19 Set 2022
Il Vino in una stanza

CUVETTE VILLA FRANCIACORTA: LA FORZA DEL TEMPO ATTRAVERSO LE BOLLICINE.

È una mattina di fine giugno e a Monticelli Brusati il sole è già caldo. Siamo in una delle estati più calde della nostra storia. Le foglie guardano la terra che, polverosa e arida a causa della siccità, trasmette lo sforzo che ogni singola pianta di vite sta vivendo in questo periodo difficile per le condizioni climatico-ambientali. Meravigliosa è la brezza che dal lago di Iseo invoglia a camminare tra le vigne, in attesa di quello che è un evento che raramente avviene in Franciacorta: la verticale di ben dieci annate di Cuvette. 

Villa Franciacorta ci regala ogni anno spumanti millesimati Franciacorta con lavorazioni lunghe sui lieviti. Cuvette appartiene alla romantica storia di essere stato il vino di nozze di Roberta Bianchi e Paolo Pizziol, oggi titolari dell’azienda, donatole dal papà, Alessandro.

Un Franciacorta caratterizzato da una personalità decisa e solida, che dà conferma a chiunque lo degusti. 85% Chardonnay e 15% Pinot nero con una lavorazione di circa 6 mesi e i seguenti 66 mesi l’affinamento è sui lieviti (per l’ultima annata prodotta). Una bollicina che già sposa l’idea del tutto pasto, che rimane al centro dell’attenzione se servita dall’antipasto al fine pasto, nel rispetto delle portate ad essa abbinate. 

 

Accolti nella sala delle degustazioni, siamo stati felicemente accomodati ad un tavolo imperiale per circa cinquanta giornalisti del settore, ristoratori ed enotecari. Siamo dunque stati guidati magistralmente da Nicola Bonera, miglior Sommelier d’Italia nel 2005, percorrendo così la storia di Cuvette e dell’azienda attraverso una “macchina del tempo”. 

2016

Descrizione tecnica:

Una grande vendemmia. Un anno certamente non facile sotto l’aspetto climatico con fasi alterne che hanno consentito di raggiungere risultati sorprendenti sotto l’aspetto qualitativo. L’andamento climatico particolarmente favorevole della primavera, senza grosse insidie dal punto di vista fitosanitario, ha consentito una ripresa vegetativa in media con annate precedenti e lasciava prevedere una buona evoluzione. Ai primi di giugno un clima più fresco e umido con piogge frequenti ha comportato un rallentamento delle fasi fenologiche con conseguente posticipo della maturazione. A fine luglio l’annata si presentava con un potenziale produttivo di grande interesse e indubbia qualità con una riduzione quantitativa tutto sommato limitata. Gradazioni ideali, ottime acidità, profumi intensi e fragranti, e come sempre, caratteristica di questo terroir, la eccellente sapidità hanno dato

vita ad una grande annata.

Inizio vendemmia: 25 agosto 

Bottiglie prodotte: 8.155

Data sboccatura: agosto 2021

Note di degustazione:

Colore meraviglioso, brillante e lucente. Il naso sprigiona note intense; è un naso pieno e completo;

Si percepiscono i sentori di frutta gialla ancora croccante, le linee sottili di spezia e delicata balsamicità. Le sensazioni fragranti di lievitati accompagna, e mai schiaccia, il ventaglio di profumi.

In bocca sprigiona una forza elegante con particolare ricchezza sia di aromi che nell’equilibrio gustativo. Freschezza tesa e grande pienezza nel sorso. Persistenza straordinaria e nota sapida particolarmente percettibile.

2015

Descrizione tecnica:

La stagione vegetativa 2015 è cominciata senza intoppi con il germogliamento intorno alla prima decade di aprile. Da aprile ad agosto la stagione 2015 è stata la meno piovosa degli ultimi anni. L’andamento meteorologico del mese di luglio, caratterizzato da pioggia quasi assente e temperature medie giornaliere piuttosto alte, ha rallentato l’attività metabolica delle vigne, riportando la progressione della maturazione ad un andamento più regolare. Le raccolte sono cominciate intorno a Ferragosto e sono proseguite per circa venti giorni. Il perdurare di temperature medie piuttosto elevate ha comportato una vendemmia breve e concentrata. Infatti, per le uve destinate alla spumantizzazione è molto importante la tempestività della raccolta per garantire il mantenimento del corretto corredo acidico, che assicura la caratteristica freschezza e longevità de Franciacorta.

