BlendNews

BlendNews è un contenitore di informazioni dedicato al vino. Racconteremo gli eventi, le novità e le curiosità di questo mondo.

 

Arrow Right Top Bg

5 Marzo, 2022

La festa della potatura a Montecatini Terme

La festa della potatura a Montecatini Terme ospiterà  vini naturali e una selezione di produttori che hanno scelto di “uscire dal coro”, saranno i protagonisti della due giorni di degustazioni in calendario domenica 6 e lunedì 7 marzo a Montecatini Terme. L’evento sarà ospitato nella prestigiosa location dell’Hotel Tuscani Inn e vedrà la partecipazione di oltre 20 produttori provenienti da diverse località d’Italia. Non solo vino, alla manifestazione saranno presenti, infatti, anche operatori nel campo del cibo di qualità. Un’iniziativa che nasce come estensione degli incontri tra piccoli vignaioli che negli anni si sono intensificati con l’obiettivo di confrontare le loro opinioni nel campo della viticoltura e dell’enologia. Scambi di idee che hanno fatto emergere la personalità il pensiero, la filosofia e il modo di essere di personaggi con un cuore e un’anima che vanno ben oltre la produzione di una bottiglia di vino. E giorno dopo giorno i promotori di questi incontri hanno visto nascere attorno a sé un gruppo estemporaneo di persone, i “Gottari”, che hanno, a loro volta, sposato questo modo di intendere la viticoltura. Da qui la “Festa della Potatura”, un evento mirato a far conoscere e degustare i vini dei produttori: l’occasione per confrontarsi con un pubblico di appassionati e di operatori del settore enogastronomico. GLI ORGANIZZATORI Azienda Agricola Pulcini Manuel, produttore della provincia di Lucca, ideatore dell’evento, particolarmente attento all’etica sulle vinificazioni naturali e al recupero di vigneti abbandonati. Matteo Circella, premiato come miglior sommelier d’Italia 2021 dalla Guida Michelin. Andrea Sala, titolare di That’s Wine, affermata azienda di distribuzione di vini naturali e di terra, presente con una selezione di vini esteri. Hotel Tuscany Inn di Montecatini che ha partecipato all’organizzazione e fornito i servizi di logistica. IL PROGRAMMA Le degustazioni si terranno domenica 6 e lunedì 7 marzo, dalle 10.00 alle 18.00. Nella giornata di domenica, aperta anche al pubblico, è previsto alle 16.30 lo spettacolo di musica elettronica con il Dj romano Riccardo Deep Friso, artista musicale nel panorama underground della musica elettronica. Alle 19.30 i produttori e i loro accompagnatori potranno partecipare alla tavola rotonda condotta dal sommelier Matteo Circella presso il ristorante della struttura. Un’interessante occasione di confronto e condivisione di idee e proposte. La giornata di lunedì sarà riservata prevalentemente agli operatori del settore enogastronomico. LA CENA Domenica sera, alle 20.00, a conclusione di un’intensa giornata di degustazioni e incontri, i produttori si ritroveranno di nuovo per apprezzare il menù Tosco-Lombardo proposto dallo chef Marco Mori della Vineria Morris di Erba, in provincia di Como. Un locale dove la buona tavola si coniuga con lo spirito dell’Oste, capace con la sua brigata di proporre e rivisitare i piatti della tradizione. Imperdibile punto di riferimento per chi ama la genuinità del buon cibo e di vini che raccontano il lavoro e la dedizione di produttori, in un ambiente autentico come il padrone di casa. I PARTECIPANTI WINE Rocco di Carpeneto (Carpeneto AL) Arnaldo Rossi (Cortona AR) Il Farneto (Castellarano RE) Cantina Gigli (Borgo a Mozzano LU) Le colline del sole (Cinigiano GR) Simone Pulcini (Frascati RM) Calogero Caruana (Montallegro AG) Eraldo Dentici (Casale PG) Manuel Pulcini (Lucca LU) Fattoria di Camiliano (Capannori LU) Tenuta Lenzini (Gragnano LU) Podere Concori (Gallicano LU) Podere di Rosa (Lucca LU) Tenuta l’armonia (Bernuffi VI) I Forestieri (Roccatederighi GR) Giorgia Grande (Sesta Godano SP) L’insolente (Micheletti VR) Terra della luna (Ortonovo SP) Stanzaterrena (Passopisciaro CT) Fattoria Kappa (Castellina Marittima PI) Casa dal diavolo (Castiglione Chiavarese GE) FOOD Azienda Agricola Luca Varini (San Quirico LU) OLIVICOLA La Dispensa (Lamporecchio PT) CASEARIA DISTRIBUZIONI PARTECIPANTI That’s Wine di Andrea Sala (Selezione di Vini Esteri) Gitana Wines (Proposta di Vini Esteri e produttori in presenza) QUANDO E DOVE Domenica 6 e Lunedì 7 marzo – Montecatini Terme Hotel Tuscany Inn – Via Cividale 86/E Vi aspettiamo! A Cura di Clara Maria Iachini 
Leggi
Arrow Right Top Bg

