04 Apr 2024
Vinodentro

ROSA, ROSATI, ROSÉ la Guida 2024 (by Decanter Wine Academy)

IL COSA E IL DOVE

Lo scorso 16 Marzo, Renato Rovetta e DECANTER WINE ACADEMY hanno organizzato la presentazione alla Stampa e ai Produttori della Guida 2024 ROSA, ROSATI, ROSÉ.

Sede dell’Evento il Ristorante Domus Magnanimi di Roma, all’interno del quale sono stati allestiti i banchi d’assaggio destinati ad accogliere il grande pubblico di winelovers intervenuti e organizzate le masterclass dedicate ai Territori più vocati per la produzione di vini rosati.

GLI ASSAGGI

Oltre 150 le etichette in degustazione a rappresentare da Nord a Sud l’intero stivale italico attraverso un caleidoscopio di interpretazioni “en rose” del vino.

Beh, dato per scontato che non avrei mai potuto assaggiare tutto, sono partito da casa con la mia “road map” di degustazioni e…ovviamente ho poi fatto di testa mia.

Cioè, non proprio completamente, diciamo che ho deciso di dare priorità a quelle Aziende delle quali fosse presente il Produttore e affidarmi poi all’estro.

Cosa ho trovato?

Mhhhh…nella mia solita, totale, sincerità Vi dico che m’aspettavo non “qualcosa” ma “MOLTO” di più!

Il mondo dei vini rosati sta giustamente cavalcando la moda del momento ma credo che questo non debba essere un alibi per la produzione di vini “omologati”.

Accostarsi a un bicchiere dovrebbe essere solo un primo passo, stimolare la curiosità del consumatore all’approfondimento, alla conoscenza di uomini, Storia, storie, Territori.

Mi duole invece dire che, in troppi casi, ho trovato anonimato e facili piacionerie di cui il mondo del vino, nel 2024, non ha bisogno.

Comunque, bando alle ciance!

Di seguito troverete il mio consueto e incompleto “recit de dégustation” oltre ad una personalissima (e forse troppo cattiva) classifica che Vi invito a discutere e confutare (tra l’altro mi sono reso conto di aver “premiato” solo vini di una Regione che non ha una grandissima tradizione di vini rosati).

Dategli una letta e correte ad assaggiare!

LA “TOP FOUR”

LA TOSCANA

AZIENDA GUIDO F. FENDI

Una giovane (2009) Azienda a conduzione familiare molto attenta al Territorio, piedi ben piantati nella Tradizione ma sguardo rivolto al futuro.

TOSCANA IGT ROSATO “CHICCA ROSATO” 2022: 90% Grenache e il saldo di Syrah regalano un naso di respirosa balsamicità, fresco d’agrume e di una menta che sembra quasi di masticare.

La fragola ci sta bene e, ben disegnata, s’accosta a friccicori piccanti di pepe rosa.

In bocca mette da parte le durezze balsamiche e si concentra sulle succosità fruttate.

Fresco e di comparabile sapidità dimostra grande equilibrio e un finale da acquolina in bocca.

Da bere ascoltando “DIRTY BOULEVARD” di LOU REED.

VALDONICA

Proprietà austriaca per questi 15ha di campagna grossetana con vista sulle Isola del Giglio e Isola d’Elba.

Vermentino, Ciliegiolo e Sangiovese, produzioni succose che raccontano il Territorio con dovizia di particolari e spirito moderno.

VINO ROSATO FRIZZANTE “COCO” 2021: acronimo di COoperazione tra uomini e COllaborazione con la natura (ma a me piace leggerlo come “COCO CHANEL o, in maniera molto più terraterra come il protagonista di un noto film di animazione).

Via di mezzo tra la ricercata eleganza di un Metodo Classico e la rustica semplicità di un “rifermentato” si propone con vegetalità così intense da quasi nascondere i colori della frutta accostandole a note di frutta secca.

In bocca è spiritoso ma dimostra sostanza, comandano quei lieviti che sottolineano la nocciola ma emergono intriganti piccantezze a prendere per mano i ricordi fruttati.

Chiude leggermente fumé lasciandoVi col dubbio di quanto Vi piaccia e, nel dubbio, allungate la mano per chiederne ancora.

Da bere ascoltando “GET THE PARTY STARTED” di PINK.

POGGIO L’APPARITA

Appena un ettaro e mezzo tra le DOC Maremma e Montecucco che da vent’anni raccontano il Sangiovese(anche in bianco).

