BlendNews

BlendNews è un contenitore di informazioni dedicato al vino. Racconteremo gli eventi, le novità e le curiosità di questo mondo.

 

Arrow Right Top Bg

14 Febbraio, 2023

Wine in Venice, una dichiarazione d’amore per il mondo del vino

Otto paesi stranieri coinvolti, Tremila duecento visitatori, Quattordici consorzi…il mondo del vino ha una nuova casa ed è Venezia grazie al debutto da record di “Wine in Venice” È stato un amore a prima vista, un tumulto di passione, un vortice di emozioni, sono queste le espressioni più corrette per descrivere la prima edizione di “Wine in Venice” organizzato da Winetales, Beacon, The Media Company Store e Venezia Unica. Per questa ragione vogliamo raccontarla, proprio nel giorno dell’amore per antonomasia: San Valentino  Un racconto a poche settimane da quando la città del doge, con le istituzioni comunali in prima fila, ha accolto  il mondo enoico con la sua inconfondibile ospitalità per tre giorni di kermesse che è andata in scena dallo scorso 28 Gennaio nelle meravigliose sale della Scuola Grande della Misericordia e del Cà Vendramin Calergi. ”Sono stati tre giorni in cui si è fatto un passo avanti concreto per scrivere il futuro del mondo del vino del nostro Paese – dichiara l’assessore al Turismo di Venezia, Simone Venturini – è quindi un orgoglio per Venezia sapere che tutto ciò sia avvenuto qui, tra le splendide sale della Scuola Grande della Misericordia e di Ca’ Vendramin Calergi. Wine in Venice ha dimostrato che, grazie a lavoro di squadra e costanza, si possono creare le condizioni per incidere in modo positivo sulle vite future di molti ed è proprio l’impegno che ci siamo assunti candidando la città a capitale mondiale della sostenibilità. Il 2023 sarà l’anno degli eventi di qualità e dell’esclusività per Venezia, con Wine in Venice abbiamo iniziato con il piede giusto”. Partiamo da un primo dato: il pubblico con una risposta sorprendente oltre 3.200 visitatori che hanno popolato le aree della manifestazione e che sono arrivati a Venezia da tutte le venti regioni italiane e da ben otto paesi stranieri tra cui gli Stati Uniti ed il Brasile. Sono stati tre giorni pieni di appuntamenti che hanno avuto come protagonista venti cantine selezionate da una giuria internazionale di diciotto esperti tra i quali: Lara Loreti, Gabriele Gorelli, Mattia Cianca, Simone Roveda, Karin Meriot e tanti altri…tutti sotto l’attenta regia del presidente di giuria Luca Ferrua, direttore di “Il Gusto” verticale food&wine del gruppo GEDI, media partner dell’evento che ha dichiarato:  “Wine in Venice è stato un bacio magico tra il vino e Venezia, un amore a prima vista che ora va costruito e reso solido come si fa con le grandi storie d’amore. Ci sono tutte le caratteristiche dai progetti comuni, alla reciproca attrazione a quel fascino da corteggiamento eterno perché come due amanti eterni Venezia e il Vino sanno sempre stupirsi. E brindare insieme” Venti cantine che hanno sfilato lungo i duecento ventiquattro metri di tappeto rosso stesi nelle maestose sale veneziane per dare luogo al primo red carpet del vino. Le discriminanti per la selezione delle venti cantine sono state: Etica, Innovazione e Sostenibilità. Le cantine con il loro modo “di fare vino”, hanno rappresenteranno la propria regione, un vero premio al duro lavoro in vigna che ogni anno (per situazioni economiche e climatiche) diventa sempre di più eroico, un vero premio perché non è stata richiesta nessuna quota di partecipazione alle cantine selezionate. Quattordici consorzi presenti alla manifestazione con Valpolicella a fare gli onori di casa ed i tredici consorzi di Ascovilo a raccontare le meravigliose realtà lombarde dall’Oltrepo Pavese alla piccola DOCG del Moscato di Scanzo. Sono state quindici le ore complessive di Masterclass nei tre giorni di manifestazione tutte “sold out” con oltre cento persone presenti per ciascun appuntamento. Un programma di masterclass impreziosito ulteriormente da tre realtà, due Venete ed una dell’Oltrepò Pavese: Valdo, Fiorotto e Bosco del Sasso. Valdo ha stupito il pubblico con un focus sul metodo classico, prodotto inusuale per la zona di produzione e decisamente sorprendente, mentre Fiorotto ha fatto “viaggiare” i presenti in un percorso tra vino e galateo. Bosco del Sasso poi ha presentato un nuovo progetto imprenditoriale in un territorio enoico in grande crescita per un’azienda che ha creato un forte legame con il territorio e la volontà di far conoscere il valore di una produzione vitivinicola rispettosa delle tradizioni ma proiettata al futuro. Una visione internazionale è arrivata da GPA Sportech, azienda che ha sostenuto la manifestazione ed ha messo in scena una ricercata verticale sui vini della Borgogna. Un altro momento di forte richiamo internazionale è stata la presenza di Uniexport Manager che ha assegnato, nel contesto veneziano, il suo premio dedicato alle migliori storie di export nel mondo, attività confermata anche per la prossima edizione.   Protagonista assoluto di questa prima edizione è stato il Consorzio di tutela del Lugana con due Masterclass “sensoriali” ed un pomeriggio dedicato ai 40 produttori per approfondire le capacità di affinamento del vitigno Turbiana, l’evento ha preso il nome di “Armonie Senza Tempo” ed è stato certamente uno dei momenti più apprezzati sia dal pubblico che dagli operatori. Gianpaolo Breda, giudice della manifestazione e presidente di AIS Veneto oltre a garantire con il suo team di sommelier la qualità nel bicchiere delle aziende selezionate, ha eseguito tre masterclass che ci hanno portato in giro per il “bel paese” in un percorso incredibile. Perché incredibile? Perché in moderazione c’è stato il più grande talento della manifestazione Alessandro Nigro Imperiale un giovane ragazzo pugliese di trentuno anni che sta facendo grande l’Italia nel mondo. “Wine in Venice è già l’evento che ha segnato la comunicazione del Vino in tutta Italia nel 2023. Vini ed ospiti d’eccezione in un contesto unico come quello del bellissimo e storico Palazzo della Misericordia. Non ci resta che aspettare impazienti il prossimo Wine in Venice 2024!” Alessandro è il miglior sommelier AIS 2022, il miglior sommelier francese 2023 ed anche Head of Sommelier del Four Seasons di Cap Ferrat in Francia. Alessandro ha presieduto tutti i momenti ufficiali