La Valcalepio è il giardino di Bergamo
La Valcalepio è il giardino di Bergamo e deve questo nome ad un origine greca da Kalos-Epias ovvero Terra Buona.
Ci troviamo in provincia di Bergamo in una zona collinare che si trova tra il lago di Como e quello di Iseo, compresa fra i fiumi Cherio e Oglio.
Un territorio ricco e generoso che merita di essere scoperto.
Io ho avuto questa fortuna e vi posso assicurare che la meraviglia è stata tanta. Durante la mia visita ho avuto una guida di eccezione ovvero Sergio Cantoni Direttore della Cantina Sociale Bergamasca.
Insieme a lui e alla figlia Sara ho avuto la possibilità di visitare realtà con caratteristiche diverse ma ognuna con una forte identità pur essendo in linea d’aria molto vicine.
Sono stata sorpresa dalla varietà di declinazioni, sfumature, intensità e colori che questi prodotti possono regalare. Protagoniste indiscusse le bollicine ma anche vini rossi e bianchi da invecchiamento.
Le aziende visitate sono state ovviamente la Cantina Sociale Bergamasca, dove i miei pregiudizi si sono disintegrati, la Tenuta Celinate, Il Cipresso, Il Calepino e il Podere del Merlo. Quest’ultimo oltre alla cantina dispone di una struttura ricettiva a dir poco elegante e di un ristorante capitanato dallo Chef Riccardo Crepaldi che mi ha entusiasmato per l’eleganza e la raffinatezza dei piatti.
Un territorio questo, che ha visto proliferare un’intensa industrializzazione ma dove allo stesso tempo i bergamaschi hanno saputo preservare e assecondare orgogliosamente la vocazione della loro terra.
Molti infatti gli industriali che hanno investito nell’attività enoica recuperando poderi abbandonati e riportandoli allo splendore iniziale. Alcune proprietà sono in attesa di restauro bloccato dalle lungaggini delle Soprintendenze come Villa Celinate, che risale addirittura al ‘400. Appartenuta ai Masciadri Orsini parenti dei Visconti di Milano, è una delle più grandi ville di Scanzorosciate, ma anche una delle meglio conservate sia dal punto di vista architettonico che pittorico. La Villa si trova in un anfiteatro naturale circondata da 50 ettari di terreno collinare a corpo unico di cui 23 coltivati a vigneto e 3 a uliveto.
Una curiosità: Luigi Veronelli nel ’78 raccontava di aver “guadagnato” nel trasferimento da Milano a Bergamo “oltre che per bellezza e quiete e cibi” anche per le bottiglie di Valcalepio che riteneva “degne del massimo rispetto”. Se lo diceva lui vi potete fidare …
Facendo una carrellata di quanto prodotto in zona parto sicuramente dal Valcalepio Rosso, Doc riconosciuta nel 1976. E’ un blend di uve Merlot e Cabernet Sauvignon vinificate separatamente. Il disciplinare prevede l’assemblaggio in proporzioni Merlot 40-75% e Cabernet 60/25%.
Si passa all’affinamento in botte e alla vendita a partire dal 1 novembre dell’anno successivo alla vendemmia. Abbiamo poi la Valcalepio Rosso Riserva che prevede un affinamento di 3 anni per passare al Valcalepio Bianco (Chardonnay e/o Pinot bianco 55/80%, Pinot Grigio 20/45% ). Inoltre troviamo la Bergamasca IGT dove vengono impiegati vitigni tradizionali.
A cura di Claudia Riva di Sanseverino