23 Febbraio, 2022

Il Consorzio di Tutela del Moscato di Scanzo elegge il nuovo CDA

Il Consorzio di Tutela del Moscato di Scanzo lo scorso 21 febbraio, ha tracciato il suo percorso di crescita per il prossimo triennio nel segno della continuità riconfermando i Consiglieri in carica:  Andrea Simone Magri, Daniela Martinelli, Stefania Castoldi, e rieleggendo come Presidente Francesca Pagnoncelli Folcieri e come Vicepresidente Ippolita Lucchetti. Il moscato a bacca rossa della seconda DOCG più piccola d’Italia ha appena concluso un anno molto importante nel quale ha lanciato diverse iniziative di valorizzazione della suo prodotto sia in bergamasca che in giro per l’Italia, con una piano concreto di rilancio di questa eccellenza ampelografica che è stato confermato da un buon andamento delle vendite sia nel mercato italiano che nella sede consortile. Il prossimo triennio, che si apre con questa importante nomina della conduzione del Consorzio Lombardo, è fondamentale e all’insegna della continuità, per rafforzare le iniziative di diffusione della conoscenza di questo passito. Il Consiglio di Amministrazione pertanto lavorerà in continuità rispetto all’anno passato, rafforzando relazioni con altri istituzioni e associazioni del territorio, con realtà bergamasche legate alle produzioni enogastronomiche di eccellenza, perfezionando format che hanno dato buoni riscontri e aumentando appuntamenti e occasioni di degustazione. Particolarmente costruttivi sono stati i rapporti con Ascovilo, Associazione Consorzi Vinicoli Lombardi, che hanno consentito la partecipazione ad eventi di respiro internazionale – come la Milano Design Week e Vinitaly – con Ascom Bergamo, con cui sono state studiate delle degustazioni di abbinamento con salumi e formaggi bergamaschi, l’ingresso del Consorzio nella Strada del Vino Valcalepio e dei Sapori della Bergamasca. Segni di apertura importanti, che denotano la volontà di questo piccolo Consorzio di farsi conoscere. Per continuare questo percorso di conoscenza il Consorzio di Tutela del Moscato di Scanzo ha deciso di far crescere le collaborazioni con le associazioni nazionali di Ais e Fisar, promosse e coordinate dal Sommelier Federico Bovarini, Ambasciatore del Moscato di Scanzo, con eventi di approfondimento della perla enologica bergamasca anche fuori dalla provincia e dalla regione, destinate ai professionisti del settore. In conclusione ecco le dichiarazione della riconfermata Presidente, Francesca Pagnoncelli Folcieri: “Il nostro primo obiettivo è far conoscere al mondo il Moscato di Scanzo, un passito rosso da vitigno aromatico, autoctono e con una storia secolare radicata sul nostro territorio. Sono sicura che la maggior parte dei lettori non ne abbia nemmeno sentito parlare. È normale se si pensa che alla fine degli anni ’80 i produttori erano meno di una decina e la maggior parte produceva per il proprio consumo senza raggiungere nemmeno il centinaio di bottiglie. Viviamo un momento favorevole per le produzioni di nicchia e ancora sconosciute come il nostro Moscato: con la pandemia siamo diventati più curiosi, più coscienti di cosa versiamo nel bicchiere, più esigenti anche in termini di consumo di vino. Come produttori stiamo imparando che il primo modo per crescere e migliorare è confrontarsi tra noi, senza paura che vengano rubati segreti o ricette magiche. Ogni produttore interpreta il Moscato a modo suo, lo abbiamo verificato durante le degustazioni proposte nel 2021. Siamo riusciti a metterne a confronto una dozzina e ci siamo resi conto, noi per primi, della varietà e ricchezza di espressione dei diversi Moscato di Scanzo in bottiglia. È una ricchezza che ci fa onore, segno di una produzione rispettosa della terra e dei suoi ritmi, espressione delle diverse annate e terroir, risultato di un lavoro sartoriale sullo stesso vitigno. Queste differenze, particolarmente evidenti per produzioni ridotte come le nostre – massimo 60.000 bottiglie da 0,5l. annui in tutta la DOCG – impressiona favorevolmente chi si accosta a queste degustazioni di confronto. Non si parla di qualità, sempre molto alta, ma di differenti espressioni dello stesso vitigno, che ognuno di noi in base alla sua storia, tradizione, scelte, riesce ad imprimere al suo Moscato”. A Cura della Redazione 
Leggi
Arrow Right Top Bg

