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In questa sezione le rubriche che fanno parte della nostra storia

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2 Luglio, 2022

Vinòforum 2022 - Le interviste di Winetales Magazine

Vinòforum 2022 , le interviste di Winetales Magazine per dare voce ai protagonisti della diciannovesima edizione di Vinòforum andata in scena a Roma, lo scorso 10 giugno per dieci giorni di passione per il vino e per il cibo. Un’edizione da record per presenze e pubblico che sempre di più ha dimostrato che il vino ha bisogno di leggerezza e non solo di palcoscenici patinati. Con la nostra Press Area abbiamo dato voce agli addetti ai lavori, ma non solo anche al pubblico di appassionati, per rinnovare ancora una volta l’importanza della nostra missione ovvero: Il vino è di tutti! In questa intervista Claudia Maremonti, bravissima sommelier calabrese con la quale abbiamo il piacere di lavorare da tempo e che stimiamo molto per la sua passione e competenza nel raccontare le storie del vino e che durante lo scorso Vinòforum ha intervistato per noi  Renato Freda Operative Marketing Events&Partnership  di pasta “La Molisana”. Numeri e progetti di un marchio, quello del pastificio di  Campobasso, che da cento anni è presente nel nostro mercato e che grazie ad un team di lavoro giovane e grintoso è arrivato ad occupare il quarto posto nei volumi di vendita italiani ed esporta i suoi prodotti in centoventi paesi in tutto il mondo con un tasso di crescita sempre più performante, facendo dell’innovazione e della sostenibilità due pilastri su cui fondare il proprio futuro. Spesso una frase ci fa sorridere e la sentiamo ripetere “Il Molise non esiste” (la trovate anche nel sito di pasta La Molisana) ed invece questo marchio ci dimostra che esiste e che è in grado di essere una meravigliosa e solida realtà produttiva. Nei prossimi giorni vi racconteremo tutte le storie che abbiamo raccolto in questi dieci giorni di manifestazione! Quindi restate connessi e non perdetevi il punto di vista di: sommelier, operatori, chef stellati  o semplici Winelovers che poi sono anche il pubblico che trasforma le parole in numeri ed in vendite per produttori e ristoratori e permettono di far girare questo meraviglioso circo chiamato Vino. In basso trovate il link dell’intervista di Claudia Maremonti fatta a Renato Freda. A cura della Redazione 
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21 Giugno, 2022

Vinòforum 2022 - Le interviste di Winetales Magazine

Le interviste di Winetales Magazine per dare voce ai protagonisti della diciannovesima edizione di Vinòforum andata in scena a Roma dallo scorso 10 giugno per dieci giorni di passione per il Vino e per il cibo. Un’edizione da record per presenze e pubblico che sempre di più ha dimostrato che il vino ha bisogno di leggerezza e non solo di palcoscenici patinati. Con la nostra Press Area abbiamo dato voce agli addetti ai lavori, ma non solo anche al pubblico di appassionati, per rinnovare ancora una volta l’importanza della nostra missione ovvero: Il vino è di tutti! In questa intervista Nicola Prudente, conduttore Rai, voce storica di Decater su Radio Due e da poco anche conduttore di Camper su Raiuno, si racconta con il suo modo da vero e proprio vulcano. Ci ha parlato di programmi futuri e di Vino e che ha provato a far raccontare  a Giovanna Prandini, presidente di Ascovilo i lombardi lombardi con una modalità meno convenzionale. Ascovilo ha il difficile compito di “fare squadra” e raccontare la bellezza di un territorio che raccoglie tante diverse eccellenze e che cerca faticosamente di far passare un concetto troppo spesso trascurato dai produttori di Vino:  “insieme si è più forti” cercando di promuovere la bellezza della Valtellina, la meraviglia del lago di Garda o le bolle dell’Oltrepò…tutte insieme sotto un unica luce, quella della qualità enoica per permettere di esaltare i prodotti, in questo caso lombardi, a difesa del patrimonio ampelografico italiano. La chiusura dell’intervista è per Tinto che ci racconta  il suo romanzo “Il Collo di Bottiglia” che potete trovare qui. Nei prossimi giorni vi racconteremo tutte le storie che abbiamo raccolto in questi dieci giorni di manifestazione! Quindi restate connessi e non perdetevi il punto di vista di: sommelier, operatori, chef stellati  o semplici Winelovers che poi sono anche il pubblico che trasforma le parole in numeri ed in vendite per produttori e ristoratori e permettono di far girare questo meraviglioso circo chiamato Vino. In basso trovate il link della prima intervista con Nicola Prudente  e Giovanna Prandini. A cura della Redazione 
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19 Giugno, 2022

