22 Mag 2023
Due realtà vinicole a Gaiole in Chianti: Fattoria San Giusto e Castello di Ama
Dopo il Chianti Classico Collection mi sono deciso ad approfondire le caratteristiche delle varie U.G.A.
Parto quindi alla volta di Gaiole, prima tappa è Fattoria San Giusto a Rentennano, azienda storica di proprietà della famiglia Martini di Cigala.
Ed è proprio Luca, uno dei fratelli, a ricevermi.
Senza tante parole mi invita a montare sul fuoristrada e iniziamo il giro della tenuta, vigna per vigna, dove mi spiega le differenze che si possono trovare nei 3 blocchi principali in cui sono stati divisi i vigneti per caratteristiche del suolo:
– una a sud-est, con suoli sabbiosi e tufacei, una a sud ovest, più ricca di alberese e galestro e una a nord, tra i 260 e i330 mt, con terreni misti, che viene raccolta per ultima data la maturazione più lenta delle uve.
Mi racconta anche delle origini storiche della fattoria che in passato è stata un monastero cistercense, poi proprietà dei Ricasoli, e castello-fortezza durante le guerre tra Firenze e Siena, prima di passare alla famiglia Martini agli inizi del 1900.
Passando davanti ad alcune vigne vedo delle lunghissime reti disposte ordinatamente lungo tutti i filari come quelle usate nelle Langhe per proteggere le piante dalle grandinate.
Luca mi spiega che da qualche anno sta adottando questo sistema per proteggere i grappoli dal sole, evitando così le “scottature” agli acini che possono causare, oltre la perdita di parte del raccolto, anche un eccessivo livello di quercetina.
La fattoria comprende 30 ettari vitati per una produzione di circa 90.000 bottiglie/anno, con piante di età media compresa tra i 25 e i 50 anni.
Parliamo tanto, tantissimo.
Il pomeriggio vola se hai davanti una persona come Luca, che sembra un pozzo di sapienza vitivinicola senza fine.
Alla fine entriamo in casa e accompagnati da salame e pecorino iniziamo a degustare e parlare dei vini, tutti sorprendenti!
Ancora un immenso grazie a Luca per il suo tempo e la sua compagnia!
Oggi voglio parlarvi del:
Percarlo 2018
100% Sangiovese
Rubino intenso e vivo.
Naso importante e opulento di frutta rossa matura, note balsamiche fresche, sottobosco ed un elegante boisè finale.
Di grande struttura, imponente, pulito, fine, complesso e aristocratico.
Tannino vigoroso ma composto, grande freschezza e persistenza.
Immenso!
Castello di Ama
Seconda tappa di questo giro di Gaiole in Chianti è Castello di Ama, nome conosciuto anche agli appassionati più in erba.
Questo borgo ha una storia antichissima( del castello, distrutto durante le invasioni aragonesi del XV° secolo, ormai resta solo il nome), ma solo nel ’74 assume l’attuale assetto di azienda vinicola quando viene acquistato da 4 famiglie di origine romana che ne intuiscono il potenziale.
Entra nel progetto agli inizi degli anni 80 anche Marco Pallanti all’epoca giovane enologo fiorentino che collaborerà in prima persona alla creazione del mito di Ama.
120 ettari di cui 80 vitati che abbracciano l’azienda formando un anfiteatro naturale sulla valle di San Lorenzo.
Vigne tra i 450-530 mt su suoli ricchi di scheletro e agglomerati di #alberese e #galestro che danno ai vini una distintiva impronta territoriale.
Niccolò, il ragazzo che si occupa delle visite, (che ringrazio ancora!) mi accompagna per il borgo mostrandomi le varie installazioni artistiche seminate per tutta l’azienda e raccontandomi un po’ della tenuta, della storia e della cantina.
Vista la qualità delle varie vigne tutto viene parcellizzato e a seconda del Cru da produrre vengono eseguite diverse vinificazioni.
Circa 300-350 mila bottiglie prodotte, suddivise tra 10 etichette.
Prima annata di chianti prodotta è stata la ’82 e nell’85 la prima de L’apparita, un 100% Merlot che in quegli anni era abbastanza inusuale.
La vigna dell’ Apparita ha come forma d’allevamento un sistema antico chiamato a “lira aperta” molto interessante.
A fine giro ho potuto assaggiare alcuni dei grandi vini che producono e il San Lorenzo è a dir poco strepitoso.
Vigna San Lorenzo 2015 Chianti Classico Gran Selezione
80%Sang-13%Merlot-7%Mal.nera
Rosso rubino vivo tendente al mattone.
Al naso potpourry di fiori secchi, frutta rossa in confettura, note smaltate, balsamico, cacao e tabacco a chiudere.
Sorso ampio, austero, aristocratico, di gran corpo e infinita freschezza.
Buona persistenza, tannino vibrante e setoso, bella acidità sostenuta e piacevole sensazione di avvolgenza.
Ottimo equilibrio e palato finissimo.
Acini Rari vi da appuntamento al prossimo tour.
Non perdetene nessuno e ripartite dall’inizio.