06 Mar 2024
Diario di un sommelier

Castello di Razzano: Monferrato da scoprire

Esistono luoghi ricchi di storia, arte e architettura e soprattutto natura e vocazione per la produzione di grandi vini: il Monferrato. Siamo in Piemonte, tra le zone comprese principalmente all’interno delle province di Alessandria e Asti, zona che, assieme a Langhe e Roero, giusto per parlare di zone naturalmente vocate alla produzione di grandi vini, fa parte lista UNESCO dei beni del Patrimonio dell’Umanità.

Ed è qui, ad Alfiano Natta, che nel 1927 la famiglia Olearo entra nel mondo del vino, quando Ernesto Olearo insieme alla moglie Clementina Razzano, costruiscono la prima cantina di piccole dimensioni presso l‘attuale Tenuta Cà di Corte, dando inizio alla produzione e commercializzazione di vini. L’azienda cresce nel tempo e si sviluppa considerevolmente a partire dagli anni ‘40 grazie alla determinazione e alla spiccata capacità imprenditoriale del figlio Eugenio Olearo, il quale sviluppò l’attività di distribuzione, instaurando numerose e diversificate relazioni commerciali e ampliando azienda con l’acquisto di nuovi terreni e proprietà, tra cui la Tenuta Castello di Razzano nel 1968 e la Tenuta Campasso nel 1975, localizzate entrambe a poche centinaia di metri dalla principale Tenuta Cà di Corte.

La grande svolta arrivò negli anni ’80 con l’entrata in azienda della terza generazione rappresentata da Augusto Olearo, figlio di Eugenio, il quale a seguito degli studi di enologia presso la scuola di Alba, con grande sagacia impianta numerosi ettari di vigneto volti ad una produzione di qualità.

Nel 2002 Augusto Olearo con lungimiranza avvia il progetto di completa ristrutturazione del Castello di Razzano; dopo 7 anni di lavori, l’edificio ritorna al suo originale splendore, con l’apertura di un Relais di charme e l’installazione del Museo ArteVino Razzano.

La tradizione familiare non si ferma e i figli di Augusto, Riccardo e Federico, entrano in azienda nel 2006 spinti dalla passione per la storica attività di famiglia. Entrambi hanno assorbito la determinazione, l’audacia, lo spirito imprenditoriale e il coraggio delle generazioni passate e guardano insieme verso il futuro dell’azienda.

Nei seminterrati del Castello sono state mantenute le originali cantine con mattoni a vista, ambiente pieno di fascino ideale per l’affinamento di grandi vini in botti di rovere, oltre all’incantevole “infernot”, galleria scavata nel sottosuolo, dove vengono custodite le bottiglie delle migliori annate. Al piano superiore, a disposizione dei visitatori, si trova l’enoteca ed una grande sala degustazione dove è possibile scoprire i vini prodotti.

Ovviamente sul loro sito è possibile scoprire tutta la gamma dei vini prodotti grazie anche allo shop online, prenotare esperienze e approfittare della loro meravigliosa ospitalità prenotando direttamente.

Andando ai vini prodotti che dire, servirebbe un articolo di 8 pagine per descrivere tutte le grandi referenze che vengono prodotte dall’azienda, si spazia dagli spumanti metodo classico, ai vini a bacca bianca, sia internazionali che della tradizione, ai rosati, per poi passare ai grandi rossi, con Barbera e Nebbiolo tra i principali vitigni utilizzati e declinati in varie versioni, insieme al Ruchè, Cabernet, Croatina e Merlot.

Il tratto principale della produzione è improntato su una produzione di qualità garantita dall’impegno costante e totale in tutte le fasi di lavorazione, a partire dalla cura dell’uva nel vigneto, fino alla conservazione del vino in bottiglia nelle cantine. Quotidiano è il lavoro nelle vigne, dove, al fine di ottenere un’uva di ottima qualità, ingrediente essenziale per ottenere vini di pregio, le piante non vengono sottoposte a forzature nel pieno rispetto dei loro ritmi biologici, utilizzando concimi naturali organici e l’inerbimento naturale tra i filari.

Provenienti da un luogo distinto dal caratteristico terreno argilloso, calcareo con fondo marnoso, ecco alcune delle produzioni che ho avuto il piacere di degustare:

  • “Nero di Razzano” – Monferrato D.O.C. Nebbiolo Superiore: Nebbiolo 100% coltivato ad una altitudine di 300 metri con esposizione Sud, Sud-Ovest. Produzione di 45 hl per ettaro con diradamento estivo: dal 20% al 30% per concentrare qualità e sentori. La vinificazione avviene in vasche di acciaio a temperatura controllata di 30° con macerazione sulle vinacce per 8 gg, segue poi un affinamento in barrique nuove di rovere francese per ben 3 anni! Ne deriva un vino dalla grande longevità, ricco di sentori di spezie scure, chiodi di garofano e una grande balsamicità, carattere che si esplica con un sorso caldo, strutturato e dal tannino ben fitto che si dispiega su un finale vellutato che richiama la nota speziata e di tostatura;
  • “Campasso” – Barbera d’Asti Superiore D.O.C.G.: Barbera in purezza coltivato ad una altitudine di 290 metri con esposizione Sud. Produzione di 50 hl per ettaro con vinificazione in acciaio inox a temperatura controllata. Lunga macerazione sulle vinacce per 40 gg e affinamento in botti di rovere francese da 20 HL per 3 anni. Vino di grande struttura ben coniugata alla piacevolezza di beva, sentori di ciliegia e lampone accompagnano un sorso rotondo e sapido con un bel finale sul frutto;
  • “Valentino Caligaris” – Barbera d’Asti Superiore D.O.C.G.: 100% Barbera, altitudine di coltivazione sempre 300 mslm, con esposizione Sud, Sud-Ovest. In questo caso abbiamo una produzione più bassa, 30 hl per ettaro, e grande concentrazione grazie anche al diradamento estivo che va dal 30% al 50%. La vinificazione avviene in tini di legno e permane sulle vinacce per 50 gg. Affinamento in barrique nuove di rovere francese per 15 mesi. Al calice, grazie anche alla mancanza di filtrazione, ha una grandissima intensità e lo rende impenetrabile, profumi di marasca e mirtillo a cui seguono sentori vanigliati e di pepe nero, un vino dal corpo importante che però non trascura la piacevolezza, anche in questo caso la sapidità è ben presente anche sul finale.

Una grande realtà nel panorama vinicolo che mi piacerebbe approfondire anche di persona prima o poi vista anche la grande offerta di ospitalità, i vini prodotti rappresentano confermano la grande qualità e dedizione a cui si accompagna, e non è trascurabile, un prezzo davvero molto interessante rispetto all’alto tenore di quanto si ha nel calice, una cantina che vi consiglio vivamente!!

Castello di Razzano: Monferrato da scoprire

A cura di Giuseppe Petronio 

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