Vinòforum 2022 - Le interviste di Winetales Magazine

Le interviste di Winetales Magazine per dare voce ai protagonisti della diciannovesima edizione di Vinòforum andata in scena a Roma dallo scorso 10 giugno per dieci giorni di passione per il Vino e per il cibo. Una edizione da record per presenze e pubblico che sempre di più ha dimostrato che il vino ha bisogno di leggerezza e non solo di palcoscenici patinati. Con la nostra press Area abbiamo dato voce agli addetti ai lavori, ma non solo anche al pubblico di appassionati, per rinnovare ancora una volta l’importanza della nostra missione ovvero: Il vino è di tutti! In questa intervista Emiliano De Venuti, Ceo di Vinòforum ci racconta il segreto della longevità di questa manifestazione ed accoglie Giovanna Prandini, presidente di Ascovilo per la prima apparizione a Roma dei tredici consorzi lombardi riunioni da Ascovilo. Ascovilo ha il difficile compito di “fare squadra” e raccontare la bellezza di un territorio che raccoglie tante diverse eccellenze e che cerca faticosamente di far passare un concetto troppo spesso trascurato dai produttori di Vino:  “insieme si è più forti” cercando di promuovere la bellezza della Valtellina, la meraviglia del lago di Garda o le bolle dell’Oltrepò…tutte insieme sotto un unica luce, quella della qualità enoica per permettere di esaltare i prodotti, in questo caso lombardi, a difesa del patrimonio ampelografico italiano. Nei prossimi giorni vi racconteremo tutte le storie che abbiamo raccolto in questi dieci giorni di manifestazione! Quindi restate connessi e non perdetevi il punto di vista di: sommelier, operatori, chef stellati  o semplici Winelovers che poi sono anche il pubblico che trasforma le parole in numeri ed in vendite per produttori e ristoratori e permettono di far girare questo meraviglioso circo chiamato Vino. In basso trovate il link della prima intervista con Emiliano De Venuti e Giovanna Prandini. A cura della Redazione 
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17 Giugno, 2022