17 Febbraio, 2022

Googreen, mercato della biodiversità, nel centro di Torino

Il viaggiatore che, sceso in città all’elegante stazione di Torino Porta Nuova, attraversa poi Piazza Carlo Felice per andare verso la centralissima Piazza San Carlo, con ogni probabilità – anche se non piove – nella fretta sceglierà di passare sotto i portici. E questo è un vero peccato, perché nel centro della Piazza ci sono i giardini Sambuy: dai portici certamente si riesce a intuire che in mezzo ci sia del verde, meno ad apprezzarne la quieta bellezza. Il noce, monumentale IL NOCE DEL CAUCASO – GIARDINI SAMBUY Giardini dedicati a Ernesto Balbo Bertone, Conte di Sambuy: viennese per luogo di nascita, sabaudissimo di costumi. Fu infatti Ministro delle Cerimonie di corte e sindaco di Torino verso fine Ottocento: se vi interessa la sua biografia forse è meglio iniziare con il rivolgersi a Wikipedia; quello che qui importa sono i giardini che ne prendono nome, dove il monumentale – nel senso di albero monumentale regolarmente censito nell’Elenco degli alberi monumentali d’Italia a cura del MIPAAF alla scheda 02/L219/TO/01 – Noce del Caucaso (27 metri di altezza e più di 6 metri di circonferenza) troneggia pacato. Questi giardini, visti dall’alto, appaiono come incastonati nella piazza, eppure, vissuti in passeggiata, appaiono restii all’utilitarismo urbanistico contemporaneo: fanno più da spazio di rottura con la quotidianità, da tempo per la propria serena ricreazione personale. Ideali per la proposizione di causalità alternative, quindi, a testimonianza di principi che normalmente si fatica a rappresentare, manco fossero cinguettii perduti nel traffico delle ore di punta o immaginifiche lagrime perse nella pioggia come in Blade Runner. La biodiversità, sulle bancarelle MERCATO GOOGREEN – GIARDINI SAMBUY Il mercato della biodiversità Googreen, appuntamento della seconda Domenica del mese, dalle 10:00 alle 19:00, realizza questa visione, esemplificandola: la difesa della biodiversità, la promozione della produzione locale, l’attenzione posta verso l’ambiente attraverso il riciclo e la scelta dei materiali di confezionamento: tutto mira alla riflessione sul rapporto che abbiamo con gli oggetti, sia pure nel paradigma migliorista del consumo consapevole. Riflessione lenta, Roma non fu costruita in un giorno. 40 produttori, consapevoli Toma di lanzo – mercato googreen In concreto, si trovano una quarantina di bancarelle-gazebo a esposizione e vendita di prodotti alimentari del territorio (verdure, formaggi, conserve, salumi, vini – visto dove ci troviamo – anche pochi, ma ci stanno lavorando), di piantine e fiori dai vivai e di altre proposte, comunque intonate ai temi del mercato. Qualche chicca? Ogni gazebo diceva la sua, ma alla fine io vado a finire sempre sul cibo: le paste ripiene, gli agnolotti insomma, la Toma di Lanzo, i salumi di Suino Nero Valdostano, i Canestrei di Vaie (con lo zabajone, mi raccomando), i gianduiotti artigianali; uscendo poi a fatica dal girone dei golosi… interessanti le borse da materiali riciclati, l’ecopack in cotone e cera d’api. Il cittadino, il turista, passa, osserva, s’incuriosisce, parla col produttore, riflette, semmai assaggia, qualche volta discute il prezzo e alla fine compra: nulla di nuovo sotto il sole, in fondo, soddisfatti i bisogni materiali, campiamo di storie cui diamo credito, e queste storie hanno la forza di modellare le nostre abitudini, tra le quali la soddisfazione dei bisogni materiali, appunto. Nulla di nuovo, si diceva, ma non per questo atto meno importante. Presentazioni e baldorie varie, ben organizzate Biscotti – Mercato Googreen Il mercato si fa poi pretesto: in questa cornice infatti, lungo la giornata, trovano spazio e animazione eventi culturali, presentazioni di libri, esibizioni di cantanti; assiste all’umano fermento il monumentale noce caucasico e all’apparenza ne resta atarassico – ma forse solo perché ancora non ne comprendiamo il linguaggio, potrebbe perfino esserne rallegrato. L’organizzazione di tutto il mercato è puntuale e discreta: Antonella, Alice, Francesca, Greta, Guido ed Emilia, dell’associazione Giardino Forbito di Torino, al lavoro fin dal mattino presto. Ci pensano loro: da fuori quasi nemmeno te ne accorgi, l’evento si svolge davvero assennatamente. Il centro città ha occasione per goderne, senza sopportarne disagio. A cura di Gian Paolo Ciceri @magnosolo
Leggi
Arrow Right Top Bg

