30 Set 2022
BlendNews

Made in Italy protagonista con la Lombardia vitivinicola alla Wine Media Conference

Made in Italy protagonista con la Lombardia vitivinicola alla Wine Media Conference nel secondo giorno della quattordicesima edizione della Wine Media Conference trascorsa all’insegna di momenti istituzionali e proficui scambi di opinioni, in un ponte che sta unendo qui a Desenzano del Garda i due continenti: il vecchio ed il nuovo.

Ci siamo sentiti un po come a bordo di una delle caravelle di Cristoforo Colombo ma al posto della Nina, la Pinta e la Santa Maria avevamo il Groppello Grasparossa, il Nebbiolo Chiavennasca ed il Turbiana che ci hanno guidati in questa esplorazione ma al contrario dell’esploratore Genovese, abbiamo fatto noi da esploratori per far scoprire il territorio italiano (in particolare quello lombardo) al un nuovo continente, quello Americano rappresentato da un gruppo di giornalisti di settore che hanno tempestato di domande le due “esploratrici” Laura Donadoni e Giovanna Prandini.

“La qualità è la sola strada di comprendere il territorio lombardo”

                                                                                       Giovanna Prandini

Una mattinata di domande sul territorio Lombardo e non solo, con la voglia da parte del pubblico americano di capire il modo di lavorare del nostro paese e di conoscere nel dettaglio come sono prodotti i 24.000 ettari vitati Lombardi e 1.370.000 ettolitri di vino prodotti in Lombardia.

Incalzanti le domande dei giornalisti americani per comprendere meglio come il nostro paese affronta l’export e come è in grado di raccontare le storie del territorio per farle apprezzare in tutto il mondo. Su questo punto Giovanna Prandini ha ribadito con fermezza che “Non possiamo vincere da soli in un mercato così grande, ma dobbiamo essere una squadra unita che presenta e si posiziona correttamente in un mercato così grande ed importante come quello americano ed in generale in quello mondiale”

Un approfondimento sulla forza del digital in tutti i suoi canali da Tik Tok ad Instagram, sottolineando l’importanza della SEO e del posizionamento nei motori di ricerca che hanno caratterizzato la seconda parte della mattinata condotta dalla blogger americana  Diane Letulle con un focus dedicato ai casi Italiani di Chianti ed Amarone che sono riusciti a posizionarsi correttamente nel mercato statunitense.

Ha concluso la mattinata un viaggio dai cugini transalpini con una masterclass cibo vino che ci ha portato a Bordeaux con sei diversi prodotti e due grandi vitigni protagonisti il Semillion ed il Sauvignon per un alternasi di dolcezze e morbidezze organolettiche, in sei espressioni di uno dei territori più importati dell’enologia mondiale. Un percorso che ha nuovamente creato un ponte tra Italia e Francia per un momento di condivisione e sinergia sempre più importante per questo mondo.

Punta di diamante della masterclass è stato indubbiamente  il Loupiac di Chateau du Cros che con i suoi 12 mesi in botte ed un ottima persistenza in bocca ha stregato il pubblico americano.

Senza mancare di rispetto ai nostri cugini francesi, il livello enoico sale drasticamente dal pranzo con una firma d’autore del nostro patrimonio ampelografico Cantine Bertani che con un percorso di eccellenza ha ribadito al pubblico presente un concetto fondamentale:

“Bertani è storia dell’Amarone, ma vuole essere anche il futuro di questo prodotto così esclusivo! “

                            Andrea Lonardi, operations Director Angelini Wines&Estates ha continuato commentando:

“Ci tengo a dire una cosa in maniera forte,  Valpo is Back! Ma solo se crediamo nei vini leggeri e meno alle mode di mercato, solo se rispettiamo più il territorio di appartenenza e se riusciamo ad interessare sia gli opinion leader, come in questa occasione, sia i consumatori che dovranno scegliere il nostro prodotto”

Pomeriggio di grande livello iniziato con Stevie Kim, pilastro di Vinitaly International, che ci ha raccontato il rapporto tra podcast e vino con una lectio magistralis per ribadire un concetto fondamentale: il vino ha bisogno di essere giovane, di parlare a diversi target e raccontare a tutti la propria tecnicità con naturalezza ed arrivare a tutti. E’ proprio questa la forza della sua piattaforma di podcast “Italian Wine Podcast“.

“Il Nebbiolo delle Alpi” ha chiuso la seconda parte del pomeriggio, con tre grandi etichette di Sondrio e dintorni quelle di Rainoldi, Marsetti e Nino Negri tre vini che hanno entusiasmo tutti americani ed italiani presenti perché poi alla fine il vino è proprio questo riunire tutti davanti ad un calice.

Chiusura con il brivido con lo speed date con il produttore che in 5 minuti doveva servire il proprio vino e convincere il pubblico americano della bontà del prodotto. Una formula diretta ed immediata per entrare nel cuore del consumatore finale.

Appuntamento a domani con la giornata conclusiva della Wine Media Conference 2022.

La redazione di WineTales Magazine 

 

https://www.youtube.com/watch?v=RakajXgmc-E