Vinòforum 2022 Focus sull'internazionalizzazione

Focus sull’internazionalizzazione  Durante i primi giorni di Vinòforum ho avuto la fortuna di intervistare Giovanna Prandini. Tanti i temi trattati tra cui la volontà di impostare una strategia efficace di approccio ai mercati internazionali che passi da un adeguato piano di comunicazione a una metodologia lineare e semplice per entrare in contatto con le giuste controparti estere. Durante l’intera intervista, Giovanna ha saputo alternare magistralmente il suo ruolo istituzionale con quello di produttrice di successo. Nonostante la marcata distanza tra questi due ruoli, emergono dei fattori comuni capaci di farci riflettere su temi importanti e trasversali. Produrre un vino di qualità non è più il fine ma bensì una condizione necessaria per poter essere presenti sul mercato nazionale e per poter accedere ai principali scenari esteri. Comunicare unicamente i propri prodotti non sembra più essere il miglior metodo di promozione. Sempre più spesso, soprattutto all’estero, risulta più utile comunicare un territorio, promuovere un area o uno stile di vita possibilmente marcatamente Italiano. Il consumatore diviene sempre più centrale e molte cantine, in Italia così come all’estero, cercano un rapporto diretto con il consumatore, che si dimostra molto più attento, preparato e consapevole rispetto a pochi anni fa. La promozione estera lato b2b sta a sua volta evolvendo ponendo al centro eventi ad hoc, piccoli eventi di promozione con il diretto coinvolgimento dell’importatore o del buyer. Si preferisce spesso polverizzare i momenti di promozione durante l’anno piuttosto che sostenere grandi investimenti per partecipare ad un solo grande evento fieristico. Ascovilo sembra quindi aver intrapreso la strada corretta: rafforzare e consolidare la presenza delle denominazioni Lombarde sul mercato nazionale, gettando uno sguardo ragionato anche ai mercati esteri lato b2c e b2b. Internazionalmente coprirà, attraverso uno speciale, proprio questi temi: promozione, racconto, posizionamento e sviluppo commerciale delle denominazioni Lombarde.  Il filtro, attraverso il quale osserveremo queste dinamiche, prenderà in considerazione diversi aspetti tra cui strategia, formazione, comunicazione, promozione e capacità di generare incoming attrattivo i propri territori produttivi.  Ascovilo, associazione di tredici consorzi vitivinicoli, porta, supportando l’area interviste Winetales, il vino della Lombardia al Vinoforum a Roma dal 10 al 19 giugno per promuoverne l’eccellenza e valorizzare il business enogastronomico. “Le nostre produzioni vitivinicole sono espressione di un territorio dal grande potenziale, tuttavia talvolta il nostro impegno non viene adeguatamente comunicato” Giovanna Prandini, presidente di Ascovilo A cura di Riccardo Rabuffi
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13 Giugno, 2022

Vinoforum 2022...che cosa è il vino per te?

Giugno 2022, è iniziata la più importante manifestazione sul vino a Roma, Vinoforum! Dieci giorni di incontri e interviste per conoscere le cantine della nostra Italia, 2500 etichette e più di 60 chef , masterclass e molto altro.  Un evento dedicato alla passione, alla voglia di emozionarsi davanti ad un bicchiere di vino, destinato ad un pubblico di professionisti ma soprattutto a chi vuole divertirsi a conoscere la propria terra e i suoi prodotti. Winetales Magazine per il terzo anno è Media Partner della manifestazione, per questa edizione abbiamo deciso di accedere i riflettori dei tredici consorzi della Lombardia di Ascovilo,l’Associazione Consorzi Tutela Vini Lombardi a D.O.C.G. , D.O.C e I.G.T. Ascovilo nasce il 28 Luglio 1977 , senza scopo di lucro ed il presidente, Giovanna Prandini, ci racconta quanto sia importante per le realtà Lombarde avere la possibilità di confrontarsi, crescere ed essere presenti a questa edizione di Vinoforum.  Il primo weekend di manifestazione, concluso oggi, ci ha permesso di raccontare, nella nostra press area, la Lombardia con il suo prezioso patrimonio ampelografico e lo abbiamo fatto insieme alla presidentessa di Ascovilo Giovanna Prandini. Tre giorni nella città eterna alla scoperta delle meraviglie del Consorzio del Lugana accompagnati della bellezza del Consorzio dei Vini del Garda DOC ed ammaliati della ricercatezza del Consorzio del Moscato di Scanzo, che ha deliziato il pubblico presente con una una “Masterclass Sensoriale” condotta magistralmente da Federico Bovarini e Francesca Pagnoncelli Folceri, presidente del Consorzio. Sempre più importante rafforzare il marchio Italia in giro per il mondo ed accedere l’attenzione sull’export dei  nostri prodotti, per questo è stata interessante assistere alla tavola rotonda guidata da Riccardo Rabuffi, AD di Beacon Italia, che ha avuto come tema le potenzialità dei vini Lombardi nei marcati d’oltremanica. Ma come spesso ripetiamo “Il vino è di tutti” e per questo il tema dell’edizione 2022 di Vinoforum è “Cosa è il vino per te? ” Vi aspettiamo per rispondere a questa domanda fino a domenica prossima…ovviamente vi aspettiamo con un calice pronto ad attendervi insieme alla competenza della nostra sommelier Ilaria! A cura di Elisa Pesco
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Vietnam ASEAN Arrow Right Top Bg

