19 Mag 2022
Diario di un sommelier

Cantina Toblino aderisce al Progetto Impetus

Cantina Toblino aderisce al Progetto Impetus. Una cantina situata al centro dell’incantevole Valle dei Laghi, a nord del Lago di Garda ed a sud delle famose Dolomiti di Brenta e poco distante dalla città di Trento, Cantina Toblino è un nome di assoluto rilievo nel mondo del vino. Nota come storica cantina sociale, offre un’ospitalità elegante e genuina e allo stesso tempo un innovativo laboratorio a cielo aperto, dove la ricerca viticola ed enologica porta ogni giorno a realizzare vini di qualità, con una particolare attenzione per l’ambiente. Oggi l’azienda agricola Toblino coltiva i circa 40 ettari dell’antica mensa vescovile in regime biologico, mentre Cantina Toblino riceve le uve da più di 600 soci-viticoltori per un totale di oltre 850 ettari vitati.

Una vera eccellenza che lavora nel pieno rispetto dell’ambiente.

Gli effetti del cambiamento climatico stanno colpendo da anni il settore vitivinicolo europeo, da qui nasce l’urgenza di trovare soluzioni efficaci, che sappiano adattarsi alle nuove sfide imposte da ecosistemi in continua evoluzione. Cantina Toblino, in tale contesto, ha deciso quindi di prendere parte al progetto IMPETUS per incentivare una viticoltura lungimirante e rispettosa dell’ambiente, un progetto che affronta il tema della sostenibilità con azioni concrete per rispondere in modo efficiente ed efficace all’emergenza climatica e ambientale.

Il programma lanciato dall’Unione Europea, nei prossimi quattro anni, coinvolgerà sette aree bioclimatiche: dalle coste spagnole della Catalogna, alle spiagge artiche del Troms in Norvegia, per poi passare a territori mediterranei, continentali e atlantici, fino ad arrivare alle pendici del Monte Bondone in Trentino, nella Valle dei Laghi. L’obiettivo è analizzare e proporre metodologie e tecniche adattabili in tutte le sette regioni selezionate, dando da un lato un contributo a viticoltori e agricoltori europei e fornendo dall’altro modelli di gestione del territorio agli enti e alle autorità locali.

La viticoltura è una risorsa economica e culturale da preservare: per questo la Valle dei Laghi, zona vocata alla produzione di uve e vini d’eccellenza, diventa la protagonista di un progetto di studio che va a testare modelli di simulazione, governance e supporto alle decisioni, nuovi vitigni e spostamento delle aree coltivabili, gestione e valutazione integrata del rischio, attivazione del patrimonio culturale materiale e immateriale. Eurac Research, centro di ricerca con sede a Bolzano, curerà l’indagine ideando, provando e implementando soluzioni capaci di gestire in modo ottimale la risorsa più preziosa, l’acqua. Proprio questo fattore ha coinvolto due importanti partner, essenziali per la riuscita del progetto e per la gestione sana e responsabile in viticoltura dell’elemento: il Bacino imbrifero montano (BIM) Sarca-Mincio-Garda e MobyGIS, azienda trentina che si occupa di modellazione e ottimizzazione del ciclo dell’acqua.

“Chi lavora quotidianamente la vigna – dichiara Carlo De Biasi, direttore generale di Cantina Toblino – nei prossimi anni dovrà compiere scelte decisive per affrontare al meglio le conseguenze del cambiamento climatico. Oggi abbiamo strumenti che ci permettono di mitigare gli effetti ambientali negativi sulla qualità di uve e vini. Possiamo fare analisi e studi di vocazionalità con strumenti all’avanguardia che permettono di sviluppare, ad esempio, la viticoltura in aree a quote altimetriche superiori alla media, al fine di preservare l’eleganza e la fragranza dei vini. Tutto questo ci permetterà nel prossimo futuro di migliorare la qualità delle uve attraverso una viticoltura innovativa, attenta, rigorosa e sostenibile”.

Cantina Toblino aderisce al Progetto Impetus

A cura di Giuseppe Petronio