Cantina Bosco Sant’Agnese. Antonio, Angela e il rock in vigna

Girovagando per una di quelle manifestazioni di presentazione dei vini, vengo attratto da una coppia di vignaioli quasi fuori contesto. Lui alto, lei più minuta. Sorriso non troppo pronunciato. Entrambi emanavano una sensazione di appagata serenità. Mista alla insofferenza nel trovarsi forse dove non volevano essere. Sia durante quella occasione sia nella successiva, capisco il perché ma soprattutto vengo conquistato da Antonio e da sua moglie, “la titolare” come è Antonio stesso a definirla, Angela.

Cantina del Vesuvio: un piccolo lembo di paradiso

Quando penso al golfo di Napoli, mi risuonano in mente i versi di una meravigliosa canzone napoletana, “I’te vurrìa vasà”. Sarà la melodia struggente o il testo che narra della voglia di un uomo di baciare la sua donna che dorme profondamente ma che non vuole svegliare.

Come il Vesuvio che domina il golfo, il gigante buono che se ne sta lì, immobile, a dormire. Che tutti amano poiché giace su quel lembo di terra baciato da Dio. Così bello che Lucifero durante la discesa negli inferi, cacciato dal paradiso terrestre, se lo porta con sé. Così bello che il Cristo, addolorato nel riconoscere proprio quel pezzo di paradiso ormai perduto, piange lacrime divine. Le stesse lacrime che donano la vita alla pianta dalla quale si genera il vino vanto di questa zona, il Lacrima Christi.

I’ te vurria vasà…I’ te vurria vasà….

Vitivinicola Iovino: ‘o mare, ‘o sole, ‘o vino

Tra mare e vulcani, attivi o spenti, da tempo immemore filari di viti sono qui posti a produrre gioielli dell’enologia campana quali la Falanghina e il Piedirosso (o come lo chiamano qui, per’e pallummo, piede di piccione). Dal 1994 protetti dalla DOC Campi Flegrei. Ne .fanno parte i comuni di Bacoli, Pozzuoli, Monte di Procida, Quarto, Marano e Procida.

Non sono molte le cantine. Terreno difficile. Condizioni difficili. Vitigni non immediati. Quando però ti imbatti in un personaggio come Antonio Iovino della cantina che porta il suo cognome insieme a quello del Monte Spina dove sorge (il nome intero è Azienda Vitivinicola Monte Spina di Iovino Antonio), tutto assume una prospettiva diversa.

Benvenuti al sud: Le Grazie di Bernardino Cera

Ve lo ricordate il film Benvenuti al Sud? Sì, quello con Claudio Bisio, Alessandro Siani ed Angela Finocchiaro. Con Bisio che viene trasferito da Milano a Castellabate. Insomma Bisio, da buon settentrionale passa dalle difficoltà di ambientamento dunque la voglia di scappare ad essere stregato dal Cilento e dalle sue persone. Con la voglia di non partire più.
Non è andata esattamente così a Bernardino Cera e alla azienda Le Grazie di Montecorice (Salerno). Perché Bernardino è nato a Novara da genitori di Montecorice che, nonostante avessero parecchi ettari di terra (ventotto!) coltivati ad olive, fichi e pascolo, decisero di andare a trovare maggior fortuna al nord. Magari per ritornare dopo un po’. Dopo anni al nord, si torna sempre al paese prima o poi. Strana la vita invece che fa adattare una famiglia di un luogo così solare come il Cilento, al freddo di Novara. Al paese non si torna se non per le feste comandate. Ci sono i figli che crescono e di andare al paese non ne hanno voglia. Magari in estate. Almeno nel Cilento in estate c’è da divertirsi.

IoVino Roma

Ho partecipato a decine di degustazioni e manifestazioni sul vino. Quella di ieri 12 marzo al TH Carpegna Palace di Roma organizzato da IoVino aveva un che di particolare.

Cantina De Vita, crescerò e solo per il mondo andrò

Vi ricordate la pubblicità dei biscotti Plasmon? Si i biscotti Plasmon quelli che mangiavamo da bambini e che, per chi ha avuto fratelli o sorelle, rubavamo di nascosto (c’è pure chi ha continuato a mangiarli da adulto tanto che la stessa Plasmon ne ha prodotto una versione per adulti). Ecco, un gingle della pubblicità faceva
Crescerò, e solo per il mondo andrò
Mò che c’entrano i biscotti con il vino? Un momento no? C’entrano con la storia che sto per raccontare. Quella di una persona che sa di dover crescere ma ha già le idee chiare. Per il vino non per i biscotti.
“Per puro caso mio padre mi fa sapere che avevamo reimpiantato il vigneto della masseria di famiglia ed erano dunque pronte le uve per essere vendute. Alla fine mi sono chiesto: ma perché dobbiamo vendere le uve? Ferma tutto! Vorrei provare ad iniziare la strada da produttore”.

Mustilli, quando gli antenati ti guardano

Passeggiando per le stanze delle antiche dimore, alle volte ci si imbatte nei ritratti di personaggi vissuti in epoche lontane. Pochi hanno la fortuna di avere sparsi per casa ritratti di antenati propri. In ogni caso, ci si sente scrutati, osservati. Financo giudicati. Spesso incutono timore perché ti guardano altezzosi dall’alto verso il basso. Ricordo bene questa sensazione quando andavo a casa dei miei nonni!

L’eredità dei legami con la propria Terra

L’eredità dei legami con la propria Terra Masterclass “Eroica Campania” Il coraggio della resilienza Vini Buoni d ‘Italia 2022

Matti per l’Asprinio

Matti per l’Asprinio. Matti con l’Asprinio. L’Asprinio di Vitematta
Napoli, la pizza, il Vesuvio, la “costiera, Capri, la mozzarella di bufala. La camorra”. Ecco a voi la Campania nell’immaginario collettivo. Permettetemi la semplificazione fin troppo legata alla realtà (di chi non sa). Per troppo tempo i luoghi comuni si sono impossessati dei più e i social non aiutano.
Certo, chi legge questo articolo dirà di no, che la Campania ha molto di più. Chi ama il vino penserà alle meravigliose eccellenze del territorio come l’Aglianico, il Fiano, il Greco o alle meraviglie della viticultura eroica della costiera amalfitana. Già quelle.La terra felix ha molto di più, anche se i luoghi comuni sono difficili da sconfiggere.