29 Aprile, 2022

Vietnam: motore di crescita nell’ ASEAN post pandemia  

Giungiamo con piacere al terzo articolo di InternazionalMente. Dopo una doverosa introduzione della rubrica e un focus sul mercato UK parliamo ora di Vietnam: un mercato da sempre in forte crescita che ricopre un ruolo fondamentale nel moto di crescita e recovery post pandemico per l’intera area ASEAN.  Il Sud Est Asia si conferma una zona strategica per le esportazioni Italiane ma anche per il flusso contrario in regime di import. Pochi giorni fa sono stati veicolati, tramite il network della Camera di Commercio Italiana per il Sud Est Asia, interessanti dati relativi agli sviluppi e ai trend del Paese in regime post pandemico.  Una forza lavoro in crescita, una classe media emergente, un fenomeno di rapida urbanizzazione accompagnato da massicci investimenti infrastrutturali,  l’entrata in vigore di due importanti accordi internazionali il libero scambio tra Unione Europea e Vietnam (EVFTA) e l’accordo di Partenariato Economico Globale Regionale (RCEP) rendono il Paese locomotiva di sviluppo e crescita nonché porta strategica per l’ingresso al vasto mercato del Sud Est Asiatico. L’Italia è ad oggi il quarto partner commerciale del Vietnam nel contesto europeo, con un volume commerciale inferiore solamente a quelli di Paesi Bassi, Germania e Francia. Il Vietnam è già il principale partner commerciale dell’Italia tra i Paesi dell’ASEAN, e negli ultimi anni il valore dell’interscambio commerciale ha mostrato una crescita costante. Secondo i dati forniti dal Dipartimento Generale delle dogane vietnamita, negli ultimi anni le esportazioni del Vietnam verso l’Italia sono aumentate progressivamente sino a raggiungere i 3,44 miliardi di dollari nel 2019; l’export italiano verso quel Paese asiatico è ammontato nello stesso periodo a 1,52 miliardi di dollari. Nel 2020, la pandemia da Covid-19 ha causato una flessione del valore del commercio bilaterale a 4,62 miliardi di dollari, ma i dati relativi al 2021 hanno evidenziato un balzo in avanti notevole. La dinamica della domanda globale vietnamita conferma il profilo di un’economia in rapida crescita, strutturata attorno agli investimenti, all’industria manifatturiera e alla fabbricazione e trasformazione di prodotti a valore aggiunto per l’esportazione. La rapida crescita di una classe media emergente che ad oggi rappresenta circa il 13 per cento della popolazione complessiva e i suoi consumi pro capite, stanno convergendo rapidamente verso la media dell’ASEAN. Il tenore di vita è aumentato di pari passo con il reddito medio pro capite, che dovrebbe continuare a crescere ad un tasso medio del 7 per cento annuo sino al 2024. L’andamento tendenziale di PIL e il reddito faranno da forte traino alla domanda di beni di consumo e si prevede che i consumi pro capite si allineeranno alla media ASEAN entro il 2035. Per quanto riguarda il settore Food & Beverage, la crescita della classe media, unita al processo di urbanizzazione e ad una popolazione relativamente giovane, dovrebbero alimentare nei prossimi anni le importazioni di alimenti e bevande di qualità. L’industria alimentare e delle bevande italiana ha già acquisito un significativo capitale d’immagine nel contesto dell’ASEAN, e il Vietnam si prefigura come uno dei mercati più promettenti in tale ambito regionale. Uno studio di KPMG, stima un consumo di alimenti e bevande italiane pari a due miliardi di dollari entro i prossimi dieci anni. Opportunità si profilano per le eccellenze nostrane come pasta, olio extravergine di oliva, conserve e vino.  Il quadro post pandemico è incoraggiante. A conferma di ciò, la totale ripartenza delle fiere in presenza nei principali poli dell’area: FOOD PACK ASIA  2022 AUTOMOTIVE ENGINEERING ASIA  THAIFEX – WORLD OF FOOD ASIA  FOOD & HOTEL ASIA 2022  PROWINE SINGAPORE 2022 ASEAN SUSTAINABLE ENERGY WEEK  FOOD & HOTEL THAILAND Diverse le forme di sostegno disponibili per le aziende che intendono avvicinarsi ai Paesi ASEAN. A cura di Riccardo Rabuffi
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Regno Unito UK Arrow Right Top Bg

