28 Ago 2024
FIOROTTO FESTEGGIA I PRIMI 90 ANNI
Se da una parte è bello raccontare le nuove realtà vinicole, è altrettanto emozionante celebrare quelle che storicamente sono presenti da anni sul territorio, custodendolo.
LA FELICITA’
Ho conosciuto Daniele Fiorotto qualche anno fa. Giovane, dinamico e appassionato, è nato in quel di Nervesa della Battaglia. Città, questa, che ha dato vita al celebre Galateo scritto nel ‘500 da Giovanni della Casa. Daniele è non a caso un ragazzo posato che ama la bellezza e l’eleganza. Una delle sue frasi preferite è quella recitata da Valeria Bruni Tedeschi nel film La Pazza Gioia di Paolo Virzì:
“Ma dove si trova la felicità?
Nei posti belli,
nelle tovaglie di fiandra,
nei vini buoni,
nelle persone gentili.”
Daniele ha interpretato seriamente quest’affermazione, e questi elementi ce li ha regalati tutti quando, in occasione del 90° anniversario, ha presentato ai più di 300 invitati il nuovo Caveau del Gusto. Questo è uno spazio di 150 metri quadrati pensato appositamente per accogliere i clienti e coccolarli con i prodotti dell’azienda. Oltre ai vini, infatti, Fiorotto1934 produce formaggi e miele biologici.
LA STORIA DI FIOROTTO
Il fondatore, Vittorio Fiorotto, arrivò a Nervesa Della Battaglia negli anni ‘30 con moglie e figli per dare vita all’attività. Una decina di capi di bestiame, qualche filare di vigneto, campi di cereali e a prato furono il suo investimento iniziale. Da allora, la stessa passione ed intraprendenza si sono tramandate di padre in figlio fino ad arrivare, oggi, alla quarta generazione (in realtà quinta, data la nuova nascita di Giacomo il 31 maggio).
Dal 2017, la gestione aziendale è passata alla ai fratelli Daniele, Marina e Stefano. Tra le varie proprietà e i numerosi terreni, il complesso aziendale si estende attualmente su 120 ettari, di cui circa 20 dedicati soltanto al vigneto, 3 a bosco e il rimanente coltivato a prati e cereali per alimentare i 180 capi di bestiame presenti in allevamento.
I FESTEGGIAMENTI PER I 90 ANNI
L’inaugurazione del 14 giugno è stata allietata da musica, luci e un’atmosfera festosa, nella quale i Fiorotto sono stati idealmente abbracciati da amici, clienti e parenti che hanno loro dimostrato grande affetto e stima. Abbiamo avuto la possibilità di passeggiare sotto la bellussera, antico sistema di coltivazione della vite detto anche “a raggi”, illuminata scenograficamente. Questo particolare sistema, diffuso principalmente in Veneto, fu inventato dai fratelli Bellussi di Tezze di Piave (Treviso) alla fine dell’800, per combattere il flagello della peronospora e prevede un sesto di impianto ampio.
Nella bellussera, pali in legno di circa 4 metri di altezza sono collegati tra di loro da fili di ferro disposti a raggi, mentre ogni palo sostiene 4 viti, alzate circa 2.50 metri da terra. Da ciascuna di esse si formano così dei cordoni permanenti che vengono fatti sviluppare inclinati verso l’alto e in diagonale rispetto all’interfilare, formando una raggiera. Nel tempo, chi ha mantenuto questo tipo di impianto ha conservato un importante patrimonio storico, a testimonianza e memoria dell’identità e della tipicità di questo territorio.
I VINI DI FIOROTTO 1934
I nomi dei vini si rifanno alle figure storiche e romantiche, come il Florimonte, ad esempio, che deriva dal cognome di Monsignor Galeazzo Florimonte (1484-1565), vescovo italiano e fine umanista, letterato e riformatore.
Durante la serata abbiamo avuto modo di assaggiare tutte le referenze prodotte, abbinate ai piatti di Do Eat Ricevimenti, azienda partner con cui Fiorotto1934 condivide i principi di sostenibilità e genuinità dei prodotti.
Fiorosa Vino spumante Brut, ottenuto da uve 100% Pinot Nero, Charmat lungo 11 mesi
Florimonte Extra Charmat Dry, da uve Glera vendemmiate a metà settembre con raccolta manuale
Florimonte Brut Charmat, da uve Glera sempre vendemmiate a metà settembre con raccolta manuale
Florimonte Millesimato Cuvée Brut, Metodo Charmat lungo 7 mesi da uve Chardonnay, Pinot bianco e Glera
In anteprima, abbiamo potuto assaggiare una nuova referenza pensata per onorare il fondatore dell’azienda. “Vittorio Il Fondatore” è un Metodo Ancestrale con rifermentazione in bottiglia da 6 a 12 mesi da uve Glera di antichi vigneti di famiglia, mantenuti a Bellussera.
Tutti i vini hanno ottenuto la certificazione SQNPI (Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata). Fiorotto1934 è da sempre attenta al rispetto delle persone e dell’ambiente, e adotta un sistema di agricoltura intelligente nel quale vengono utilizzate attrezzature all’avanguardia unitamente ad antiche pratiche agronomiche tramandate nel tempo. Le uve vengono coltivate secondo metodi di produzione che garantiscono alti livelli di sostenibilità, raccolte manualmente e vinificate con pressatura soffice, al fine di diminuire l’impatto ambientale, la percentuale di residui e l’uso dei solfiti.
Sono Claudia Riva di Sanseverino. Assaggio, degusto, scopro, curioso, provo e condivido. Seguimi su Instagram @crivads
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