22 Gen 2024
BlendNews

Il Signor Rosso di Montalcino di Canalicchio di Sopra

Per inaugurare al meglio questo 2024, è necessario cominciare con una grande bottiglia (possibilmente piena di vino)!

Tra i tanti, infiniti, meravigliosi vini del nostro Paese, iniziamo questo anno bisesto -sperando non sia funesto – con un Rosso di Montalcino.
Il ragazzo in questione è il Rosso di Montalcino 2021 di Canalicchio di Sopra, ottima azienda nel versante nord della collina di Montalcino.

Canalicchio di Sopra

Si tratta di una delle poche cantine rimaste nella zona a produrre Rosso di Montalcino e Brunello, senza rosati, senza Super Tuscan e senza vitigni internazionali. 

In produzione hanno solo Sangiovese grosso, declinato in Rosso, Brunello, riserva e single vineyard.

Di questa azienda ho assaggiato tutta la linea e c’è stata un’altra bottiglia che mi ha fatto sgranare gli occhi oltre al giovane Rosso del quale sto per raccontarvi, ovvero il Brunello dalla vigna “la Casaccia”, anno 2018. Una vera opera d’arte, dalla vista al naso, fino all’assaggio.

Per questa rubrica però, ho scelto il fratellino piccino, il Rosso di Montalcino, sia per il costo estremamente più contenuto, sia per la mia personale predilezione ai Rossi.

Negli ultimi anni, secondo quanto ho potuto constatare, il Rosso di Montalcino ha compiuto un salto enorme, passando da essere il fratello sfigato del Brunello (quello cioè con un costo decisamente più abbordabile – a volte anche indice di una qualità meno eccelsa – e quindi più consumato anche dai meno abbienti), ad un vino di tutto rispetto, con un suo carattere ed una sua impronta, completamente emancipato dalla nomea del suo fratellone.

Il Rosso di Canalicchio di Sopra ha un naso eccezionale – per usare espressioni da Sommelier: si sentono i frutti, i fiori, le erbe, e, dal fondo, spuntano delicate note terziarie. Tutte perfettamente bilanciate ed armoniose.

Veduta di Montalcino dall’azienda Canalicchio di Sopra

All’assaggio conferma la prima sensazione: un vino veramente armonico, profondo, rotondo e definito, con un’enorme dignità. Rimane umile, capace di abbinarsi sia ad un primo più o meno elaborato, sia ad una carne bianca o rossa che sia. Davvero difficile non finirlo una volta stappato.

Buono. Si può dire semplicemente buono? Beh, è la parola che ho pensato al primo assaggio e che ho continuato a ripetermi fino alla fine delle due bottiglie che mi sono portata a casa.

Uno dei migliori Rosso di Montalcino che abbia assaggiato finora…e vivendo io a 40 minuti, “avoglia” quanti ne ho bevuti!

Il prezzo è fattibile. 20 euro in cantina, Non economicissimo, ma sicuramente li vale tutti, dal primo all’ultimo centesimo!

Buon inizio 2024… Che sia un anno di ottimi vini per tutti!

A cura di Ambra Sargentoni.

Se vuoi sapere di più su di me scopri il mio sito