07 Set 2023
Diario di un sommelier

Tenuta Fertuna e il suo nuovo Vermentino Orange

Tenuta Fertuna e il suo nuovo Vermentino Orange

 

Cari lettori bentrovati! Dopo un breve pausa estiva si riparte, ma prima di parlarvi di Tenuta Fertuna e del loro nuovo vino, voglio iniziare questo articolo con il bellissimo ricordo che conservo della visita alla cantina fatta ormai nell’aprile 2019, dove ho scattato questa foto (link) a mia moglie Martina con il nostro piccolo primogenito Leonardo ancora in grembo, uno scatto avvenuto dopo la degustazione delle eccellenze di Fertuna effettuata insieme all’enologo Paolo Rivella.

Tenuta Fertuna, il cui nome rimanda alla fertilità della terra e alla fortuna degli uomini che la coltivano, nasce nel 1997 nel cuore della Maremma Toscana, terra in cui gli antichi etruschi avevano sviluppato la loro fiorente civiltà dedicandosi all’agricoltura già nei secoli passati. La tenuta sorge su un territorio estremamente vocato alla viticultura, in un luogo a farla da padrone è la natura, tra la vegetazione selvaggia e spontanea, la mano dell’uomo ha agito con delicata armonia, disegnando un anfiteatro di vigneti.

La tenuta si estende per 145 ettari, di cui 50 attualmente vitati. Tutte le vigne sono dotate di impianto d’irrigazione goccia a goccia, alimentato da un grande lago artificiale di circa 15.000 m2 che prende le sue acque da fonti locali. Una parte dell’azienda è dedicata per circa 5,5 ettari ad olivicoltura.

Il terreno ricco di Galestro (roccia scistosa) e di Alberese (substrato calcareo), la natura fertile ed incontaminata, il microclima mediterraneo con forte influenza marina ed una buona escursione termica giorno/notte, fanno della Maremma un terroir particolarmente votato alla coltivazione della vite. Nell’ultimo decennio qui si sono concentrati ingenti investimenti di settore: oltre all’autoctono Sangiovese, vitigno principe delle terre di Toscana, sono stati piantati i più rinomati vitigni internazionali, che sanno dare in Maremma un’espressione del tutto nuova, davvero di grande spessore

Come sapete ho sempre a cuore il tema della sostenibilità: Fertuna, a partire dal 2016 sceglie di convertire la produzione a biologico e, dopo un periodo transitorio di “epurazione” da quelle che sono le tecniche agronomiche convenzionali, raggiunge la certificazione biologica dall’annata 2020. Non ancora contenti e sempre attenti a quelli che sono i nuovi traguardi, viene raggiunto anche il traguardo di Cantina Sostenibile conseguendo la certificazione secondo lo standard di qualità Equalitas. L’attenzione viene posta a tutto il ciclo produttivo: dall’impianto alla raccolta fino allo smaltimento ed il riciclo dei sottoprodotti, facendo sì che l’azienda viva un clima etico e sociale positivo.

Due protocolli produttivi, biologico e sostenibile, che impreziosiscono il territorio permettendo di vivere integrati in quello che è il bellissimo habitat della Maremma e che concorrono al risultato finale che si rispecchia nei magnifici vini prodotti.

Come sappiamo, i vini cosiddetti “orange” che negli ultimi tempi stanno andando molto di moda non sono alto che vini provenienti da uve a bacca bianca che, nella vinificazione, restano a contatto per un tempo, più o meno lungo, con le bucce, andando quindi ad estrarre una colorazione più intensa e tipicamente tendente all’arancione (da qui il nome).

Il Vermentino Orange di Tenuta Fertuna è un vermentino 100% proveniente da vigneti di età di 20 anni, con esposizione a Sud-Est, frutto di una selezione manuale dei migliori grappoli. La fermentazione avviene a 20 ºC sulle bucce per 5 giorni e, dopo la separazione dalle bucce, la fermentazione continua a 18 ºC.

Il vino è prodotto senza uso di solfiti aggiunti, in ogni fase del processo di produzione. Segue poi la fermentazione malolattica con un successivo affinamento “sur lies” per 6 mesi in piccole vasche d’acciaio, con batonnage settimanale.

Ne viene fuori un vino giovane, divertente, al calice si distingue per il colore dorato brillante tendente all’arancio. Al naso spazia su un ventaglio di profumi che passano da ricordi fruttati di mela gialla, dolci di miele, ai ricordi di fiori secchi. Al palato sorprende per freschezza e mineralità, con piacevole gradevolezza di beva. Un sorso che invita l’altro dall’aperitivo alla cena, Vermentino Orange che rappresenta una vera bella sorpresa da provare!

A cura di Giuseppe Petronio 

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