Sul piano quantitativo rispetto alle premesse iniziali, le rese realmente registrate in cantina sono tra il 5 e il 10% inferiori alle aspettative, in quanto la quasi assenza di precipitazioni durante tutta la stagione vegetativa ha determinato un alleggerimento del peso dei grappoli. Sul piano qualitativo complessivamente quella del 2015 è da considerarsi un’annata interessante, con profilo da vini più orientati a struttura e complessità che in altre annate.

Inizio vendemmia: 14 agosto

Bottiglie prodotte: 7.061

Data sboccatura: maggio 2020

Note di degustazione:

Il colore si presenta sempre molto bello. La nota varietale dello Chardonnay al naso si esprime in maniera diretta e nitida. Deciso e verticale con leggere sfumature erbacee, verde e una frutta bianca succosa e croccante. La pulizia di bocca e l’equilibrio di beva sono eccellenti. Ha il difetto, se così si può chiamare, di non colmare mai la sete. Si continua bere e molto volentieri. Talmente cremoso e ricco che ricorda un Saten.

Si percepisce a livello generale che l’annata è stata particolarmente bella ed equilibrata. Non si percepiscono shock, tutt’altro, è fluido e leggiadro, come ci si aspetta da una bollicina di questa caratura. 

2012

Descrizione tecnica:

Ottima annata caratterizzata da repentini cambiamenti climatici, che hanno alternato periodi caldi e secchi a periodi freddi e umidi. In particolare, un periodo freddo ed umido in concomitanza della fioritura ha determinato una sensibile riduzione della quantità dei grappoli, mentre un periodo di caldo torrido e secco è coinciso proprio con l’inizio della vendemmia. La conoscenza del terroir associata alla corretta gestione delle pratiche agronomiche, hanno consentito di avere un ottimo raccolto dal punto di vista qualitativo e buono da quello quantitativo.

Inizio vendemmia: 17 agosto

Bottiglie prodotte: 6.030

Data sboccatura: marzo 2018

Note di degustazione:

Bollicine e colore fini ed eleganti dal punto di vista visivo. Sia l’impatto olfattivo che quello gustativo portano al racconto del vino finezza e una sensazione un pochino più esile rispetto alla grande annata 2015. Da aspettarselo ed esaltarlo in quanto la precisione con la quale si esprime questo spumante è davvero esaltante. Belle le note mentolate, di anice, fresche e balsamiche regalate dal pinot nero. Una frutta un poco più a pasta bianca e le note speziate che ricordano la 2016. 

2010

Descrizione tecnica:

Buona annata, dopo un inverno freddo e umido il germogliamento è iniziato con sensibile ritardo. Buona emissione di grappoli con un equilibrato rigoglio vegetativo. Fase della maturazione caratterizzata da un insolito periodo fresco e piovoso che ha portato ad un ritardo del periodo della vendemmia; i grappoli hanno mantenuto acidità elevate, superiori alla media, con gradazioni medio basse.

Inizio vendemmia: 30 agosto

Bottiglie prodotte: 7.710

Data sboccatura: febbraio 2017

Note di degustazione:

Anche nella 2010 il colore e la bollicina sono meravigliosi alla vista. Al naso si percepiscono note di leggera ossidazione, una frutta particolarmente matura, sfumature di caramello, spezie che tendono all’orientale e un finale di erbe aromatiche molto piacevole. Il sorso è pieno, rotondo, particolarmente “grasso” dettato anche da una bollicina più fine e meno impetuosa. Lo Chardonnay è caldo e carico e il Pinot nero dona struttura e ricchezza gustativa. Bello il finale esotico e di liquirizia in polvere, nonostante la lunghezza non sia da segnalare. La sapidità è una costante. 

2008

Descrizione tecnica:

Ottima annata. L’inverno non particolarmente freddo ha favorito una buona ripresa vegetativa con una giusta emissione di grappoli. La primavera, caratterizzata da continue piogge accompagnate da basse temperature, ha ritardato le fasi vegetative incidendo in maniera sensibile sul momento della raccolta. Nella media la produzione quantitativa, regolare in tutti gli apprezzamenti. Ottima la matura-

zione dello Chardonnay, che ha conservato un patrimonio aromatico importante ed ha consentito una produzione vinicola qualitativamente superiore alla media. Buoni i tenori zuccherini con acidità elevate.

