11 Mar 2024
Riflessioni Enologiche di un Viaggiatore diVino

È così facile

Le storie delle persone che ho incontrato hanno cambiato la mia vita, mi hanno aiutato a comprendere qualcosa in più di me, del mondo, degli altri. Non esiste la Verità, ma le storie che incontriamo, leggiamo, che ascoltiamo attraverso i linguaggi dell’arte, della poesia e della creatività ci aiutano a dis-velarla, a scoprire sempre qualcosa di inatteso, inaspettato, che va oltre la nostra esperienza. Spesso crediamo sia, facile, così facile, vivere alcune emozioni, determinati eventi che hanno l’impatto di far sembrare il niente reale. Di rendere l’attesa inutile ancor prima di iniziare ad essere. È così facile! È Cencio che dice a Straccio che Ora non è Ora, che non è più e che forse, se, sarà! Già forse!

Il viaggio è un soccorso, un assetto mentale, l’arte che si apprende direttamente sulla strada, a contatto con le persone e le più distinte culture. Saper viaggiare significa prima di tutto fermarsi e osservare.

Quale luogo migliore a Roma per un viaggio, se non il Rione Monti. Elegante ed austero ha custodito per secoli i segreti di una Roma silenziosa che con il tempo, ha condiviso la Suburra con il Vintage, la Fontana dei Catecumeni con Totti.

È nel Rione più esteso della città che troviamo dal 2007, con l’Enoteca Fàfiuchè, il Piemonte a Roma. Locale dai “Grandi Vini e dalla Piccola Cucina” con una proposta enologica unica e di altissimo livello. Qui Gianmarco, insieme alla sua famiglia, descrive esperienze e sensazioni, generando un sentimento di curiosità attraverso il racconto delle emozioni provate da chi ha frequentando un luogo, da chi ha visto e sentito. In concerto la scelta è: Bricco Appiani 2009 dell’Azienda Vinicola Flavio Roddolo. Uve 100% Cabernet Sauvignon, annata dalla quale sono state ricavate solo 2700 bottiglie. Un vino che è cultura, storia, civiltà, lavoro, sacralità, convivialità, progresso e tradizione, territorio e conoscenza. In una parola, è identità.

Ognuno basa il pensiero sul proprio vissuto, sull’esperienza di una vita o di poche ore. Funziona così: si genera la consapevolezza di un “luogo”, ognuno di noi è pronto a descriverlo e raccontarlo avendolo sperimentato anche solo per pochissimo tempo. Possiamo intervenire per facilitare il racconto di queste esperienze, non inventando ciò che non siamo ma valorizzando ciò che abbiamo: storia, spazi, pensieri, vino e cibo, attraverso la creazione di qualcosa che sia possibilità di incontro, di condivisione, di accoglienza delle persone.

LA PROPOSTA DELL’ENOTECA: Rotazione di 20 Vini in mescita, divisi in bollicine (italiane e Francesi), Vini fermi (Bianchi e Rossi) e Dopo Cena, accompagnati da piatti della tradizione Piemontese e non solo (riso patate e cozze).

 

Marco Sargentini

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