23 Mar 2022
BlendNews

serate assaggio vini Val Pontida

Cinque serate di assaggio vini – dalla Val Pontida: vini potenti et buonissimi. Così recita, a slogan, la memoria del territorio: come guida il commento del sommelier AIS e la disponibilità dei vignaioli a svelarne i segreti (almeno qualcuno). Cinque le etichette in assaggio per ogni serata.

Occasioni per riscoprire un territorio, la collina di Pontida, terra di antichissime tradizioni enologiche, attraverso i vini e l’ospitalità dei suoi viticoltori.

Le date, i temi, le etichette.

Le serate assaggio vini in Val Pontida hanno tutte il medesimo piano lavori: si svolgono presso la sede del vignaiolo ospite e si inizia dalle ore 20:00. Assieme ai vini in assaggio, intermezzi gastronomici intonati.

  • accoglienza;
  • assaggio vini: le prime tre etichette, con il commento del sommelier AIS e il racconto del vignaiolo produttore;
  • il vignaiolo ai fornelli: proposta di abbinamento con un piatto intonato ai vini;
  • ancora assaggio di vini, le altre due etichette, raccontate e commentate;
  • dolcetto a sorpresa;
  • libera convivialità con i vignaioli.

VALPONTIDA ALTERNATIVA, VITIGNI E TECNICHE CURIOSE

Venerdì 8 Aprile – Presso Tosca Vini Bio (Agriturismo Polisena)
Quando il vignaiolo capace non s’accontenta delle proprie consuete vinificazioni, ma sperimenta vitigni e procedimenti nuovi o riscoperti dalla tradizione: sono produzioni di poche bottiglie, ma ben curate, a espressione di quello che il vignaiolo ha piacere di concedersi nel suo lavoro.

Ospita Tosca Vini Bio: L’Azienda Agricola Tosca nasce nel 2000, quando i coniugi Tosca e Marco Locatelli, da sempre osservatori attenti e studiosi interessati ai principi dell’agricoltura biologica, decidono, con l’aiuto dei figli, di dedicarsi all’allevamento della vite nei nove ettari di loro proprietà, terreni interamente terrazzati ed ottimamente esposti sulle dolci colline di Pontida, all’ingresso della Val San Martino.

• Tosca TriBàle Frizzante Col Fondo. Uve Solaris, Riesling e Chardonnay.
• Tellurit Sauvignon.
• Driadi Tilamore Vino Bianco. Uve Bronner e Moscato Giallo.

• Tosca Col di Frà Igt Bergamasca Rosato. Uve Moscato e Merlot Rosato.
• Drezza Metodo Classico Brut. Uve Pinot Nero e Chardonnay.

VALPONTIDA IN BIANCO

Giovedì 21 Aprile – Presso Tellurit
La bergamasca è nota per essere terra di vini rossi, la Val Pontida di vini potenti et buonissimi. Qui però ben si rappresenta l’eleganza e la straordinaria suggestione dei vitigni a bacca bianca che crescono sul sasso, sul Flysch di Pontida.
E che ce ne portano freschezza e mineralità.

Ospita Tellurit: nel Borgo di Capietaglio (Palazzago), uno degli insediamenti più antichi della zona – risale al ‘200 – almeno in parte ritornato in attività e desideroso di raccontare la sua storia attraverso le proprie produzioni vinicole e olearie e la proposta di ospitalità.

• MezzaRipa Metodo Charmat.
• Tellurit Incrocio Manzoni.
• Driadi Tilamore Vino Bianco. Uve Bronner e Moscato Giallo.

• Tellurit Riesling.
• Drezza Metodo Classico Brut. Uve Pinot Nero e Chardonnay.

BOLLE IN VALPONTIDA

Sabato 7 Maggio – Presso Cascina Drezza
Vignaioli alle prese con il metodo classico – la presa di spuma in bottiglia, oppure, a seconda, con il metodo italiano – la rifermentazione in autoclave.
Lasciate tempo ai lieviti di fare il loro lavoro, quando poi si stappa sarà una festa per tutti.

Ospita Cascina Drezza, Società Agricola Semplice: già proprietà del conte Prospero Zanchi di Zan oggi l’erede PierLorenzo Zanchi – per gli amici Peter – ha trasformato la tenuta in un angolo di paradiso all’interno della cornice naturale della Val San Martino. Accanto alla struttura centrale “ruotano” – in fondo Peter è sempre un gentleman driver – gli ulivi, le vigne, gli orti e gli alberi da frutto.

• Drezza Brut Blanc de Blancs.
• MezzaRipa Metodo Charmat.
• Drezza Metodo Classico Brut. Uve Pinot Nero e Chardonnay.

• Tellurit Metodo Classico.
• Tosca Kiki V Brut Rosé.

