Diana e Giacomo: due cuori e una vigna

Diana e Giacomo. Una coppia unita e solida. Con compiti divisi ma una unione che non teme lo stress. Anche se di stress in queste zone non ce ne è traccia. Siamo a Brentonico, 4000 anime circa della provincia di Trento. Il monte Baldo e il Nago alle spalle e il lago di Garda dinanzi con l’Ora, il vento che spira dal lago, a mitigarne il clima pur sempre alpino. Una zona tranquilla ed assolata dove il tempo scorre lento e le stagioni si susseguono senza particolari scossoni. Tutto sembra al proprio posto. Lo scenario che si presenta è incantato. Eppure non c’è un granché da fare qui. eppure Diana e Giacomo scelgono di vivere proprio qui, a Brentonico ad occuparsi di poco più di tre ettari che furono del bisnonno di Giacomo.

Pomario, la nobiltà per il vino

La nobiltà e il vino. Antico connubio poi nemmeno tanto diffuso. Sarà che un tempo i nobili non prestavano tanto attenzione a queste cose. Il vino era uno dei tanti prodotti delle proprie terre. Uno di più, uno di meno, faceva poca differenza. Abituati a tutt’altro piuttosto che andar per campi a lavorare o a trasformare i prodotti della terra. C’era chi si occupava di questo.

Cesidio Di Ciacca, uno scozzese in Ciociaria

La vita è fatta di speranza e sofferenza. Di gioie, di dolori. Di lavoro, di fatica. Di litigi e riappacificazioni. DI viaggi, di scoperte. Di luoghi. Di ambizioni e sperimentazioni. Di figli, nipoti. Di nonni e genitori. Di famiglia. Di ricordi.
Ogni pezzo della nostra vita produce ricordi. Che poi, prima o poi, riaffiorano. Possono esserci ricordi di vita vissuta o di narrazioni. Se così e se la curiosità è in noi, se c’è la voglia di capire le proprie origini, allora, si scava. Non solo dentro la propria memoria per trovare agganci, ma nelle carte, nei documenti, nelle foto. Perché? Perché le proprie origini sono le fondamenta della propria vita. Si può fuggire a tutto ma non alle origini. Da dove nasce tutto e dove tutto ha una spiegazione.
Picinisco e Cockenzie.

I Chicchi, dove l’amore c’è

La Pontina, Strada Statale 148, collega Roma a Latina e prosegue poi per le località balneari di Sabaudia, San Felice Circeo, Terracina. Ogni mattina è percorsa dai pendolari che dalla pianura pontina vanno a Roma e dai romani che fanno il percorso contrario. L’avrò percorsa centinaia di volte in entrambe le direzioni, spesso, per evitare il tremendo traffico mattutino e del fine settimana, costretto ad uscire in quel di Ardea, piccolo paesino a pochi km da Roma. Questo per dire che non ho mai nutrito una grande stima per Ardea. Almeno fino a quando il caso non mi ha portato ad incontrare Enrico e Federica dell’azienda I Chicchi. Di Ardea appunto.