20 Giu 2023
Diario di un sommelier

Castelfeder: la buona viticoltura richiede tempo.

Castelfeder: la buona viticoltura richiede tempo.

Lo scorso 12 e 13 marzo si è tenuto il Team’s day, evento organizzato dalla famosa agenzia di fornitura Horeca Macoratti a Roma nell’elegante cornice di Villa Appia Antica, per presentare agli addetti e agli appassionati le prestigiose etichette trattate dall’agenzia.

In occasione di questo evento ho avuto il piacere di avere, otre a tantissime conferme, anche tante piacevoli scoperte: una di quelle che mi ha colpito per qualità e fascino è stata Castelfeder.

Come tutti sappiamo la buona viticoltura richiede tempo: dalla fondazione della cantina Castelfeder nel 1969 ad opera di Alfons Giovanett ad oggi sono passati oltre 50 anni. Esperienza e disciplina accompagnati dall’energia della conduzione familiare sono alla base di questa storia unica e di successo. Il vino non è improvvisazione e l’esperienza di questa cantina nel tempo ne è testimone.

La cantina infatti, ormai giunta alla terza generazione, manifesta la sua essenza in una simbiosi di tradizione e spirito pionieristico: “Siamo ad un ottimo punto nella storia dell’industria vinicola altoatesina, ora tocca a noi aumentare la consapevolezza della nostra azienda, lavorare costantemente sulla qualità dei vini e non perdere di vista la tradizione“: affermano Ines e Ivan Giovanett, rappresentanti della giovane generazione della famiglia.

Una realtà completa, che ha visto nel tempo consolidare la qualità passando per il completamento dell’assortimento produttivo, la modernizzazione dei processi in cantina frutto di esperienza, e l’internazionalizzazione dei mercati. Ma l’occhio è anche rivolto al prossimo futuro, è doveroso infatti porre il proprio sguardo verso le generazioni a venire e, per questo, sono stati effettuati importanti investimenti nella sostenibilità di tutta la catena produttiva.

Alto Adige significa 300 giornate di sole con un territorio protetto dalle Alpi del Nord ma allo stesso tempo presidiato dal clima mediterraneo a Sud, grandi escursioni termiche che rendono vivace e dinamica la produzione.

In totale, oggi vengono lavorate dalla cantina altoatesina uve provenienti da 70 ettari di vigneti, di cui circa il 70% sono vitigni bianchi con focus su Chardonnay, Pinot Bianco, Pinot Grigio e Sauvignon. Il restante 30% è di uve rosse e qui il Pinot Nero è chiaramente in primo piano. Dal costante impegno di migliorare e voler produrre solo vino di alta qualità, nel 2018 è stato lanciato il nuovo progetto Pinot Nero che si concentra sui 3 vigneti Buchholz, Glen e Mazon, con ciascuna etichetta che valorizza le singolarità dei vari appezzamenti, ponendo l’accento su ciò che li accomuna, ciò che li contraddistingue e il modo con il quale da queste tre zone particolari si sviluppano tre vini autentici.

Nel 2022 la tenuta ha raggiunto altri due grandi traguardi: i 30 anni di produzione “Burgum Novum”, linea di eccellenza di Castelfeder fondata da Günther Giovanett nel 1989, e il lancio del nuovo vino “Kreuzweg” – uno Chardonnay Riserva “Family Reserve”, punta della piramide qualitativa Castelfeder che rappresenta al meglio il suo terroir ed è disponibile solo in edizione limitata di 1.400 bottiglie. La nuova “Family Reserve” aggiunge ulteriore unicità alla selezione di Castelfeder, e non solo, è espressione della storia di famiglia e la qualità che accompagna la cantina fin dall’anno della sua nascita.

Vi assicuro che Castelfeder rappresenta una storia di successo… una cantina che, con i suoi primi 50 anni di passione ed esperienza, di intenso lavoro e di vini con un carattere speciale è assolutamente da non perdere!

A cura di Giuseppe Petronio 

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