della manifestazione dimostrando un’energia unica ed una competenza eccezionale con una dose di umiltà invidiabile, chapeau! Vinrà e la sua selezione di Vini sostenibili non solo ha eseguito una masterclass di grande impatto, ma ha fornito numeri tangibili e metriche di calcolo sulla sostenibilità che sicuramente saranno approfondite nelle prossime edizioni della manifestazione. Oltre al programma di masterclass, ha avuto un ruolo da protagonista il palcoscenico dedicato ai WineTalks dove si sono alternati ospiti di assoluto livello: da Roberto Cipresso a Dominga Cotarella, da Jacopo Cossater a Brunella Saccone, da Mattia Tabacco al senatore Gianmarco Centinaio, da Valentina Quattro a Luca Molinari per confrontarsi su un argomento comune: Come dovrà essere il Vino del Futuro? WineTalks condotte da: Lara Loreti, Francesca Pagnoncelli Folcieri e Laura Donadoni. WineTalks che ci hanno raccontato come il vino dovrà parlare ai consumatori attraverso: etica, innovazione e sostenibilità.                                    Tutto concluso? Assolutamente no! La manifestazione non finisce qui, anzi grazie al progetto 365 Giorni di “Wine in Venice” con TheFork vivrà sui ristoranti veneziani con la selezione di vini “Wine in Venice” ed esperienze dedicate per un percorso che ci porterà dritti al prossimo 20 gennaio 2024 quando si stenderanno di nuovo i tappeti rossi ed andrà in scena la seconda edizione di Wine in Venice.         Le dichiarazioni dei protagonisti: “Wine in Venice è un percorso iniziato quest’anno che ha portato a Venezia un nuovo modo di raccontare il vino. Abbiamo voluto riunire intorno ad un calice il “saper fare” del nostro paese concentrandoci su valori che devono essere fondanti nella nostra imprenditoria, ovvero: Etica, Innovazione e Sostenibilità. Adesso insieme a “Il Gusto” vogliamo far crescere questo progetto inserendolo dal prossimo anno anche negli altri grandi eventi veneziani come il Carnevale ed il festival del Cinema e portandolo magari anche in giro per il mondo. Vi aspettiamo a Venezia il prossimo 20 gennaio 2024!” dichiara Damiano Antonelli, Ceo di Winetales marchio di W.T. Group, azienda organizzatrice di Wine in Venice. ”Siamo molto contenti di aver creato questo progetto, una grande sfida che permette di valorizzare Venezia ed il suo DNA internazionale, un percorso iniziato quest’anno che vogliamo far crescere” dichiara Riccardo Rabuffi, Amministratore Unico  di Beacon srl azienda organizzatrice di Wine in Venice. “Sono stati mesi avvincenti e sfidanti quelli che ci hanno condotto alla prima edizione della manifestazione, siamo orgogliosi di aver portato un nuovo format nel mondo del vino con la forza di un progetto che ha come obiettivo quello di far crescere ancora questo comparto produttivo nel mondo” dichiara Alessandro Bartolini, Amministratore Unico di The Media Company Store srl, azienda organizzatrice di Wine in Venice.  “Wine in Venice, con la passione profusa dalle 20 cantine selezionate e premiate, dimostra che un altro modo di fare viticoltura esiste: il rispetto per la natura e per le persone donano un sapore nuovo al vino stesso. A noi il compito di raccontare questa straordinaria evoluzione” dichiara Lara Loreti responsabile Wine & Spirit di “Il Gusto.  Gianpaolo Breda presidente di AIS Veneto commenta cosi: “La passione, la cultura del vino e l’amore per la città più bella del mondo hanno aperto le porte a Wine in Venice, un evento che farà parlare ancora molto di sè”. AIS Veneto è pronta ad accogliere una nuova edizione con energia ed entusiasmo! “Wine in Venice si è dimostrato un evento di successo sia per l’affluenza sia per la qualità degli interventi e delle cantine premiate. Siamo felici di aver partecipato e non vediamo l’ora di lavorare insieme al progetto ‘365 Giorni di Wine in Venice con TheFork’ per portare l’eccellenza dei vini vincitori nei ristoranti di Venezia partner di TheFork che aderiranno all’iniziativa” dichiara Valentina Quattro director Italy and Spain di TheFork  Francesca Pagnoncelli Folcieri aggiunge:  “Come direttore scientifico di Wine in Venice e come produttrice quello che mi rende più felice e orgogliosa di questo evento, che siamo riusciti a realizzare è il fatto di aver dato voce a produttori che fanno scelte coraggiose tutti i giorni per necessità di coscienza, più che per qualunque altra considerazione…non ci sono fini commerciali, ma solo scelte necessarie per essere rispettosi dell’ambiente in cui viviamo e riuscire così ad avere cura della nostra terra al meglio possibile.” Christian Marchesini presidente del consorzio della Valpolicella dichiara: “Siamo stati soddisfatti della manifestazione lagunare di Wine In Venice. E’ stato un momento perfetto per fare networking con gli operatori di settore, valorizzare i vini del territorio della Valpolicella in una delle città italiane più rappresentative per il mondo Ho.Re.Ca d’eccellenza, che è poi il nostro principale target di riferimento”. Giovanna Prandini presidente di Ascovilo ha dichiarato: “Buona la prima per la proposta originale di “Wine in Venice” efficace nel rappresentare l’eccellenza del vino made in Italy con un nuovo format molto accattivante” “Una manifestazione che già è diventata importante nel panorama vinicolo italiano, ora le aspettati per il 2024 sono altissime, ma siamo sicuri che Wine in Venice non ci deluderà” dichiara Maurizio Panzironi Amministratore di GPA Sportech  “Un’emozione unica e una scelta di grande sensibilità voler premiare la sostenibilità dei vini italiani in una cornice di rara bellezza: Venezia! Wine in Venice è stata un’esperienza ricca di spunti, di nuove progettualità e di sinergiche amicizie, con un team entusiasmante che ha costruito il contenuto dell’evento prima di tutto con passione! Siamo onorati di essere nella squadra!” dichiarano Paolo Criscione e Maria Dei Svaldi di Vinrà Il presidente di Uniexport Manager, Giuseppe Vargiu ha commentano cosi: “Come Uniexportmanager siamo felici di aver partecipato a “Wine In Venice”.  Insieme ai vincitori del Premio ExportItalia e agli exportmanager convenuti a Venezia da tutta Italia abbiamo testimoniato l’importanza cruciale delle piccole aziende del vino e del food made in Italy e del portare il loro sviluppo internazionale al centro della nostra economia.” La redazione di Winetales Magazine
Leggi

