05 Dic 2022
Diario di un sommelier

La Scolca: un viaggio tra passione, storia e tradizione.

La Scolca: un viaggio tra passione, storia e tradizione.

Come sapete una delle mie passioni più grandi è quella di raccontare le grandi famiglie del vino e le realtà storiche di questo mondo: impossibile non parlare di La Scolca.

La tenuta La Scolca è stata acquistata nel 1919 e Giorgio Soldati, bisnipote del fondatore, si è dimostrato un validissimo e innovativo interprete del Gavi DOCG: sua è la creazione di vini e spumanti che hanno ampliato la gamma dei prodotti La Scolca senza mai tradire la fedeltà alla terra di Gavi e al vitigno cortese. È stato per volere di Giorgio Soldati, in qualità di primo presidente di Consorzio del Gavi, che La Scolca ha ottenuto la DOC nel 74 e la DOCG nel 98.

Al momento dell’acquisto, la proprietà era in parte coperta da boschi, in parte coltivata a grano. Fu un’intuizione ben studiata piantare nel 1900 vigneti di Cortese in un territorio esclusivamente vocato alla coltivazione dei vigneti a bacca rossa: mai, come in questo caso, il nome dell’Azienda risultò profetico.

Il nome dell’appezzamento dove sorge l’azienda derivava infatti dall’antico toponimo “Sfurca” ovvero “Guardare lontano” e la cascina che vi sorgeva era stata in passato appunto una postazione di vedetta, oltre a questo è facile associare il loro cognome al pieno il carattere fiero e tenace dei proprietari e dei loro vini.

Oggi conduce l’azienda la figlia Chiara Soldati, quarta generazione con uno sguardo già al terzo millennio. II passato ed il futuro convivono in questa azienda che coniuga al meglio la naturalezza di chi vive in questo mondo da sempre con la rapidità di coloro che guardano avanti con la lungimiranza di capitani coraggiosi, mai come nel caso della famiglia Soldati i nomi hanno un significato simbolico.

Non è per nulla un caso che lo scorso 30 maggio Chiara è stata nominata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella Cavaliere del Lavoro per il settore agricolo e vitivinicolo.

Sono davvero molto orgogliosa per questa onorificenza che voglio condividere con la mia famiglia e tutto il mio team e che tocca non solo il Piemonte ma tutto il settore vitivinicolo italiano. – dichiara Chiara Soldati, CEO de La Scolca – E’ il riconoscimento di un impegno lungo 103 anni, fatto di sacrifici, di lavoro e di passione. Un motivo di estrema soddisfazione che non considero un punto di arrivo quanto piuttosto una nuova partenza. E’ la spinta per guardare al futuro con coraggio, convinzione e sempre maggiore determinazione e puntare con la consapevolezza degli onori e degli oneri che comporta essere un ambasciatore del vino italiano nel mondo”.

Il 2022 sarà l’anno in cui La Scolca conseguirà la certificazione della sicurezza alimentareFSSC 22000/ISO 22000 e la certificazione per la sostenibilità secondo lo standard Equalitas.

Una azienda che coniuga con eccellenza la tradizione, qualità e rispetto dell’ambiente, creando prodotti unici. Un esempio su tutti che voglio raccontarvi: La Scolca Riserva D’Antan.

Definito come “il Gavi sospeso nel tempo”, è ottenuto con una selezione delle migliori cuvée di uve Cortese, inizialmente destinate alla produzione del Gavi dei Gavi etichetta nera e solo in grandi annate. Questo vino dopo un affinamento che può durare fino a dieci anni, unicamente in serbatoi d’acciaio e sui lieviti autoctoni, giunge alla bottiglia con quella inconfondibile intensità e nobiltà di sensazioni che solo il tempo dona ai Grandi Vini.

Vino raro ed unico, da degustare meditando sulle straordinarie sensazioni gustative che fanno riaffiorare alla memoria, come nella ‘Recherche” proustiana, il sapore dl ricordi lontani.

Insomma non resta che degustare i loro vini unici e fare i complimenti a questa fantastica realtà!

P.s.: la domanda viene spontanea, perciò rispondo direttamente qui, Chiara è cugina dello scrittore, giornalista e regista Mario Soldati, autore del celebre “Vino al Vino.

A cura di Giuseppe Petronio