“Chi trova un amico trova un tesoro”, dice il proverbio. E a quanto pare un tesoro porta ad un altro, quando gli amici con cui condividi quella bellissima passione che è il vino hanno il desiderio di farti conoscere le loro cantine preferite, come spesso accade. Eccomi così un sabato mattina sfrecciare in treno direzione Arezzo. Da lì, io e Benedetta ci siamo dirette verso la Val D’Orcia, luogo che non necessita di tante presentazioni essendo tra le altre cose riconosciuto come patrimonio dell’umanità dall’Unesco dal 2004.
Già nell’antichità la Val d’Orcia era famosissima, attraversata longitudinalmente dalla Via Francigena che a sua volta incrociava molte importanti antiche vie di comunicazione. Oggi, tra molti suoi pregi, i prodotti alimentari tipici del territorio fanno di questa valle una regione conosciuta in tutta la penisola. Uno tra tutti, il suo rinomato formaggio, nato pare dall’insediamento nel passato di una comunità di pastori sardi che si dice abbia trovato qui il luogo ideale dove stabilirsi con le proprie greggi. Ma anche tartufo, olio extravergine e, naturalmente, i suoi vini sono prodotti altrettanto identitari di questa zona.

La Val D’Orcia

Gli assaggi



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