14 Gennaio, 2023

Wine in Venice e TheFork insieme, nasce: "365 days of Wine in Venice"

Una delle app più innovative degli ultimi anni, si unisce alla kermesse Veneziana per un progetto rivoluzionario. Mancano oramai poche settimane alla prima edizione di Wine in Venice, il mondo del vino è oramai pronto a sbarcare a Venezia in grande stile, come impone la magia di questa città. Venezia diventerà dal 28 al 30 Gennaio 2023 il centro enoico del nostro paese, ospitando il primo Red Carpet del Vino per un evento semplicemente iconico. Un palcoscenico dedicato a protagonisti, storie, contaminazioni…un contenitore ideale per parlare dei tre temi (sostenibilità, etica ed innovazione) scelti dagli organizzatori (Winetales, Beacon, The Media Company Store e Venezia Unica) per la prima edizione della manifestazione. Tre temi che saranno al centro del dibattito di tutti i Wine Talk con tanti grandi ospiti che si confronteranno insieme per immaginare: “Il Vino del Futuro” Etica, Innovazione e Sostenibilità sono le tre discriminanti selezionate dai giurati per assegnare le venti Wine Wild Card e garantire così l’accesso finale, una per regione d’Italia, al prestigioso red carpet nel suggestivo scenario della Grande Scuola della Misericordia di Venezia e nello storico palazzo del Cà Vendramin Calergi. Venti cantine dicevamo che rappresenteranno ognuna la propria regione di appartenenza, un vero premio al duro lavoro in vigna che ogni anno per situazioni economiche e climatiche diventa sempre di più eroico, un vero premio perché non sarà richiesta nessuna quota di partecipazione alle cantine selezionate. La magia di Wine in Venice tuttavia non finisce qui: grazie al contributo di TheFork nasce un progetto rivoluzionario “365 days of WINE IN VENICE” ovvero un anno di esperienze con le venti etichette premiate nei tre giorni della kermesse che diventeranno un’esclusiva Wine Selection nella rete di ristoranti aderenti a disposizione degli utenti della famosa applicazione. “TheFork punta da sempre a collaborare con realtà del settore importanti, innovative e prestigiose convinti come siamo che il nostro successo dipenda da quello dei ristoranti nostri partner. Siamo quindi particolarmente felici di partecipare a un’iniziativa che esalta le eccellenze italiane dell’enogastronomia in una cornice unica come Venezia. Riteniamo che possa essere una vetrina importante per il settore della ristorazione e i nostri strumenti e servizi digitali possono moltiplicarne il potenziale” dichiara Valentina Quattro, Industry Relations TheFork.   Il progetto completo 365 days of Wine in Venice e le modalità di fruizione saranno presentati al termine della manifestazione, per sottolinearne la centralità di questa iniziativa anche per le future edizioni della kermesse Veneziana. Un progetto sicuramente rivoluzionario ed ambizioso, reso possibile grazie ai numeri impressionati di TheFork che vanta una rete di 60.000 ristoranti partner in 12 diverse nazioni, di cui 20.000 in Italia, oltre 30 milioni di download della sua app, 20 milioni di recensioni pubblicate dalla community e più di 20 milioni di visite mensili. Attraverso TheFork gli utenti possono facilmente selezionare un ristorante in base alle loro preferenze, consultare le recensioni degli utenti, controllare la disponibilità in tempo reale e prenotare immediatamente online 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Ai ristoranti, TheFork fornisce inoltre un software, TheFork Manager, che consente di ottimizzare le prenotazioni e le operazioni e di migliorare servizio e ricavi. “Innovazione, interazione ed esperienze sono il nostro mantra quotidiano, siamo davvero onorati di poter presentare questo progetto insieme a TheFork che permetterà alle cantine di avere un nuovo strumento commerciale ed agli utenti della App di poter beneficiare di esperienze esclusive” dichiara Damiano Antonelli, Ceo di W.T. Group azienda organizzatrice di Wine in Venice. ”Siamo molto contenti di poter iniziare questo progetto con TheFork. Un player di grande rilievo che ha concretamente contribuito a cambiare l’approccio e la fruizione del pubblico verso il settore della ristorazione. I tre temi di Wine In Venice calzano perfettamente con la progettualità che insieme stiamo pianificando” dichiara Riccardo Rabuffi, Amministratore Unico  di Beacon srl azienda organizzatrice di Wine in Venice. “Avere la possibilità di sviluppare progetti che mettono al centro i Clienti, costruendo innovazione e favorendo la filiera produttiva italiana è un piacere ed un dovere per noi, siamo molto felici di iniziare questo percorso con TheFork” dichiara Alessandro Bartolini, Amministratore Unico di The Media Company Store srl, azienda organizzatrice di Wine in Venice. A cura della Redazione Per acquistare l’ingresso alla manifestazione Clicca Qui   https://www.youtube.com/watch?v=RakajXgmc-E
Leggi
Arrow Right Top Bg

6 Dicembre, 2022

Valdo e ASRoma, intervista a Matteo D'Agostino

AS Roma e Valdo Spumanti raggiungono l’accordo di partnership,  la cantina veneta diventa “Official Supplier” della squadra capitolina per un progetto che non si ferma alla semplice sponsorizzazione sportiva, ma che ha come cuore pulsante un accordo di licensing internazionale ed un relativo piano di crescita per portare il marchio ASRoma e Valdo in tutto il mondo. La storia di due eccellenze che si uniscono, ma al tempo stesso, due storie che si intrecciano fin dalla nascita avvenuta a pochi mesi di differenza nel finire del 1926 quella di Valdo Spumanti e nel luglio del 1927 quella della ASRoma. Due marchi che rappresentano nel mondo due territori unici e proprio dal naming hanno un altro punto in comune entrambi richiamano il territorio di origine.     Valdo che contiene già nel nome “Valdobbiadene”, il territorio che ospita la cantina con i suoi vigneti, riconosciuto nel 2019 come patrimonio dell’umanità da Unesco e fiore all’occhiello indiscusso del nostro patrimonio ampelografico. ASRoma che rappresenta non solo la squadra di calcio ma anche e soprattutto, la storia millenaria della città eterna. Due storie, come dicevamo che hanno continui richiami reciproci, come le origini del prosecco, prodotto principe della produzione enoica di Valdo Spumanti, che fece le prime apparizioni nella Naturalis Historia di Plinio il Vecchio, un trattato naturalistico risalente al 77 d.C.. nel quale Plinio decantava la sua bontà riferendosi al vino pucino, molto amato da Livia, la moglie dell’imperatore Augusto, per le sue proprietà curative che, narra la leggenda, erano motivo della longevità della donna romana. Per capire meglio questo progetto abbiamo intervistato il brillante manager dell’azienda veneta Matteo D’Agostino, Global Trade Marketing Manager di Valdo che ha guidato questa partnership e che sempre di più interpreta con capacità e lungimiranza il suo ruolo di innovatore nel panorama enoico italiano. ASRoma e Valdo un’incontro appassionante, ci vuoi raccontare quando hai capito che era un progetto funzionale al vostro piano di crescita internazionale ? Da diverso tempo cercavamo un partner in ambito sportivo con dei valori e delle caratteristiche tali che potesse aiutarci a promuovere il nostro brand in Italia ma anche a livello internazionale.
La vittoria in Europa della passata stagione, il forte rinnovamento societario portato dalla nuova proprietà e non ultimo il fatto che sia la squadra della capitale con una comunità di tifosi internazionale incredibile sono stati fattori decisivi nella nostra scelta. Quale è stata la prima cosa che ti ha colpito dell’ambiente Roma? La passione e l’amore indiscusso dei tifosi “Roma non si discute si ama” è un patrimonio incredibile per questa società. Inoltre le professionalità della AS Roma sono di livello internazionale, si vede una ventata di aria nuova in un settore quello del calcio che fino a qualche anno fa era molto provinciale. Ed è un fenomeno che accomuna il mondo del vino a quello del calcio, poer affrontare le nuove sfide di crescita bisogna attrezzarsi con nuove competenze. La tifoseria della Roma è un concentrato di passione e 61.794 di spettatori allo stadio di media in questa prima parte di campionato lo confermano, praticamente sempre sold-out, che emozione hai provato entrando in uno stadio così? Non ero mai stato all’Olimpico ad una partita della Roma e la prima volta è stata un’esperienza incredibile anche per chi come me non è tifoso. Vedere così tanti giovani, famiglie con bambini, età e storie diverse, tutti insieme allo stadio a cantare a squarciagola un lunedì pomeriggio di metà agosto con un acquazzone poco prima del calcio d’inizio è stato incredibile. L’atmosfera che i tifosi della Roma sanno regalare è davvero qualcosa di unico. Siete riusciti ad unire due colossi del made in Italy: il marchio Roma che inevitabilmente si porta dietro la storia eterna della sua città ed il prosecco unico prodotto che nel mondo del vino è stato capace di diventare un marchionimo*.  Questo binomio crea un potenziale incredibile e per questo ti chiediamo: cosa ti aspetti da questo accordo pluriennale ed in quale mercato estero pensi di fare bene con il progetto di licensing internazionale? Siamo molto contenti di essere entrati nel mondo ASRoma e siamo convinti che questa partnership ha grandi potenzialità da esprimere. Non ho in mente un mercato estero in particolare, sia VALDO che ASRoma hanno progetti di espansione nel mercato asiatico e negli USA. Mercati nei quali sia il potenziale del Prosecco che quello del brand AS Roma possono giocare un ruolo importante. Facciamo un gioco, noi ti diciamo un personaggio legato alla ASRoma ed alla sua storia e tu ci dici quale vitigno lo rappresenta di più è perché… Partiamo dal passato e visto che siamo in tempi di mondiali…ti chiediamo per primo Bruno Conti? Uno degli eroi di Spagna 82, Bruno Conti è come la Perera di Valdobbiadene un vitigno autoctono, ormai molto raro e per questo prezioso. E se ti diciamo il neo mister dello Spezia, Daniele De Rossi? De Rossi è come la Glera, non molla mai. Adesso il capitano, Francesco Totti? Pinot Nero, di struttura, pregiato, elegante, che da vini longevi Passiamo ai giorni nostri, Nicoló Zaniolo? Un cabernet sauvignon intenso, strutturato. Non possiamo non chiederti il mister, Jose Mourihno ?? Un Moscatel di Setùbal intenso, complesso Quale sarà il prodotto Valdo più apprezzato dai tifosi della Roma secondo te? VALDO è un brand omnicanale chi preferisce acquistare il vino mentre fa la spesa potrà apprezzare il nostro best seller MARCA ORO Valdobbiadene Prosecco Superiroe DOCG, chi invece preferisce acquistare il vino in enoteca o online apprezzerà Cuvée di Boj Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG uno spumante dedicato alla ristorazione che poi è anche lo spumante dell’hospitality dell’Olimpico durante le partite della Roma. Ti ringraziamo per questa intervista e non ci resta che augurare un grosso in bocca al lupo a Valdo ed a ASRoma per questo ambizioso progetto di crescita. A cura della Redazione * marchionimi, ovvero marchi che sono entrati nel gergo comune con un significato generico rispetto a quello di origine. https://www.youtube.com/watch?v=RakajXgmc-E
Leggi
Arrow Right Top Bg