12 Febbraio, 2022

La solidarietà che riappacifica, si scrive Velenosi, si legge generosi.

  La solidarietà che riappacifica e la racconto così come é andata: nel tratto autostradale tra Arezzo ed Ascoli Piceno, mentre il sole di Febbraio si affrettava a coricarsi lasciando il cielo livido di strisce rossastro-violacee, ascoltavo alla radio una discussione sulle ragioni del clamoroso successo di “Abcdefu”, pezzo di Gayle che dice ‘fxxxx you’ ogni tre per due. Successo socio-psicologicamente spiegato proprio così (in estrema sintesi):la pandemia, le restrizioni e l’incertezza hanno estremizzato un clima di risentimento in cui ad andar di moda, oggi, sono sentimenti di odio e ribellione. Punto. I giovani si ritrovano in un testo che fondamentalmente manda tutti a ‘quel paese’ (in maniera un pochettino più scurrile). Punto. Non riuscendo a confutare questa cinica chiave di lettura, mentre procedevo verso est, veloce come i miei pensieri, non potevo fare a meno di inquietarmi. A bilanciare questo mortifero senso di disagio sociale interveniva però in soccorso la freschezza di sentimenti di una realtà aziendale cui sono ogni mese più legato: Velenosi Vini. Da che li ho conosciuti, sul far dell’estate, ho avuto modo di approfondire molto la loro realtà aziendale e venendo a contatto con buona parte dello staff, mi sono convinto che i sorrisi, il clima disteso e la schiettezza dei colleghi e dei titolari siano il chiaro specchio della trasparenza d’animo e dell’altruismo di una famiglia che ammiro sempre più professionalmente (e qui mi capirete tutti) ma ancor più umanamente (ed è proprio per questo che sto scrivendo). In Velenosi si guarda al futuro ma lo si fa coniugando la determinazione nell’agire con il giusto contemperamento dei sentimenti e degli interessi, con il braccio e con il cuore. Insomma non c’è solo l’utile, ci sono cose molto più importanti. Una visione ottimistica in cui bisogna dare oggi per creare domani. E per costruire qualcosa di buono per un futuro migliore per noi e per i nostri figli sarebbe opportuno spogliarsi di cattivi sentimenti e farci carico delle nostre responsabilità, restituire e condividere ciò che la vita e la fortuna ci hanno concesso. Il prossimo é importante tanto quanto noi. Di questo parlava Marianna Velenosi al telefono mentre mi informava riguardo all’iniziativa di cui sto scrivendo. Poche sere dopo mi ritrovavo in macchina in questo tratto autostradale, direzione Piceno. Il giorno seguente, 4 di Febbraio, l’azienda Velenosi Vini ha condiviso, nello storico Caffè Meletti di Ascoli Piceno, i risultati di un pregevole progetto di solidarietà sociale legato ad un’edizione speciale e limitata di Falerio DOC. Questa bottiglia rappresenta solo il prodotto finale di un percorso fortemente voluto dalla fam. Velenosi ed iniziato nel 2020 in collaborazione con gli ospiti speciali del Centro Diurno Socio Educativo Riabilitativo “L’Orto di Paolo”*.  Speciali in quanto affetti da autismo. Diversità vissuta come opportunità e non come limite è lo slogan attorno al quale si è realizzato il progetto e la presentazione è avvenuta non a caso nella giornata dei Calzini spaiati, iniziativa ricorrente ogni anno, il primo Venerdì di Febbraio, che punta a sensibilizzare sull’autismo e altre diversità. In sostanza si invita ad indossare due calzini diversi in quanto, nonostante l’apparenza, assolvono alla loro funzione perfettamente. Così come è stato per i ragazzi dell’Orto di Paolo che, partendo dalla vendemmia, hanno vissuto con entusiasmo le varie fasi del progetto arrivando persino a realizzare l’etichetta celebrativa, confutando il pregiudizio riguardo alla difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro di persone con disabilità. Grazie alla vendita di questa Edizione Limitata, Velenosi Vini ha raccolto e devoluto al Centro Diurno socio-educativo un assegno da 7.000€ che sosterrà le sue attività. Ma il risvolto economico vuole essere soltanto a cornice di un progetto ispirato da sentimenti di umanità e solidarietà, un percorso steso in un momento storico molto delicato e difficile in cui questi ragazzi speciali hanno non soltanto ricevuto tanto dall’universo Velenosi, ma anche dato, lavorativamente ed umanamente, tant’è che si stanno già discutendo nuove vendemmie in collaborazione e nuove etichette più ambizione. Bellissimo. Tutto bellissimo. Mi piace avere una visione romantica ed ottimistica della vita e del mondo e sarebbe bello rappresentare metaforicamente l’uscita da questo interminabile periodo di buio globale come la coda di un lunghissimo e freddo inverno. Jovanotti ha già anticipato questo con “La Primavera”. Mi piace pensare che in primavera fioriranno i biancospini, come quelli dell’omonima via dove si trova l’azienda Velenosi Vini. Mi piace pensare che in Velenosi siano illuminati. Ora li sto ancora conoscendo, ma secondo me è così. Arrivato ad Ascoli Piceno la musica per radio é cambiata, cosi come il mio morale. Ed è passata anche “La Primavera” . Meno ‘fxxx you’. Piu ‘Brividi’. Gli stessi che dovremmo provare di fronte a questa solidarietà che ormai é divenuta merce rara ma che non dovremmo mai mancare di sottolineare, di condividere, di raccontare a tutti, con la speranza che il nobile gesto di uno ispiri altri a seguirlo. E’ bellissimo vedere come la solidarietà chiami altra solidarietà commenta Marianna. E secondo me questo è talmente importante da concludere qui. Dopotutto, come dice la Madre Teresa di Calcutta cui invece è titolata la mia via Quello che noi facciamo é solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno A Cura di Stefano Franzoni *L’Orto di Paolo, gestito dalla Cooperativa Sociale Pa.Ge.F.Ha Onlus di Ascoli Piceno è una struttura territoriale a ciclo diurno per soggetti con autismo e disturbi pervasivi dello sviluppo o con gravi problemi di comunicazione e cognitivi.
Leggi
Arrow Right Top Bg

