29 Mag 2024
Cantine di cui anche Bacco andrebbe fiero

La Sicurezza in cantina secondo Dioniso e Bacco

Introduzione

La produzione vinicola, un’arte millenaria, è un processo che richiede una cura meticolosa a ogni dettaglio.
La sicurezza nei luoghi di lavoro, in particolare nelle cantine vinicole, è di fondamentale importanza per garantire la salute dei lavoratori e la qualità del prodotto finale.
La progettazione della sicurezza nei lavori in cantina non solo previene incidenti e infortuni, ma crea anche un ambiente di lavoro più efficiente e sostenibile.

Nella mitologia, Dioniso e Bacco sono divinità che presiedono il mondo del vino, figure mitologiche rappresentative del vino e della convivialità; se fossero spettatori delle moderne pratiche enologiche potrebbero esprimere pareri contrastanti sulla sicurezza in cantina.

Ma cosa succederebbe se questi due mitici Dèi fossero chiamati a gestire la sicurezza in una delle tante cantine vinicole che custodiscono?

Dioniso, noto per la sua saggezza e il suo amore per l’ordine, apprezzerebbe le misure di sicurezza come necessarie per preservare la vita e la salute dei lavoratori, elementi essenziali per la creazione di un vino di qualità.

Bacco, d’altro canto, con la sua natura selvaggia e libera, celebre per il suo approccio più spensierato e festoso, potrebbe criticare l’eccesso di regolamentazioni, vedendole come un ostacolo alla spontaneità e alla creatività.

Immaginate ora una cantina vinicola sull’Olimpo, sul Monte Olimpo, gestita da Dioniso e Bacco.

Ah, non lo sapevate?

Ebbene si, fonti infiltrate e ben informate ci riferiscono che i due titani della viticoltura, le due divinità del vino della mitologia greca e romana, gestiscono silenziosamente e da tempo immemore la Cantina delle cantine vinicole. Un po’ da incubo a dire il vero.

Infatti Zeus, Re degli Dèi e sovrano del Monte Olimpo, dopo i recenti aggiornamenti al testo unico sulla sicurezza, che lo obbliga a seguire corsi di formazione sulla sicurezza come Datore di Lavoro, ha ordinato ai nostri due titani di metter mano il più presto possibile alle faccende che non funzionano in cantina e di organizzare dei corsi secondo il decreto legislativo nr. 81 del 2008.

Oggi, dunque, queste due figure mitologiche si trovano a dover affrontare una sfida moderna: la progettazione della sicurezza nei lavori di ristrutturazione di una cantina vinicola antica e la tutela della salute dei lavoratori.

In questa allegorica avventura, esploreremo le criticità, scopriremo le divergenze e convergenze tra Dioniso e Bacco, con un tocco di ironia nel rispetto del tema della sicurezza, ma soprattutto indagheremo costruttivamente alcuni rischi a cui occorre prestare attenzione e prevenire i pericoli anche in una cantina situata sul Monte Olimpo.

Assisteremo ad un dibattito epico tra titani del vino e ad un confronto di cotanta illuminazione, tra fulmini e saette scagliate da Zeus, accerchiato dagli ispettori dell’INAIL, in cui sarà offerta una prospettiva più unica che rara.

Dioniso: il pianificatore e progettista meticoloso della sicurezza.

Dioniso, con il suo aspetto solenne e la sua aurea di saggezza, è il primo a prendere in mano la situazione e a prendere la parola con il suo consueto tono grave e riflessivo:

Amici miei, la sicurezza nei lavori in cantina vinicola non è solo un obbligo legislativo, ma un atto di rispetto verso coloro che dedicano la loro vita a trasformare l’uva in nettare divino. Ogni dettaglio, dalla progettazione degli spazi di lavoro all’adozione delle misure di protezione individuale, deve essere curato con attenzione.

Dioniso, noto per la sua sapienza e profondità, si approccia alla gestione della cantina con serietà e meticolosità. La sua prima preoccupazione è garantire la sicurezza dei lavoratori.

Egli, infatti, enfatizza l’importanza di coinvolgere esperti di sicurezza fin dalle prime fasi del progetto. La progettazione delle cantine deve prevedere spazi adeguati per evitare incidenti.