14 Novembre, 2022

Benvenuto Brunello 2022, la cantina Carpineto

In occasione del Benvenuto Brunello 2022, la cantina Carpineto apre le porte – o meglio i cancelli – della sua tenuta di Montalcino.
Siamo nel versante nord, lungo la strada statale 103 che da Montalcino porta alla località Nociarello; il terreno qui è prevalentemente composto da scisto argilloso, il più comunemente noto galestro, completamente diverso dal suolo vulcanico della sponda Amiatina, o dal sabbioso del versante grossetano. La proprietà, che oltre alla cantina secolare vanta anche un pozzo ancora funzionante, è composta da cinquantatre ettari di cui circa dieci interamente dedicati a Sangiovese Grosso; si può considerare di medio-piccole dimensioni, con una produzione annua di circa cinquantamila bottiglie, tra Rosso di Montalcino, Brunello e Brunello riserva. Il carattere elegante e corposo tipico dei vigneti del versante Nord di Montalcino viene accompagnato da un invecchiamento in botti di rovere di Slavonia da 30 hl. Una realtà intima nata nel 1967 dall’incontro fra Giovanni Carlo Sacchet e Antonio Mario Zaccheo, due giovani ambiziosi e con una sola idea chiara in testa: creare un Chianti Classico di qualità, in antitesi col mercato interessato solo ad un vino da tavola semplice, beverino e rigorosamente in fiasco. Da lì, dalla primissima azienda a Dudda in Greve in Chianti, i risultati hanno supportato la passione, e oggi, dopo più di cinquant’anni, l’azienda vanta 5 tenute: una a Montalcino, due nel Chianti, una a Montepulciano e una nella Maremma.
Ad accompagnarci nella visita sono Caterina Sacchet – enologa- e Antonio Michael Zaccheo, eredi dei fondatori che con orgoglio e impegno portano avanti la tradizione familiare.
L’anteprima di questo Brunello 2018 non ha deluso: elegante e raffinato come dalle aspettative, decisamente più equilibrato e morbido della calorosa annata 2017.
Una considerazione particolare, a mio avviso, va a questo Rosso di Montalcino 2021: al naso ed al palato, regala sentori floreali e fruttati davvero interessanti e pieni, assumendo così il carattere di un vino indipendente dal fratello maggiore. A cura di Ambra Sargentoni
Leggi
Arrow Right Top Bg