VALPONTIDA IN UVAGGIO, VITIGNI IN BLEND

Giovedì 19 Maggio – Presso Mezzaripa
Il taglio bordolese, storico uvaggio di merlot e cabernet, è il modello: questa realizzazione è da sempre impegnativa, una sorta di prova d’artista per il vignaiolo – qui i confronti non mancano, e con alcune delle migliori vigne del mondo. Ma niente paura, la Val Pontida è terra di vini potenti et buonissimi: sapranno ben dire la loro.

Ospita MezzaRipa. Azienda Agricola Ravasio Fabio: a metà della ripa che congiunge il fondo valle con le dolci colline della Riviera di Pontida, torna a splendere MezzaRipa – ambiente naturale e semplice – dove rigenerarsi attraverso uno dei mestieri di un tempo: raccogliere i frutti della terra. Oggi MezzaRipa offre un assaggio di quello che i viandanti possono trovare nella riscoperta della Valle San Martino: è residenza e cantina per la produzione dei propri vini.

• Driadi Rosato Frizzante.
• Mezzaripa Riél Acciaio.
• Tosca Rosso del Lupo Valcalepio Rosso Doc.

• Mezzaripa Caspià Barricato.
• Drezza Metodo Classico Brut. Uve Pinot Nero e Chardonnay.

VALPONTIDA IN ROSSO

Giovedì 9 Giugno – Presso Le Driadi Slow Farm
Il rosso in purezza, vuoi vinificato in solo acciaio, vuoi impreziosito ulteriormente dalla permanenza nelle botti di legno: la Val Pontida è felice terreno per il vitigno Merlot, qui i vignaioli lo interpretano come un violinista la partitura di un concerto per soli archi: armonia di profumi e di sapori per la gioia del naso e del palato.

Ospita Le Driadi Slow Farm: produttori di vino a Palazzago, frazione Capietaglio, sulle colline ad ovest di Bergamo. Conducono la propria vigna certificata biologica in accordo a metodi steineriani, per produrre vini naturali fermentati con lieviti autoctoni e vinificati senza additivi enologici. Nel frattempo ogni tanto aiutano al recupero e alla gestione di vigneti altrimenti poco coccolati nelle vicinanze e sono sempre pronti ad accogliervi per parlare dei propri vini… e ad assaggiarli con voi, ci mancherebbe.

• Driadi Driade Felice.
• Tellurit Merlot.
• Tosca PrimoRò Bergamasca Igt Senza Solfiti.

• MezzaRipa Caspià Barricato.
• Driadi Alto della Poiana Merlot Barricato.

3-domande-3 al vignaiolo

Questa volta tocca a Luciano Chenet di Le Driadi Slow Farm, Presidente dell’Associazioni Viticoltori Val Pontida.

La Val Pontida è un territorio di tradizioni vinicole antichissime. Cosa vuol dire per voi recuperarne, almeno in parte, il vitato? Omaggio al ricordo del passato o rinnovato patto con il territorio per il futuro?

  • entrambe le cose. Come si fa a dividere? Il passato lo abbiamo riscoperto anche con la ricerca collettiva. La solidarietà delle vecchie generazioni di locali che seguono il nostro lavoro è il vero testimone tra passato e futuro.

I Viticoltori dell’Associazione allevano sia i vitigni storici della bergamasca che alcune varietà piuttosto inconsuete o innovative. Come conducete questo tipo di sperimentazioni e a che scopo?

  • la passione e la voglia di migliorare sempre è il vero motore. La bergamasca non ha una connotazione storica definita. Non ha un sangiovese, un nebbiolo. Non ha un vitigno storico che offra un timone. Ha una doc bordolese che se vuoi nasce più per comodità che per tradizione. In questo modo il desiderio di sperimentare porta a una libertà e se vuoi a una licenza maggiore che porta a sperimentare Bronner oppure moscato di scanzo fuori zona piuttosto che Sauvignon in barrique.

Le serate di questa primavera sono una sintesi tra tecnica enologica e convivialità: a chi pensate siano meglio rivolte e chi non vi aspettereste proprio di trovare interessato, sempre disposti a rimanerne felicemente sorpresi?

  • le serate sono una sfida contro noi stessi: è un modo di dire al mondo “ci siamo” e di aprirci al giudizio. Ci aspettiamo curiosi e interessati, ma anche scettici. La sorpresa più bella e la
    soddisfazione più bella sarebbe quella di rendere orgoglioso il nostro territorio di quello che facciamo. Sarebbe il massimo per noi permettere a tutti (o convincere tutti) di farsi ambasciatori del territorio in cui vive. “Ecco questo è il vino che fanno nella mia zona!”

Le serate di assaggio vini in Val Pontida sono prenotabili presso il produttore stesso che ospita l’evento.

(a cura della Redazione)