9 Marzo, 2022

Mercato UK #Nonostantetutto 

Con questo articolo intendo fornire qualche spunto sul mercato del Regno Unito UK nel tentativo di decifrarne i recenti segnali e di interpretarne alcune nuove dinamiche operative. Diversi miei colleghi nella redazione di WineTales Magazine hanno utilizzato delle appropriate citazioni cinematografiche per introdurre o sostenere i propri pezzi. Trovo questo metodo calzante e funzionale. Ho quindi deciso di utilizzare anche io una citazione cinematografica per fornire una suggestione ai poliedrici fruitori del nostro Magazine.  Il film che ho scelto è: “Lemony Snicket – Una serie di sfortunati eventi” lascio a voi lettori di InternazionalMENTE il divertente esercizio di associare i personaggi e le vicende del film ai vari soggetti e alle diverse situazioni della recente scena Inglese, soprattutto nell’ambito del commercio e delle relazioni internazionali. Il titolo del film ci è infatti sufficiente a introdurre un primo concetto molto importante.  A partire dal giugno 2016, momento in cui il “Sì” ha decretato l’esito referendario su Brexit, si sono susseguiti una serie di eventi che hanno contribuito a mettere in crisi il cosiddetto “Sistema Paese Britannico”. Cito solamente i più significativi: l’inaspettato esito del referendum su Brexit, la complicata gestione degli 11 mesi del “Periodo di Transizione”, le difficoltà nel preparare gli attori economici inglesi ai cambi operativi per la gestione del proprio “everyday business”, lo scoppio della pandemia globale di Covid-19 nelle sue diverse ondate e in ultimo le recentissime e dirompenti  evoluzioni geo-politiche. Solo la metà di questi fattori potrebbero garantire materiale importante a un qualsiasi sceneggiatore di disaster movies. A questi fattori si aggiunge poi una difficoltà oggettiva ad avere dei dati attendibili che possano fedelmente rispecchiare gli andamenti reali dei flussi commerciali tra EU e UK fornendo agli operatori economici degli strumenti validi su cui basare le proprie decisioni.  Diversi osservatori comparano i primi mesi del 2022 allo stesso periodo del 2018 considerandolo l’ultimo “anno normale” e consegnando di fatto il 2019 / 2020 all’oblio statistico. Altri registrano, giustamente, degli scostamenti dovuti a un riassetto delle dinamiche operative legate ai flussi logistici che restituiscono degli scenari, relativi alla performance del vino italiano in UK, meno brillanti di quanto non siano in realtà.  A seguito di questa “Serie di sfortunati eventi”, le certezze sono poche, ma ci sono. Tra le principali, la costanza della domanda relativa al vino e ai prodotti alimentari italiani. Altro elemento fondamentale è l’evoluzione della figura dell’importatore. Non solo come soggetto necessario per far arrivare il prodotto nel Paese, ma come “garante”, insieme ad un serio operatore logistico, della corretta applicazione della procedura di importazione. Sulla spinta di questi eventi traumatici, l’importatore evolve diventando sempre più un player non solo necessario ma funzionale a un sano e proficuo processo di internazionalizzazione nel Paese. Oltre a espletare le necessarie burocrazie, egli diventa fornitore di un servizio puntuale per garantire, anche a quei clienti che prima di Brexit riuscivano a importare in autonomia, consegne efficienti, disponibilità di stock e piani di rifornimento tarati sulle nuove tempistiche procedurali.  I piccoli Wine Merchants che lavoravano principalmente con groupage da varie cantine Italiane, hanno subito un aumento di costi e una complicazione burocratica non indifferente. Ecco quindi che in soccorso arrivano triangolazioni commerciali o nuovi corridoi logistici. A questo aggiungiamo il ritorno in auge dei magazzini in sospensione accisa, una logistica distributiva capillare, meglio se “Lean” e magari la possibilità di lavorare con un importatore che serva parallelamente il B2C e il B2B.  Il mercato del Regno Unito UK si conferma uno dei mercati principali per il nostro vino. Un mercato che resiste e si modifica #Nonostantetutto. Sono indubbiamente cambiate le regole del gioco. L’invito alle cantine italiane, soprattutto le medio piccole, è quello di studiare queste nuove regole, farle proprie e imparare a integrarle nel proprio modello di business, ma soprattutto di non smettere di giocare… A cura di Riccardo Rabuffi
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internazionalizzazione nel mondo del vino Arrow Right Top Bg