8 Ottobre, 2022

Wine in Venice finalmente è possibile candidare la propria cantina

Wine in Venice finalmente è possibile candidare la propria cantina, si accendono le luci su “Wine in Venice” l’evento che andrà in scena dal prossimo 28 gennaio 2023 a Venezia. Inizia ufficialmente oggi la possibilità di candidare la propria azienda illustrando non soltanto i propri prodotti vitivinicoli e le rispettive caratteristiche, ma soprattutto sarà importante per le aspiranti cantine, raccontare progetti e risultati nelle tematiche di: etica, innovazione e sostenibilità. La candidatura è semplice, solo online, compilando il form dedicato sul sito wineinvenice.com Saranno Etica, Innovazione e Sostenibilità le tre discriminanti che selezioneranno i giurati dalla fine del prossimo novembre per arrivare poi ad assegnare le venti Wine Wild Card che garantiranno l’accesso finale alle cantine, una per regione d’Italia, al prestigioso red carpet. Le venti cantine avranno l’onore di sfilare con i propri prodotti a gennaio nel suggestivo ed unico scenario della Grande Scuola della Misericordia di Venezia e nello storico palazzo del Cà Vendramin Calergi. La qualità del prodotto, dal punto di vista organolettico, sarà garantita dall’autorevolezza e dalla professionalità di AIS (Associazione Italiana Sommelier) grazie all’accordo che l’organizzazione ha fatto con AIS Veneto, una garanzia di qualità nel bicchiere e partnership strategica per la corretta riuscita della manifestazione come dichiara il presidente di AIS Veneto  Gianpaolo Breda: “È un piacere essere presenti a questo importante appuntamento nella città lagunare. Parlare di vino significa parlare di cultura, AIS Veneto lo fa da sempre con attività, degustazioni e masterclass. Un momento formativo imperdibile nella cornice suggestiva della città più bella del mondo, un progetto ambizioso in cui il vino diviene protagonista alla scoperta di nuovi valori ed emozioni.” Gianpaolo Breda Venti cantine dicevamo che rappresenteranno ognuna la propria regione di appartenenza, un vero premio al duro lavoro in vigna che ogni anno per situazioni economiche e climatiche diventa sempre di più eroico, un vero premio perché non sarà richiesta nessuna quota di partecipazione alle cantine selezionate. La giuria che voterà le cantine sarà poliedrica e con importanti figure sia del mondo del vino ma anche e soprattutto composta da persone di spicco in campo di: etica, sostenibilità ed innovazione, sveleremo a fine novembre la giuria completa ma vi anticipiamo i primi tre nomi: Simone Roveda, Laura Donadoni, Emiliano De Venuti che si aggiungono ai già presentati precedetemene ,  Gianpaolo Breda presidente di AIS Veneto Giuseppe Petronio e del presidente di giuria Luca Ferrua direttore di “Il Gusto” verticale del gruppo Gedi dedicata a Food&Wine. Sarà un evento che unisce il mondo del vino con molte sinergie importanti come quella con Emiliano De Venuti, amministratore delegato di Vinòforum (evento storico sul vino a Roma arrivato alla ventesima edizione) e giurato in commissione Wine in Venice che dichiara: “Sono convinto che le sinergie portino avanti i progetti migliori, che insieme si fa la differenza e che uniti si possa arricchire sempre più quel “bouquet” di valori aggiunti che rendono l’enogastronomia italiana unica al mondo.” Emiliano De Venuti con Giovanna Prandini durante Vinoforum 2022 Uno dei pilastri della manifestazione sarà l’etica e su questo tema abbiamo il piacere di anticiparvi la partecipazione di Laura Donadoni come speaker dell’evento e come giurata della commissione di selezione, Laura è una giornalista e wine educator che vive tra l’Italia e la California che ha fondato l’agenzia di comunicazione La Com per la promozione del vino ed è l’unica donna italiana membro del prestigioso International Circle of Wine Writers di Londra ed ecco la sua dichiarazione: “Quando mi è stato presentato il progetto di Wine in Venice ho accettato senza esitazioni di farne parte perché è un evento che mette al centro i valori delle aziende e non solo le qualità tecniche dei vini. Ci sono molti vini eccellenti sul mercato, ma quante aziende etiche? Quante veramente sostenibili? Selezionarle e valorizzarle è l’obiettivo di questa manifestazione e sono lieta di poter dare il mio contributo in giuria e nei dibattiti culturali”
Laura Donadoni  Sarà un evento con una forte componente di innovazione e digitale e per questo cercherà di parlare alle nuove generazioni, dialogare con le nuove generazioni è il mantra del terzo giurato che abbiamo svelato in anteprima, ovvero Simone Roveda. Il trentenne piemontese è uno dei volti social più importanti del settore enoico: quarto al mondo e primo in Italia secondo la classifica Worldinfluencer, la sua community Winerylovers conta ad oggi oltre duecentomila follower su Instagram. Simone intervistato sull’evento veneziano ha dichiarato: “E’ per me un grande piacere dare il mio contributo in questa prima edizione di Wine in Venice. Trovo che basare la selezione delle cantine sui principi di etica, innovazione e sostenibilità costituisce un ottimo punto di partenza e di riflessione per tutte le prossime iniziative all’interno del settore.” Simone Roveda  In conclusione è importante fin da subito l’ingresso di Consorzi e grandi cantine che avranno la funzione di “Winery Coach” e parteciperanno al processo di assegnazione delle Wine Wild Card per sostenere così la filiera produttiva italiana. Gli organizzatori sveleranno tutti i dettagli ad inizio dicembre ma hanno anticipiamo alcune dichiarazioni significative del Consorzio dei Vini della Valpolicella e di Ascovilo. Matteo Tedeschi direttore del Consorzio dei Vini della Valpolicella, sottolinea: “Wine in Venice rappresenta per il Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella un’opportunità irrinunciabile di presentare i famosi vini della Valpolicella in una cornice pregevole di elevato valore estetico e paesaggistico quale la città di Venezia, perla del turismo, patrimonio artistico e architettonico d’Italia e del mondo! I prestigiosi palazzi Veneziani, testimoni emblematici di storia, tradizione e bellezza, saranno il miglior biglietto da visita per una denominazione che rappresenta eleganza ed esclusività nel mondo del vino!” Matteo Tedeschi (sulla destra della foto) con Christian Marchesini Giovanna Prandini, presidente di Ascovilo ha dichiarato: “Venezia è nota nel mondo per la sua bellezza e la sua storia, una cornice magnifica per ospitare le eccellenze del gusto: Ascovilo come associazione di 13 consorzi di tutela dei vini di Lombardia non può e non vuole mancare perché il vino è cultura e la nostra agricoltura oggi più che mai un patrimonio da difendere e da conoscere. I nostri vini di Lombardia sono esportati in tutto il mondo ma poco presenti nei ristoranti italiani , per questo dobbiamo ripartire dalla educazione al bello e al buono e Wine in Venice è una opportunità per chi nel nostro settore vuole fare rete e lavorare insieme per valorizzare il Made in Italy” Giovanna Prandini  Appuntamento a Venezia nel 2023, ma intanto spazio alle candidature per un evento davvero unico. Welcome to the Wine Red Carpet. La redazione di WineTales Magazine  https://www.youtube.com/watch?v=RakajXgmc-E
Leggi
Arrow Right Top Bg

