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Da Rimini alle Crete Senesi ovvero Mocine

Da Rimini alle Crete Senesi ovvero Mocine

Vignaioli si nasce o si diventa? Totò, il principe della risata, amava dire che “Signori si nasce. E io lo nacqui”. In fondo Antonio De Curtis, alias Totò, forse un po’ di sangue blu lo aveva. Comunque sia divenne il Principe della risata e di Napoli intera. Senza divagare però, la domanda rimane. Ci si può trovare ad avere le vigne in casa e dover decidere cosa farne così come si può essere colpiti da una folgorazione sulla via di Damasco. Valerio Brighi è un caso davvero unico nel panorama vitivinicolo poiché rappresenta non solo il vignaiolo diventato tale e non nato così, ma perché ha scelto di diventarlo senza essere animato dal sacro fuoco della passione per questo splendido mondo. No, Valerio l’ha fatto per mero calcolo. Per fornire alla sua azienda un elemento importante di sostentamento.

Roberto Castagnini One Man Band

Roberto Castagnini One Man Band

È proprio vero che il mondo del vino riesce a farti conoscere sempre persone speciali. Ognuna con la propria, unica, storia alle spalle e qualcosa, ancora tutta da scrivere, per il futuro. Le piccole aziende poi riservano sempre sorprese. Nei vini certo, maggiormente nelle persone. O nella persona. Perché in molti casi, di persone che fanno le cose, ce n’è una sola: One man band. Così che i vini non possono che essere la vera espressione della persona che ha accudito le vigne e modellato il prodotto.

Siamo a Carrara, alle pendici delle Alpi Apuane. Una terra di mezzo tra la Toscana e la Liguria anche se in Toscana ancora. Così che quando qualcuno ti parla non ti aspettare l’intercalare tipico toscano. Nella terra di mezzo si parla un vero mix. Forse quasi più ligure.

Azienda Agricola La Greggia e la Toscana che non ti aspetti

Azienda Agricola La Greggia e la Toscana che non ti aspetti

Essere azienda agricola in Toscana non è cosa semplice. Produrre vino, vino di qualità, è ancora più complicato. Non già perché non ci sia un terreno vocato o un clima ideale. È che occorre rispettare la tradizione, quella che porta ad usare il Sangiovese e poco altro. Quella che fa produrre vini che ne rappresentano l’anima e vogliono rappresentare solo quello. Quella tradizione che vuole che il vino si debba vendere anche sfuso e in grande quantità. Insomma, un mix di fattori che rendono la vita complicata, se non impossibile a chi vuole iniziare l’avventura enoica in queste zone. Senza tralasciare il doversi scontrare con i mostri sacri del vino italiano.

Agricola Le Querce e la determinazione della nuova generazione

Agricola Le Querce e la determinazione della nuova generazione

Partirono in due ed erano abbastanza. Un pianoforte, una chitarra e molta fantasia.
Più o meno così è stato per Federico e Valentina. Solo che al posto del pianoforte e della chitarra c’erano 40 ettari di terra. La fantasia si, tanta ma più ancora poté la determinazione. Federico 30 anni, Valentina 29

Giuseppe Floridia, il vino tra poesia e tecnologia

Giuseppe Floridia, il vino tra poesia e tecnologia

Il vino è poesia. Il vino è amore. Il vino è passione, sudore, preoccupazione, forza, tenacia. Il vino è vita.
E se fosse anche “tecnologia”? Non ho detto chimica. Ho detto “tecnologia”.
Giuseppe Floridia è un ingegnere elettronico e la Cantina Tuscania è sua. Cosa diavolo ci fa un ingegnere elettronico a produrre vino? Beh che c’entra, pure io che scrivo di vino sono ingegnere (aeronautico)!

Stefan Goldman e la Riserva del papà

Stefan Goldman e la Riserva del papà

Pietralta sorge nel nulla. Letteralmente nel nulla tra San Gimignano e Volterra. Un luogo accogliente. Un agriturismo che accoglie i propri ospiti alla vecchia maniera. Con la schiettezza e la cordialità di una volta. Convivialità e gioia di riunirsi intorno ad un tavolo per mangiare cose genuine e bere i vini del territorio.