Vignamaggio: sintonia con la natura
Realtà come Vignamaggio non possono assolutamente mancare nel nostro bagaglio di conoscenza, ecco perché ve la racconto oggi.
Adagiata sulle colline del Chianti, tra boschi e ruscelli, Vignamaggio rappresenta un grande giardino dove il vigneto è parte integrante di un sistema agricolo biologico in cui uomo e terra vivono in sintonia in una comunità sostenibile, reinterpretando la tradizione policolturale delle tipiche fattorie toscane.
Una tenuta di 400 ettari tra Greve e Panzano in Chianti, patrimonio condotto a regime biologico che si integra con il paesaggio circostante all’interno di una visione policulturale e che, oltre alla centralità del vino, comprende la cura del bosco, gli uliveti, i cereali, gli orti, l’allevamento di maiali di Cinta Senese e di pecore.
Osservando il loro marchio si possono scorgere tutti questi elementi, infatti insieme alla Villa, simbolo di accoglienza e dell’offerta di ospitalità che offre Vignamaggio, ci sono la vigna, il giardino riqualificato, gli olivi, simbolo della produzione storica, e i cereali, rappresentativi della diversificazione colturale, tutti a testimonianza della molteplice attività dell’azienda.
Oggi Vignamaggio è un microcosmo produttivo retto da un ecosistema autosufficiente: un laboratorio di biodiversità che pensa al presente per progettare il futuro di un’agricoltura sostenibile, il più possibile varia e interconnessa.
Le cantine quattrocentesche della villa di Vignamaggio costituiscono il punto di partenza di un lungo percorso cominciato più di 600 anni fa. Oggi Vignamaggio è una fattoria biologica con una cantina all’avanguardia e produce vini di alta qualità, esprimendo le peculiarità dei diversi terroir della tenuta.
La prima attestazione della produzione vitivinicola a Vignamaggio risale al 1404. In una pergamena dell’epoca venuva pianificava l’utilizzo delle botti vuote a disposizione e stabiliva quanto vino elargire all’assetato destinatario della lettera.
I vigneti di Vignamaggio coprono una superficie di oltre 70 ettari, coltivati secondo i principi dell’agricoltura biologica. Sangiovese, Merlot, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Malvasia Bianca e Trebbiano costituiscono i vitigni principali della tenuta, ma un particolare riguardo è stato rivolto al recupero di alcune varietà di viti locali come il Canaiolo nero e il Mammolo.
Nella cantina di Vignamaggio si svolge tutto il processo di vinificazione, dalla selezione delle uve raccolte all’affinamento del vino in barriques e in grandi botti di rovere. Durante la vendemmia, sulla terrazza superiore, che costituisce il tetto della cantina stessa, vengono selezionate le uve; da qui esse scendono per caduta nei serbatoi in acciaio sottostanti, dove inizia il processo di fermentazione.
Vignamaggio è una delle più antiche aziende agricole d’Italia, annoverata tra le aziende fondatrici del Consorzio del Chianti Classico, di cui è ambasciatrice nel mondo con i suoi prodotti d’eccellenza tra cui il Chianti Classico Riserva Gherardino e il Gran Selezione Monna Lisa.
Il nome del CHIANTI CLASSICO DOCG RISERVA GHERARDINO è dedicato a Gherardino Gherardini capostipite della illustre casata che edificò Vignamaggio nel XIV secolo. Questo vino viene prodotto con uve Sangiovese per l’80-90% e Merlot per il 10-20%. Dopo le fasi di raccolta e vinificazione, si effettua un affinamento di circa 18-20 mesi in botti e barrique di rovere. Le uve provengono dai vigneti del Prato (Ovest), Solatio (Sud-Ovest) e di Querceto (Ovest/Sud-Ovest).
Il CHIANTI CLASSICO DOCG GRAN SELEZIONE MONNA LISA: la villa rinascimentale di Vignamaggio è opera della famiglia Gherardini, la cui fama è legata alla figura leggendaria di Monna Lisa de Gherardini, la celebre Gioconda ritratta da Leonardo da Vinci tra il 1503 e il 1506. Folclore e storia si fondono e confondono nei secoli a venire: l’assonanza tra Via Maggio a Firenze (luogo di nascita di Monna Lisa) e Vignamaggio, unita al paesaggio ritratto da Leonardo, hanno portato molti a ritenere erroneamente che la Gioconda fosse nata qui. Per questa ragione, ancora oggi, la figura della Monna Lisa è legata a Vignamaggio, che ha voluto dedicarle questo vino. Il Chianti Classico Gran Selezione viene prodotto solo nelle annate migliori, con le uve aziendali provenienti dai vigneti più vocati, ovvero quelli del Prato (Ovest), Solatio (Sud-Ovest) e Querceto (Ovest / Sud-Ovest). L’uvaggio è costituito da Sangiovese per il 95% e da Cabernet Sauvignon per il 5%. Il vino è affinato in parte in barriques di rovere francese per 18-20 mesi e in parte in botti più grandi. L’affinamento complessivo minimo è di 30 mesi, di cui almeno 6 in bottiglia.
Di grandissimo pregio anche le espressioni internazionali di Vignamaggio. IGT TOSCANA ROSSO CABERNET FRANC DI VIGNAMAGGIO è un vino storico dell’azienda, il Cabernet Franc di Vignamaggio viene prodotto con uve provenienti da viti di oltre quaranta anni, riscoperte per caso negli anni ’90 nei vigneti Solatio (Sud-Ovest) e Orto (Est). Il vino che si ottiene sfugge agli schemi tradizionali, infatti le bassissime produzioni per pianta e il clima piuttosto caldo della zona, rendono questo vino pieno e ricco di tannini eleganti. Il vino è affinato per 18-20 mesi in barriques di rovere francese, in parte nuove e in parte di secondo impiego, per poi proseguire con un lungo affinamento in bottiglia.
L’IGT TOSCANA ROSSO MERLOT DI SANTA MARIA: Dopo oltre 25 anni di coltivazione del Merlot a Vignamaggio, l’azienda ha deciso di dedicargli un cru, espressione del vigneto migliore chiamato appunto Santa Maria a Petriolo, situato poco distante dalla Villa ed esposto ad ovest. Il Merlot di Santa Maria unisce alle note fruttate del vitigno, l’eleganza e la freschezza tipiche di Vignamaggio e del territorio di Greve. Il vino è affinato per circa 20 mesi in barriques di rovere francese, in parte nuove e in parte di secondo impiego, e successivamente per almeno 6 mesi in bottiglia.
I vini di Vignamaggio vogliono esprimere l’essenza stessa di questo territorio con l’obiettivo di trovare persistenza, colore, equilibrio, profumo e storia, in un unico sorso, vini da non perdere e che non possono mancare nel vostro bagaglio di conoscenza!
Vignamaggio: storia e qualità in sintonia con la natura
A cura di Giuseppe Petronio
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