2 Ottobre, 2022

Numeri da record per la Wine Media Conference 2022

Numeri da record per questa edizione della Wine Media Conference che si è chiusa ieri a Desenzano del Garda, numeri di qualità e non di quantità per la città lombarda che ha ospitato oltre cento giornalisti americani che hanno degustato oltre trecento etichette italiane e che hanno conosciuto tanti importanti produttori, apprezzando prodotti e specialità del nostro paese.  Tre giorni intensi con attori di assoluta importanza del panorama vitivinicolo nostrano con Ascovilo che ha sostenuto con i suoi tredici consorzi lombardi l’iniziativa. Tre giorni pieni di momenti formativi e didattici che hanno generato discussioni e proposte da sviluppare sia per produttori e consorzi coinvolti ma anche e soprattutto per tutta la filiera del vino internazionale. E’ stata anche un’occasione unica per mettere in vetrina la capacità ricettiva del lago di Garda, patrimonio indiscusso del nostro paese, come sottolinea il vice sindaco di Desenzano del Garda, Stefano Medioli: “È stato un piacere partecipare a questa importante manifestazione, organizzata in maniera impeccabile e che ha registrato un enorme successo di visibilità e qualità. Credo che il nostro territorio sia naturalmente vocato a queste produzioni, a questa condivisione ed a questa ospitalità verso chi dimostra di gradire, comprendere e divulgare i valori che tali produzioni rappresentano per il nostro territorio e per la nostra comunità. Per questi motivi siamo lieti di dare sin d’ora la nostra entusiastica disponibilità a chi vorrà in futuro organizzare eventi in linea con tali principi, garantendo il massimo supporto istituzionale.” Tornando al programma di ieri, la giornata conclusiva della Wine Media Conference ha visto due tematiche principali la sostenibilità e l’etica. Due pilastri cardine dell’attività produttiva internazionale, un’approfondimento iniziato con due  speaker americani Bruce Schoenfeld  e Devin Parr che hanno incentrato il  loro intervento sull’evoluzione di queste tematiche nel mondo del vino. Sostenibilità che ha raggiunto il suo apice con l’intervento di Slow Food Italia con Carmen Wallace e tre vignaioli che fanno della sostenibilità il proprio mantra:  Luca Formentini di Podere Selva Capuzza in Lugana, Antonella Manuli di  Fattoria La Maliosa in Maremma e Francesca Petrussa di Vigna Petrussa in Friuli, moderate dall’incontenibile Gwendolyn Alley coordinatrice USA di Slow Wine Guide. Gwendolyn Alley Prezioso ed interessante l’intervento proposto e moderato dal consorzio Garda Doc che ha spostato il tema della sostenibilità sul cambiamento climatico, presentando lo studio agro-climatico dell’area ed un approfondimento sulle biodiversità locali. Speaker di questa sessione Alberto Panont, direttore del Consorzio ed il professor Mariani dell’università di Milano. Nel pomeriggio spazio al vino, ma sempre con un occhio alla sostenibilità ed alle storie di Marcello Lunelli di Ferrari Trento, Michele Manelli della cantina Salcheto e di Alberto Tasca della cantina  Tasca d’Almerita per poi concludere il pomeriggio  con una masterclass bendata organizzata dal consorzio del Lugana per scoprire i cinque sensi applicati alla tecnica di degustazione. In conclusione di questa tre giorni abbiamo raccolto la dichiarazione del padre fondatore di questa manifestazione, Allan Wright che dal 2008 riunisce con questo evento la stampa americana di settore: Wow! How impressed I am with the Lombardy wine regions. We were so excited to bring the Wine Media Conference to Europe for the first time and to choose Italy and the Lombardy area. But our expectations have been exceeded by the interesting wine areas, the incredibly welcoming winery owners, and the delicious wines and local cheeses. Allan Whight Ad organizzare questa edizione che per la prima volta è arrivata in Europa e ancor meglio in Italia della Wine Media Conference sono state due donne e che donne! Due professioniste che stanno imponendo il loro saper fare dimostrando che la competenza, unita alla passione, diventa un mix inarrestabile.  Il motore di questa coppia è Laura Donadoni giornalista e wine educator che vive tra l’Italia e la California. Laura ha fondato l’agenzia di comunicazione La Com per la promozione del vino ed è l’unica donna italiana membro del prestigioso International Circle of Wine Writers di Londra. Laura anche lontano da telecamere e microfoni è una scoperta continua, la sua forza e determinazione sposta qualsiasi montagna…in questa occasione poi si è unita con una altra talentosa donna del vino con carisma e grande spessore Giovanna Prandini presidente di Ascovilo, produttrice e proprietaria della Perla del Garda che con il suo impegno sta rivoluzionando il posizionamento del vino lombardo in Italia e nel mondo. Abbiamo chiesto ad entrambe una loro considerazione dell’edizione della Wine Media Conference appena conclusa e ve le riportiamo qui di seguito. “Avere tanti stimati colleghi e colleghe statunitensi qui a dialogare di giornalismo e comunicazione del vino è per me il coronamento di anni di attività di divulgazione del vino italiano e tessitura di relazioni tra Italia e USA. Sono soddisfatta di questa prima edizione europea della wine media conference perché credo sia stata un’occasione importante per capire che cosa i media di settore cercano: spero che le cantine e i consorzi che hanno preso parte alla conferenza facciano tesoro dei feedback raccolti in questi giorni per migliorare la comunicazione internazionale di vini e territori e soprattutto per credere maggiormente nel potenziale ancora da sviluppare” Laura Donadoni “E’ stata una straordinaria opportunità per produttori e consorzi! Un’occasione unica per incontrare persone con uno straordinario livello professionale intervenute qui a Desenzano. Questo ci aiuta a riflettere su come cambiare la promozione dei nostri prodotti perché bisogna iniziare a formare le cantine per una corretta presentazione non solo in Italia, ma anche per i mercati internazionali. Bisogna usare meglio la lingua inglese in modo da poter esprimere e raccontare la propria storia e farlo nel modo più efficace possibile. Sono davvero felice di questa edizione della Wine Media Conference e spero che questa storia di successo possa avere un seguito nei prossimi anni” Giovanna Prandini  Quello che ci portiamo a casa da questi tre giorni è che il vino Italiano è in mano a persone:  capaci, serie e preparate ma soprattutto persone che finalmente iniziano a fare una cosa fondamentale, per crescere e diventare più forti “FARE SQUADRA INSIEME”…è stato davvero bello vedere un team così grintoso mettercela tutta per valorizzare il patrimonio ampelografico del nostro paese…Let’s Go! Appuntamento al prossimo anno per una nuova edizione della Wine Media Conference e magari ancora in Italia… La redazione di WineTales Magazine  https://www.youtube.com/watch?v=RakajXgmc-E
Leggi
Arrow Right Top Bg

30 Settembre, 2022

Made in Italy protagonista con la Lombardia vitivinicola alla Wine Media Conference

Made in Italy protagonista con la Lombardia vitivinicola alla Wine Media Conference nel secondo giorno della quattordicesima edizione della Wine Media Conference trascorsa all’insegna di momenti istituzionali e proficui scambi di opinioni, in un ponte che sta unendo qui a Desenzano del Garda i due continenti: il vecchio ed il nuovo. Ci siamo sentiti un po come a bordo di una delle caravelle di Cristoforo Colombo ma al posto della Nina, la Pinta e la Santa Maria avevamo il Groppello Grasparossa, il Nebbiolo Chiavennasca ed il Turbiana che ci hanno guidati in questa esplorazione ma al contrario dell’esploratore Genovese, abbiamo fatto noi da esploratori per far scoprire il territorio italiano (in particolare quello lombardo) al un nuovo continente, quello Americano rappresentato da un gruppo di giornalisti di settore che hanno tempestato di domande le due “esploratrici” Laura Donadoni e Giovanna Prandini. “La qualità è la sola strada di comprendere il territorio lombardo”                                                                                        Giovanna Prandini Una mattinata di domande sul territorio Lombardo e non solo, con la voglia da parte del pubblico americano di capire il modo di lavorare del nostro paese e di conoscere nel dettaglio come sono prodotti i 24.000 ettari vitati Lombardi e 1.370.000 ettolitri di vino prodotti in Lombardia. Incalzanti le domande dei giornalisti americani per comprendere meglio come il nostro paese affronta l’export e come è in grado di raccontare le storie del territorio per farle apprezzare in tutto il mondo. Su questo punto Giovanna Prandini ha ribadito con fermezza che “Non possiamo vincere da soli in un mercato così grande, ma dobbiamo essere una squadra unita che presenta e si posiziona correttamente in un mercato così grande ed importante come quello americano ed in generale in quello mondiale” Un approfondimento sulla forza del digital in tutti i suoi canali da Tik Tok ad Instagram, sottolineando l’importanza della SEO e del posizionamento nei motori di ricerca che hanno caratterizzato la seconda parte della mattinata condotta dalla blogger americana  Diane Letulle con un focus dedicato ai casi Italiani di Chianti ed Amarone che sono riusciti a posizionarsi correttamente nel mercato statunitense. Ha concluso la mattinata un viaggio dai cugini transalpini con una masterclass cibo vino che ci ha portato a Bordeaux con sei diversi prodotti e due grandi vitigni protagonisti il Semillion ed il Sauvignon per un alternasi di dolcezze e morbidezze organolettiche, in sei espressioni di uno dei territori più importati dell’enologia mondiale. Un percorso che ha nuovamente creato un ponte tra Italia e Francia per un momento di condivisione e sinergia sempre più importante per questo mondo. Punta di diamante della masterclass è stato indubbiamente  il Loupiac di Chateau du Cros che con i suoi 12 mesi in botte ed un ottima persistenza in bocca ha stregato il pubblico americano. Senza mancare di rispetto ai nostri cugini francesi, il livello enoico sale drasticamente dal pranzo con una firma d’autore del nostro patrimonio ampelografico Cantine Bertani che con un percorso di eccellenza ha ribadito al pubblico presente un concetto fondamentale: “Bertani è storia dell’Amarone, ma vuole essere anche il futuro di questo prodotto così esclusivo! “                             Andrea Lonardi, operations Director Angelini Wines&Estates ha continuato commentando: “Ci tengo a dire una cosa in maniera forte,  Valpo is Back! Ma solo se crediamo nei vini leggeri e meno alle mode di mercato, solo se rispettiamo più il territorio di appartenenza e se riusciamo ad interessare sia gli opinion leader, come in questa occasione, sia i consumatori che dovranno scegliere il nostro prodotto” Pomeriggio di grande livello iniziato con Stevie Kim, pilastro di Vinitaly International, che ci ha raccontato il rapporto tra podcast e vino con una lectio magistralis per ribadire un concetto fondamentale: il vino ha bisogno di essere giovane, di parlare a diversi target e raccontare a tutti la propria tecnicità con naturalezza ed arrivare a tutti. E’ proprio questa la forza della sua piattaforma di podcast “Italian Wine Podcast“. “Il Nebbiolo delle Alpi” ha chiuso la seconda parte del pomeriggio, con tre grandi etichette di Sondrio e dintorni quelle di Rainoldi, Marsetti e Nino Negri tre vini che hanno entusiasmo tutti americani ed italiani presenti perché poi alla fine il vino è proprio questo riunire tutti davanti ad un calice. Chiusura con il brivido con lo speed date con il produttore che in 5 minuti doveva servire il proprio vino e convincere il pubblico americano della bontà del prodotto. Una formula diretta ed immediata per entrare nel cuore del consumatore finale. Appuntamento a domani con la giornata conclusiva della Wine Media Conference 2022. La redazione di WineTales Magazine    https://www.youtube.com/watch?v=RakajXgmc-E
Leggi
Arrow Right Top Bg