Amici miei, la sicurezza è la base su cui poggia la qualità del nostro nettare divino. Ogni fase della produzione, dalla raccolta dell’uva alla fermentazione, richiede un’attenzione scrupolosa alla sicurezza. E scrupolosi devon esser anche i tecnici

E quindi decide di chiamare subito a raccolta architetti e ingegneri della sicurezza (mmh! Bacco storce il naso sentendo nominare Questi ultimi), discutendo con loro sui seguenti punti e fasi fondamentali: dell’analisi dei rischi, dichiara:

occorre identificare i potenziali pericoli presenti in ogni fase della produzione del vino, dalla ricezione delle uve alla vinificazione, dallo stoccaggio al confezionamento;

della progettazione degli spazi, sentenzia:

ogni area della cantina deve essere progettata per prevenire incidenti. Spazi ampi e ben ventilati, pavimenti antisdrucciolo e corridoi sgombri sono essenziali; bisogna creare layout che minimizzino i rischi di incidenti, come scivolamenti, cadute e collisioni. Le aree di accesso devono essere progettate per garantire un flusso continuo e sicuro di persone e mezzi. Distinti per funzione di mezzi meccanici e personale;

dell’equipaggiamento, predica:

tutti i macchinari devono essere conformi agli standard di sicurezza, con adeguati sistemi di protezione per evitare incidenti; assicurarsi che tutte le attrezzature e i macchinari utilizzati siano manutenuti per prevenire guasti;

della formazione, pontifica:

i lavoratori devono essere informati e formati sull’uso corretto delle attrezzature e sulle procedure di emergenza. Educare i lavoratori sulle pratiche di sicurezza e sull’uso corretto delle attrezzature. La formazione continua è essenziale per mantenere alti standard di sicurezza;

del tema scottante, e mai così attuale, degli ambienti confinati, afferma:

occorre gestire con particolare attenzione gli spazi confinati, come vasche di fermentazione e cisterne, perché rappresentano rischi significativi di asfissia e contaminazione.

Mentre cammina per la cantina, con al seguito gli architetti e gli ingeneri intenti a prendere appunti, osserva e fa considerare attentamente ogni dettaglio:

Una cantina ben progettata deve prevedere ogni possibile rischio,

dichiara Dioniso, mentre esamina i piani di ristrutturazione edilizia:

Dobbiamo considerare la ventilazione, le diverse illuminazioni e l’ergonomia per prevenire incidenti e malattie professionali.

Dioniso insiste su una formazione rigorosa per i lavoratori, l’uso corretto dei dispositivi di protezione individuale (DPI) e la manutenzione regolare delle attrezzature.

Ogni dettaglio è studiato per garantire un ambiente sicuro e sano.

.Nel frattempo Bacco, l’entusiasta spensierato e il festaiolo improvvisatore, con il suo approccio meno formale e più festoso, vede le cose in modo diverso.

Per lui, l’atmosfera della cantina deve essere vivace e gioiosa.

 E con un sorriso malizioso e una coppa di vino in mano non può fare a meno di intervenire:

Dioniso, vecchio mio, non ti pare di esagerare? Il vino è gioia, è celebrazione! Non possiamo far diventare la nostra cantina una caserma. La spontaneità è l’essenza del vino!

Non credi che tutta questa attenzione ai dettagli possa spegnere l’anima della vinificazione?

chiede Bacco, mentre sorseggia la coppa di vino!

Rincara la dose:

Le normative sono come i tralci secchi, soffocano la vite della creatività! Immagina di dover fermare la fermentazione spontanea perché un regolamento lo impone”

Oppure,

Immagina, zio, dover fermare una festa bacchica per riempire moduli di sicurezza! La magia del vino svanirebbe!

L’affondo finale:

Dove sarebbe la poesia della vinificazione se dovessimo preoccuparci di ogni minimo dettaglio burocratico? Non voglio vedere i miei followers trasformarsi in burocrati!

Il giovane Bacco tende a minimizzare i rischi, preferendo un ambiente di lavoro più rilassato e creativo.

Bacco propone a Dioniso un approccio più disteso alla nuova cantina da ristrutturare, per punti:

  • un ambiente festoso: crede che un ambiente di lavoro sereno e festoso possa migliorare la produttività e il morale dei lavoratori;
  • la minimizzazione dei rischi: secondo Bacco, l’esperienza e l’istinto possono spesso prevenire gli incidenti senza bisogno di regole troppo rigide.

Tuttavia Dioniso, non convinto della bontà delle idee di Bacco, decide di organizzare un tour nella cantina sul Monte Olimpo per mostrargli direttamente sul campo i punti critici.

Il Tour della Cantina

L’area di ricezione e conferimento delle uve

Dioniso e Bacco iniziano il loro tour nell’area di ricezione e conferimento delle uve.

Dioniso sottolinea l’importanza di avere procedure di sicurezza ben definite e di mantenere le attrezzature in buone condizioni per evitare incidenti.

Immagina, Bacco, cosa potrebbe accadere se una delle macchine per il trasporto dell’uva si rompesse,”

spiega Dioniso,

gli addetti potrebbero scivolare e cadere, causando infortuni gravi.

Prova invece a pensare le nostre amate uve raccolte con cura, lavorate in ambienti sicuri dove ogni fase del processo è monitorata per prevenire incidenti. Solo così possiamo garantire che il nostro vino sia non solo delizioso, ma prodotto in modo sostenibile e rispettoso della vita umana.

Bacco, pur riluttante, ammette che un po’ di attenzione in più non farebbe male:

Forse hai ragione, Dioniso. Un lavoratore ferito non può certo godersi una buona festa.

