Gambero Rosso “Tre bicchieri” 2024
Gambero Rosso “Tre bicchieri” 2024
Uno, nessuno, centomila. Oppure 498, come il numero dei vini premiati con l’ambito riconoscimento “Tre bicchieri” del Gambero Rosso.
Possono sembrare tanti, ma se sono il frutto di oltre 50 mila etichette degustate, appare immediatamente evidente come rappresentino una percentuale bassissima (circa l1%).
Occorre anche sfatare il luogo comune che solo vini di prestigio possono ambire al riconoscimento poiché, tra i 498 premiati ve ne sono 56 (l’11%) sotto i 15€. Significativo invece come il 35% sia rappresentato da aziende biologiche e biodinamiche.
Ogni vino è una opera d’arte poiché frutto di una attenta elaborazione della materia prima. Mani esperte che colgono i grappoli. Mani esperte che li lavorano. Mani esperte che trattano ogni fase del processo.
Dietro ogni bottiglia c’è l’attento lavoro di persone che usano prima il cuore poi la mente per elaborare qualcosa che non può essere banalizzato come semplice “liquido”.
Profumi, sapori, sensazioni. Ciò che troviamo nel vino è essenza, storia, passione, fatica. Una vera opera d’arte.
Così, presentare i vini del Gambero Rosso in un luogo pazzesco come il Palazzo Esposizioni Roma di Roma, non può che essere la cosa più naturale del mondo: opere d’arte tra le opere d’arte.
Ecco che i colori del vino e la creatività delle etichette si fondono perfettamente con l’ambiente circostante. Un museo che prende vita non solo dalle pareti ma anche dai banchi di assaggio.
Qui si incontrano i creatori dei vini. Qui si parla di vino. Qui si discute di sentori. Qui si discute della storia.
Ho avuto il piacere e l’onore di conoscere tante persone. Dialogare con loro. Parlare la stessa lingua. Quella della passione.
Ho avuto il piacere e l’onore di testare le loro opere e discutere di queste.
Sul mio canale Instagram ho cercato di raccontare con delle storie le etichette. Magari un giorno avrò modo di raccontare anche le storie di alcuni creatori.
Uscendo dal museo risulta difficile capire quale sia l’opera che ha attirato maggiormente l’attenzione. Allo stesso modo mi è impossibile dire quale vino, tra i tanti degustati, abbia fatto breccia in me. Perché ognuno mi ha fornito sensazioni diverse e importanti. Ognuno ha trovato uno spazio nella mia mente e nel mio cuore.
In fondo così sono le opere d’arte: ci aprono la mente verso nuovi modi di esplorare il mondo.
Grazie a tutti i produttori che ho incontrato e grazie al Gambero Rosso che mi ha consentito tutto ciò.
Al prossimo anno!