9 Febbraio, 2022

Il mondo italiano del vino. Il vino italiano nel mondo 

Una rubrica sull’internazionalizzazione nel mondo del vino. Questa la sfida lanciatami da WineTales che ho subito accettato con entusiasmo.  Non nego d’aver vissuto quel momento come il raggiungimento di un piccolo grande traguardo professionale. Dal 2011 mi occupo di mercati esteri: ho trascorso due anni in West Africa importando vino per il mercato locale, sono alla guida di una società il cui scopo è quello di accompagnare le aziende italiane all’estero, abbiamo gestito il nostro ufficio locale a Londra e, recentemente, ho avuto l’onore di entrare nel Consiglio Direttivo della Camera di Commercio Italiana per il Sud Est Asiatico.  Delineare il perimetro di questo spazio non è stato facile. L’internazionalizzazione nel mondo del vino è ormai diventato un argomento più che consolidato e molte aziende hanno iniziato, a vari livelli, a relazionarsi quotidianamente con gli aspetti di questo processo fondamentale per il proprio sviluppo. Inoltre, trattare questi temi con un taglio istituzionale e formale non sarebbe stato per nulla in sintonia con lo spirito informativo e coinvolgente, tipico di WineTales Magazine.  Nasce così “InternazionalMente” una rubrica dedicata all’internazionalizzazione del vino, ai mercati esteri, ai casi di successo, a quelli di insuccesso e a tutti gli specifici trending topics del momento.  Partiamo dal nome: InternazionalMente riassume l’essenza di quanto mi piacerebbe trasmettere in questo spazio. Non solo nozioni, dati e casi studio ma degli spunti, dei momenti di riflessione, degli input e delle curiosità che possano aiutare a formare nel lettore un pensiero e una visione critica e futuribile delle principali dinamiche internazionali.  Uno strumento insomma che possa contribuire a rendere ancora più internazionale il pensiero e la forma mentis di tutti gli operatori del vino.  Proseguiamo con il “claim” Il mondo italiano del vino – il vino italiano nel mondo.  Questo elemento intende delineare ulteriormente il campo d’azione della rubrica. Da un lato il focus sarà principalmente applicato sulle cantine italiane, sui vitigni, sui territori e sui prodotti. Dall’altro verranno poi esaminati specifici mercati, analizzate le principali strategie di avvicinamento, raccontati i maggiori macro contesti capaci di accogliere le eccellenze del nostro Paese.  Infine, lo scopo. Gli articoli che si avvicenderanno in questa rubrica non avranno la presunzione di insegnare nulla a nessuno. Serviranno per generare interesse, far scaturire riflessioni e discussioni. In questo modo, chi si affezionerà a “InternazionalMente” avrà un luogo dove tornare quando vorrà prendere spunto per una specifica attività estera o avere un’opinione informata su temi tanto attuali quanto fluidi. Temi che, nella maggioranza dei casi, non hanno un giusto o uno sbagliato ma possono assumere risvolti diversi a seconda di come vengono contestualizzati e raccontati.  Ecco quindi che la famiglia WineTales si allarga. Dopo Passione, Storia, Cultura, Design, Turismo e Legge, anche il “Pensiero Internazionale” entra a far parte di questo sistema per raccontare un comparto trainante per la nostra economia e per il nostro export nel mondo.  A cura di Riccardo Rabuffi
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20 Settembre, 2021