25 Novembre, 2021

DiVino - La tavola rotonda degli itinerari DiVini

Lo scorso weekend si è svolto il secondo appuntamento di DiVino, la manifestazione annuale giunta alla sua seconda edizione in cui professionisti italiani ed internazionali si incontrano per parlare sullo stato e sulle prospettive del mondo dell’enoturismo. L’evento si è svolto nella fantastica cornice di Artemino, a circa un quarto d’ora da Firenze, in una location unica, fatta di un albergo diffuso in un borgo ricco e trabordante di tialianità, che consiglio a tutti di visitare. In quell’occasione ho avuto il privilegio di moderare la tavola rotonda sul turismo del vino realizzato da coloro che desiderano anche collezionare ed investire in bottiglie di pregio. Le analisi e le discussioni sul tema sono state di assoluto interesse con molteplici punti di vista portati dai diversi relatori. Anzitutto ricordiamoci cosa sia l’enoturismo e secondo la definizione wiki più diffusa Enoturismo è la contrazione delle parole turismo enologico. È una forma di turismo dedicato a promuovere e gestire la ricchezza dei vini di un territorio. Ma è solo questo o sta diventando molto di più? Personalmente propendo per una ricchezza più ampia di elementi da considerare e di questo sono altrettanto convinti J.C Viens Wine and Luxury marketing advisor, che ha fornito una panoramica internazionale sull’enoturismo, illustrando come sempre più i Cinesi, e gli Asiatici in generale siano interessati all’enoturismo in Italia ed ai prodotti che l’Italia offre. Philip Goodband Master of Wine, che ha illustrato come I wine lovers oggi siano estremamente demanding nei confronti delle cantine e chi fa accoglienza in cantina debba essere propriamente formato per non solo illustrare un vino, ma anche il territorio e la storia di questo per fornire un’esperienza olistica completa ai visitatori. Filippo Magnani, wine travel expert esperto di Toscana e di turismo in Italia in particolare che ha descritto le caratteristiche del collezionista di vino italiano e con esempi concreti ha raccontato di come sia chiave illustrare la storia del territorio per conferire prestigio ed unicità al prodotto. Liz Palmer di Les dames d’Escoffier di Toronto ha portato un duplice punto di vista, sia femminile, sia internazionale (nordamericano in particolare), illustrando di come siano chiave i wine clubs er la conoscenza e l’apprezzamento del vino in America. Emily O’hare, infine, scrittrice di Decanter e sommelier, ha ricordato come la comunicazione chiara ed efficace, calibrata sul target corretto, sia sempre l’elemento vincente per attrarre turisti, appassionati ed investitori. Oltre alla tavola rotonda da me gestita e moderata, la due giorni è stata ricca di interventi e ovviamente di degustazioni. Ci tenevo ad illustrarvi questi momenti per la rilevanza che sta assumendo l’enoturismo ed anche, come detto all’inizio, per potervi parlare di Artimino, dei suoi vini tra Chianti e Poggilarca. Vi aspetto! A Cura della  Cristina Mascanzoni Kaiser
Leggi
Arrow Right Top Bg