MAREMMA TOSCANA DOC ROSATO “SAN MICHELE N. 3” 2023: un Sangiovese che non si vergogna della propria anima vegetale e la accosta orgoglioso ai piccoli frutti rossi, all’arancia tarocco, al melone, agli sguardi marini, a un tocco di intrigante fumosità.

Sorso di decisa sapidità, che la freschezza pareggia a stento ma cui le morbidezze vengono in aiuto.

Chiude saporito e invogliante facendoVi allungare la mano.

Peccato non averlo assaggiato tra qualche mese!

Da bere ascoltando “MICHAEL” dei FRANZ FERDINAND.

I VINI DI MAREMMA

Fondata nel 1959, la cooperativa raccoglie oggi 215 soci distribuiti sull’intero territorio della provincia di Grosseto.

Grande attenzione alla tradizione vinicola locale e occhio attento alla sostenibilità ambientale.

TOSCANA IGT ROSATO “TRAMONTO DI MAREMMA” 2022: completamente differente da quello della precedente annata, si dimostra di marina completezza, affatto dimentico di una nota (fidateVi, non avevo bevuto troppo) di come pesce azzurro propone poi i caratteri varietali del vitigno esaltando in egual misura il frutto rosso e le aromatiche vegetalità in una atmosfera vagamente fumé.

Sorso di grande sostanza ed equilibrio, che il connubio “piccantezze di pepe rosa-carezza tannica” spingono a ripetere più e più volte.

Fatene scorta!

Da bere ascoltando “DIRTY BOULEVARD” di LOU REED.

GLI “INSEGUITORI”

IL CIPRESSO (LOMBARDIA)

7.5ha che da vent’anni sono dedicati principalmente al Moscato di Scanzo.

BERGAMASCA IGT ROSATO “ROSARIO” 2023: un naso tutto da sgranare quello di questo Merlot che, orgoglioso del proprio animo vegetale, non lo nasconde dietro il sipario del frutto rosso ma lo esalta con accenti d’agrume, mandorle ed erbe aromatiche.

Sorso sostanzioso (ma davvero sostanzioso!), riempie, disseta e invoglia a sedersi con le gambe sotto il tavolino perché qui, a occhi chiusi, sbaglieremmo colore!

TOSCANA IGT ROSATO “ROSAJO” 2023, VALDONICA (TOSCANA): naso ombroso per un rosato!

Ben più che sottilmente affumicato Vi mette sotto il naso l’intrico di una macchia boschiva non dimentica di foglie secche, nocciole e forse anche funghi mentre la luce la portano le bacche di corniolo e rosa canina.

Sorso di tagliente, verticale freschezza, sottilmente sapido, fin troppo rigoroso nel ricordaVi le acidità della frutta e con un finale che ancora una volta Vi fa stare seduti davanti a un camino spento.

LE MARCHE

TENUTA BARBAROSSA

Siamo a Pesaro sotto quel Castello di Candelara che ospitò “IL” Barbarossa in fuga dopo essere stato sconfitto dalla Lega Lombarda.

Una storia recente fatta di recupero di vecchi vigneti, valorizzazione dei vitigni del Territorio, rispetto per l’Ambiente e sostenibilità ai massimi livelli.

MARCHE IGP ROSATO “R OSÈ” 2022: un Sangiovese dal naso timido, che sembra vergognarsi di fronte all’invito della bella donna in copertina.

Dei gerani e dei ciclamini richiama più la parte erbacea del gambo che la gentilezza delle corolle e arrossisce proponendo fragole e ciliegie.

In bocca è vivo il contrasto tra la salata sostanza del sorso e l’accentuata dolcezza di quei richiami fruttati che suggerirebbero un certo residuo zuccherino.

Chiude goliardico e quasi vinoso nel sottolineare i sapori dell’uva.

E ORA?

Adesso è il momento dei ringraziamenti, a DECANTER WINE ACADEMY per avermi ospitato e ai produttori per avermi sopportato.

Metto sin da ora in agenda l’Edizione 2025 di una manifestazione che mi auguro che mi piacerebbe potesse contribuire a un successo dei vini rosati che vada al di là delle mode del momento, un successo che deve però necessariamente passare dalla presa di coscienza da parte delle Aziende delle potenzialità delle produzioni “en rose”

Roberto Alloi

VINODENTRO