23 Gen 2023
Diario di un sommelier

Quota 101 ottiene la certificazione Casaclima Wine

Quota 101 ottiene la certificazione Casaclima Wine

Cari amici, questa mia prima pubblicazione del 2023 mi riporta su uno degli argomenti che ho più a cuore: la sostenibilità nel mondo del vino.

Vi racconto di Quota 101, un’azienda vitivinicola a conduzione familiare immersa nei Colli Euganei, nelle vicinanze di Padova, area D.O.C. di origine vulcanica. Il suo nome deriva proprio dall’altitudine, perché è situata a 101 m.s.l.m. sulla cima di una collina, incastonata nel mezzo del Parco Regionale dei Colli Euganei, lontano da strade trafficate e con una vista mozzafiato che arriva fino a Venezia.

I Colli Euganei, per chi non ne avesse mai sentito parlare, sono l’incredibile risultato geologico di fenomeni vulcanici risalenti a oltre 40 milioni di anni fa dove le colline hanno un cuore vulcanico ma non assomigliano ad una tipica catena montuosa. Ciascun colle è il risultato di uno specifico spostamento della crosta terrestre e di conseguenza possiede una forma unica e una particolare composizione del suolo e minerale.

L’azienda segue una filosofia ben definita: i vini sono certificati biologici e prodotti nel rispetto dell’ambiente, e sebbene produrre abbia sempre un impatto, la sfida che si pone l’azienda è quella di ridurlo al minimo, migliorando continuamente la sostenibilità delle proprie azioni.

L’idea parte dopo il restauro della vecchia cantina che oggi è la barricaia per l’affinamento dei vini. Nell’autunno del 2019 è stato dato il via alla costruzione di una nuova cantina in uno spazio in precedenza destinato alla stalla in disuso, e per farla è stata fatta la scelta di essere più rispettosi possibili nei confronti del bene più prezioso, la natura in cui l’attività aziendale si immerge.

Questo percorso ha portato a dicembre 2022 questa realtà ad essere la nona cantina (sono effettivamente poche!) a certificare secondo il protocollo CasaClima Wine la propria struttura di produzione.

La progettazione della nuova cantina, oltre ad aver posto una particolare attenzione all’aspetto della progettazione architettonica, ha scelto di rispettare i parametri e i criteri stabiliti da CasaClima Wine in termini di efficienza energetica e consumo di risorse. Con un impianto fotovoltaico da 50 KW, la scelta di un innovativo sistema costruttivo in legno X-Lam (pannelli di legno massiccio a strati incrociati, composti da più strati di lamelle o tavole, sovrapposti e incollati uno sull’altro a 90°) e una gestione idrica particolarmente attenta che ha permesso che si potesse mantenere le stesse condizioni idriche esistenti prima della costruzione grazie ad un sistema di vasche di raccolta che consente il recupero dell’acqua piovana.

Tutta la scelta progettuale, oltre a seguire canoni di estetica o operativi, è stata fatta nel modo più rispettoso possibile nei confronti della natura: si è scelto infatti di rivestire le pareti esterne con delle tavole di larice naturale creando così una parete ventilata che, sfruttando le naturali caratteristiche del legno, permette di mantenere nel tempo un dialogo con l’ambiente circostante.

Una quinta di alberi preesistente è stata mantenuta e salvaguardata durante la costruzione per fare da filtro tra il manufatto moderno e l’ambiente esterno alla proprietà, inoltre, l’edificio al piano superiore, è dotato di uno spazio che ha come prima funzione quella di essere luogo di appassimento delle uve, mentre nel resto dei mesi è lo spazio destinato agli eventi e alle degustazioni dotato di grandi vetrate per dare alla natura intorno la possibilità di mostrarsi nel suo splendido panorama. In questo spazio le pareti sono rivestite da uno speciale pannello fono assorbente che elimina il riverbero acustico, rendendo confortevole la conversazione.

Scelte che, nel rispetto dei parametri della certificazione, non riguardano solo l’efficienza energetica, ma considerano anche altri aspetti, come il riciclo dell’acqua, il comfort degli ambienti, la qualità dell’aria, oltre a focalizzarsi anche su requisiti specifici come il packaging, l’impronta di CO2 delle bottiglie, abbattuta adottando delle bottiglie più leggere, o la valorizzazione degli scarti di lavorazione. Quota 101 si è preoccupata di curare ogni aspetto, dall’isolamento termico agli aspetti di fono-assorbimento nel locale di accoglienza all’utilizzo fonti rinnovabili attraverso un impianto fotovoltaico, preferendo illuminazione ad alta efficienza.

La sostenibilità è fatta di tante scelte e Quota 101 ha scelto andare nella direzione giusta ponendo attenzione alle generazioni future e all’ambiente, perché il pianeta è un prestito ricevuto dai nostri figli che dobbiamo restituire nel miglior modo possibile, ed ognuno deve fare la propria parte!

A cura di Giuseppe Petronio