Inizio vendemmia: 26 agosto

Bottiglie prodotte: 7.495

Data sboccatura: marzo 2016

Note di degustazione:

Il naso è il più floreale trovato finora: spensierate le note di violetta accompagnate dalle note di erbe aromatiche come la salvia e il timo, tutti particolarmente intensi, che si percepiscono ancora prima di avvicinare il calice al naso. In bocca la bollicina è numerosa e persistente, ma non invasiva. Si può definire vinoso, con una leggera sfumatura liquorosa ben riequilibrata dalla freschezza e sapidità che a braccetto danno quel leggero colpo di durezza che un’annata come la 2008 necessitava.

Il finale è speziato e si intravedono le note di pasticceria e di panettone. La balsamicità sempre presente in persistenza. 

2007

Descrizione tecnica:

Buona annata caratterizzata da un inverno mite, con temperature quasi mai al di sotto degli 0° C, e da una primavera particolarmente calda dove la ripresa vegetativa precoce ha portato ad una fioritura anticipata di 2-3 settimane. Il successivo altalenarsi di ritorni di freddo a temperatura al di sopra della media non ha particolarmente favorito l’allegagione incidendo sensibilmente sulla quantità di uva

prodotta. L’impennata di temperatura del mese di luglio ha accelerato nuovamente la maturazione portando ad un anticipo della raccolta di 10-15 giorni rispetto alla media delle annate precedenti. Le uve raccolte oltre ad un perfetto stato sanitario presentavano un ottimo contenuto zuccherino con buoni livelli di acidità.

Inizio vendemmia: 8 agosto

Bottiglie prodotte: 14.612

Data sboccatura: maggio 2014

Note di degustazione:

Tostatura. La prima cosa che si percepisce al naso è quel leggero sentore di nocciola tostata e coccio di abete ardente. I terziari si fanno sentire e la parte di frutta, pur essendoci e raccontandosi, passa leggermente in secondo piano. Il sorso colpisce ancora per la bollicina viva. Grande equilibrio anche per questa 2007. Bella è la persistenza tattile, più che gustativa, in quanto la sapidità rimane sulle labbra e dona quella piacevolezza di beva che da un vino così longevo non ti aspetteresti.

2006

Descrizione tecnica:

Ottima annata. Ripresa vegetativa in condizioni climatiche ottimali, che ha favorito una buona emissione di grappoli al punto che in taluni appezzamenti si è reso necessario il diradamento. Un inizio dell’estate particolarmente caldo e asciutto ha fatto temere un ripetersi dell’annata 2003. Grazie però ad un sostanzioso cambiamento delle condizioni climatiche che hanno portato acqua in quantità ideali per lo svolgimento delle fasi vegetative della vite, per l’accrescimento degli acini. La formazione degli zuccheri e la salvaguardia del patrimonio acido e aromatico, al momento della raccolta le uve si sono presentate perfette dal punto di vista sanitario con un ideale contenuto di zuccheri, acidità buone con una concentrazione alta di componenti aromatiche.

Inizio vendemmia: 23 agosto

Bottiglie prodotte: 18.910

Data sboccatura: ottobre 2011

Note di degustazione:

Già al naso percepiamo che questo 2006 sarà uno spumante dalle mille freschezze. Verticale al naso e colpisce ancora una volta la capacità di lettura dell’annata da parte del vino. Un’annata più fresca che porta sensazioni fragranti, leggera mentuccia, spesse sensazioni semi aromatiche, una punta di incenso e mela golden in abbondanza. In bocca sia la bollicina che la struttura del vino danno la sensazione di essere meno potente, più sottile, più delicata, ma diretta e tagliente. 

Può sembrare esile, ma ha in sé la vigoria di un Franciacorta che ha fatto un passaggio in legno, seppur minimo, che non sovrasta, ma ne arricchisce il sorso. 

