Il Mercante di sogni
Che cosa proviamo quando osserviamo un tramonto che colora con fiamme rosse il cielo di una città? Quando intravediamo la prima fessura di luce uscire dall’acqua del mare all’alba di un nuovo giorno? Quando osserviamo, durante un viaggio in macchina, la Natura intorno a noi che ci avvolge con la sua sconosciuta immensità, che sentiamo così familiare?
E la luna? Perché stare con il naso all’in su, in una notte di stelle cadenti, ci porta a dare in custodia i nostri desideri più profondi al sorriso accennato della luna piena che, come un faro, sembra volerci sussurrare che esistono strade luminose per uscire dall’infinita vastità delle nostre tenebre?
Quello che sentiamo in quei momenti è il riflesso di chi siamo, dell’esperienze che abbiamo vissuto nella nostra vita, delle persone che abbiamo amato e di quelle che ci hanno fatto del male; delle risate e delle lacrime che ci hanno accompagnato; dell’incanto di quei rari momenti eterni, che rimangono impressi nella nostra memoria.
Planare su colline verdi a pochi passi dal mare, quando questo ne è immensità, è quella sensazione di pace che ti fa sentire connesso con le componenti circostanti. A Cupra Marittima (AP), piccolo e favolosamente “lento” borgo a pochi km da Grottammare c’è un luogo dove l’attinenza, l’accoglienza, la mescita e la ristorazione sono famiglia e rispetto. Il Koko Enoteca Beach & Restaurant. Umberto padrone di casa ospitale, sorridente e coinvolgente come un romanzo, è il Mercante di Sogni della costa Marchigiana. La sua carta vini riproduce fedelmente la grande conoscenza dei vini e l’amore per la sua terra. Qui le connessioni tra le persone sono intensità e sincerità della vita, e la Famiglia Cossignani, Letizia e Edoardo, ne sono parte integrante. I loro vini, prodotti, a pochi km dal mare, in quello che al primo sguardo è il Giardino del Re, sono la rappresentazione del Tempo nella sua forma più aurea e simbolista. Tra questi il Blanc de Blancs Cossignani L.E. Tempo. Metodo Champenoise 24 mesi sui lieviti uve 100% Pecorino Extra Brut.
Questo vino è un Acceleratore, è un circuito di feedback positivi. Non come quei circuiti che si accumulano troppo rapidamente ed esplodono senza provocare alcuna trasformazione reale. In questo caso l’Accelerazione è un circuito in cui la misura quantitativa della velocità si fonde con la dimensione qualitativa dell’intensità. Un gradiente ibrido in cui i cambiamenti di quantità non possono essere separati dai cambiamenti di qualità, e in cui l’oggetto dell’accelerazione è preservato ma solo nella misura in cui il suo principio fondamentale è quello della trasformazione costante. C’è sempre il rischio che questa tipologia di circuito finisca con il collasso della realtà nella virtualità. Ma noi amiamo i rischi. Qualsiasi cosa è meglio dell’eterna tirannia della realtà.
Cercate di capirmi, quel che occorre non è un profeta ma un terminale schizo. Un ricevitore dotato di altissima sensibilità capace di captare e interpretare le vibrazioni psichiche disseminate nell’oceano mente. Questo è il nostro tempo. Non serve a nulla la previsione di tendenze del mondo oggettivo, perché il mondo oggettivo non esiste. Quel che serve (forse) è una macchina di trascrizione degli impulsi che provengono da sensori disseminati nella psicosfera che ci sta intorno illimitatamente. Se l’accelerazione obbliga a un’esperienza di vita intensa, allora il suo avatar è lo schizo. Questo perché lo schizo non ha confini, Lui/Lei, meglio dire “It” è invaso da tutti i lati. Si connette a tutto senza mai cercare di ricondurre queste connessioni alla logica ricreativa dell’essere umano.
Sognando e sperando nuove realtà, Il Mercante dei Sogni si è palesato. Stiamo in silenzio, immobili, osservando, dando una tregua al nostro sforzo di voler trovare una spiegazione a tutto e al nostro desiderio di controllo sulla quotidianità – infantili illusioni – sentendo che siamo parte di qualcosa di più grande e più saggio di noi, che dovremmo imparare a rispettare e del quale dovremmo fidarci più di qualsiasi altra cosa, sentendoci in armonia con una sublime meraviglia che, non sempre, ha senso che venga capita. È sufficiente sentirla.
LA PROPOSTA DELL’ENOTECA: Rotazione di circa 15 prodotti in mescita, con possibilità di sostituzione alla carta circa la disponibilità: Bollicine (italiane e Francesi), Fermi con focus su Vini Bianchi, accompagnati Rossi e Rosati (del territorio). Ad accompagnare la mescita una selezione di piatti di grande qualità, materie prima legate al mare con uno sguardo alla cucina internazionale (Fusion, Japan)
Marco Sargentini