L’area di vinificazione

Proseguendo verso l’area di vinificazione, Dioniso illustra i rischi legati alle alte temperature e alla pressione delle attrezzature.

Qui, le temperature possono essere molto alte e le attrezzature funzionano sotto pressione

dice Dioniso.

Dobbiamo garantire che i lavoratori siano protetti da ustioni e scottature, e che ci siano adeguati sistemi di sicurezza per evitare esplosioni.

Bacco annuisce, visibilmente impressionato.

D’accordo, zio, la sicurezza prima di tutto. Ma non possiamo dimenticare l’importanza di un ambiente di lavoro che ispiri e motivi.

L’area di conservazione e invecchiamento

Nel proseguire il tour, i due arrivano all’area di conservazione e invecchiamento. Qui, Dioniso evidenzia i rischi di inalazione di gas nocivi e la necessità di monitorare costantemente la qualità dell’aria.

Le esalazioni di gas durante la fermentazione possono essere pericolose

avverte Dioniso.

È essenziale avere un sistema di ventilazione efficiente e sensori per rilevare la presenza di gas nocivi.

Bacco, sempre pronto a trovare un lato positivo, propone un’idea.

E se facessimo anche delle pause regolari per degustazioni? Così, mentre controlliamo la qualità dell’aria, possiamo anche assicurarci che il vino stia maturando a dovere.

Le convergenze inaspettate

Nonostante le loro divergenze, Dioniso e Bacco trovano un punto d’incontro per la loro cantina. Decidono di mettere giù delle regole progettuali insieme per la Cantina del futuro, combinando sicurezza e atmosfera festosa.

Le aree di riposo: Dioniso e Bacco concordano sull’importanza di aree di riposo dove i lavoratori possano rilassarsi e recuperare energie, senza compromettere la sicurezza;

eventi formativi festosi: Bacco suggerisce di organizzare eventi formativi sulla sicurezza in cantina che siano anche momenti di festa, per coinvolgere i lavoratori in modo più dinamico;

design creativo: la cantina sarà progettata con elementi estetici e decorativi che riflettano l’anima del vino, ma con materiali e soluzioni sicure, dove l’aria indoor sia costantemente controllata, il radon regolarmente rilevato e attenzionato secondo il decreto legislativo 101 del 2020.

L’Happy hour nelle Capanne vinicole

Terminato il tour della cantina, Bacco è impaziente di spostarsi nelle capanne vinicole in mezzo ai vigneti del Monte Olimpo per l’happy hour serale. Manco a dirlo!

Dioniso, è ora di rilassarsi e godersi un po’ di vino!” esclama con entusiasmo.

Dioniso, però, non perde occasione per ricordare l’importanza della sicurezza anche in questi momenti:

Va bene, Bacco, ma ricordiamoci di fare attenzione. Anche durante l’happy hour, è fondamentale che le capanne vinicole siano sicure, con pavimenti antiscivolo e una buona illuminazione per evitare incidenti. Servizi igienici attrezzati anche per diversamente abili.  Gli enoturisti che verranno a visitare i vigneti e la cantina sull’Olimpo sono sacri per le tasche dell’azienda vinicola e devono essere accompagnati e accolti in sicurezza, occorre fornire loro servizi all’altezza del nostro nome

Bacco sospira, ma sorride,:

hai ragione, zio. La sicurezza è importante, ma non dimentichiamo di goderci il vino….!

Bevendo con responsabilità

si affretta a correggere Dioniso.

Mentre il tour volge al termine, in un’atmosfera paradisiaca, sul Monte Olimpo inaspettatamente la nebbia si dirada e si apre un rosso tramonto mai visto prima d’ora, tra nuvole di zucchero e arcobaleni, Dioniso e Bacco brindano insieme soddisfatti del loro lavoro.

La sicurezza in una cantina vinicola è una questione seria, ma ciò non significa che debba essere affrontata con rigidità o senza un tocco di gioia.

La collaborazione tra la saggezza di Dioniso e l’entusiasmo di Bacco ci insegna che è possibile creare un ambiente di lavoro sicuro e stimolante, dove la salute dei lavoratori è tutelata e la magia del vino può prosperare.

In questo affascinante incontro tra mitologia e modernità, Dioniso e Bacco ci mostrano che sicurezza e creatività non sono opposti, ma possono convivere armoniosamente, rendendo ogni cantina vinicola un luogo di protezione, passione e festa.

Arch. Edoardo Venturini

Cantine di cui anche Bacco andrebbe fiero

 

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PS: La rubrica raccoglie spunti, consigli, suggerimenti e altro ancora attinente al tema e soprattutto segnalazioni di titoli di testi antichi sulle costruzioni enotecniche e cantine vinicole. Grazie!

 

Box:

Dedicato a tutti gli operatori del settore che hanno lasciato questa vita terrena per andare a servire la magia della Cantina sul Monte Olimpo…