Inama: identità e sperimentazione. La nuova faccia del Soave

Sono reduce da una serata in una cantina sfarzosa del Soave. Di quelle molto sbrilluccicanti con il caveu fatto da barrique esposte in bella vista. C’è stata la visita guidata (ero ad una riunione di lavoro) e mi è sembrato di essere in un documentario. Ogni cosa a suo posto. Così troppo a posto tanto che quando ho assaggiato il vino ho capito. Meglio non aver capito mi dico.
Ecco, con questo spirito la mattina mi reco in una cantina di Soave trovata per caso. Inama. “Se mi portano a fare un giro nel caveau, giuro che me ne vado” dico a me stesso. Per fortuna, quando arrivo con la mia auto, capisco subito che sono in un posto diverso. Vero.

Ah le cantine sociali di una volta: la Cantina Sociale di Nardò

Ah le cantine sociali di una volta. Che meraviglia. Quanto lavoro, quanta passione c’era in questi luoghi. Persone, agricoltori, che conferivano l’uva alla loro cantina, alla cantina sociale per produrre vino sincero, vero. Un luogo di aggregazione dove il vino era la ragione di unione, di sopravvivenza, di vita. Già nel 1891 a Oleggio (NO) si crea la prima struttura che viene seguita nel tempo da molte altre che svolgono anche funzione sociale. Nel dopoguerra sono spesso le artefici del mantenimento della cultura enologica e a loro si dive il risorgimento di alcuni distretti vinicoli d’Italia. 
Quello di Nardò è uno di questi grazie alla Cantina Sociale di Nardò fondata nel 1937

L’Irpinia e le sue Radici

Radici vuol dire tornare alla terra. Alle origini dove tutto è nato e dove tutto torna. 
Radici della vite che devono arrivare in profondità per il nutrimento della pianta. Più riescono a penetrare il terreno, più son forti, più il frutto assorbirà dalla terra le sostanze che caratterizzeranno il vino. Radici, le nostre radici. Quelle di un territorio, quelle della gente. 
Radici è il resort di Mastroberardino, la famiglia che forse più di tutte rappresenta l’Irpinia nel vino. Grazie a Mastroberardino si sono valorizzati a pieno vitigni come Fiano, Greco e Aglianico. Tre mostri sacri della enologia italiana che il mondo ci invidia. Mastroberardino non solo li ha salvaguardati, li ha esaltati con tecniche moderne ed internazionali.

Antonio Caggiano: cavaliere, geometra, fotografo, pittore, viaggiatore.

Antonio Caggiano: il vino per brindare alla vita. La vita del cavaliere Antonio Caggiano, del geometra Antonio Caggiano, del fotografo Antonio Caggiano, del pittore Antonio Caggiano, dell’artista Antonio Caggiano, del viaggiatore Antonio Caggiano.
Il Taurasi, il Fiano, il Greco Antonio Caggiano. Il metodo Classico Antonio Caggiano.