 

2003

Descrizione tecnica:

Buona annata. Fino alla fine di giugno andamento climatico nella norma. Durante i mesi di luglio e agosto si è manifestato un periodo molto caldo e asciutto con temperature prossime ai 40°C. Vendemmia molto anticipata rispetto alle annate precedenti con gradazioni spesso elevate e bassa acidità. Scarsa resa del mosto. La natura e la profondità dei terreni aziendali hanno mitigato notevolmente i disagi climatici dell’annata consentendo comunque di ottenere bollicine di buon spessore.

Inizio vendemmia: 13 agosto

Bottiglie prodotte: 14.000

Data sboccatura: febbraio 2008

Note di degustazione:

Siamo difronte ad una delle migliori bottiglie della verticale. Un colore che ricorda l’oro colato con i riflessi ancora vivi e vivaci. Già dal suo aspetto si può intuire il potenziale di un vino che ha sulle spalle 21 anni, di cui 16 dalla sboccatura. Il naso si presenta regale, sommo e austero per certi versi. Dopo qualche istante si sprigiona un’intensità profonda e un ventaglio di aromi che continua ad evolvere senza mai perdere di intensità. Le note di ossidazione ricordando vini come la vernaccia di Oristano, con uno spetro olfattivo tridimensionale. Ricco al naso con profumi di miele, frutta secca, albicocche disidratate, anice stellato, chiodi di garofano, fichi secchi, menta peperita…e potrei continuare per ore a narrarlo. La bocca stupisce con una bollicina galoppante e una freschezza ancora netta, a tratti tagliente. Un tripudio di lunghezza gustativa e straordinaria piacevolezza. In forma la bottiglia? Può essere, ma solo chi fa in maniera passionale, consapevole e attenta il vino può regalare emozioni di questo tipo attraverso “una propria creatura”.

1999

Descrizione tecnica:

Annata contraddistinta da una buona ripresa vegetativa. Buona produzione e stato sanitario eccellente. Gradazioni medio-basse con buona acidità caratterizzata da alti livelli di acido malico, che hanno consentito un eccellente sviluppo delle potenzialità aromatiche dell’uva.

Inizio vendemmia: 1° settembre

Bottiglie prodotte: 13.050

Data sboccatura: marzo 2003

Note di degustazione: 

Una delle prime bottiglie prodotte cha ha la caratteristica di avere un grado zuccherino un po’ più elevato (in etichetta troviamo l’indicazione “extra dry”). Le motivazioni dell’utilizzo di questa dose extra di zucchero sono molto semplici da comprendere: la conservazione del vino. Non si tratta di una scelta stilistica, ma pura chimica e fisica. Le sensazioni che regala un vino spumante del 1999 sono emozionanti a priori, in quanto la capacità di riuscita di un prodotto fatto in epoche con tecnologia e conoscenza inferiori a quelle di oggi. Tuttavia, il vino si presenta dal corredo aromatico interessante, sicuramente evoluto e con la maturità propria di uno spumante di questa annata. Molto complesso e ricco e, degustandolo, mantiene ancora viva bolla e freschezza.

La dose di dosaggio rende tutto molto rotondo e morbido, ma non stucchevole. Persistente al palato, sicuramente un vino che si avvicina più all’abbinamento con formaggi erborinati o con un dessert fresco ed estivo.

 

A degustazione conclusa, un grande insegnamento che rimane è l’impotenza dell’uomo di fronte alla natura. Nonostante se le idee siano ottime, le tecniche affinate, i metodi di produzione all’avanguardia, in ultimo i conti sono da fare con la natura che ci circonda, le stagioni che si susseguono e con tutto il creato. Saranno questi fattori che aiuteranno nell’ottenimento di un prodotto eccellente o, al contrario, complicheranno la produzione e le aziende.

Definire questa esperienza straordinaria è riduttivo, senza considerare l’unicità delle annate e delle bottiglie aperte.

La vera esperienza è come il vino permetta all’essere umano di tornare indietro nel tempo e di viaggiare riscoprendo idee, filosofie, esperimenti, prove, successi, sconfitte, attraverso un ricordo tangibile. È qualcosa che ti riporta ad un periodo che ormai non c’è più, ma che non si dimentica e che non si deve dimenticare, perché proprio grazie a chi c’è stato, oggi noi siamo.

Federico Bovarini

Descrizione tecnica per ogni annata a cura di Villa Franciacorta