17 Novembre, 2021

Il Moscato di Scanzo regala nuove Wine Emotion

E’ stato presentata lo scorso venerdì 12 novembre alla stampa, presso la sede del Consorzio di Tutela del Moscato di Scanzo (vino passito che come redazione abbiamo scoperto durante i mesi di lockdown e che seguiamo ormai da vicino, credendo nelle potenzialità dei piccoli produttori, dei piccoli Consorzi e dei prodotti di eccellenza ancora poco conosciuti) il nuovo Dispenser di vino al bicchiere acquistato al fine di promuovere questo passito da Moscato a bacca rossa unico al mondo. Da vitigno autoctono, aromatico, e che vanta una storia documentata a partire dalla metà del ‘300, il Moscato di Scanzo è noto ai sommelier e ai professionisti del settore, ma spesso solo per averne letto sui libri. Dare la possibilità a chi passa dalla sede del Consorzio, che si trova nel centro storico di Scanzorosciate, di degustare un bicchiere di Moscato di Scanzo dei diversi produttori che lo costituiscono è sicuramente il primo piccolo grande passo per diffonderne la conoscenza. Durante i giorni e gli orari di apertura della sede (www.consorziomoscatodiscanzo.it), infatti, gli ospiti potranno assaggiare al bicchiere i Moscati di due produttori (a rotazione tra i consorziati), con accompagnamento dolce o salato, a 5€ al bicchiere. Per i più appassionati potrà essere l’occasione per tornare più volte e assaggiarli tutti; per gli ospiti occasionali sarà comunque un modo per degustare prima dell’eventuale acquisto. La sede del Consorzio infatti funziona anche come “punto vendita” dei Moscato di Scanzo e dei vini dei produttori associati. Mia è stata scoperta dal Consorzio durante l’edizione 2020 della Milano Wine Week, ed è sembrata subito un’ottima soluzione per la conservazione delle bottiglie, una volta aperte, nelle condizioni ottimali. La versione acquistata dal Consorzio è quella domestica, che consente la conservazione di due bottiglie per volta. L’ideale per la promozione e la diffusione della cultura di questo vino unico e raro, di cui molti hanno sentito parlare ma che pochi hanno avuto il privilegio di assaporare. Primo banco di prova per la nuova dotazione del Consorzio saranno i weekend di novembre e dicembre, con l’iniziativa Degustando con il produttore (un produttore presente con i suoi prodotti ℅ la sede e una cantina aperta tutti i sabati), e i mercatini di Natale di Scanzorosciate che si terranno nelle seguenti date: 28 novembre, 5 dicembre, 8 dicembre, 12 dicembre. Queste le occasioni per gli appassionati di chicche enologiche per approcciarsi a questo rosso nettare divino. Wineemotion Mia è un distributore per vino al bicchiere con refrigeratore. Conserva il vino riempiendo la bottiglia di gas argon alimentare. Utilizza un rubinetto speciale che versa una quantità precisa di vino mantenendo l’ossigeno lontano dal vino ed ha al suo interno un frigorifero silenzioso che lo rende ideale per l’uso domestico. E’ di facile utilizzo e permette di impostare la temperatura di conservazione e la quantità che deve essere erogata. A Cura della  Redazione
Leggi
Arrow Right Top Bg

