La Sardegna di VINODABERE 2024
IL COSA ED IL DOVE
Seconda Edizione per LA SARDEGNA DI VINODABERE, Evento romano dedicato dall’omonima testata (con la collaborazione, quest’anno, di Roberta Perna) a Vini e Territori di un’isola che è in realtà un piccolo continente.
Nei giorni 21 e 22 Gennaio u.s. le sale dell’Hotel Belstay di Roma si sono dunque riempite di una gran folla di giornalisti, addetti del settore e “semplici” winelovers desiderosi di perdersi tra Territori e Tradizioni seguendo i racconti dei numerosi produttori presenti.
Una due giorni riuscitissima (nonostante la mancanza di alcune “compagini”) che merita assolutamente di essere messa in agenda sin da ora per il prossimo 2025.
GLI ASSAGGI
Oltre 30 le Aziende presenti e fin troppi vini da assaggiare (soprattutto per uno solosolo come me), banchi d’assaggio e masterclass.
Ce n’era per tutti e per tutti i gusti!
Per me è stata una giornata particolarmente impegnativa (complicatissimo gestire passione e gare del nano di famiglia senza avere il dono dell’ubiquità).
M’ero fatto una bella lista del “cosa” assaggiare ma, come spesso mi succede, è rimasta a casa, dunque…
Dunque non m’è restato che affidarmi a occhio, naso, estro, fortuna e zigzagare senza meta tra i vari tavoli, scegliendo le novità senza tralasciare completamente le vecchie conoscenze.
Ed ovviamente i risultati sono stati assolutamente all’altezza delle aspettative.
Tanta ma tanta Qualità e Produttori orgogliosi di presentare il frutto delle loro fatiche inquadrandolo nel tempo e nel luogo.
Vabbè, di seguito potrete tediarVi con le note di degustazione relative alla mia personalissima “TOP TEN” (degli altri vini potrete leggere qui), precipitateVi dunque ad assaggiare di persona ché, come ormai ben saprete, del mio giudizio è meglio non fidarsi.
TENUTA MUSCAZEGA
Siamo a Luras (SS).
È la pittrice romana Laura Carmina a mettere in piedi l’Azienda nel 2006.
3ha (sui 40 totali) curati in maniera maniacale e dedicati principalmente a quel Nebbiolo che sembra essere stato introdotto sull’Isola dal Generale La Marmora.
Una filosofia produttiva che la Produttrice riassume benissimo con: “piccola vigna, piccoli numeri, grandi vini”.
Le bellissime etichette?
Indovinate chi le ha disegnate!?
COLLI DEL LIMBARA IGT NEBBIOLO “DISIZU” 2021: un naso arrembante, tutto spezie pizzicose, macchia mediterranea, salvia, rosmarino, anice, liquirizia e frutta succosa in una atmosfera da età del ferro.
Sorso fresco e birbante segnato da tannini simpaticamente arruffati ma affatto maleducati, sapido e con una chiusura vergata dalle note amaricanti delle erbe aromatiche.
Se lo doveste aprire con degli amici, abbiate cura di averne almeno un paio di bottiglie di scorta.
Da bere ascoltando “DESIRE” degli U2.
LA CONTRALTA
Una giovane realtà (2019) che fa dell’attesa la propria filosofia.
Vinificazioni complesse, anfora, cemento, legno, acciaio, nessuna fretta di imbottigliare…
7ha suddivisi in 2 appezzamenti (5 ad Enas dedicati al Vermentino e 2 a Palau dove il Cannonau viene coltivato ad alberello).
4 i Vermentini in catalogo, tutti spiazzanti e che ben evidenziano la mano dell’enologo.
ISOLA DEI NURAGHI IGT VERMENTINO “SICUT ERAT” 2022: 2 mesi di macerazione sulle bucce e 9 mesi di anfora per un naso che lascia basiti.
