08 Lug 2022
BlendNews

Metti una benda a cena

Metti una benda a cena, dicevamo e la degustazione alla cieca è un vivace modo per approcciarsi al vino.
Non è una roulette russa, ma la benda agli occhi è protagonista.
Con gli occhi bendati il mondo sensoriale cambia completamente, espandendo in modo esponenziale le percezioni delle caratteristiche organolettiche del vino, portando il degustatore a cogliere ogni minima sfumatura di rumore, profumo, sapore, e addirittura la differenza di peso specifico dello stesso, e ponendolo a distaccarsi dai giusti riferimenti dati dagli occhi.
Tutto questo, e anche molto di più, è accaduto a Milano presso il locale Est Milano di via Calvi, durante una serata-evento organizzata da Wine Tales e del Sommelier Federico Bovarini.
La stanza messa a disposizione dagli organizzatori si è così trasformata in un crocevia di opinioni, associazioni ed esperienze emotive differenti per ogni partecipante, quasi come a scatenare un effetto Madeleine degno del film Ratatouille.
In questo caso il destinatario di tali riscoperte della memoria non è stato un severocritico enogastronomico, bensì ogni partecipante presente a questa entusiasmante iniziativa.
La serata è iniziata con la proposta di 2 vini per batteria, in abbinamento agli squisiti piatti di Est Milano, per un totale di 6 vini degustati alla cieca.
L’ aspetto più’ sorprendente è stato riscontrare la differenza di percezione tattile a livello gustativo, dove alcuni non hanno riconosciuto addirittura la presenza della bolla al palato. Questo cosa sta a significare? La poca attenzione che si dà alla presenza, qualità e tipologia di bolla nel calice, una minor esperienza, o semplicemente che la vista condiziona in maniera molto invasiva le fasi della nostra degustazione? A voi le conclusioni e soprattutto “Metti una benda a cena”
Per non parlare dell’ effetto dato sui profumi e sapori, in relazione al fatto di non vederne colore e consistenza. Io per prima ho confuso un rosé per un rosso, rosé certamente particolare, ma se non lo vedi non ci credi.
Ben ricercati anche tuti gli altri vini. E ora vi presento tutta la batteria:
Sajni Fasanotti, Mori (Tn) “Senza pensieri”, Chardonnay, Metodo Classico Trento Doc Riserva 2015, sboccatura 2020
Pietramatta, Cenate Sotto (Bg)“Amber”, Souvignier Gris, Orange Wine
Sajni Fasanotti, Mori (Tn) “Conte Alessandro”, Chardonnay, Sauvignon, Incrocio Manzoni, Trentino bianco Doc,riserva 2018, vinificazione in bianco
Pietramatta, “035” , Moscato di Scanzo Rosato, IGP, rosato
Sajni “Selvaticum” Enantio riserva, Terra dei Forti Doc 2016, rosso
Pietramatta “Blò”, Merlot e Moscato di Scanzo, IGP, anfora e barrique
La Benda sugli occhi ti fa viaggiare, nei tuoi ricordi più reconditi e ti riporta ai tuoi posti del cuore, tanto da associare questi vini provenienti dal nord Italia a luoghi mediterranei con Sicilia e Campania.
Insomma, un viaggio virtuale dove vuoi tu.
A rendere questo gioco di riconoscimento ancora più complicato, sono state l’astuzia e la preparazione del sommelier Federico Bovarini, che ha condotto la serata guidandoci verso luoghi infiniti.
Tante le sorprese della serata, ma la più bella non ve la racconto, invitandovi a partecipare ai prossimi eventi organizzati da Wine Tales e a scoprirla da soli.
A cura di Valeria Valdata