Valdo e ASRoma, intervista a Matteo D’Agostino
AS Roma e Valdo Spumanti raggiungono l’accordo di partnership, la cantina veneta diventa “Official Supplier” della squadra capitolina per un progetto che non si ferma alla semplice sponsorizzazione sportiva, ma che ha come cuore pulsante un accordo di licensing internazionale ed un relativo piano di crescita per portare il marchio ASRoma e Valdo in tutto il mondo.
La storia di due eccellenze che si uniscono, ma al tempo stesso, due storie che si intrecciano fin dalla nascita avvenuta a pochi mesi di differenza nel finire del 1926 quella di Valdo Spumanti e nel luglio del 1927 quella della ASRoma. Due marchi che rappresentano nel mondo due territori unici e proprio dal naming hanno un altro punto in comune entrambi richiamano il territorio di origine.
Valdo che contiene già nel nome “Valdobbiadene”, il territorio che ospita la cantina con i suoi vigneti, riconosciuto nel 2019 come patrimonio dell’umanità da Unesco e fiore all’occhiello indiscusso del nostro patrimonio ampelografico.
ASRoma che rappresenta non solo la squadra di calcio ma anche e soprattutto, la storia millenaria della città eterna.
Due storie, come dicevamo che hanno continui richiami reciproci, come le origini del prosecco, prodotto principe della produzione enoica di Valdo Spumanti, che fece le prime apparizioni nella Naturalis Historia di Plinio il Vecchio, un trattato naturalistico risalente al 77 d.C.. nel quale Plinio decantava la sua bontà riferendosi al vino pucino, molto amato da Livia, la moglie dell’imperatore Augusto, per le sue proprietà curative che, narra la leggenda, erano motivo della longevità della donna romana.
Per capire meglio questo progetto abbiamo intervistato il brillante manager dell’azienda veneta Matteo D’Agostino, Global Trade Marketing Manager di Valdo che ha guidato questa partnership e che sempre di più interpreta con capacità e lungimiranza il suo ruolo di innovatore nel panorama enoico italiano.
ASRoma e Valdo un’incontro appassionante, ci vuoi raccontare quando hai capito che era un progetto funzionale al vostro piano di crescita internazionale ?
Da diverso tempo cercavamo un partner in ambito sportivo con dei valori e delle caratteristiche tali che potesse aiutarci a promuovere il nostro brand in Italia ma anche a livello internazionale.
La vittoria in Europa della passata stagione, il forte rinnovamento societario portato dalla nuova proprietà e non ultimo il fatto che sia la squadra della capitale con una comunità di tifosi internazionale incredibile sono stati fattori decisivi nella nostra scelta.
Quale è stata la prima cosa che ti ha colpito dell’ambiente Roma?
La passione e l’amore indiscusso dei tifosi “Roma non si discute si ama” è un patrimonio incredibile per questa società. Inoltre le professionalità della AS Roma sono di livello internazionale, si vede una ventata di aria nuova in un settore quello del calcio che fino a qualche anno fa era molto provinciale. Ed è un fenomeno che accomuna il mondo del vino a quello del calcio, poer affrontare le nuove sfide di crescita bisogna attrezzarsi con nuove competenze.
La tifoseria della Roma è un concentrato di passione e 61.794 di spettatori allo stadio di media in questa prima parte di campionato lo confermano, praticamente sempre sold-out, che emozione hai provato entrando in uno stadio così?
Non ero mai stato all’Olimpico ad una partita della Roma e la prima volta è stata un’esperienza incredibile anche per chi come me non è tifoso. Vedere così tanti giovani, famiglie con bambini, età e storie diverse, tutti insieme allo stadio a cantare a squarciagola un lunedì pomeriggio di metà agosto con un acquazzone poco prima del calcio d’inizio è stato incredibile. L’atmosfera che i tifosi della Roma sanno regalare è davvero qualcosa di unico.
Siete riusciti ad unire due colossi del made in Italy: il marchio Roma che inevitabilmente si porta dietro la storia eterna della sua città ed il prosecco unico prodotto che nel mondo del vino è stato capace di diventare un marchionimo*. Questo binomio crea un potenziale incredibile e per questo ti chiediamo: cosa ti aspetti da questo accordo pluriennale ed in quale mercato estero pensi di fare bene con il progetto di licensing internazionale?
Siamo molto contenti di essere entrati nel mondo ASRoma e siamo convinti che questa partnership ha grandi potenzialità da esprimere. Non ho in mente un mercato estero in particolare, sia VALDO che ASRoma hanno progetti di espansione nel mercato asiatico e negli USA. Mercati nei quali sia il potenziale del Prosecco che quello del brand AS Roma possono giocare un ruolo importante.
Facciamo un gioco, noi ti diciamo un personaggio legato alla ASRoma ed alla sua storia e tu ci dici quale vitigno lo rappresenta di più è perché…
Partiamo dal passato e visto che siamo in tempi di mondiali…ti chiediamo per primo Bruno Conti?
Uno degli eroi di Spagna 82, Bruno Conti è come la Perera di Valdobbiadene un vitigno autoctono, ormai molto raro e per questo prezioso.
E se ti diciamo il neo mister dello Spezia, Daniele De Rossi?
De Rossi è come la Glera, non molla mai.
Adesso il capitano, Francesco Totti?
Pinot Nero, di struttura, pregiato, elegante, che da vini longevi
Passiamo ai giorni nostri, Nicoló Zaniolo?
Un cabernet sauvignon intenso, strutturato.
Non possiamo non chiederti il mister, Jose Mourihno ??
Un Moscatel di Setùbal intenso, complesso
Quale sarà il prodotto Valdo più apprezzato dai tifosi della Roma secondo te?
VALDO è un brand omnicanale chi preferisce acquistare il vino mentre fa la spesa potrà apprezzare il nostro best seller MARCA ORO Valdobbiadene Prosecco Superiroe DOCG, chi invece preferisce acquistare il vino in enoteca o online apprezzerà Cuvée di Boj Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG uno spumante dedicato alla ristorazione che poi è anche lo spumante dell’hospitality dell’Olimpico durante le partite della Roma.
Ti ringraziamo per questa intervista e non ci resta che augurare un grosso in bocca al lupo a Valdo ed a ASRoma per questo ambizioso progetto di crescita.
A cura della Redazione