08 Feb 2022
Itinerari diVini

San Leonardo, storia secolare distillata in rossi unici

Lo scorso novembre vi abbiamo parlato con Giuseppe Petronio della sostenibilità di questa cantina oggi nella mia rubrica vi parleremo dell’ospitalità di San Leonardo, storia secolare distillata in rossi unici.

In Italia sono tanti i posti ricchi di storia, ma a cent’anni dalla Grande Guerra è davvero un piacere vedere come dal rosso del sangue oggi quella stessa terra possa offrire uno dei migliori vini rossi.

Siamo a San Leonardo, una piccola frazione in Val d’Adige, dove si trova l’omonima tenuta che dal XVII secolo produce il vino che prende il nome dalla località.

L’anima di San Leonardo è legata a doppio filo alla famiglia Guerrieri Gonzaga, viticoltori per 300 anni fino ad arrivare al primo enologo il Marchese Carlo, appassionato di grandi vini che da cinquant’anni dedica a San Leonardo la quasi totalità delle sue attenzioni e del suo tempo. Ha trasmesso passione e amore per la vite e il vino anche al figlio Anselmo che oggi amministra l’azienda ascoltando in ogni scelta sempre il cuore che batte per questa tenuta amata da tutta la famiglia.

La superficie della tenuta ricopre in tutto 300 ettari. A partire da un’altitudine attorno ai 150 metri s.l.m. si trovano i 30 ettari di vigneto a bacca rossa. Su terreni ricchi di ciottoli, che furono il letto di una diramazione dell’Adige, sono state piantate le vigne del Merlot mentre è prevalentemente un suolo sabbioso quello che accoglie il Cabernet Sauvignon e le antiche vigne di Carmenère. Tutti terreni a bassa fertilità e ben drenati da cui nascono uve che una volta divenute vino garantiscono una quantità di antociani davvero inusuale, non solo per il Trentino. Nel 2015 San Leonardo ha iniziato il percorso di conversione all’agricoltura biologica che si è concluso con successo alla fine del 2018 ottenendo la certificazione.

La forte escursione termica tra giorno e notte, molto sensibile anche nei mesi estivi, non solo dà spessore agli aromi delle uve ma ne dilata i tempi di maturazione. Durante l’intero arco dell’anno, in particolar modo nei mesi più caldi, l’Ora del Garda soffia impetuosa scaldando ed asciugando le foglie delle viti e preservandole dalle malattie, è un vero dono della natura.

All’interno della tenuta si coltivano vitigni internazionali; il Carmenère, messo a dimora a metà del 1800, è la vera essenza dei vini di San Leonardo, allevato sia a pergola che a Guyot dona il carattere e l’identità al San Leonardo. Il Merlot piantato nei primi del 1900 e coltivato sia a cordone speronato che a pergola, regala invece rotondità e morbidezza.

Al contempo il Cabernet Sauvignon, piantato dal Marchese Carlo nel 1978 e coltivato esclusivamente a cordone speronato, dona struttura ed eleganza. Nell’antica cantina di fermentazione si trovano le vasche costruite esclusivamente in cemento. Qui i nostri vini rossi fermentano spontaneamente, senza l’ausilio di alcuna tecnologia o di lieviti selezionati. Le fermentazioni durano in media non più di 15/18 giorni durante i quali vengono eseguiti molteplici rimontaggi e délestage. A fermentazione conclusa le vasche vengono svinate e le vinacce dolcemente pressate sotto l’attento sguardo dei nostri cantinieri, che si tramandano il mestiere da generazioni.

Se avete pensato ora di andare a San Leonardo per assaggiare questi vini unici, dove il San Leonardo ve lo consiglio davvero, sappiate che potrete anche trovare Villa Gresti, luogo dove gli austriaci si arresero nel 1918 e firmarono l’armistizio per concludere un periodo davvero sanguinoso e così assaporare anche la Storia e non solo i sapori del territorio.

Le visite sono fattibili da febbraio a novembre al mattino, durano circa 2 ore e prevedono una passeggiata che Partendo dalla corte nel borgo di San Leonardo, porterà l’ospite alla scoperta dei vigneti immersi tra i boschi e i giardini che circondano Villa Gresti. Seguirà la cantina di vinificazione la grande barricaia sotterranea dove nel silenzio affinano i vini, l’antico orto monastico con la collezione di rose ed erbe officinali, proseguendo con la visita al museo e alla collezione di trattori storici e terminando con l’antica chiesetta dedicata al culto di San Leonardo. Alla fine sarà proposta una ricca degustazione che comprende: Vette di San Leonardo, Terre di San Leonardo, Villa Gresti, San Leonardo e Trento Doc Marchesi Guerrieri Gonzaga nelle annate correnti.

A cura di Cristina Mascanzoni Kaiser