13 Novembre, 2021

30th Anniversary of a lifetime experience - Merano Wine Festival

Merano… That magical city surrounded by Italian Alps, located in Trentino, Northern Italy where you find two different cultures intertwined for decades. Trentino can be one of the most charming regions of Italy which is located between Austria and Switzerland in the north and the wonderful Lake Garda in the south. Its capital; Trento, and other big cities like Bolzano; were Austrian cities 100 years ago before World War I, that’s why the region has the combined culture of Italy and Austria even Germany. Do not surprise when you see all the signboards both in Italian and German; that’s the unique spirit of Trentino that you can never find anywhere else in the world! Wine is one of the most important economical assets of the region where we welcome the amazing Trento DOC appellation, which literally makes Trentino one of the biggest Chardonnay producers of Italy! And of course, the food… Here the eating habits vary from typical Italian cuisine where you find the German/Austrian breezes like Schüttelbrot and Kaminwurz. One day in 1992 all these treasures combined by a group of wine-passionate friends and today turned into one of the most important wine events in Europe: Merano Wine Festival! First festival was held in 1992 in Hotel Palace in Merano while the Gourmet-Club Alto Adige was founded as well! And this year we celebrated the 30th anniversary of this unique event again in same atmosphere and with same passion. Then in 2005, Helmuth Kocher, the founder, and the President of Merano Wine Festival; started a new era with the Wine Hunter awards. Later on, many other exclusive events were born and organized like “The Wine Hunter Events” in London, Prague, Budapest, Munich, Hamburg, Vilnius, Kiev and so on… His passion to wine and excellence creates the difference and distinguishes it from other wine events that you can be participated before. This is not a cliché; you will be clearly seeing it when you arrive to Merano! In Merano Wine Festival, you find the elegant and sincere atmosphere between the walls of Art Nouveau masterpiece; The Kurhaus. The event gives you the chance to discuss, share your opinions with the producers and the great opportunity of networking while you are tasting the amazing wines from different countries but of course mainly the Italian ones. The festival welcomes the food, the indispensable companion of wine and the spirits, to the visitors who enjoy the differentiation. For me the greatest difference of MWF is really having this sincere and enjoyable atmosphere which is not even possible to feel in other fairs, festivals, or events! Merano makes it magical when it combines its snowy peaks with Italian wines! A perfect November Saturday starts in the mountains; having your breakfast with your espresso under the sun of Italian Alps and continues by inhaling the fresh air into your lungs while crossing through the bridge over River Passirio (Passer) and walking to The Kurhaus to taste the amazing wines! If you get hungry just take a short break at Forsterbräu Merano with a schnitzel or bratwurst and enjoy the difference of the culture just in 50 meters. If you are lucky enough like me, you would be participating to the events organized by the wineries or wine consortiums to learn closely about their wines and to see the passion in their eyes. After the long day running between networking and tasting; just forget the tiredness of the day with an amazing glass of champagne in Caffè Wunderbar which is another must-to-go of Merano Wine Festival! Kept the best part to the end; MWF is open to everyone! To the wine professionals, traders, distributors, influencers and to wine lovers! You don’t need to be from the industry, just take your tickets and come along. Don’t miss that “lifetime” experience! A Cura di  Tugba Cimenci
Leggi
Arrow Right Top Bg