29 Settembre, 2022

Wine Media Conference 2022, i protagonisti della prima giornata: le Donne, il Sannio e Fivi.

La Wine Media Conference è la rassegna mondiale dedicata alla comunicazione del vino, fondata nel 2008,  evento internazionale dedicato al settore del vino che riunisce ogni anno wine blogger, giornalisti di settore, wine media tradizionali, influencer dei social media e operatori di settore, in particolare statunitensi, offrendo una occasione unica di incontro. I professionisti esperti di vino partecipano per migliorare e arricchire le proprie competenze e per conoscere e raccontare all’esterno i territori del vino più importanti del mondo. Oggi 29 settembre, è iniziata la Wine Media Conference e per la prima volta in Italia, in Lombardia con Desenzano del Garda che si è trasformata nella capitale mondiale della comunicazione del vino. La prima giornata appena conclusa ha visto un protagonista indiscusso: le donne. Donne che con la loro eleganza e la loro inconfondibile tenacia hanno raccontato al pubblico americano l’unicità del nostro territorio e la forza del nostro patrimonio ampelografico. Padrona di casa e grande protagonista Laura Donadoni che come sempre, riesce a moderare con il suo inconfondibile stile il panel del pomeriggio dedicato alle donne del vino. “Tre donne del vino, tre donne di Bergamo, tre donne cocciute” Cosi si sono definite le tre protagoniste del panel condotto da Laura con Cristina Scarpellini della Tenuta Scerscé e Presidente della Fondazione ProVinea, Francesca Pagnoncelli Folcieri proprietaria della Cantina Pagnoncelli Folcieri e  Presidente del Consorzio del Moscato di Scanzo.  Un’ ora in compagnia del buon vino e di storie di tenacia e forza ma che ci hanno colpito per il racconto sempre attento a sottolineare un altro valore importare L’umiltà come più volte ribadito da Cristina Scarpellini nel suo racconto di come un avvocato che da Bergamo è diventato vignaiolo in Valtellina e con forza è riuscito a far diventare i “muretti a secco” tipici del paesaggio lombardo di Sondrio e provincia patrimonio dell’umanità. “Tanto studio e tanta umiltà che mi hanno permesso di far diventare i muretti a secco un patrimonio dell’Unesco.” Conclude sempre Cristina il suo intervento con un incipit che ci ha stregato: “Bella la Valtellina, bella la sfida, bello il Nebbiolo!” La storia del Moscato di Scanzo la conosciamo bene noi di Winetales Magazine, grazie soprattutto a Francesca Pagnoncelli Folcieri presidente del Consorzio, ma è stato stupefacente vedere come il pubblico americano ascoltasse con stupore la storia dei 31 ettari vitati che compongono questa piccola DOGC.
La seconda parte del pomeriggio è trascorsa con FIVI e la forza del suo gruppo, che la presidente Matilde Poggi, ha rafforzato  rispondendo alle domande della stampa americana sottolineando i tre obiettivi importanti di Fivi in Europa. Quali sono le sfide dei vignaioli indipendenti in europea? La Burocrazia ha un impatto troppo alto Le Leggi europee votate non devono essere dannose per i piccoli produttori (es. etichetta in 20 lingue) Attività come quella della Sicurezza Alimentare sono pensate solo per grandi aziende e mettono in ginocchio piccole cantine che non riescono ad adeguarsi alle normative. Una panel che si è trasformato in un viaggio nello spazio, nella terra e nel tempo con vignaioli giovani e di indubbio talento: Davide Lazzari , Organic proprietario di Lazzari in Capriano del Colle, Alessio Brandolini dell’azienda Agricola Brandolini in Oltrepò Pavese e Paolo Pasini di Pasini San Giovanni e Vice Presidente del Consorzio Valtenesi e del Consorzio Tutela Lugana Doc. Un momento che ha ribadito un concetto davvero fondamentale, fare squadra parlare del vino degli altri , lavorare con attenzione insieme agli altri è questo che fa crescere davvero un territorio.   Appuntamento a domani con la seconda giornata della Wine Media Conference 2022. La redazione di WineTales Magazine 
Leggi
Arrow Right Top Bg

24 Settembre, 2022

Wine Media Conference 2022, inizia il conto alla rovescia...