Un sabba di dolcezze colorate di giallo (miele, mela cotogna, ginestra, mimosa) e verdi, erbacee freschezze (salvia, menta, rosmarino, macchia mediterranea).
Il sorso è di disarmante sostanza, affilato eppure di grassezza quasi burrosa, tannico da volerne subito assaggiare ancora, con i piedi ben piantati nelle dolcezze della frutta gialla ed un finale che è sguardo rivolto alle fresche ed amaricanti sensazioni delle foglie di menta.
Davvero bello!
Da bere ascoltando “SWEET DREAM” dei JETHRO TULL.
ISOLA DEI NURAGHI IGT VERMENTINO “AL SOL BRILLA” 2022: 15gg di macerazione sulle bucce, 1 anno di legno, acciaio…
L’impatto olfattivo è impressionante, se stessimo parlando di luce e di eclissi solare ci vorrebbe il vetro affumicato per guardare.
Qui è l’acuto delle dolcezze di miele ed il contraltare amaricante delle noci conservate sotto di esso, è il caldo giallo delle ginestre, sono i cespugli di macchia mediterranea piegati dal vento, sono le erbe aromatiche, i pizzicori peposi…
Ed in bocca tanta ciccia, un sorso glicerico, polposo con un animo decisamente marino, che vive del contrasto tannini-dolcezze e s’allunga, come sguardo all’orizzonte, in un finale tutto piccantezze.
Da bere ascoltando “HALO OF FIRE” dei METALLICA.
LI SEDDI
Siamo a Badesi, di fronte al Golfo dell’Asinara, Azienda a conduzione familiare nata negli anni ’60 dl Secolo scorso e con un oggi poco più che ventennale fatto di recupero di varietà autoctone (Vermentino in primis), coltivazione su sabbia ed impianti a piede franco.
VERMENTINO DI GALLURA DOCG SUPERIORE “LI PASTINI” 2022: impianti di 60/70 anni Vi trasportano con la fantasia in faccia al mare, tra cespugli di macchia mediterranea ed erbe aromatiche, amaricante quanto serve, dolce quanto deve.
Il sorso sorprende per una inaspettata carbonica.
Succoso e coinvolgente, teso e privo di qualsiasi cedimento, conferma i descrittori olfattivi e chiude supersalato sulle attese amaritudini.
Bello!
Da bere ascoltando “DREAMS” dei FLEETWOOD MAC.
CANNONAU DI SARDEGNA “MAISTRALI” 2021: faccia al vento ed in direzione ostinata e contraria, contrappone la propria immediata semplicità a quanti cerchino i muscoli nel Cannonau.
Il naso calca la mano sui piccoli frutti ma sono il mirto e la macchia mediterranea a catalizzare l’attenzione, quell’idea minerale di sabbia, il frangersi salino delle onde…
Sorso che riempie e non stanca grazie al giusto di freschezza ed al fascino discolo dei tannini, lascia da parte la frutta e, spada di ferro alla mano, cala il fendente delle amaritudini di erbe officinali.
Chiude balsamico e segnato da un leggero sgarbo laccato che però lo rende di assoluta, contadina eleganza.
Davvero bello!
Da bere ascoltando “BRIGHTON ROCK” dei QUEEN.
AUDARYA
Una storia iniziata negli anni ’50 con un oggi che sta girando la boa dei 10 anni.
Una produzione tutta dedicata alla tradizione con un meritevole focus sui vitigni meno gettonati
ISOLA DEI NURAGHI IGT BOVALE “NURACADA” 2021: liquirizia ed erbe officinali sono lì davanti, in bella mostra, ma è l’anima mediterranea quella che colpisce il cuore: salmastra di onde ed olive in salamoia, di cespugli piegati dal vento.
Poi un tocco di spezie scure ed un ruggito animale.
Il sorso è abbraccio sensuale e scossa di erotica freschezza, carezza di tannini e graffio di profonda sapidità, con una lunghezza balsamica che…
Da bere ascoltando “PELLE” degli AFTERHOURS.