29 Ottobre, 2021

Tutte le FORME del formaggio a Bergamo

FORME, la manifestazione dedicata al formaggio, tra antichi saperi, nuove conoscenze e patrimoni Unesco, giunta alla sua sesta edizione, ha avuto luogo a Bergamo lo scorso weekend. Anche questo evento si è svolto, finalmente, in presenza, con una parte importante lasciata però a contenuti e appuntamenti digitali sulla piattaforma www.progettoforme.eu. La fruizione digitale è diventata ormai necessaria, e se è nata dettata dalla chiusura forzata tra le mura domestiche, è oggi strumento utile e imprescindibile per raggiungere un pubblico fluido, interessato a partecipare anche a distanza e in modo virtuale, per approfondire i temi legati al mondo food&beverage in particolare. La manifestazione, dedicata alla valorizzazione e promozione dell’intero comparto lattiero-caseario, ha preso il via venerdì 22 ottobre e si è conclusa domenica 24 ottobre. Oltre ai sapori la manifestazione è stata anche occasione per scoprire e abitare alcuni luoghi simbolo della città di Bergamo. Forme si è concretizzata in una due giorni di convegni, incontri, mostre mercato, premi e un Museo Virtuale del Formaggio che diventa sempre più ricco e completo. Visitabile sul sito www.progettoforme.eu il Museo Virtuale racconta i più importanti formaggi italiani e alcune specialità casearie delle Città Creative Unesco. Importante anche la presenza di vini e spiriti nelle degustazioni in abbinamento ai vini della Lombardia, resa possibile dalla collaborazione con ASCOVILO, l’Associazione che riunisce tutti i Consorzi di produzione vinicola regionali (tranne Franciacorta che viaggia da solo). I vini lombardi tornano a fare parlare di sé e di un progetto unitario di promozione e comunicazione dopo i due importanti appuntamenti della Milano design Week e di Vinitaly. Fare rete, infatti, è la parola d’ordine del post-pandemia, slogan cui ha risposto FORME e alla base dell’azione di Ascovilo appunto. Ci auguriamo solo che l’uso ormai diffuso dello slogan “fare rete”, che riassume un ideale alto, non lo svuoti del suo significato più vero e che si inizi, davvero, finalmente, anche in Italia a convincersi che da soli diventa tutto più difficile, meno stimolante, meno divertente. A Cura di Francesca Pagnoncelli Folceri
Leggi
Arrow Right Top Bg

16 Ottobre, 2021

Hostaria - Il festival gentile che anima Verona

Festival del vino diverso da tutti gli altri per stile e principi, dall’8 al 10 ottobre si è tenuto Hostaria a Verona. Occasione d’oro anche per visitare il meraviglioso centro storico per tutti, amanti del vino e non, ha visto la presenza diretta di circa un centinaio di vignaioli da tutta Italia, con oltre 350 etichette in degustazione, e quattro consorzi. Molte le positive sorprese trovate, con ottime degustazioni di Lugana, Valpolicella, vini friulani, siciliani, abruzzesi, veneti, insomma tanta e tanta qualità e chicche, oltre anche alla grande proposta gastronomica. Attenta e minuziosa l’organizzazione da parte del bravissimo Presidente, Alessandro Medici, che ha visto con soddisfazione la settima edizione della manifestazione fare il sold out in tutte le giornate, sia nei biglietti on line che al botteghino. Valorizzazione del territorio, dell’enogastronomia e della cultura, all’insegna dei principi che contraddistinguono l’Osteria, ovvero buon vino e convivialità, unite ai valori dell’attenzione al sociale, alle fragilità ed alle diversità. Hostaria è sinonimo di sorriso e sento di esser andato via da Verona arricchito, oltre che dalla conoscenza di nuove realtà vitivinicole e denominazioni che non avevo mai degustato, anche personalmente, grazie allo spirito gentile e al rispetto per il prossimo che anima il festival, non a caso dedicato alla memoria di Nicoletta Ferrari ed alla sua lotta contro le barriere architettoniche, grazie all’impegno nella vita testimoniato dall’ospite d’onore, la mitica Cristina Bowerman, che ha raccontato di sé e della sua grande personalità, del coraggio nell’affrontare ogni sfida professionale e ogni progetto, grazie all’iniziativa che ha visto nella giornata di chiusura l’Arena di Verona colorarsi di rosa per sensibilizzare alla lotta contro il tumore al seno. Essere poi parte del team di sommelier e comunicazione social insieme a grandi professioniste del vino come Simona Geri (@simonagsommelier), Jessica Rossetti (@jessicarossetti91), Valentina Papandrea (@vino_tacchi_e_sushi_), Carlotta Salvini (@carlotta_salvini) e Clara Di Bonaventura (insieme a Nicola Moriconi di @wine.salad) è stato davvero un onore enorme e motivo d’orgoglio. Abbiamo fatto parlare i vignaioli lasciando al centro i valori della manifestazione, con il grande rispetto che merita tutto ciò che c’è dietro un bicchiere di vino o dietro l’organizzazione di una manifestazione così importante. Il Festival “gentile” con la sua formula ha per me, non solo confermato, ma superato le aspettative. Il format di Hostaria potrà approdare anche in altre città?… lo spero davvero!! A Cura di Giuseppe Petronio
Leggi