La Wine Media Conference è oramai alle porte! E’ iniziato il conto alla rovescia e mancano solo tre giorni e siamo pronti a raccontarlo “live” con la nostra redazione che avrà l’onore di partecipare. Il sipario si alzerà il prossimo 27 settembre ed andrà in scena per la quattordicesima volta…ma la vera sorpresa è che per la prima volta sarà in Europa e grazie ad Ascovilo in Lombardia e precisamente a Desenzano del Garda in provincia di Brescia. La Wine Media Conference è la rassegna mondiale dedicata alla comunicazione del vino, fondata nel 2008,  evento internazionale dedicato al settore del vino che riunisce ogni anno wine blogger, giornalisti di settore, wine media tradizionali, influencer dei social media e operatori di settore, in particolare statunitensi, offrendo una occasione unica di incontro. I professionisti esperti di vino partecipano per migliorare e arricchire le proprie competenze e per conoscere e raccontare all’esterno i territori del vino più importanti del mondo. La Wine Media Conference nel 2021 si è svolta a Eugene, in Oregon, mentre quest’anno dal 27 settembre al 3 ottobre per la prima volta arriverà in Europa. Gli organizzatori hanno infatti scelto la Lombardia con Desenzano del Garda che per una settimana diventerà la capitale mondiale della comunicazione del vino. Un risultato storico ottenuto grazie all’impegno organizzativo di Ascovilo, l’associazione che raggruppa 13 consorzi vitivinicoli lombardi. L’iniziativa si propone di valorizzare e far scoprire la Regione Lombardia come terra di vini straordinari e meta turistica di alto livello presso un target nazionale e internazionale. “E’ un onore ospitare per la prima volta in Europa, proprio in Lombardia e in particolare sul lago di Garda, un evento mondiale come la Wine Media Conference – ha commentato l’assessore regionale all’Agricoltura, Fabio Rolfi -. I vini lombardi e i territori che rappresentano saranno al centro del mondo. Una occasione che sapremo sfruttare nel migliore dei modi. La Lombardia è terra di grandi prodotti. Dobbiamo imparare a comunicare meglio ciò che facciamo anche attraverso i racconti di testimonial ed esperti del settore che sappiano informare e influenzare i consumatori. Il vino è la carta di identità di un territorio e dobbiamo valorizzare le nostre etichette anche in chiave turistica in maniera strutturale. Ringrazio la presidente Giovanna Prandini per la proficua collaborazione. Questa manifestazione, ospitata per la prima volta in Europa, è il fiore all’occhiello dell’azione di Regione Lombardia in questi anni finalizzata alla promozione e valorizzazione dei nostri vini, considerando il vino non un semplice prodotto, ma il veicolo di racconto di un territorio”. La conferenza si terrà dal 29 settembre al 1 ottobre all’Hotel Acquaviva del Garda di Desenzano. Durante la conferenza sono previste diverse attività di divulgazione e degustazione tra cui Educational sessions, Discovery sessions, Live Wine Social, pranzi e cene a tema con abbinamento dei vini.
“Portare in Europa la Wine Media Conference per la prima volta, in particolare in Italia ed in Lombardia , è un grande risultato per Ascovilo reso possibile da un incontro fortunato e fattivo con Laura Donadoni a Merano nel 2021 e che premia il desiderio dei nostri Consorzi di Tutela di fare insieme azioni strutturate e coerenti per la promozione dei vini di Lombardia – ha aggiunto il presidente di Ascovilo, Giovanna Prandini -. Come Associazione dei consorzi vitivinicoli lombardi avremo una straordinaria opportunità di rivolgerci al mercato americano in modo coordinato, potendo confrontarci con oltre 50 giornalisti di primissimo livello negli Stati Uniti, con un programma pensato per rendere memorabile l’appuntamento italiano volto a valorizzare e far scoprire la Regione Lombardia come espressione plurale di vini DOCG , DOC e IGT. Parlare di territorio tuttavia non basta per cogliere a pieno la tradizione e cultura lombarda, per questo la Wine Media Conference sarà preceduta e seguita da escursioni volte ad esplorare i diversi paesaggi che ospitano le produzioni regionali e non mancheranno eventi conviviali : a titolo esemplificativo cito due appuntamenti a Desenzano, nelle splendide cornici del Museo Rambotti e in Castello, in collaborazione con Grana Padano nel chiostro del museo in data 30 settembre e con Valtenesi e Lugana insieme sabato 1 Ottobre. Inoltre grazie alla collaborazione con il Consorzio Garda Lombardia abbiamo proposto per gli accompagnatori dei giornalisti impegnati nella Conference, un programma speciale a forte vocazione turistica affinchè il ricordo di questa esperienza rimanga nel cuore dei visitatori e delle loro famiglie“. “Siamo sempre molto felici di poter essere un veicolo di valorizzazione dei prodotti che ricadono sui nostri territori. – ha aggiunto Stefano Berni, direttore generale del Consorzio Grana Padano, sponsor della serata del 30 settembre nel chiostro del Museo Rambotti -. Abbiamo prodotti straordinari e un patrimonio enogastronomico unico da tutelare e da valorizzare e il Grana Padano, in quanto formaggio DOP più consumato al mondo, deve farsi parte responsabile per diffondere la cultura del gusto e della qualità in tutto il mondo”.
“Ho visto nascere questa conferenza dedicata ai professionisti della comunicazione del vino, partecipando negli States ad ogni edizione come giornalista e ambasciatrice dei territori italiani – ha ribadito Laura Donadoni, giornalista, wine educator e divulgatrice della cultura del vino italiano in USA -. Quando Allan Wright lo scorso anno mi disse di voler portare la WMC per la prima volta in Europa mi sono ripromessa che avrei fatto di tutto perché fosse il mio Paese d’origine a ospitarla. Era un’occasione troppo preziosa, il coronamento del lavoro di anni nel promuovere con orgoglio il vino italiano negli Stati Uniti. Ho trovato in Giovanna Prandini a capo di Ascovilo la stessa determinazione e amore per la nostra terra: una scintilla che ci ha permesso di far diventare realtà quella promessa. L’abbiamo proposto a Regione Lombardia per la portata nazionale della manifestazione e abbiamo trovato subito entusiasmo e voglia di portare a casa il risultato. Ora non dobbiamo sprecare l’occasione, innanzitutto per i nostri produttori che hanno storie straordinarie per far innamorare la stampa di settore della Lombardia e dell’Italia”. “Il turismo del gusto è una componente fondamentale dell’offerta turistica gardesana e fra gli elementi principali che concorrono alla scelta di una località dove trascorrere una vacanza. Il Garda e la Lombardia più in generale si presentano al mercato turistico internazionale con un’offerta strutturata: cantine, degustazioni, percorsi fra i vigneti, abbinamento ai piatti del territorio, vini di altissima qualità e che già sono presenti sui mercati mondiali. La Wine Conference è una manifestazione di altissimo profilo che darà l’opportunità al nostro territorio di farsi conoscere e aprirsi a nuove opportunità. Su questi motivi si fonda la collaborazione del consorzio Garda Lombardia con Regione Lombardia e con Ascovilo che, grazie al lavoro della sua presidente Giovanna Prandini ha portato sul Garda e per la prima volta così tanti autorevoli media statunitensi”, ha spiegato Massino Ghidelli, presidente Consorzio Garda Lombardia. Il sindaco di Desenzano del Garda, Guido Malinverno, non ha nascosto la soddisfazione: “Vino, comunicazione e valorizzazione dei prodotti dell’entroterra sono tutti ingredienti di una manifestazione che è unica nel suo genere, specialmente per un Comune come Desenzano del Garda. Abbiamo l’onore e l’onere di essere la prima città in Europa ad ospitare questa rassegna di caratura mondiale, ma sono convinto che la meravigliosa cornice del Lago di Garda e la ricettività offerta dalle strutture del nostro territorio formeranno il perfetto connubio per offrire a chi verrà in occasione del Wine Media Conference un’esperienza indimenticabile”. Non solo. Anche Pietro Avanzi, Assessore alla Cultura della cittadina lacustre, è sulla stessa linea di pensiero: “L’anno scorso questo evento si è tenuto a Eugene, in Oregon, mentre tra pochi giorni avremo la fortuna di ospitarlo qui a Desenzano: già questo elemento rende l’idea dell’importanza di questa manifestazione non solo per la nostra città, ma per l’Italia intera. Considerando poi che il nostro territorio ha da sempre la cultura e la propensione alla produzione vitivinicola e alla sua esportazione internazionale, il Wine Media Conference diventa un appuntamento di portata storica, un’occasione imprescindibile per le tante opportunità che offre e per la creazione di nuovi rapporti da instaurare con tutti i paesi del mondo presenti”. Nei giorni precedenti e successivi alla conferenza si svolgeranno 6 escursioni che coinvolgeranno 7 Consorzi di Tutela del Vino di Lombardia Pre-Conferenza
27/09/2022 VALCALEPIO + MOSCATO DI SCANZO
28/09/2022 LUGANA
28/09/2022 VALTENESI
Post-Conferenza
02/10/2022 VINI MANTOVANI
02-03/10/2022 VALTELLINA
02-03/10/2022 OLTREPO La redazione di WineTales Magazine 
Leggi