25 Gen 2024
Vinodentro

“DIFFERENT WINE”, vini fuori dal comune.

IL COSA ED IL DOVE

Dal 15 al 17 Dicembre u.s. Valentina Fabbri Biancone e Mario Bauzullo hanno organizzato la prima Edizione di DIFFERENT WINE, Evento dedicato a vini fuori dal comune, ad Aziende medio-piccole spesso dimenticate in carta dei vini e nelle nostre cantine, impegnate nella promozione del Territorio e nel recupero e valorizzazione di vitigni autoctoni misconosciuti.

Una tre giorni che ha richiamato numerosi winelovers ed addetti del settore in una location assolutamente nuova quale quella dell’ancora non inaugurato MEDITERRANEUM ACQUARIO DI ROMA (che ora so dove sta ma che c’ho messo mezz’ora a trovare).

GLI ASSAGGI

Una ventina le Aziende presenti in rappresentanza di tutta la lunghezza dello stivale italico, per una proposta a misura d’assaggio.

Di seguito potrete dare una sbirciata alla mia personalissima “TOP FIVE” (degli altri vini assaggiati potrete invece leggere qui).

Prendetene spunto per i Vostri prossimi assaggi.

IL PIEMONTE

CIABOT

130 anni di storia, 4 generazioni ed un patrimonio vitato che va dall’areale di Dogliani al Roero passando per le Langhe.

Una storia che racconta di passione, tradizione, innovazione, scommessa.

Ecco allora che bisogna scomodare Capitan America per promuovere il marchio SUPERPIEDMONT e l’idea di uscire dal Piemonte dei vini in purezza per approdare a quello dei blend.

Azzardato?

Staremo a vedere.

LANGHE DOC SAUVIGNON “BOSCODONNE” 2022: al naso sono il fieno tagliato e la foglia di pomodoro quelli che Vi strizzano l’occhio ed introducono gli accenti fruttati di nespola e frutta esotica mentre la chiusura è dedicata alle erbe aromatiche.

In bocca è beverino ben corrispondente all’olfatto, morbido ed appropriatamente fresco, con un finale piacevolmente sapido ed intrigantemente ammandorlato.

Tappo stelvin e piacioneria per un sorso di quelli “easy” di cui avremmo bisogno più spesso.

Da bere ascoltando “WOT” di CAPTAIN SENSIBLE.

L’ALTO ADIGE

JOSEF WEGER

Cornaiano è frazione di Appiano e qui, da 6 generazioni, la storia del vino è scritta dalla Famiglia Weger.

3ha (più 5 di conferitori ultraselezionati) per una produzione che racconta un Territorio e la sua anima.

SÜDTIROL ALTO ADIGE DOC GEWÜRZTRAMINER “AUSWAHL” 2022: naso che nel suo essere poco “Gewürz” evidenzia una complessità fruttata che ne migliora l’equilibrio olfattivo, sottolineando dolcezze di acacia, albicocca e pesca ben pareggiate da freschezze vegetali di erba limoncella e sambuco.

Sorso sostanzioso ed al contempo di grande piacevolezza, di muscolatura definita ma affatto pesante, con una chiusura di piccante sapidità.

Difficile resistere alla voglia di aprirne una seconda bottiglia.

Da bere ascoltando “LAST TRAIN HOME” del PAT METHENY GROUP.

IL VENETO

PAOLO COTTINI

Una storia lunga 4 generazioni con un oggi iniziato nel 2010.

7ha a Fiumane, nel cuore della Valpolicella, 60000 bottiglie suddivise tra 8 etichette.

Un’Azienda che con i vini appartenenti alle Denominazioni evidenzia radici profonde nella tradizione ma che non ha paura di mostrare il proprio lato “emozionale” attraverso dei vini IGT di assoluto interesse.

ROSSO VERONESE IGT “PA.CO. SENSAZIONI DI PAOLO” 2020: Ripasso si ma sulle bucce dl Syrah per un naso birbante che delle spezie propone le piccantezze e le dolcezze d’oriente, il selvatico dei piccoli frutti e la delicatezza delle rose.

Sorso simile al precedente ma decisamente più brioso, di dinamica tannicità e con una chiusura che mixa frutta rossa matura a friccicori di spezie.

Bello.

Da bere ascoltando “SENSATIONS” degli ALPHAVILLE.

LA TOSCANA

ENOFORIA

Costola dell’Azienda agricola AUTUMNALIA e figlia della volontà di Paola Presti.

Siamo a Magliano in Toscana (GR), in quella Maremma che dall’Argentario degrada verso il Tirreno, 1ha di vigneto dedicato essenzialmente all’autoctono e praticamente dimenticato Pugnitello per il quale l’Azienda si è meritata la nomina ad “AGRICOLTORE CUSTODE” nell’ambito del programma sulla biodiversità della Regione Toscana.

TOSCANA IGT ROSSO PUGNITELLO 2019: frutto della prima vendemmia evidenzia al naso prugne e ciliegie, freschezze di arancia rossa, macchia mediterranea, alloro e sottili speziatura e sottobosco.

Sorso che evidenzia una bella verve fresco-sapida, tannini ancora spadaccini ed una chiusura di decisa, marina sapidità.

Ne riparliamo tra, diciamo…tre anni, intanto mi intriga parecchio.

Da bere ascoltando “ORBETELLO ALI E NOMI” di FLAVIO GIURATO.

L’UMBRIA

TENUTA DI SARAGANO

Montefalco, Gualdo Cattaneo, 230ha di cui 15 vitati con le vigne più alte di Montefalco, solo vigne vecchie ed in parte a piede franco per il 100% Sagrantino.

Vini territoriali, non omologati ed assolutamente riconducibili

MONTEFALCO DOC BIANCO 2022: Trebbiano Spoletino con una iniezione di Grechetto per un naso che racconta contrasti: dolcezze balsamiche del tè contrapposte ad amaritudini di quasi carciofo e frutta gialla stramatura che rivaleggia con la salvia su uno sfondo di leggere piccantezze e note fumé. Sorso pieno ed avvolgente, che evidenzia grassezze gliceriche e fruttate e contenuta freschezza, con un allungo di amaricante vegetalità sottolineato dalla sapidità quasi piccante.

Si becca il mio premio “SURPRAIS”.

Da bere ascoltando “SURPRISE, SURPRISE” dei ROLLING STONES.

ED ORA?

Ora è il momento dei ringraziamenti, agli Organizzatori che mi hanno cortesemente dato ospitalità ed ai Produttori che hanno avuto la pazienza di sopportarmi ed offrirmi un calice di emozioni.

Ed è anche il momento di darVi appuntamento al DIFFERENT WINE del 2024.

Roberto Alloi

VINODENTRO