchi (di Bronte?) E del rosmarino fritto.

Entrambi i piatti vengono accompagnati dal Rosematte 2021 di Le Casematte, un Nerello Mascalese rosato di primo pelo, con un corpo pieno e una beva divertente.

Proseguiamo con un rosato dedito più al frutto e alla rotondità. Le Rose 2020, Regaleali, vigne di Nerello Mascalese selezionate da il Conte Tasca d’Almerita.

Le due note di, più o meno, merito vanno a due rossi.

Laetitya 2020 di Casa Grazia, Frappato in purezza, che strizza l’occhio alla struttura, ma che ha ancora tanta bottiglia da fare

Etna Rosso 2020, Masseria Setteporte, Nerello Mascalese e Cappuccio. Un entry level (con molta probabilità sarà presente nella mia carta), che non vuole pretendere d’essere qualcun altro, ma che fa’ della sua umiltà la sua grande forza. Regala un buon sorso ora e uno migliore a chi lo sa aspettare un paio di anni in più.

Dulcis in fundo:

Sarebbe bello poter vedere e vivere un evento ragionato. Avere lo spazio da dedicare a un live cooking piuttosto che a un percorso nel mondo del vino, che giustifichi tale promozione, e senza che attorno ci sia musica ad elevatissimo livello sonoro o altre fastidiose distrazioni.

La sensazione (confermata) è che si sia fatto tutto un po’ così, alla buona. 4 etichette messe lì da parte e una piccola cucina da battaglia.

L’italiano però, in un modo o nell’altro, la porta sempre a casa e, grazie all’improvvisazione, la tenacia e la passione di chi ha lavorato, si è riusciti a chiudere con un grande sorriso.

A Cura di Francesco Fantinel