JANKARA
7.5ha in quella Vena di San Leonardo (parte settentrionale della Gallura) che è regno del Vermentino e 2.5 a Mamoiada dedicati al Cannonau.
Una storia di “ritorni” iniziata in un 2006 che ha messo in pausa un’esperienza ventennale negli States.
La produzione?
Manco a dirlo: fortemente identitaria.
VERMENTINO DI GALLURA DOCG SUPERIORE 2022: naso di estrema eleganza, che mixa il giallo della sostanza fruttata con il bianco di una elegante, virginale florealità.
Poi un tocco d’agrume e lo sprint balsamico dell’anice.
Il sorso, ampio e sostanzioso, sorprende per una carbonica assolutamente inattesa.
L’acidità è un cavallo selvaggio che rifiuta redini e sella, un mustang da montare a pelo galoppando col vento in faccia verso il lungo finale di marina sapidità.
Col senno del poi e dopo aver assaggiato quello di cui leggerete subito sotto…pazzesco!
Da bere ascoltando “L’ANNO CHE VERRÀ” di LUCIO DALLA.
VERMENTINO SUPERIORE 2015 (JEROBOAM): dopo 7 anni di vetrato isolamento in una prigione dimensionalmente importante, il calice restituisce la libertà ad un vino che si stenta a riconoscere.
Il mustang s’è trasformato in un elegante arabo e la freschezza e diventata quella ristoratrice di un’oasi.
E mentre l’Oriente delle spezie è lì davanti e Vi propone mollezze di odalische, miele e datteri, ecco la scimitarra della balsamicità dell’anice e delle foglie di tabacco (quelle che le cubane arrotolano sulle cosce) a calamitare l’attenzione
Sorso sinuoso, che accosta con mirabile equilibrio larghezze fresco-sapide a profonda morbidezza fino alla piccantissima chiusura.
Supertoppp!
Da bere ascoltando “YOU CAN’T GET WAT YOU WANT (TILL YOU KNOW WHAT YOU WANT” di JOE JACKSON.
CANNONAU DI SARDEGNA DOC 2019 RISERVA: profilo olfattivo scuro che sciorina prugna, viole, bacche, spezie, il cacao dei boeri, polvere di caffè ed un ché di pirico in un turbinare di fresche folate di macchia mediterranea.
Sorso di elegantissima avvolgenza e grande equilibrio, tannini carezzevoli e finale a ricordarci del frutto.
Semplicemente tanta roba, davvero!
Da bere ascoltando “BAKERMAN” dei LAID BACK.
VITIVINICOLA ALBERTO LOI
Storia familiare per questa Azienda nata nella metà del Secolo scorso.
Una cinquantina di ettari nella zona di Jerzu.
Focus sul Cannonau senza dimenticare gli altri vitigni autoctoni.
CANNONAU DI SARDEGNA DOC JERZU “CARDEDO” 2019 RISERVA: l’olfatto riconoscerà sicuramente prugna ed amarena, l’amaricante liquirizia a darsi di gomito con le dolcezze cioccolatose, pizzicori di spezie e freschezze mentolate ma…quell’idea di “selvaggio” che…che fascino!
Sorso di grande coerenza, che evidenzia sostanza tannica e bella freschezza con un lungo finale in cui frutta e spezie si danno la mano.
Da bere Ascoltando “SENSE OF PURPOSE” dei PRETENDERS.
ED ORA?
Ora è il momento dei ringraziamenti: a VINODABERE per avermi ospitato, ai Produttori per avermi sopportato ed a Voi per avermi letto.
Ed è il momento dei buoni propositi: quello di approfondire la conoscenza di alcuni vini, quello di riassaggiare con calma alcune cose che…ne avrebbero bisogno e quello di ritrovarmi il prossimo anno con meno impicci da gestire e più tempo da dedicare ad un Evento davvero ben organizzato come questo