Vinoforum 2021, semplicemente normalità

Normalità e condivisione che di questi  tempi sono più di un lusso…perché ti sembra banale poter uscire di sera senza dover tornare entro le ore dieci, ti sembra banale poter vedere (anche se a distanza di sicurezza) il tuo miglior amico, ti sembra banale poter brindare con un buon calice di vino, pensando al futuro, ti sembra banale tornare a vivere le proprie passioni senza necessariamente avere uno schermo ed un collegamento internet? Questi ultimi due anni ci hanno insegnato di no, non c’è nulla di banale nelle nostre vite e non c’è nulla di scontato nei gesti che compiamo ogni giorno. Vinoforum 2021 è stato soprattutto questo…uno straordinario manifesto di normalità. 9 giorni, 216 ore, 2.000 mq di spazi all’aperto, 600 aziende partecipanti, 2.500 etichette, 35 temporary restaurant, 12,455 piatti consumati, 13.654 brindisi ecco i numeri della 18esima edizione del Vinoforum. Un viaggio nel gusto partendo dal vino con le bolle francesi delle più prestigiose Maison: Moët & Chandon, Veuve Clicquot, Krug, Dom Pérignon e Ruinart ai grandi vini italiani dal barbaresco di Gaja al Brunello di Montalcino di Biondi Santi…dallo Sforzato della Valtellina al Cerasuolo di Vittoria siciliano. Il gusto di casa, con una grossa presenza del vino della regione…dalla ROMA DOC al Consorzio del Cesanese del Piglio, dalle prestigiose cantine del Casale del Giglio alle novità interessanti come Cantine Massimi. Un gusto che non si ferma solo al vino ma spazia al cibo per la gioia di condividere le migliori espressioni culinarie di Roma (e non solo) attraverso i piatti e le nuove creazioni di 30 ristoranti che per nove giorni hanno trasferito i propri piatti all’interno della kermesse romana. Esclusive poi le “The Night Dinner”,  cene uniche a tu per tu con grandi Chef in abbinamento ai vini di Cantine italiane ed internazionali. Il gusto…che si lascia contaminare dalla creatività nell’area Mix & Spirits, una Lounge dedicata al mondo della miscelazione e degli spirits…protagoniste le più importanti aziende italiane e i bartender più bravi con un calendario di degustazioni e Masterclass tenute da importanti nomi del mondo degli Spirits a firma di Massimo D’Addezio. Un gusto che si chiude come ogni pasto importate che si rispetti, con un altro RE della nostra cultura culinaria, sua maestà “Il Caffè” che quest’anno per la prima volta ha trovato casa a Vinoforum per un area dedicata il Roma coffee Festival, un viaggio al centro della bevanda scura più famosa al mondo. Insomma davvero un grande viaggio nel gusto, con dei compagni di viaggio unici: gli occhi dei fotografi di FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) che ci ha aiutato con le immagini a raccontare queste serate divine o di-vino che dir si voglia. Attenzione lo speciale dedicato a Vinoforum non è finito nei prossimi giorni daremo spazio alle interviste realizzate dalla nostra redazione ad: addetti ai lavori, cantine ed ospiti. Ci vediamo presto, solo sei mesi e saremo di nuovo in prima fila per raccontarvi la 19 edizione del Vinoforum…STAY TUNED! Ho dei gusti semplicissimi; mi accontento sempre del meglio.
                                                                                                  Oscar Wilde  A cura della  Redazione
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